CARDIOLOGIA E SPORT Sant’Olcese Giovedì 26 settembre 2013

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Transcript della presentazione:

CARDIOLOGIA E SPORT Sant’Olcese Giovedì 26 settembre 2013 c/o SEDE SOCIALE G.S.C. CARDIOLOGIA E SPORT Dott. Sergio Agosti Dirigente Medico Cardiologo Ospedale Novi Ligure www.docvadis.it/agostisergio agostisergio@virgilio.it

L’esercizio fisico perché, quando, come farlo

“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in eccesso né in difetto, avremmo trovato la strada giusta per la salute” Ippocrate, 460-377 A.C.

Variazione della mortalità (%) Anni Malattie Infettive Tumori Malattie Cardiovascolari 1901-10 15,9 2,9 9,6 1921-30 15,8 4,0 11,6 1941-50 10,6 7,8 17,3 1961 2,8 16,6 30,4 1981 0,6 22,8 47,4 1991 0,4 27,3 43,5

Perchè? Perchè siamo sedentari Perchè la sedentarietà fa male Perchè l’esercizio fisico fa bene

Aumento età ma anche cambiamento stile di vita ed abitudini alimentari non idonee.

Circa 35 milioni di italiani (60-65% della popolazione) sono sedentari incalliti e solo 12 milioni (20%) praticano regolarmente uno sport. (Fonte: Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare – Ital Heart J 2004) Ogni italiano può vantare oggi un'aspettativa di vita alla nascita di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, che negli anni '50 era in media di 66 anni.

Attività fisica regolare riduce il profilo di rischio cardiovascolare Effetto diretto sull’apparato CV Effetto indiretto su peso corporeo, profilo metabolico (riduzione dei livelli di lipidemia totali e specifici, miglioramento del compenso glicemico), valori di pressione arteriosa L’attività fisica praticata in modo regolare e costante è in grado di influenzare significativamente il profilo di rischio cardiovascolare di ciascun individuo.

Dati dimostrati La sedentarietà, in aumento, sta divenendo uno dei fattori principali di rischio di mortalità globale e cardiovascolare. Eliminando questo indicatore di rischio si ottiene una riduzione delle malattie cardiovascolari del 15-39%, di ictus del 33%, di cancro del colon del 22-33%, di fratture ossee secondarie ad osteoporosi del 18%. Non si è mai troppo anziani per non trarre beneficio da un’attività fisica regolare. La riduzione della capacità fisica correlata all’età non è dovuta solo al processo fisiologico dell’invecchiamento ma anche alla diminuzione delle attività fisiche quotidiane. Un cuore allenato è un cuore che si mantiene giovane, che fa vivere meglio la quotidianità e si accompagna ad un umore positivo, condizione che contribuisce a vivere più a lungo. I sedentari, infatti, si ammalano di più.

Il medico deve sapere fornire indicazioni per la pratica corretta di attività motorio-sportiva con l’obiettivo di promuovere la salute e garantire il minimo rischio per il soggetto. Le indicazioni devono tenere conto della età e dello stato di salute.

Prescrizione della attività motorio-sportiva 1. Attività agonistica in soggetto in buona salute 2. Attività amatoriale in soggetto in buona salute 3. Attività amatoriale con finalità terapeutiche: sovrappeso-obesità, diabete 1° e 2°, cardiopatia ischemica, ipertesione, dislipidemia, ansia-depressione, BPCO, osteoporosi

Criteri da seguire per soggetto in buona salute che intende praticare attività agonistica Inviare il soggetto ad un Centro accreditato di Medicina dello Sport per il rilascio del Certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica Visita medica completa (+neurologica, otorino per sport specifici) Spirometria a riposo ECG a riposo e dopo test ergometrico submassimale Richiesta di eventuali accertamenti (cardiologici, pneumologici…..di 2° livello) per approfondimenti diagnostici

Criteri da seguire per indicare attività amatoriale in soggetto in buona salute Le indicazioni devono tenere conto di : Il soggetto sano può praticare attività sportiva ad ogni età. Dopo i 50-60 anni, per attività sportive ad impegno CV medio-alto, prescrivere ECG da sforzo Età > 40 sovrappeso di 3° grado 30-40 sovrappeso di 2° grado 25-30 sovrappeso di 1° grado 18.5 – 25 normopeso < 18.5 sottopeso BMI Tipo di attività Intensità dello sforzo Frequenza settimanale delle sedute Durata di ogni seduta

Intensità dello sforzo L’esercizio ad intensità crescente comporta l’incremento di 2 parametri misurabili: consumo di O2 (VO2) e la frequenza cardiaca (FC) VO2 max = capacità aerobica massima (capacità di utilizzare il meccanismo aerobico per produrre Energia). Soglia aerobica-anaerobica: FC alla quale si innesca il meccanismo anaerobico per la produzione di Energia. Si produce anche acido lattico La FC condiziona l’utilizzo dei substrati energetici Con esercizio di bassa intensità (25-50% VO2 max ) si utilizzano prevalentemente acidi grassi. Programma di allenamento per perdere peso (sovrappeso 1° grado): bassa intensità (25% FC max per 2 ore o 50% FC max per 1 ora L’allenamento con FC < FC di soglia sviluppa il meccanismo aerobico L’allenamento con FC = FC soglia (90% FC max) innalza la soglia anaerobica L’allenamento con FC > FC soglia sviluppa il meccanismo anaerobico e la tolleranza all’acido lattico L’esercizio con FC< 60% non è allenante

Come si calcola la VO2 max Metodo diretto Ergospirometria: test ergometrico massimale con valutazione consumo di O2 (VO2) alle diverse FC e produzione di acido lattico. Metodo teorico FC massima teorica (220-età). Es atleta di 40 anni. FCmax = 180 FC di soglia = 90% della FC max. Es FC soglia= 167 FC < a FC soglia = lavoro aerobico FC > a FC soglia = lavoro anaerobico Metodo indiretto Test di Cooper (correre 12 minuti alla massima velocità, in maniera costante)

Test di Cooper

per periodi di tempo abbastanza lunghi Test di Cooper Consente di stimare il massimo consumo di ossigeno (VO2) 35-43mlO2/kg/min 44-51 mlO2/kg/min VO2: massima intensità di esercizio aerobico che un soggetto puo' tollerare per periodi di tempo abbastanza lunghi VO2 è una caratteristica genetica, può essere allenata per il 15-25% Popolazione femminile media, da 20 a 29 anni: 35-43 ml/kg/min Popolazione maschile media, da 20 a 29 anni: 44-51 ml/kg/min Valore massimo registrato in una donna (sciatrice di fondo): 74 Valore massimo registrato in un uomo (sciatore di fondo): 94 Possiamo allenare: Soglia anaerobica (atleti professionisti arrivano al 90%) Incremento della VO2 RIPETUTE LENTI LUNGHI

Norme per chi pratica attività motorio-sportiva agonistica Norme di alimentazione-idratazione Norme comportamentali Norme di sicurezza Riconoscimento di “eventi sentinella”

1. Norme di alimentazione-idratazione Alimentazione abituale Alimentazione prima e dopo l’attività sportiva Idratazione prima e dopo l’attività sportiva Usare integratori?

Quantità adeguata a mantenere il BMI fra 18.5 e 25 Bere almeno 2 litri di acqua al giorno Indice di massa corporea BMI peso/ altezza in m al quadrato

Alimentazione prima della attività sportiva Cibi facilmente digeribili e ricchi di zuccheri complessi e fruttosio Cosa mangiare Colazione: the o succo di frutta + prodotti da forno dolci o salati+ miele o marmellata Pranzo: 1°: Pasta asciutta condita con pomodoro, olio di oliva crudo 2°: pesce o carne alla griglia o prosciutto crudo sgrassato + verdura cruda o cotta Dessert: frutta fresca Cena: 1° piatto + dessert Spuntino: Prodotto da forno dolce o salato oppure barrette di cereali oppure frutta fresca o essiccata

Cibi vietati prima di allenamenti o gare Cibi grassi, fritti, formaggi, salumi Dolci con panna, gelati Alcolici

Alimentazione prima della attività sportiva Pasto non abbondante (1/2 razione abituale) Quanto mangiare Colazione, pranzo, cena: almeno 2 ore prima della attività Quando mangiare Spuntino: almeno 30 minuti prima della attività

Alimentazione dopo la attività sportiva Spuntino: anche subito dopo la attività Pranzo, cena: almeno 1 ora dopo la attività Quando mangiare Quanto mangiare Pasto non abbondante (1/2 razione abituale) Cosa mangiare Spuntino: prodotto da forno dolce o salato Pranzo o cena 1°: Pasta asciutta condita con pomodoro, grana, olio di oliva crudo oppure minestra in brodo di carne o verdura o legumi o pizza margherita 2°: pesce o carne alla griglia o prosciutto crudo o cotto Dessert: dolce tipo crostata di frutta o torta di riso

Idratazione per chi pratica attività motorio-sportiva La attività sportiva può comportare notevoli perdite di acqua con il sudore E’ necessaria una buona idratazione prima di iniziare l’attività Cosa bere Acqua non gassata, non fredda, The leggero tiepido, Succhi di frutta non freddi Quanto bere Molto, piccole quantità per volta 60% del nostro peso è acqua Quando bere Prima della attività Durante la attività (per impegni lunghi e faticosi, in ambiente caldo e per sudorazione abbondante) Dopo la attività

Utilizzare integratori? Se l’alimentazione è corretta, non servono integratori (vitamine e sali minerali) I supplementi minerali possono avere controindicazioni (es. nella ipertensione) I supplementi di vitamine in eccesso si accumulano o vengono eliminati

2. Norme comportamentali Non fumo, non consumo di alcool Non assunzione sostanze a scopo doping Riposo adeguato

3. Norme di sicurezza Valutazione delle proprie possibilità e dei propri limiti Astensione da allenamenti e gare in condizioni di salute non buone Equipaggiamento sportivo idoneo alle condizioni ambientali (indumenti traspiranti, calzature idonee…) 3 fasi dell’allenamento: riscaldamento (10 minuti), allenamento (30-60 minuti), defaticamento (10-15 minuti). Riscaldamento e defaticamento richiedono esercizi di allungamento e flessione tronco e arti Uso del cardiofrequenzimetro (o insegnare a contare le pulsazioni) Precauzioni per assunzione farmaci: diuretici (ipokaliemia; supplementi K), anticolinergici (riduzione sudorazione e ipertermia; idratazione), insulina (ipoglicemia; riduzione dosi, zucchero prontamente disponibile)

4. Riconoscimento di eventi sentinella Sforzo eccessivo: debolezza, nausea durante o subito dopo la attività, notevole stanchezza nel corso di tutta la giornata Colpo di calore: sudorazione abbondante, cute fredda, tachicardia, nausea, vomito, capogiri Ipotermia: brivido, rigidità muscolare, incoordinazione, tendenza a barcollare e cadere Disidratazione: sete, debolezza, vertigini, torpore, ipotensione, lipotimia

Cardiomiopatia di FILIPPIDE Filippide, il soldato che ha portato ad Atene la notizia della vittoria di Maratona contro i persiani, sia morto subito dopo l'annuncio (nella settimana precedente aveva già corso circa 240 km) era un emerodromo, corridore professionista

Aumento della fibrosi miocardica alla RM cardiaca Lo studio si basa sui dati di diverse ricerche precedenti, compresa l'autopsia di Micah True, l'ultramaratoneta conosciuto come Caballo Blanco morto durante un allenamento lo scorso 27 marzo, che ha mostrato un ingrossamento e diverse cicatrici sul cuore. I ricercatori arrivano alla conclusione che l'allenamento estremo puo' causare delle modifiche nella struttura cardiovascolare che normalmente scompaiono entro una settimana, mentre per qualche individuo la ripetizione del processo per mesi e anni porta allo sviluppo di una fibrosi, cioe' l'accumulo di tessuto cicatriziale, di alcune parti del cuore e a una maggiore suscettibilita' alle aritmie, notata ad esempio nel 12% dei maratoneti: "L'esercizio fisico, anche se non e' un farmaco, possiede tutti i caratteri di un principio attivo farmaceutico - sottolinea James O'Keefe del Saint Luke's Hospital of Kansas City, l'autore principale - una dose quotidiana puo' essere molto efficace per la prevenzione e il trattamento di molte malattie, a cominciare dall'obesita'. Ma come tutti i farmaci c'e' un limite superiore sopra il quale i rischi potenziali superano i benefici"

ESERCIZIO FISICO = FARMACO Se la giusta dose fa bene l’eccesso può essere molto dannoso

Cardiomiopatia di FILIPPIDE Nel 10-12% degli atleti, le alterazioni strutturali diventano permanenti

FARE SPORT SI’, MA CON LA “TESTA”