LECONOMIA DELLA RIFORMA FERROVIARIA EUROPEA Loris Di Pietrantonio e Jacques Pelkmans Settembre 2004 Corso di Politiche e Istituzioni Economiche Europee.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il segnalamento ferroviario criticità e prospettive
Advertisements

Una visione d’insieme dei rischi e delle opportunità nel nuovo scenario globale Situazione Attuale Ampliamento su scala internazionale delle opportunità.
LItalia e il 7° Programma Quadro per la Ricerca Fiera del Levante Bari, 16 settembre 2006 Presidenza del Consiglio dei Ministri Riforme e Innovazioni nella.
Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
Lead Market Nuove opportunità per il mondo del lavoro (a cura di Antonello Pezzini)
Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo Livorno 26/11/2007 Asse 1 Accessibilità e Reti.
TEN-T Policy Review: CORE NETWORK PLANNING 22 Feb. 2010
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
1 Il Gruppo Autostrade opera nella convinzione che ladozione di politiche ambientali e sociali responsabili costituisca un investimento strategico per.
1 Come spostare traffico dalla gomma alla rotaia Romeo Danielis Università degli Studi Trieste Quali ferrovie a Nord Est. Le proposte.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Verso il POR FSE Consiglio Regionale del Veneto
New Public Management Prof. Federico Alvino.
ANALISI DI SETTORE – MINACCE DI ENTRATA SE IN UN SETTORE E POSSIBILE CONSEGUIRE UN ROI SUPERIORE AL COSTO DEL CAPITALE, QUESTO SETTORE ESERCITA UN RUOLO.
Un mercato europeo per gli slots aeroportuali
Danco Singer Larga Banda Master in Editoria Multimediale La velocità di trasportare contenuti.
Finanza Internazionale e Crescita dei Paesi in via di sviluppo
1 Qualsiasi servizio destinato a soddisfare un BISOGNO PUBBLICO, ossia un bisogno ampiamente diffuso presso la collettività uniformemente avvertito la.
Infrastrutture, risorse e consenso Emma Marcegaglia Vice Presidente di Confindustria Milano, 28 gennaio 2008 Mobility Conference 2008.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
The European Learning Network: una rete per la condivisione di nuovi modelli volti a rivitalizzare le aree urbane svantaggiate 11 febbraio 2005 Milano.
DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
Trasferimento tecnologico valorizzazione dei risultati della ricerca e spin-off accademici Prof. Loris Nadotti Pisa 6 luglio 2005.
Cap. 16 La Crescita dellimpresa Docente Prof. Edoardo Sabbadin.
L’analisi strategica capitolo 28
Le tecnologie per la mobilità sostenibile
PRIVATIZZAZIONE Trasferimento della proprietà delle imprese dallo Stato (State-owned-Entreprise – SOEs) ai privati.
Economia e Organizzazione Aziendale - CdL Comunicazione Digitale (11)
I GRANDI MARCHI …Sotto processo…
Introduzione al Corso di Sustainable Mobility Management 8 e 15 marzo 2013 Prof. Mariagrazia De Castro.
XII OSSERVATORIO SULLA MOBILITA SOSTENIBILE Strumenti e opportunità dalla Provincia di Milano Il sistema delle imprese a sostegno di una mobilità realmente.
IL MERCATO ELETTRICO COMUNE
Sviluppo del trasporto via acqua e delle connessioni intermodali sul tratto Lago Maggiore - Ticino dellIdrovia Locarno-Milano-Venezia INTERREG IVA ITALIA-SVIZZERA.
La consulenza aziendale nella PAC 2014/2020: prospettive
regolamenti e documenti di programmazione
1 Politiche di Coesione Linee guida della strategia comunitaria Competitività e Occupazione REGIONE UMBRIA Servizio Programmazione strategica.
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Michele Pasca-Raymondo Commissione europea DG Politica Regionale Bruxelles, 28 novembre 2006 Confcommercio International.
Sintesi della seduta di lavoro del tavolo «ambiti tecnologici» 14 novembre 2012.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
I Sistemi Intelligenti per il Trasporto: una realtà consolidata
Un Piano Strategico per lo Sviluppo dei Sistemi ITS in Italia ROMA 13 Dicembre 2007 Prof. Giovanni Tesoriere I SISTEMI ITS A SUPPORTO DELLE POLITICHE SULLA.
Scenari e strategie per lo sviluppo dei servizi di trasporto persone.
Piero Rubino MEF/ DPS / Unità di valutazione degli investimenti pubblici Acqua ed energia: mercato, concorrenza e qualità Servizi ai cittadini e modernizzazione.
Michele Polo (Università Bocconi) Roma – 10 novembre 2011.
FONDI EUROPEI E INFRASTRUTTURE, DARE FORMA ALLA BULGARIA DEL FUTURO Venerdì 12 dicembre, Roma.
1. L’accordo di collaborazione della Repubblica di Bulgaria è in conformità alle priorità indicate nella Strategia „Europa 2020“. Priorità 1:
IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DEL MERCATO DELLA DIFESA EUROPEO
Universita’ Degli Studi Di Milano Bicocca Corso Di Politica Economica A Milano, 15 Aprile 2002 Roberta Crippa Michela Parravicini Marco Giulio Valsecchi.
Membro Sistema Nazionale CTN Membro Sistema Nazionale CTN Cluster Tecnologico Nazionale dei mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina.
Europa, organismi sovranazionali
Il Quadro degli obiettivi. Risorse comunitarie per obiettivo e popolazione N.D. Non disponibile N.C. Non calcolabile (1)Ricadono nel gruppo: Campania,
I Fondi Diretti all’interno dell’Unione Europea
I Fondi indiretti all’interno dell’Unione Europea
LA POLITICA INDUSTRIALE Raffaella Mininni 5A AFM/RIM.
Fondi strutturali e Strategia Europa 2020 EuroMigMob – 1° Evento
Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Il costo standard nei servizi di trasporto pubblico locale su autobus Il settore del trasporto.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Alimena – 03 aprile 2014 Il Bilancio Sociale: verso la costruzione delle aree di rendicontazione.
Un modello avanzato di regolazione ferroviaria Marco Ponti Roma, 22 Gennaio 2016 Premessa La presente riflessione costituisce un tentativo di inquadrare.
LE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA
Motivi Commercio Internazionale Per diversità tra i vari paesi Per realizzare economie di scala nella produzione Vantaggio comparato Ogni paese si specializza.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
L’attività europea nel campo dell’efficienza energetica degli edifici (EeB PPP) e le priorità e opportunità del 7 Programma Quadro Stefano.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
I compiti dello Stato nella teoria economica. evoluzione del pensiero economico e definizione dell’estensione dei compiti dello stato: riconoscimento.
Gruppo 12 Angelo De Rosa Francesco Paolo Desgro Alfonso De Simone Giuseppe Izzo Maria Ilaria Tremolizzo
Daniele Spagnuolo 5 A RIM. La Politica dei Trasporti La politica dei trasporti rappresenta quella politica economica comunitaria rivolta allo sviluppo.
IL DOCUMENTO STRATEGICO PRELIMINARE DELLA VALLE D’AOSTA Nadia Savoini - Luigi Malfa Aosta, 20 marzo 2006.
E U R O PA Intervento Davide Bonagurio.
Transcript della presentazione:

LECONOMIA DELLA RIFORMA FERROVIARIA EUROPEA Loris Di Pietrantonio e Jacques Pelkmans Settembre 2004 Corso di Politiche e Istituzioni Economiche Europee. Prof. Orcalli Dott. Toschi Esposizione: Marcato Gilberto Moscetti Alessia

La riforma europea prende in considerazione le seguenti tematiche: La necessità di una maggiore competitività ferroviaria. La promozione della mobilità sostenibile in Europa tramite lutilizzo della rete ferroviaria in alternativa al trasporto stradale. Minori ripercussioni sulla bilancia pubblica degli Stati Membri.

Il trasporto ferroviario europeo è un sistema affetto da numerose problematiche. Prima fra tutte lincapacità di assorbire la domanda di traffico nei tempi di crescita economica.

I motivi del declino del trasporto ferroviario: Ragioni esogene: Trasformazione delle industrie: da huge-stock based a processi just-in-time dal prodotti di basso valore/alto volume a prodotti di alto valore/piccolo volume. Politiche ed investimenti a favore del trasporto stradale invece di quello ferroviario.

Ragioni endogene: Scarsa attenzione alla cura del cliente. Debole affidabilità e puntualità nelle spedizioni. Limitata flessibilità per le spedizioni transfrontaliere. Frammentazione del servizio transfrontaliero (mancanza di interoperabilità). Assenza di cabotaggio transfrontaliero. Mancanza di integrazione dei servizi. Priorità di traffico per il trasporto passeggeri. Mancanza di one-stop-shop nellallocazione del percorso. Mancanza di competizione. Costi di gestione non trasparenti nei corridoi internazionali.

Gli obiettivi della riforma europea: 1.Promuovere la competitività del trasporto ferroviario in Europa, tramite la riduzione delle inefficienze ed una maggiore trasparenza nella valutazione dei costi. Ciò è reso possibile solo successivamente alleliminazione delle asimmetrie con gli altri settori di trasporto e e con lintroduzione di riforme che promuovano la liberalizzazione e la competitività.

2.Incentivare un modello di mobilità sostenibile per contribuire ad alleviare i problemi di congestione, di sicurezza e dellambiente. Il sistema ferroviario potrebbe rivestire nuovamente, con le adeguate riforme di mercato, il ruolo di maggior sistema di trasporto ad alta densità. 3.Promuovere meccanismi di mercato che riducano la spesa pubblica ( i sussidi al sistema ferroviario sono secondi solo alle spese della politica agricola).

La riforma del sistema ferroviario e i provvedimenti europei: 1.Direttiva 440/91 sulla separazione contabile tra rete e servizi, la quale è stata successivamente ampliata dalla Direttiva 18/95 riguardo le licenze delle imprese ferroviarie. Questo provvedimento comunitario introduce il libero accesso tramite forme limitate di accesso internazionale con raggruppamenti internazionali di imprese ferroviarie.

2. Il primo pacchetto ferroviario, entrato in vigore il 15 marzo 2003, si riferisce al trasporto merci e rappresenta un atto di liberalizzazione del settore ferroviario attraverso lintroduzione dellaccesso libero e di forme di competitività. 3. Il secondo pacchetto ferroviario del 2004 tende ad armonizzare i requisiti e le certificazioni di sicurezza e definisce la creazione dell Agenzia ferroviaria europea per la sicurezza e la interoperabilità.

4. È prevista lapprovazione del terzo pacchetto ferroviario con il quale, entro il 2010, si liberalizzerà il servizio passeggeri, e si provvederà ad armonizzare il sistema delle licenze di guida (drivers) e la qualità del servizio di trasporto merci.

Caratteristiche del mercato dei servizi ferroviari: Presenza di economie di scopo, vista la natura multi-service e multi-purpose del sistema ferroviario. Presenza del monopolio naturale. Lesistenza di barriere tecniche e legali che rendono difficile lentrata di nuovi concorrenti. Queste caratteristiche scoraggiano la trasparenza dei costi, lallocazione efficiente delle risorse ed implicano la presenza di economie di scala e di scopo.

Le economie di scopo e lintermodalità: Le economie di scopo, allinterno del sistema ferroviario, si suddividono in due categorie: merci e passeggeri. Nel primo caso lintroduzione della competitività intermodale (tra diversi competitori ferroviari) potrebbe dimostrarsi utile per aumentare lefficienza del servizio e la soddisfazione del cliente. Nel secondo caso il grado di competitività intermodale dipende dalla scala e dalla densità del mercato.

Ulteriori cause dei fallimenti del sistema ferroviario in Europa: Piano delle licenze frammentato. Mancanza della interoperabilità. Mancanza di uniformi licenze di guida. Locomotive e lassenza del leasing. Priorità dellallocazione e i sistemi di sicurezza. Ostacoli al cabotaggio.

Separazione verticale e unbundling dei servizi Obiettivi: Trasparenza dei costi di gestione. Promozione della concorrenza. Eliminazione e prevenzione alla cross-subsidisation. Riduzione delle asimmetrie di informazione.

Gli effetti della separazione verticale Recupero del costo efficiente. La Direttiva 12/2001 impone la separazione finanziaria (orizzontale) dei costi relativi al trasporto merci e passeggeri. Miglioramento della capacità di allocazione. Massimizzazione del recupero dei costi dellutilizzo dellinfrastruttura.

Organismi comunitari di promozione della coordinazione tra gli operatori del sistema ferroviario europeo: RailNETEurope è stata istituita nel 2002 per migliorare il coordinamento internazionale dei percorsi ferroviari e degli orari attraverso la progressiva introduzione di one-step-shop. Agenzia europea per la sicurezza ferroviaria e linteroperabilità che si occupa principalmente degli obiettivi di sicurezza comuni, metodi di sicurezza comuni, accertamento dei requisiti di interoperabilità.

conclusioni Difficoltà di competizione nella creazione di nuove infrastrutture. Presenza di economie di densità che creano problemi di sicurezza e asimmetrie di informazioni. Presenza di barriere tecniche e legali che creano difficoltà alla creazione di un mercato interno ferroviario. La coordinazione nel network si scontra con la separazione verticale. Mancanza della trasparenza del costo del servizio erogato. Necessità di creare sinergie fra gli investimenti per le infrastrutture e la tecnologia ed il meccanismo di interoperabilità comunitario. La creazione di un efficiente rete ferroviaria europea necessita di riforme step-by-step in modo tale che gli operatori di mercato possano assorbirle gradualmente creando, così, mercati competitivi privi di asimmetrie di informazione.