Convegno Regionale LE PATOLOGIE DA LAVORO Come farle emergere, come garantire un corretto flusso informativo, come condurre le indagini Firenze, 25 marzo.

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Convegno Regionale LE PATOLOGIE DA LAVORO Come farle emergere, come garantire un corretto flusso informativo, come condurre le indagini Firenze, 25 marzo 2011 Progetto di ricerca attiva delle malattie da lavoro nella Regione Toscana Giuseppe A. Farina* Tonina E. Iaia** *direttore U.O.C.- Prevenzione Luoghi di Lavoro Az.USL 11 – Empoli ** direttore U.O.S. Lavoro e Salute Az USL 11 - Empoli

Il fenomeno infortunistico, di immediata percezione e facile identificazione, per la coincidenza tra momento lesivo ed agente lesivo, è il risultato di condizioni di rischio attuali su cui si può immediatamente intervenire. Le malattie professionali sono un fenomeno non ben riconosciuto, ma sicuramente sottodimensionato per difficoltà di diagnosi e di ottemperanza all’obbligo di certificazione anche nel caso di “sospetta malattia professionale”. I fattori di rischio sono diluiti nel tempo, a volte anche remoto. Sebbene innegabile il miglioramento delle condizioni di lavoro rispetto al passato, fattori di nocività per la salute sono presenti tuttora nei luoghi di lavoro ( ed agiscono provocando una molteplicità di danni più o meno reversibili e di maggiore o minore gravità ). Nei Servizi Pubblici di prevenzione nei luoghi di lavoro non sono sufficientemente sviluppate le attività di ricerca attiva delle malattie da lavoro e il loro monitoraggio complessivo con lo studio delle esposizioni professionali Alcune premesse

Qualche numero Quota di tumori attribuibili ai fattori occupazionali nelle nazioni industrializzate = 3 – 4% (Doll e Peto 1981) Stima nuovi casi per 2008 dai Registri Tumori Nazionali = circa (quindi attribuibili a cause occupazionali) N° Malattie Professionali denunciate all’INAIL nel 2009 = di cui: Tumori = 1901 Stima del Registro Tumori Toscana per 2010 = nuovi casi (quindi tra 750 e 1000 attribuibili a cause occupazionali) Tumori professionali denunciati INAIL Toscana 2009 = 183

Malattie professionali segnalate alle ASL (sist. Malprof) /malattie professionali denunciate all’INAIL: Anno 2009 = 1928/3321 (58%) Anno 2008 = 1437/2798 (51%) Anno 2007 = 1168/2594 (45%) dati Rapporti Malprof La sottonotifica delle M.P. in Toscana

Fino ad ora l’attenzione dei medici dei Servizi di Prevenzione ASL al fenomeno delle malattie professionali si è tradotta in una serie di iniziative di ricerca diretta di alcune patologie. Nel territorio dell’ASL 11 in considerazione dei rischi in esso presenti, questo tipo di approccio è stato applicato a: tumori maligni del naso, della vescica e mesoteliomi asma bronchiale e silicosi Indagine trasversale sui disturbi e/o patologie da esposizione ai principali fattori di rischio presenti nelle lavorazioni conciarie realizzata in un campione di 800 lavoratori (2002). La situazione nei Servizi di Prevenzione ASL

Malattie da lavoro di elevata gravità registrate nel periodo ASL 11 Grado di correlazione con il lavoro Zona Cuoio Zona Empol Totali Elevata specificità per alcune esposizioni professionali Tumori del naso Mesoteliomi73239 Silicosi e Asbestosi Minore specificità per esposizioni professionali; cofattori extralavorativi (fumo…) Neoplasie vescicali73881 Neoplasie polmonari Altri tumori a bassa frazione etiologica Asma e BPCO242953

Risposta ad una situazione storica di diffusa sottonotifica dei danni cronici da lavoro fra cui, in particolare, i tumori da esposizione ad agenti cancerogeni di natura occupazionale. Le ragioni di un progetto regionale

Obiettivo generale “Costruire una rete di collaborazioni tra enti e strutture specialistiche con attivazione di flussi di dati allo scopo di far emergere la componente professionale, soprattutto nei casi di patologie multifattoriali neoplastiche e non, in cui sia ipotizzabile una correlazione con il lavoro svolto” (PRP regione toscana)

Soggetti coinvolti Dipartimenti della Prevenzione delle ASL della Toscana ISPO CERIMP ARS Presidi Ospedalieri delle ASL Aziende Ospedaliere Universitarie di Pisa, Siena e Firenze INAIL INPS MMG Medici Competenti

Metodologia degli Eventi Sentinella Occupazionali Evento sentinella occupazionale è una malattia, disabilità o morte evitabile correlata al lavoro, la cui occorrenza può: fornire stimoli per approfondimenti, indagini di igiene industriale e studi di epidemiologia occupazionale; rappresentare un segnale di necessità di interventi di prevenzione Le malattie da lavoro sono distinte in due categorie: - quelle che, per loro intrinseca natura, sono necessariamente correlate al lavoro (ad es. pneumoconiosi) - quelle che possono riconoscere, in misura maggiore o minore, anche cause extralavorative (ad es. cancro al polmone o neuropatie periferiche). Necessario quindi di raccogliere accuratamente tutti i dati anamnestici (occupazionali e non). Rutstein DD, Mullan RJ, Frazier TM et al, Sentinel Health events (Occupational): a basis for physician recognition and public health surveillance. Am J Publ Health 1983; 73: 1054 – 1062)

Individuare le occasioni di rischio, che spesso sono pregresse, ma tuttavia da sorvegliare per verificare che i fattori di nocività non siano tuttora attivi. Trarre indicazioni utili anche dal singolo caso che, spesso, è solo la punta di un iceberg, in quanto è verosimile che gli stessi fattori di rischio abbiano agito su un gruppo omogeneo di lavoratori Uso di dati già raccolti e facilmente accessibili Indicazioni per ulteriori approfondimenti sul piano della ricerca epidemiologica Implementazione di sistemi di sorveglianza epidemiologica locali (regionali e nazionali) Programmazione di interventi di prevenzione primaria. Finalità e vantaggi della metodologia degli E.S.

Fonti dei dati Archivio Schede di dimissione ospedaliera (SDO) della ASL Archivio cause morte della ASL Archivi anatomia patologica Registri di patologia Archivi esenzioni ticket Metodi di lavoro Interviste dirette con raccolta di dati anamnestici ed approfondimenti clinici e sui fattori di rischio Collaborazioni con medici curanti, specialisti e medici competenti Valutazione e verifica dell’ipotesi etiologica con formulazione di una diagnosi di malattia lavoro-correlata Atti conseguenti (segn. INAIL, Inchieste) Verifica (permanenza) del rischio nei luoghi di lavoro Indagini su gruppi omogenei per esposizione

Azioni da sviluppare nel progetto regionale - Definizione delle malattie di interesse a livello regionale e di singola ASL - Aggiornamento del personale PISLL - Standardizzazione delle metodologie e strumenti di lavoro relativamente alle patologie oggetto di intervento ed individuazione delle fonti di dati più adeguate per singola patologia - Definizione dei percorsi per l’acquisizione dei dati e accordi con i soggetti tenutari per la creazione di stabili e standardizzati flussi informativi per il linkage tra i casi di patologia e i dati occupazionali - Valutazione dei singoli casi: (“best evidence”, interviste, ev. approfondimenti diagnostici, valutazione interdisciplinare, diagnosi, atti medico legali conseguenti) - Attività istituzionali dovute nei casi di malattie professionali accertate (sopralluoghi, inchieste ecc.) - Verifiche periodiche dello stato di avanzamento e dei risultati raggiunti - Analisi, elaborazione e diffusione dei dati.

Indicatori Progetto esecutivo tra ASL, CeRIMP, ISPO ed ARS che preveda almeno una malattia oggetto di ricerca per singola ASL tenendo conto delle tipologie produttive prevalenti Almeno 2 documenti di consenso, tra i principali soggetti coinvolti, inerenti la standardizzazione di metodologie e strumenti di lavoro per i gruppi di patologie neoplastiche e non Stipula di 1 accordo con i tenutari delle fonti dei dati di natura sanitaria ed occupazionale 1 Procedura regionale per l’implementazione del linkage tra dati sanitari e dati occupazionali e l’approfondimento dei rischi emersi dal sistema OCCAM (ISPO) 1 seminario Regionale nel 2011 e 1 nel 2012 (PRP Regione Toscana)

Indicatore MES proposto (in discussione) N. casi di malattia (K naso e seni paranasali, mesoteliomi, asbestosi, silicosi) esaminati con relativo PF 39 attivato / n. casi incidenti delle stesse malattie, territorio ASL