METABOLISMO delle PROTEINE.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I protidi o proteine Le proteine sono i costituenti fondamentali degli organismi viventi  e occupano una posizione primaria nell'architettura e nelle funzioni.
Advertisements

Le membrane biologiche
Trasporto attivo Biofisica e Fisiologia I
Prof. Paolo Polidori Università di Camerino
Corso di Laurea in Scienze del Fitness e dei Prodotti della Salute
Traduzione dell’informazione genetica (1)
Catabolismo dei lipidi
Formazione dei chilomicroni
METABOLISMO CELLULARE
PANCREAS ENDOCRINO.
VIA DEI PENTOSI FOSFATO Piruvato deidrogenasi
METABOLISMO del GRUPPO AMMINICO
Le macromolecole organiche
ASPETTI SPERIMENTALI PURIFICAZIONE: Ultracentrifugazione elettroforesi
Digestione delle proteine
Metabolismo di proteine e aminoacidi nel muscolo
La struttura delle proteine (questa versione è priva delle immagini)
I protidi Schemi delle lezioni protidi vanna vannucchi.
Ludovica Rocchi & Camilla Colonna
Proteine.
Nutrienti Elementi necessari al mantenimento delle funzioni dell’organismo Si dividono in: macronutrienti micronutrienti.
Utilizzazione dei Macronutrienti
PROTEINE DEFINIZIONE:
Gli amminoacidi.
stretta dipendenza dalla disponibilità di energia
LE PROTEINE.
FONTI ALIMENTARI DELLE PROTEINE
IL CICLO NUTRIZIONE / DIGIUNO
PROTEINE ED AMMINOACIDI
MODULO 2 UNITÀ I PROTIDI.
Gli amminoacidi.
Acidi nucleici e proteine
Il pancreas secerne due importanti ormoni coinvolti nella regolazione del metabolismo del glucosio, dei lipidi e delle proteine: Insulina Glucagone Aumento.
FORMA ZWITTERIONICA Proprietà a.a : alti p.f., solubilità in acqua, proprietà acido base perché classificabili come anfoteri.
Le PROTEINE o PROTIDI I protidi o proteine sono composti quaternari in quanto formati essenzialmente da 4 elementi: C (carbonio), H (idrogeno), O (ossigeno)
La Gluconeogenesi.
Catabolismo degli acidi grassi
ALIMENTAZIONE E BENESSERE a cura di dott.ssa Donatella Cirimele
PROTEINE ed AMMINOACIDI
FORMA ZWITTERIONICA Proprietà a.a : alti p.f., solubilità in acqua, proprietà acido base perché classificabili come anfoteri.
Catabolismo degli acidi grassi
7.2 I protidi.
Meccanismo d’azione degli ormoni.
Ossidazione degli amminoacidi
Catabolismo degli acidi grassi
Metabolismo proteico ed aminoacidico.
Corso di Laurea in: Farmacia
Aminoacidi e Proteine.
METABOLISMO DEI GLUCIDI
insulina e metabolismo protidico
Biosintesi e catabolismo delle selenoproteine
DNA: The life molecule La ricerca del materiale genetico (da Eissman a Hershey e Chase) La struttura del DNA (da Chargaff a Watson e Crick) Le funzioni.
FORMA ZWITTERIONICA Proprietà a.a : alti p.f., solubilità in acqua, proprietà acido base perché classificabili come anfoteri.
Proteine e Amminoacidi
AMMINOACIDI E PROTEINE
RUMINE E METABOLISMO ANIMALE
PROTEINA Tutte le proteine, sia nei batteri che nelle forme di vita più complesse, sono costituite dallo stesso gruppo di 20 aminoacidi legati in modo.
RUMINE E METABOLISMO ANIMALE
Copertina.
FISIOLOGIA DEL CONTROLLO GLUCIDICO
Proteine alimentari proprietà, struttura e modifiche durante i processi.
Proteine Amminoacidi.
I protidi protidi.
TRASPORTI ATTRAVERSO LE MEMBRANE
Neutri Acidi Basici Glicina GLY G Triptofano TRP W Ac. Aspartico ASP D
Daniele Casagrande Argomenti di biologia.
Metabolismo amminoacidi
IL METABOLISMO DELLE PROTEINE
Transcript della presentazione:

METABOLISMO delle PROTEINE

AZOTO essenziale per la vita - Amminoacidi - Nucleotidi In natura N2 atmosferico (N.B. NN triplo legame, molta energia per metabolizzarlo) - ione nitrato NO3– presente nel suolo Nei sistemi biologici sono presenti le forme ridotte ione ammonio NH4+ libero - gruppo amminico (-NH3+) e gruppo ammidico (-NH-C=O ) presenti in composti organici

GLI ANIMALI DIPENDONO DA BATTERI E PIANTE PER L’AZOTO (ciclo dell’azoto) Soltanto alcuni batteri anaerobi, simbionti nelle radici delle leguminose, sono in grado di fissare (ridurre) l’N2 atmosferico con produzione di ammoniaca altri batteri ossidano NH3 a nitrito (NO2– ) e quindi a nitrato II. Le piante sono in grado di utilizzare NO3– con produzione di NH4+, che viene quindi incorporato nei composti organici azotati (punto d’ingresso Glu e Gln) III. Gli animali assumono composti organici azotati (amminoacidi)

Fonte primaria di azoto: amminoacidi forniti dalle proteine alimentari

Funzioni degli L--amminoacidi  Substrati per la sintesi proteica 20 a.a - con codone riconoscimento via tRNA 21 a.a. selenocisteina seril-tRNA + seleniofosfato  Se-cisteinil tRNA più numerosi in seguito a modificazione post-sintetica esempi: amminoacidi fosforilati; acido carbossiglutammico  Componenti di peptidi glutatione (GSH) Glu-Cys-Gly  Intermedi metabolici ornitina  Fonte energetica a.a. glucogenici, a.a. chetogenici Trasporto di azoto glutammina, alanina Precursori per la biosintesi degli altri composti contenti azoto

composti derivati amminoacidi precursori –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Eme glicina (+ succinil CoA) Nucleotidi glutammina, glicina, acido aspartico Carnitina lisina, metionina Creatina arginina, glicina, metionina Ammine biogene , istidina ( istamina) triptofano ( serotonina) Tiroxina, adrenalina tirosina Taurina (nei sali biliari) cisteina Niacina triptofano Gluatammato dà il Gaba, acido gamma carbossi butirrico, neurotrasmettitore Tramite decarbossilasi si fomrano amine biogene.

Classificazione in base alla struttura

CLASSIFICAZIONE NUTRIZIONALE AMMINOACIDI ESSENZIALI : devono necessariamente essere introdotti preformati con la dieta valina leucina isoleucina metionina fenilalanina triptofano istidina lisina treonina AMMINOACIDI NON ESSENZIALI i. semi-indispensabili risparmiano i precursori essenziali tirosina (sintetizzata da fenilalanina) cisteina (sintetizzata da metionina)

condizionatamente non essenziali glicina, serina, prolina, glutammina, arginina possono non essere sufficienti in alcuni stati particolari quali infezioni, traumi, bambini prematuri, non essenziali alanina, aspartato, asparagina, glutammato Le reazioni di transaminazione, reversibili, permettono di ridistribuire il gruppo NH3 fra gli amminoacidi Vanno comunque integrati con la dieta e l’apporto deve essere bilanciato in quanto: - Il pool di amminoacidi non è totalmente riutilizzabile - NH3 principalmente prodotto di rifiuto, anche se vi è un riutilizzo limitato a riformare amminoacidi

digestione Enzimi digestivi secreti come zimogeni inattivi - attivati tramite proteolisi nel lume intestinale

proteine alimentari + pepsina  grandi peptidi DIGESTIONE PROTEINE - STOMACO pH acido: denatura le proteine alimentari pH acido: autoattivazione del PEPSINOGENO  PEPSINA + peptidi Il processo prosegue in modo autocatalitico Pepsina: endopeptidasi poco specifica ma preferisce rompere il legame che coinvolge il gruppo carbossilico di Tyr, Phe, Trp proteine alimentari + pepsina  grandi peptidi

LUME SANGUE Cl– HCO3– H+ CO2 + H2O K+ metabolismo pompa H+/K+ ATPasi membrana apicale membrana baso-laterale

II LUME INTESTINALE tramite ENZIMI PANCREATICI Zimogeni secreti dal pancreas esocrino Enterochinasi: legata alla membrana apicale degli enterociti TRIPSINOGENO + enterochinasi  TRIPSINA + esapeptidi CHIMOTRIPSINOGENO + tripsina  CHIMOTRIPSINA +2 dipeptidi PROELASTASI + tripsina  ELASTASI PROCARBOSSIPEPTIDASI A e B + tripsina  CARBOSSIPEPTIDASI endopeptidasi TRIPSINA - scinde legame COO- di a.a. basici (Arg, Lys) CHIMOTRIPSINA - scinde legame COO- di a.a. idrofobici (Phe, Tyr, Trp) ELASTASI - scinde legame COO- di piccoli aa neutri (Gly, Ala, Val) Esopeptidasi (rilasciano a.a. liberi e oligopeptidi di 2-8 residui) CARBOSSIPEPTIDASI A - a.a. aromatici CARBOSSIPEPTIDASI B - a.a basici (Lys, Arg) sotto stimolo colecistochinina secrete dalla mucosa intestinale

PRODOTTI DELLA DIGESTIONE AMMINOACIDI LIBERI, DI- e TRiPEPTIDI III. MUCOSA INTESTINALE enzimi ancorati alla membrana dell’enterocita - AMINOPEPTIDASI - DIPEPTIDASI PRODOTTI DELLA DIGESTIONE AMMINOACIDI LIBERI, DI- e TRiPEPTIDI sotto stimolo colecistochinina secrete dalla mucosa intestinale

IV . ENTEROCITA ASSORBIMENTO: I peptidi possono entrare nell’enterocita dove sono scissi da amminopeptidasi citosoliche. ASSORBIMENTO: tramite numerosi trasportatori specifici per classi di a.a. (neutri, dibasici,..), in genere cotrasportatori con Na+ o H+ ENTEROCITI metabolizzano glutammina (loro principale fonte energetica), Glu, Asp, Arg per risparmiare glucosio ed acidi grassi per gli altri tessuti sotto stimolo colecistochinina secrete dalla mucosa intestinale

Circa 1% delle proteine sono parzialmente idrolizzate e frammenti peptidici possono essere assorbiti come tali tramite Trasportatore (es H+/PepT1 che importa anche antibiotici beta lattamici) Captazione transcellulare per endocitosi - e quindi esporto tramite esocitosi Captazione paracellulare tra le cellule, con una permeabilità non specifica (in particolare in presenza di una mucosa danneggiata)

Interconversione di AA Destino degli aminoacidi alimentari dopo un pasto alanina AA alimentari INTESTINO MUSCOLO RENE FEGATO Interconversione di AA proteine a-chetoacidi CO2 glutammina -chetoglutarato NH4+ serina AA ramificati alanina pool AA glucosio -NH2 urea AA ramificati SANGUE pool AA

METABOLISMO DELLE PROTEINE

Aminoacidi e proteine sono in rapporto dinamico Amminoacidi N C Proteine della dieta Derivati non proteici NH3  urea intermedi del Ciclo di Krebs glucosio, glicogeno acidi grassi trigliceridi CO2 + energia digestione proteine corporee sintesi degradazione Quota dei derivati non proteici minoritaria e non si calcola nel bilancio azotato; ma quota significativa in condizioni di privazione di proteine

a + b = c + d costante mantenimento nell’adulto bilancio di azoto o bilancio proteico: dipende dalla somma delle velocità di entrata ed uscita dal pool di amminoacidi liberi PROTEINE ALIMENTARI POOL AA PROTEINE CORPOREE c a b d POOL DI DERIVATI flusso in entrata = dieta + degradazione proteica (a + b) rimozione a.a. = sintesi proteica + ossidazione (c + d) a + b = c + d costante mantenimento nell’adulto a + d > b + c bilancio positivo accrescimento; masse muscolari; gestazione b + c > a + d bilancio negativo insufficiente apporto energia e/o proteine; malattia

In media le proteine contengono il 16% di azoto Relativamente facile misurare l’azoto, per cui i cambiamenti nella quantità proteica corporea vengono misurati come differenza fra azoto introdotto ed azoto escreto azoto x 6,25 (cioè 100/16) = proteina

UOMO ADULTO: proteine corporee circa 12 Kg 40% nel muscolo di cui 65% miosina ed actina per locomozione e lavoro muscolare, ma anche come fonte di amminoacidi in condizioni di stress. Ma proteine muscolari non sono forma di riserva come glicogeno e lipidi ed una loro perdita porta a perdita di proteine funzionali. 10% tessuti viscerali (fegato, intestino) non mobilizzate rapidamente in condizioni di stress per le loro funzioni vitali 30% nelle pelle e nel sangue lesioni delle pelle ed anemia sono presenti in deficit di proteine alimentari 4 proteine: miosina, actina, collagene (strutturali) ed emoglobina (trasporto O2) costituiscono circa la metà di tutte le proteine

CONTINUO RICAMBIO PROTEICO Serve energia sia per la sintesi che per la degradazione: 15-20 % del bilancio energetico La continua demolizione e sintesi è fondamentale per degradare e rimpiazzare proteine danneggiate modificare la quantità relativa di differenti proteine in base alle necessità nutrizionali e fisiologiche rapido adattamento metabolico La regolazione del turnover proteico è influenzata da: stato nutrizionale (energetico e proteico) ormoni (insulina, glucocorticoidi, ormoni tiroidei, ormone della crescita, citochine)

Ricambio giornaliero 1-2% proteine totali ORGANISMO Ricambio giornaliero 1-2% proteine totali Amminoacidi 70-80% riutilizzati 20-30% metabolizzati Proteine dalla dieta 70-80 grammi/giorno Proteine metabolizzate 250 grammi/giorno % ricambio muscolo 30-50% fegato 25% leucociti emoglobina diversa emivita pochi minuti: proteine regolatorie 300 giorni: collageno

ATP-indipendente LISOSOMIALE SISTEMI DI PROTEOLISI ATP-indipendente LISOSOMIALE contribuisce per il 15% Enzimi attivi a pH 5 proteine extracellulari (via endocitosi) proteine di membrana organelli danneggiati (es mitocondri) ATP-dipendente CITOSOLICO sistema ubiquitina-proteasoma selettivo proteine citosoliche proteine regolatorie proteine difettose (neo -sintetizzate per errori nella sintesi o per ripiegamento sbagliato; invecchiate) La celula riconosce la qualità delle proteine, moleocle dette chaperonine se la forma non nativa può essere rirpristinata la rendono nuovamente nativa, in alternativa vemdono degradate. Le proteine a rapido ricambio possono diventare difettose per il troppo uso

Come si riconosce la proteina da eliminare? Premio Nobel 2004 Aaron Ciechanover, Avram Hershko and Irwin Rose ATP L’ubiquitina come suggerisce il nome è una proteina presente in tutti gli eucarioti L’ubiquitina si lega alla proteina da degradare in una via ATP dipendente che utilizza 3 enzimi E1 + ATP  E1-Ubiquitina E2 proteina di trasporto dell’ubiquitina E3 lega l’ubiquitina attivata alla proteina da degradare Come si riconosce la proteina da eliminare? Varie ipotesi amminoacido N-terminale destabilizzane Arg ~2 min Tyr, Glu, ~ 10 min Ile Gln ~ 30 min oppure stabilizzante Met. Gly, Ala, Ser, Thr > 20 ore particolari sequenze di distruzione Il gruppo COO- terminale (Glicina) si lega con legame isopeptido al gruupp NH2 laterale di una lisina 2. Più ciclli portano a poliubiquitina ( più moledole di ubiquitina legate covalentemente) Premio Nebel per a chimica a Aaron Ciechanover, Avram Hershko and Irwin Rose

La proteina marcata va al proteasoma Proteine regolatorie per il riconoscimento e selezione di protine ubiquitilinate subunità 7  7  Proteine degradate dalle subunità catalitiche  Attività tipo chimotripsina - a.a. idrofobici Attività tipo tripsina - a.a. basici Attività per a.a. acidi oligopeptidi di 3-25 a.a. scissi da protesi citosoliche

L’attività del proteasoma è sotto controllo ormonale INSULINA inibisce il proteasoma GLUCOCORTICOIDI attivano il proteasoma azione coordinata per la mobilizzazione di amminoacidi muscolari e per la gluconeogenesi epatica ORMONI TIROIDEI attivano il proteasoma CITOCHINE attivano il proteasoma sepsi, febbre, ustioni, cancro,… Aumento delle proteine della fase acuta ed aumento del catabolismo proteico delle miofibrille mediato da un aumento delle citochine TNF-, IL-1, IL-6