IL PEDAGOGISTA CLINICO UTILIZZA IL COLLOQUIO DIAGNOSTICO

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IL PEDAGOGISTA CLINICO UTILIZZA IL COLLOQUIO DIAGNOSTICO Anno accademico 2005/2006 IL PEDAGOGISTA CLINICO UTILIZZA IL COLLOQUIO DIAGNOSTICO IL COLLOQUIO DIAGNOSTICO E’ UN METODO DI INDAGINE CHE ADOTTA: Un intervento relazionale di carattere verbale Questo attraverso Un accertamento La somministrazione di reattivi didattici particolari per favorire l’apprendimento secondo un moderno processo formativo di tipo naturale e motivazionale Prof.ssa Elisa Frauenfelder

STRUMENTI UTILIZZATI DURANTE IL COLLOQUIO DIAGNOSTICO Anno accademico 2005/2006 STRUMENTI UTILIZZATI DURANTE IL COLLOQUIO DIAGNOSTICO APPROCCIO INTERPERSONALE CODICI DELLA COMUNICAZIONE VERBALE E METAVERBALE Prof.ssa Elisa Frauenfelder

CODICI DELLA COMUNICAZIONE VERBALE E METAVERBALE Anno accademico 2005/2006 CODICI DELLA COMUNICAZIONE VERBALE E METAVERBALE LINGUAGGIO IL LINGUAGGIO E’ UNA DELLE VIE PRIVILEGIATE, ANCHE SE NON LA SOLA, ATTRAVERSO LA QUALE PASSA LA COMUNICAZIONE EDUCATIVA. E’ UNO STRUMENTO FORMATIVO MA E’ ANCHE UNO STRUMENTO PER CONTROLLARE E REGOLARE I SENTIMENTI E LE EMOZIONI Prof.ssa Elisa Frauenfelder

IL CODICE VERBALE E METAVERBALE SI ARTICOLA SU QUATTRO LIVELLI Anno accademico 2005/2006 IL CODICE VERBALE E METAVERBALE SI ARTICOLA SU QUATTRO LIVELLI IL PEDAGOGISTA CLINICO OSSIA COLUI CHE INTERVISTA DEVE TENER SEMPRE PRESENTE QUESTI QUATTRO LIVELLI LA LORO FUNZIONE INFORMATIVA SIA SUL PIANO UMANO CHE SU QUELLO PROFESSIONALE SONO SEMPRE PRESENTI IN OGNI COLLOQUIO DIAGNOSTICO Prof.ssa Elisa Frauenfelder

Anno accademico 2005/2006 I QUATTRO LIVELLI SI SUDDIVIDONO IN: 1. LIVELLO ESPLICITO 2. LIVELLO IMPLICITO 3. LIVELLO SUBLIMINALE 4. LIVELLO SPECIFICO IN CUI IL PEDAGOGISTA CLINICO SVOLGE PRINCIPALMENTE IL PROPRIO LAVORO DI INDAGINE Prof.ssa Elisa Frauenfelder

1. LIVELLO <<ESPLICITO>> Anno accademico 2005/2006 1. LIVELLO <<ESPLICITO>> Nel livello esplicito la Comunicazione è caratterizzata dal modo formale in cui viene espressa. Ciò significa che ogni espressione verbale ha il valore che esprime Esempio: Una frase diretta tra due persone, come <<Che fai stasera?>>,può implicitare la speranza di un incontro, oppure un timore di un incontro. La risposta dell’interlocutore <<Vado al cinema?>> può implicitamente significare <<Vieni anche tu?>> che può essere una domanda inclusa nella risposta; oppure << Vado al cinema>> può includere qualcosa di negativo, tipo:<< Non vorrai venire anche tu!>> Tutto ciò rappresenta il fatto che :un messaggio a livello esplicito Può non dire tutto quello che la frase stessa esprime. Prof.ssa Elisa Frauenfelder

Nel livello IMPLICITO il messaggio include Aspetti Metaverbali Anno accademico 2005/2006 2. LIVELLO <<IMPLICITO>> Nel livello IMPLICITO il messaggio include Aspetti Metaverbali Intonazione della voce, Intenzionalità di chi emette il messaggio, la mimica facciale, lo sguardo, la prossemica L’ intonazione è regolata sia dalla cultura e sia dall’emotività Anche le espressioni dello sguardo e del viso sono da tenere in conto e possono svolgere tutte le possibili funzioni sintattiche, come il rinforzo, la punteggiatura etc. Prof.ssa Elisa Frauenfelder

NEL livello SUBLIMINALE, VENGONO INCLUSI ELEMENTI Anno accademico 2005/2006 3. LIVELLO <<SUBLIMINALE>> NEL livello SUBLIMINALE, VENGONO INCLUSI ELEMENTI CHE CHI EMETTE IL MESSAGGIO NON RIESCE A CONTROLLARE. E’ LA PARTE DEL MESSAGGIO CHE IL RICEVENTE COGLIE SENZA SAPERE DIMOSTRARE COME AVVIENE LA MODIFICAZIONE DEL LIVELLO ESPLICITO, MENTRE L’EMITTENTE INCONTRA DIFFICOLTA’ NEL CONTROLLARE GLI EFFETTI DELLO STESSO LIVELLO. Prof.ssa Elisa Frauenfelder

il pedagogista clinico svolge principalmente Anno accademico 2005/2006 4. LIVELLO E’ quello in cui il pedagogista clinico svolge principalmente il proprio lavoro di indagine . Il pedagogista clinico si deve chiedere quali motivazioni spingono il soggetto a dire qualcosa Si deve chiedere quali motivazioni inconsce spingono il soggetto intervistato a inviare un messaggio che viene nello stesso tempo negato dal comportamento Molte volte il messaggio verbale esprime qualcosa che viene smentito dal linguaggio non verbale. Prof.ssa Elisa Frauenfelder

Nel campo della scuola bisogna cercare di dotare Anno accademico 2005/2006 . Nel campo della scuola bisogna cercare di dotare il pedagogista in generale e quello clinico in particolare di conoscenze su materiale didattico e altro materiale, come griglie di osservazione, schede di valutazione e alcune prove strumentali di verifica. Le prove di verifica forniscono all’insegnante diverse utili informazioni sullo stato di salute mentale, percettiva ed emotiva del disabile, come di ogni altro alunno, ma vanno soprattutto impiegate in quanto: rendono possibile il rilevamento dei prerequisiti o conoscenze delle abilità del soggetto che apprende; 2. rendono possibile evidenziare le capacità residue, nei particolari casi di situazioni di handicap, quando parte delle capacità generali è andata perduta e all’insegnante conviene valorizzare ciò che è rimasto; 3. rendono possibile evidenziare alcuni aspetti che non risultano da un esame strettamente scolastico ( L. Trisciuzzi, Pedagogia clinica, 2003) Prof.ssa Elisa Frauenfelder