1 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI 19 novembre 2013 Roma 24 settembre- 11 dicembre 2013 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti ESONERO FREQUENTANTI 11 DICEMBRE ORE 17 Stanza B12 Via Salaria113, tel.: ricevimento mercoledì
2 Settimana scorsa La magia del numero →simbolo della volontà divina che spinge all’ordine e alla perfezione → 5 le dita di una mano: modo semplice per contare (numeri romani da I a V) – 5 i nostri sensi – etc → 5 le parti fondamentali dell’org → 5 i meccanismi principali di coordinamento → 5 i principali tipi di decentramento → 5 configurazioni organizzative: modello idealtipico e analisi struttura semplice
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4 Configuraz organizzati va Meccanis mo coor- dinamen. Parte fon- damentale organizz. Tipo decentra mento Struttura semplice Supervisio ne diretta Vertice strategico Accentra- mento Burocrazia meccanica Standardiz processi Tecnostrut tura Decentrame nto orizzon- tale limitato Burocrazia profession Standard. Capacità Nucleo operativo Dec. vert. e orizz. Soluzione divisionale Standard. Output Linea intermedia Dec. Vert. limitato Adhocrazia Reciproco adattament Staff supporto Dec. selettivo
5 Identikit burocrazia meccanica Vecchia, di grandi dimensioni Sistema tecnico con alto grado di regolazione, ma non automatico Ambiente semplice e stabile Controllo esterno, non di moda Meccanismo cooordina- mento Parte fon- damentale organizz. Tipo decen- tramento Standardiz. processi lavoro Tecnostrut- tura che formalizza il lavoro altrui Orizzontale limitato, accentram. verticale
6 Tipi più comuni di burocrazia meccanica Servizio postale nazionale, prigione, grande impresa meccanica ≈ impresa taylorista Industrie tessili e banche presenti già all’inizio del XIX secolo (Stinchombe- ecologia delle popolazioni organizzative) Ha ampio nucleo operativo e linea intermedia con 3 compiti Risolvere problemi e conflitti nel nucleo operativo con la supervisione o raggruppando le unità operative su base funzionale Collegamento con la tecno struttura Favorire i flussi informativi verso l’alto e poi i piani di azione verso il basso
7 L’ossessione del controllo Serve a eliminare l’incertezza Poiché è piena di conflitti derivanti dalla struttura verticistica, il controllo tenta di regolarli, non vedendo l’incompatibilità tra sistema tecnico e sociale Fa proliferare lo staff (si preferisce la mensa all’interno)
8 Compiti e potere del Vertice strategico Messa a punto della macchina burocratica Mantenere unita l’org. nonostante i conflitti Supervisione diretta Molto potere non solo formale,ma anche informale derivante dalla conoscenza di un’org. segmentata (quello informale lo condivide con la tecnostruttura) La strategia aziendale parte dal vertice e va dall’alto verso il basso
9 Condizioni e problemi della burocrazia meccanica Presente in ambiti stabili e semplici, in settori maturi, in organizzazioni di grandi dimensioni anche nei servizi → burocrazie di colletti bianchi: enti pubblici, grandi alberghi (“la miglior sorpresa per i clienti è l’assenza di sorprese”) Utile per un insieme integrato di compiti semplici e ripetitivi (burocrazia razionale di Weber che agisce come una macchina) è dannosa per gli esseri umani
10 I problemi umani del nucleo operativo Movimento Usa e poi Urss “direzione scientifica” - primi 30 anni XX sec. “In passato l’uomo era stato al primo posto; in futuro il primo posto sarà occupato dal sistema” (Taylor) → parole profetiche nell’epoca del consumo di massa in cambio di 1 produzione monotona Oggi c’è chi rimpiange la monotonia che dava lavoro sicuro, ma anche chi cerca di prendere la parte migliore della produzione (il progetto e il marketing)
11 Sono opzioni che riguardano + il Nord che il Sud del mondo, dove sono accettate le delocalizzazioni non solo dei lavori monotoni, ma anche pericolosi per l’ambiente. A livello di società esiste l’opzione di ridurre la domanda di beni: Un vestito artigianale ogni tanto piuttosto che molti vestiti industriali ? Domanda retorica per M., presa sul serio dai teorici della decrescita felice come Latouche, ma anche da chi studia i rischi di un eccessivo inquinamento
12 Identikit burocrazia PROFESSIONALE Struttura complessa controllata dagli stessi operatori Burocratica perché il coordinamento avviene attraverso standard Ambiente stabile e complesso Di moda: lo è ancora nella società della conoscenza Meccanismo cooordinamento Parte fondamen -tale organizz. Tipo decen- tramento Standardiz. capacità Nucleo operativo Verticale e orizzontale
13 Esempi di burocrazia professionale e caratteristiche di base Scuola, università, società di revisione contabile, grandi imprese artigiane Si fonda sulla standardizzazione delle capacità → progettazione organizzativa attraverso formazione (universitaria o tecnica) e indottrinamento (formazione sul compito ed esame professionale) I professionisti operano in modo relativamente indipendente dai propri colleghi ma a stretto contatto coi clienti (utenti quando si tratta di servizi pubblici) Il potere dipende dalla competenza più che dalla gerarchia
14 come si diventa professionisti e come funziona il nucleo operativo Formazione universitaria + formazione sul compito + aggiornamenti successivi → gli esami non finiscono mai! Nella burocrazia professionale gli standard si formano all’esterno dell’organizzazione (in quella meccanica all’interno) nelle associazioni professionali → potere della competenza ≠ quello della posizione gerarchica Impossibilità di formalizzare l’attività professionale o di pianificarla 2 compiti del professionista Diagnosticare i problemi del cliente stabilire un programma di intervento ed applicarlo
15 Come funziona la burocrazia professionale Classificare i problemi facilita l’intervento del professionista Ma la sua soddisfazione deriva dalla capacità di risolvere problemi che richiedono un continuo miglioramento delle sue capacità → poca attenzione al coordinamento con gli altri professionisti I clienti vengono classificati in termini degli specialisti funzionali di cui hanno bisogno e quindi la distinzione tra raggruppamento funzionale o di mercato non c’è: ad es. ginecologia raggruppa un tipo di medici specialisti e si rivolge a un tipo di pazienti, le donne
16 Oltre al nucleo operativo È sviluppato lo staff di supporto, ma al servizio dei professionisti C’e poca tecnostruttura perché l’attività professionale è poco standardizzabile dall’esterno → nell’università dell’A. ad es. poche strutture tecnocratiche, piccole e poco accettate: Ufficio finanza e budget Ufficio pianificazione centro per lo sviluppo delle attività pedagogiche
17 Nella nostra università ci sono tecnostrutture?
18 Quale direzione? La burocrazia professionale è democratica: i professionisti controllano il proprio lavoro e cercano anche di avere il controllo collettivo delle decisioni amministrative e direzionali Il manager deve essere membro della professione, eletto o nominato con il consenso dei professionisti → ha meno potere dei dirigenti delle altre strutture, ma ha un notevole potere informale Possibili due gerarchie parallele indipendenti l’una dall’altra: 1 per il nucleo operativo bottom-up 1 per lo staff di tipo top-down
19 Dilemma del professionista che vorrebbe esercitare in pace la sua professione (es. ricerca): delegare le attività di direzione (col rischio che chi prende la direzione non è interessato a sviluppare ad es. la ricerca) o assumere la direzione con lo svantaggio di aver meno tempo per la ricerca?
20 Problemi della burocrazia professionale 2 vantaggi per il professionista: ampia autonomia nel rapportarsi ai clienti Far parte di un’organizzazione abbastanza democratica che gli permette di perfezionare le proprie capacità determinano anche alcuni problemi: 1.Come correggere chi sbaglia? Sanzioni dell’ordine professionale solo in casi estremi: il professionista deve correggersi da solo 2. problemi di coordinamento ↓
21 problemi di coordinamento e di discrezionalità Con lo staff di supporto, su cui arriva la pressione orizzontale dei professionisti e quella verticale dei dirigenti Tra professionisti, di cui fanno le spese i clienti: es. pazienti che non sanno a quale specialista rivolgersi o peggio non si vedono trattati come persone malate, perché ciascuno specialista considera una parte del loro corpo e non le interrelazioni Come risolvere incompetenza e poca coscienza (attaccamento al denaro, scarso aggiornamento) quando non c’è cooperazione tra professionisti?
22 Problemi di innovazione Il ragionamento deduttivo (dai concetti generali al problema specifico) ≈ costringere i nuovi problemi in vecchi schemi, è preferito dai professionisti Ma l’innovazione è rompere coi vecchi schemi, inferire da esperienze specifiche nuovi concetti → ragionamento induttivo, che cambia le standar- dizzazioni correnti, è poco accettato dagli ordini professionali Quando il cambiamento diventa indispensabile, magari perché l’ambiente è diventato dinamico, la struttura cambia da burocrazia professionale a adhocrazia
23 Risposte disfunzionali ai problemi Tentativi di controllo dall’esterno con supervisione diretta, standardizzazione dei processi di lavoro di manager non professionali o governi → tentativi di trasformare la burocrazia professionale in meccanica ↓ scoraggiano i professionisti ed ostacolano le relazioni personali con i clienti/utenti
24 Risposte funzionali ai problemi I controlli esterni devono essere fatti solo in casi gravi ↓ Affidandosi in generale all’autocontrollo ( o a un organo di autogoverno, come accade per la magistratura), altrimenti si mina la responsabilità personale I cambiamenti vanno fatti in modo graduale, cambiando la formazione di chi entra nella professione e facilitando il successivo aggiornamento
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26 GRUPPI LAVORO 2013 schede fatte Gruppo F. COME MINIMO Un reddito di base CUPELLINI, DE SANTO, LA MONACA, VELTRI 1.Prima il lavoro. Intervista a Luciano Gallino 2.Lunghini Reddito sì,ma da lavoro 3.Gnesutta come redistribuire lavoro e reddito 4.Carra, Lavoro e reddito una coppia in crisi IV Riforma Fornero in particolar modo nel settore del lavoro ALBERIO,DE PAOLIS, DI NARDO, FARANO FIORELLI, MARZIOLI, MUNNO, VITELLI
27 GRUPPI LAVORO 2013 definiti i singoli articoli A.Cernobbio /contro-Cernobbio 2013 → 7 persone CORNO,CORTINI,COSTIGLIOLA, DARELLI, DE ANGELIS, Parella + PIRO I.CERNOBBIO/ VS CONTROCERNOBBIO (anno 2012) ) → – FORNITI,TONI, ZAMPETTA
28 Definiti Cernobbio- contro Cernobbio Gruppo A 2013
29 gruppo I CERNOBBIO/ VS CONTROCERNOBBIO (anno 2012 Ilaria Forniti: Il rilancio del mercato interno per la crescita dell'UE (Forum Ambrosetti 2012) Sara Toni: Smart cities in Italia: un'opportunità nello spirito del Rinascimento per una nuova qualità della vita (Forum Amrbosetti 2012) Michela Zampetta: Controfinanziaria (SBILANCIAMOCI!)
30 Gruppi abbastanza definiti su B impresa, D politica, e C crisi B.L’impresa di un’economia diversa (giovani e mercato del lavoro di BOFFARDI, QUAGLIERI, MOCCI, IZZO, GALLO, LACCISAGLIA, FEBO Rapporto sbilanciamoci 2013 p ; paper Ais C.Analisi e proposte per l’uscita dalla crisi (Touraine) → 4 ANTINORI, CIASCHI, ERAMO, LA PORTA D.Europa tedesca (Beck) → 4 BORGESE, FRISONE, MARTINO, MUNZI
31 Gruppi definiti su E disuguaglianze (F reddito di base) e G movimenti sociali E Società e disuguaglianze (Beck, disuguaglianza senza confini + STIGLITZ Società e disuguaglianza ) → 4 CARRANO, D’ISANTO, LOPS, SFORZA 1.Maria Giulia Lops: Ulrich Beck, "Disuguaglianza senza confini"; 2. Maria Ludovica Sforza: Joseph E. Stiglitz, "Il prezzo della disuguaglianza", cap. 3 'I mercati della disuguaglianza'; 3. Mariagrazia D'Isanto: Joseph E. Stiglitz, "Il prezzo della disuguaglianza", cap. 5 'Una democrazia in pericolo' F.COME MINIMO Un reddito di base CUPELLINI, DE SANTO, LA MONACA, VELTRI G.Movimenti sociali → 5 DI VAIO, GEMMITI, GRECO, GUGLIELMELLI, HUMAN (CASTELLS Reti di indignazione e speranza
32 Definiti su DONNE stato sociale e il lavoro II Donne e welfare → 6 GATTO, FIORE, ARMELI MOCCIA, RIPOLI,ZEFI 1.Genny Gatto:Rapporto sul mercato del lavoro.(Parag 2.5 differenze di genere) 2.-Vanessa Casciano:Cnel Lavoro delle donne.(Cap. 1 con le proposte) 3.-Gessica Armeli Moccia:Donne nella crisi. 4.-Gentiana Zefi:Lavoro e famiglia. 5.-Federica Fiore:Maternità 6.-Marta Ripoli: Donne e welfare una cittadinanza incompiuta III Le donne e la crisi nel contesto lavorativo → 5 CAMMARATA CAMPO DI GENUA FONSO GALARDINI a)- Il lavoro in Italia. dal precariato alla riforma Fornero (Sbilanciamoci!) b)- La crisi e le donne, SWG (Dipartimento Ricerche sperimentali e comunicazione) c)- L'altra metà dell'economia: imprenditrici che crescono (Eures e Cna) d)- Donne, Lavoro e Economia (Istat, Enrico Giovannini) e)- Che genere di crisi? (Sbilanciamoci!)
33 su stato sociale IN GENERALE IX Lo stato sociale in Ue e in Italia (Rapporto Pizzuti) ABATE, BORZI, CALLARI, DEL GRACCO, LUNARDI, da “Rapporto sullo Stato Sociale 2013" dedicato allo Stato Sociale in Italia. -il paragrafo introduttivo sarà analizzato da Martina Del Gracco -del corpo centrale se ne occuperanno Claudia Abate, Alberto Borzì e David Callari -la conclusione la analizzerò io, Valeria Lunardi
34 Da meglio definire mass media e beni comuni V.Crisi e mass media 1 BOTTONI, DOSA, GIOVACCHINI,FANCIULLI, FORNARO, MARIANI VI.Crisi e mass media 2 BARBAFIERA, LANCIANO, NOCI, STURZI … VII.2 gruppi Beni comuni → 5 ANTONICA, ARADEO, BOCHICCHIO, RUSSO, SIMONE (Pennacchi Pubblico, privato comune + Il bene di tutti VIII.e 4 DE BENEDETTI, DE PASCALIS, FERRARELLI, RUFO cfr Grazzini e Pizzuti?
35 Il lavoro di gruppo si svolgerà soprattutto in aula Ogni studente fa una scheda di un articolo scelto nell’ambito di uno stesso tema Le schede si confrontano tra loro, oltre e con i libri sulla crisi presentati a lezione Si valuta se il materiale raccolto riporta opinioni e fonti diverse, se da indicazioni di vie d’uscita dalla crisi che vi convincono Si elabora un breve power point per presentarlo a dicembre
36 Che fare? I° una scheda dell’articolo 1.Argomento e contenuto (breve sintesi) 2.Paese? (Italia, Ue, mondo, altro) 3.Prevale analisi o vie d’uscita dalla crisi? 4.Autore chi è? 4.1 Dal punto di vista qualifica (Giornalista, Economista, Sociologo, Altro (specificare 4.2 Dal punto di vista delle opinioni E’ un liberista, un riformista o che altro? 5.Fonte? A. Rivista o paper scientifico B.Giornale (cartaceo e/o on line) C.Sito internet II° confronto con le altre schede del gruppo e con le analisi che vi ho presentato (soprattutto Gallino e/o Crouch) III° Quali sono le vostre valutazioni?