A.S. 2012-2013 GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “FRATE FRANCESCO, CLASSE 3°A PRESENTANO.

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A.S. 2012-2013 GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “FRATE FRANCESCO, CLASSE 3°A PRESENTANO

L' alcol e l'alcolismo

Il giorno 6 dicembre 2012, nei locali della scuola secondaria di 1° grado “Frate Francesco” sono venuti due volontari dell’ASL per spiegarci i problemi derivanti dall'assunzione di alcol. La dipendenza si acquisisce nel periodo adolescenziale e la prevenzione è la migliore arma per combatterla. L'alcol: sai cosa bevi? L'alcol etilico si produce con la fermentazione degli zuccheri presenti all'interno della frutta e dei cereali. Il risultato è una sostanza che, se assunta in dosi massicce, risulta tossica e potenzialmente cancerogena e con una capacità di indurre dipendenza: 12 g. d’alcol = 1 unità. Il fegato distrugge non più di 8g. di alcol all'ora. L'alcol etilico si trova all'interno delle bevande in precise percentuali. Queste vengono indicate, tramite la GRADAZIONE ALCOLICA (in percentuale), sul retro della bottiglia.

Con l'ingestione, queste sostanze entrano nella circolazione sanguigna Con l'ingestione, queste sostanze entrano nella circolazione sanguigna. Quando l'alcolemia, cioè la concentrazione dell'alcol nel sangue, supera un certo livello, si possono sentire i primi sintomi di ebrezza. L'alcol deprime il sistema nervoso provocando euforia e perdita dell'autocontrollo, in seguito l'individuo diventa malinconico e depresso. L'intossicazione acuta, cioè la classica sbornia è la conseguenza di un uso episodico di bevande alcoliche.

La quantità di alcolici che una persona dovrebbe bere, per non incorrere in effetti negativi per la salute è di 33 cl di birra, in quanto ha solo 5°, di 125 ml di vino, che ha in media circa 12°, mentre per aperitivi e cocktail 40 ml, poiché hanno gradazioni alcoliche più elevate. Più alta è la gradazione del liquido alcolico, più piccolo è il bicchiere che lo contiene. Ad esempio, i superalcolici hanno un’ elevata gradazione di alcol e per questo vengono serviti in bicchieri molto piccoli.

L'alcol disseta? NO!! Anzi produce più urina così l'organismo perde liquidi e le cellule si disidratano. L'alcol è un alimento? NO!! E' un pessimo carburante per il corpo perché brucia molto velocemente e crea la dilatazione dei vasi sanguigni. Inoltre è calorico e fa ingrassare.

UBRIACHEZZA = stato d'incoscienza acuta con segni caratteristici. ALCOLISMO = condizione di dipendenza. Per attenuare o eliminare gli effetti dell’intossicazione da alcool, in ogni Stato, esistono “rimedi” diversi, ma comunque sempre inutili: in Italia, ad esempio, si usa bere il caffè, in Germania si mangiano le aringhe in salamoia, in Romania la zuppa di trippa, in America si beve il succo di pomodoro con l’uovo. Ma il peggior rimedio viene usato nei Paesi Bassi dove si beve nuovamente birra. Tutto ciò serve solo per vomitare, infatti, l’intossicazione acuta dura 12 ore e può variare a seconda della bevanda, della rapidità di assunzione e dei cibi ingeriti, dal peso e dal sesso. Molti dicono che l'alcol riscalda dal freddo ed è consigliato durante le giornate invernali. SBAGLIATO!!! Il calore deriva dal fatto che, scendendo lungo l'apparato digerente, l’alcol è vasodilatatore e “brucia” i tessuti. Lo stato di malessere che si prova dopo una “sbornia” non è altro che una “crisi d’astinenza”, in quanto il fisico richiede alcol.

ALCOLISMO Modalità di assunzione continuata di una sostanza che porta a disturbi psico-fisici significativi. Si presenta con alcune caratteristiche: TOLLERANZA ASTINENZA DESIDERIO PERSISTENTE RIDUZIONE DELLE ATTIVITA’ LAVORATIVE RIDUZIONE DELLA VITA SOCIALE L'ALCOL IN ITALIA CAUSA: 9% invalidità e malattie croniche 10% di tumori 45% incidenti stradali 50% infortuni sul lavoro Ogni anno ci sono circa 30 000 morti! L'alcol è al 3° posto tra i 26 fattori di rischio di morte prematura in Europa.

COSA PUO' CAUSARE L'ALCOL? Riduce la visione notturna del 25% riduce l'attenzione e la concentrazione con 0,4g/l raddoppia il tempo di reazione con un tasso alcolemico di 0,5g/l riduce la visione laterale con una alcolemia dello 0,5g/l crea un senso di benessere e di sicurezza, si sopravvalutano le proprie capacità con una alcolemia di solo 0,2 g/l QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELL’ALCOLISMO? L'uso acuto di bevande alcoliche può causare danni anche irreversibili agli organi. Danni neurologici danni psichici danni epatici (cirrosi epatica) danni all’apparato cardio-circolatorio danni all’apparato riproduttivo danni al sistema immunitario tumori (cavo orale, esofago, laringe…fegato…) complicazioni in gravidanza e al bambino durante l’allattamento

Bisogna comunque aggiungere che anche chi beve moderatamente è soggetto agli effetti dell'alcol. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha verificato che piccole quantità di alcool, bevute quotidianamente, nel tempo possono aumentare la pressione arteriosa, fino a causare quello che gli esperti chiamano ”miocardiopatia alcolica”. ……………NON BERE……………. Prima dei 16 anni perché manca ancora un enzima in gravidanza durante l’allattamento contemporaneamente all’assunzione di farmaci durante l’attività lavorativa durante la guida in presenza di malattie acute o croniche successivamente ad un periodo di dipendenza.

QUALCHE NUMERO PER RIFLETTERE… I costi dell'alcol per la società sono stimati tra 2 e il 5% del Prodotto Interno Lordo; In Italia i costi dell'alcol sono stimati intorno ai 50 miliardi di euro all'anno; 30 000 sono invece i morti all'anno per problemi legati all’alcol; 169 milioni di euro sono investiti in pubblicità di alcolici; 1 milione di euro sono investiti in pubblicità per la prevenzione. L’ALCOL TRA I GIOVANI Le autorità si interessano particolarmente all'educazione dei giovani per evitare che inizino precocemente a bere. Il consumo e l'abuso di tale sostanza è un fenomeno preoccupante considerato che, chi inizia a bere prima dei 16 anni, ha un rischio 4 volte maggiore di sviluppare dipendenza in età adulta rispetto a chi inizia non prima dei 21 anni.

I comportamenti di consumo diffusi tra i giovani richiedono una particolare attenzione e adeguati interventi. La possibilità di gravi implicazioni di ambito sanitario e psico-sociale sono molto elevate. E' facile l'associazione con altri comportamenti a rischio quali: assenze scolastiche, riduzione delle prestazioni scolastiche, aggressività e violenza, oltre alle possibili influenze negative sulle abilità sociali e sullo sviluppo cognitivo ed emotivo. Oggi, nella nostra società, il 20% dei ragazzi e il 14% delle ragazze è dipendente da alcol.

In Italia si è inteso tutelare ulteriormente i giovani dai rischi connessi all’alcol, in considerazione degli effetti che ha sull’organismo. La Legge n. 189 dell’8 novembre 2012 stabilisce, infatti, il divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di anni 18 e l’obbligo di richiedere il documento di identità per accertare l’età dell’acquirente.

Tra i giovani si sta, purtroppo, diffondendo la moda del “Binge Drinking”, che consiste nel fare il giro dei bar e in ognuno bere un tipo di alcolico diverso. Un’altra moda pericolosa, è quella di mettere la vodka negli occhi, in quanto viene assorbita più velocemente “sballando”, ma si corre però il grave rischio di rimanere ciechi. Anche la pubblicità contribuisce a diffondere l’uso dell’alcool fra i giovani, basti pensare ai “ALCOPOPS” (“Bacardi Breezer”) che sono tutti colorati ed hanno un aspetto molto invitante! Si associa spesso l’alcool al sesso, al bel fisico, alla seduzione, all’essere famoso. E’ triste anche sapere che si spendono 169 milioni di Euro per la pubblicità degli alcolici e solo 1 milione per le campagne di prevenzione.

“Questa esperienza è stata positiva e costruttiva, soprattutto perché abbiamo capito che l’alcool non ci rende belli, ma solo ridicoli”.

Tutti noi ragazzi adolescenti dobbiamo cercare di non cedere alle numerose tentazioni che i mass media ci invitano a provare: bisogna essere coscienti delle conseguenze delle nostre azioni sulla propria e altrui vita e rispettare gli insegnamenti che ci hanno dato i nostri genitori.

È stata una lezione molto interessante perché ci ha consentito di sapere a cosa si va in contro bevendo alcol.