CRISI DEL III SEC. E LA FINE DELLA PAX ROMANA

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CRISI DEL III SEC. E LA FINE DELLA PAX ROMANA Il II sec. per l’impero è il SECOLO D’ORO, dell’unità e prosperità (solo per alcune classi sociali Dopo il governo di Marco Aurelio si va esaurendo la pax romana (il periodo di relativa stabilità politica attorno all’impero durato due secoli, a partire da Augusto

La dinastia dei Severi

Dopo la MORTE DI COMMODO (192 d.c) si apre un periodo di GUERRA CIVILE. SETTIMIO SEVERO prende il potere (193-211 d.C.) e per riaffermare il principio dinastico si proclamò “figlio di Marco”, per trovare il favore del senato Diede al figlio Bassiano il nome di Marco Aurelio Antonino (CARACALLA per il mantello con cappuccio che portava sempre) e fu nominato imperatore designato assieme al fratello Geta politica militare costosa: istituisce l’annona militaris e moltiplica la massa monetaria CAMPAGNE MILITARI in Oriente, conquistando la capitale dei Parti e riportarono a Roma un enorme bottino. Severo istituì la provincia della Mesopotamia

La dinastia dei Severi fu una MONARCHIA MILITARE Provvedimenti per l’esercito (aumentò lo stipendio, permise il ricongiungimento alle famiglie anche durante il servizio, diede terre ai soldati nelle zone in cui prestavano servizio Ai figli raccomandò “Non siate in disaccordo fra voi, arricchite l’esercito, disprezzate tutti gli altri” Muore durante la campagna in Britannia (per l’estensione e la difesa dei confini), CARACALLA prende il potere e fa uccidere Gela (amato dal Senato e dalle truppe) IMPERO DI CARACALLA (211-217) Campagna contro i Parti Costitutio Antoniniana: editto di cittadinanza romana estesa a tutte le province (212 d.C), non si eliminarono le differenze, accrebbe la propria popolarità nelle province e nell’esercito, aumentò l’ostilità del Senato

CONGIURA nel 217 e morte di Caracalla, ordita dal prefetto del pretorio Opellio Macrino (217-218) che si fece proclamare imperatore e trattò la pace con i Parti Severi ritornano al potere con Bassiano (Elagabalo), legato ai culti del Sole le cui pratiche erano estranee alla cultura romana. Umiliò le istituzioni militari. La nonna Giulia Mesa (temendo per la dinastia) associò al trono il cugino Severo Alessandro e fece assassinare lo Elagabalo nel 222. Il suo IMPERO fu un esempio di buon imperatore, capace di rispettare le prerogative del senato e di curarsi dei sudditi, ebbe però problemi militari (i sassanidi-persiani conquistarono la Mesopotamia e minacciarono la Siria) Per le esitazioni nel condurre la guerra fu eliminato assieme alla madre (235)

Anarchia militare 235-238 eletto imperatore Massimino il Trace (primo imperatore proveniente dai reparti combattenti) MOMENTO DI SVOLTA Non si recò mai a Roma per la situazione critica sui confini Impose un duro prelievo fiscale e si inimicò il senato Alla sua morte 50 anni di ANARCHIA MILITARE: le truppe crearono imperatori e usurpatori, che loro stessi abbandonarono o uccisero (250-251) PRIMA PERSECUZIONE GENERALE DEI CRISTIANI Nel 249 d. C. prende il potere Decio: la debolezza dell’impero è dovuta alla mancanza di coesione= rafforzare la religione tradizionale

LOTTE FRA I GENERALI e l’impero è sull’orlo del collasso a causa dei conflitti su numerosi fronti Associa il figlio Gallieno Difesa delle province occidentali Riesce ad arrestare le incursioni degli Alamanni, deve però rinunciare ai territori oltre il Danubio Riorganizzò l’esercito Si creano i REGNI AUTONOMI di Gallia (anche Spagna e Britannia)e di Palmira (Siria, Mesopotamia, Palestina) IMPERATORE Valeriano (253-260) Difesa dai Persiani, fu sconfitto e fatto prigioniero (muore in prigione) Viene ucciso da una congiura gli succedono Claudio II (Gotico-268-270) e poi Aureliano (270-275) che riorganizzò l’economia e rafforzò il potere centrale, tentò di migliorare la qualità della moneta (ucciso da una congiura).

IMPERO DI DIOCLEZIANO (204-305) Dopo un decennio caotico di imperatori eletti e uccisi nel 284 viene proclamato imperatore DIOCLEZIANO: in 20 anni di governo riuscì a ripristinare l’autorità imperiale e a frenare la disgregazione. Epoca di RIFORME per rafforzare lo Stato, per evitare che l’imperatore fosse troppo legato all’influenza dell’esercito POTERE IMPERIALE reso illimitato: non è più il primo magistrato ma dominus et Deus, signore assoluto dello stato. Si passa così dal PRINCIPATO al DOMINATO Per fare ciò avviò riforme su più fronti: 1)Nasce la TETRARCHIA 2)riorganizza l’esercito 3) Nuova politica fiscale

2. RIORGANIZZAZIONE DELL’ESERCITO DALLA DIARCHIA ALLA TETRARCHIA Associa al potere il suo compagno d’armi Massimiano e il territorio dell’Impero venne ripartito: PARTE OCCIDENTALE (Massimiano) e PARTE ORIENTALE (Diocleziano) Nel 293 furono nominati accanto ai due Augusti, due Cesari: Costanzo Cloro (Occidente) e Galerio (Oriente) che dovevano succedere ai due imperatori. Nasce la TETRARCHIA, Diocleziano manteneva il ruolo di preminenza. La capitale della parte occidentale viene spostata a Milano. Questa organizzazione permise di arginare la disgregazione Venne divinizzata la figura dell’imperatore PERSECUZIONE RELIGIOSA (303 d.C.) 2. RIORGANIZZAZIONE DELL’ESERCITO Vennero aumentati gli organici dell’esercito (mezzo milione di uomini) La coscrizione divenne un’imposizione fiscale (i proprietari terrieri dovevano fornire una quantità di coloni per l’esercito) Il mestiere di soldato divenne ereditario Furono rinforzati i confini orientali e si ha una progressiva “barbarizzazione” dell’esercito

3. POLITICA FISCALE Spese militari molto alte e la riscossione delle tasse nelle città era diventata difficile (a causa di guerre, epidemie..) Anche gli stipendi dei soldati venivano pagati in natura Si fece un censimento della popolazione e una rilevazione catastale Si tentò di migliorare l’amministrazione: le province ridotte e aumentate di numero, raggruppate in diocesi gestite da un vicario imperiale, unite in quattro prefetture Fallì la riforma monetaria e l’inflazione aumentò, emanò l’Editto dei prezzi stabilendo il prezzo massimo che ogni genere di consumo doveva avere. Si diffuse il mercato nero Nel 305 Diocleziano e Massimiano ABDICARONO e vennero sostituiti dai due Cesari

della società imperiale Trasformazioni della società imperiale CRISI GENERALE DEL III SEC.: la crisi è generalizzata a livello militare (anarchia militare, indebolimento delle difese dell’impero, imperatori non più legati alla classe senatoria), economica e sociale (crisi agricola in seguito ad epidemie e carestie, crollo demografico, politiche monetarie che aumentano l’inflazione), politica (passaggio al “dominato”: potere assoluto del principe) CONSEGUENZE: Si affermano nuove tendenze religiose per rispondere alla situazione generalizzata di angoscia

Alla religione ufficiale dell’impero romano si affiancano altre tradizioni religiose per l’influenza dei culti orientali (es. culti di Iside, del dio Sole-Mitra…) La religione privata, individuale, è tollerata purché si garantisca anche il culto all’imperatore (era garanzia di coesione sociale) Sono presenti anche due religioni monoteiste: ebraismo e cristianesimo (nato all’interno di esso si distingue progressivamente)

CARATTERISTICHE DEL CRISTIANESIMO (II e III sec) Si presenta come religione universale, destinata a tutti Nel II sec. è già radicato nella società: a partire dalle fasce più deboli si estende poi anche tra intellettuali e nobili insoddisfatti del paganesimo Alcuni elementi del cristianesimo erano molto nuovi e in contrasto con la mentalità romana: prevede un culto esclusivo (rifiuta la coesistenza con altre divinità), una tendenza a separarsi dalla società (i cristiani non possono fare alcuni mestieri), l’uguaglianza di tutti gli individui (la società romana è fondata sulla ricchezza di pochi, sulla schiavitù…), il pacifismo (amare il nemico, anche i barbari). Nascono pregiudizi e dicerie: i cristiani sono accusati di cannibalismo, vengono considerati la causa del disfacimento della religione tradizionale e della società romana

DIOCESI gestite dai Vescovi- preti- diaconi; ORGANIZZAZIONE DEL CRISTIANESIMO DIOCESI gestite dai Vescovi- preti- diaconi; Dal IV sec. il Vescovo di Roma prende il titolo di papa (padre dal greco) Nel II secolo i cristiani si trovano nelle Domus ecclesiae, chiese domestiche (celebrazione eucaristica e della parola) Nel II sec. si costruiscono le CATACOMBE, cimiteri sotterranei di proprietà di ricchi convertiti (catacombe di Priscilla e Domitilla a Roma): non furono mai usate per nascondersi durante le persecuzioni, ma per seppellire i morti e celebrare funzioni (diventano meta di pellegrinaggi) Il cristianesimo fino al IV non influenzò le leggi dell’impero, ma influì notevolmente a livello del costume: viene dichiarata l’uguaglianza tra uomo e donna, tra libero e schiavo. Furono permessi i matrimoni tra cassi sociali differenti, i fedeli dovevano trattare in modo umanamente gli schiavi e possibilmente liberarli (papa Callisto 217-222 era un liberto)

SIMBOLOGIA CRISTIANA L’ancora e il pesce (icthus) Pavone Monogramma