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Sicurezza a tavola: Massimo Generoso &

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Presentazione sul tema: "Sicurezza a tavola: Massimo Generoso &"— Transcript della presentazione:

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2 Sicurezza a tavola: Massimo Generoso &
il rischio tossicologico da contaminanti alimentari Massimo Generoso & “Compagnia AcquainBocca”, Firenze 2 2 2 2

3 I Bambini hanno: immaturità dei meccanismi di disintossicazione enzimatica fino a 10 anni di vita (citocromo P450, coniugazione con glutatione…) con attività anche 5 volte inferiori rispetto ad adulto incompleta funzionalità degli organi escretori (fegato, rene: tasso di filtraz. glomerulare che nel neonato è inf. del 40% rispetto all’adulto) pH gastrico più elevato (primi 2 anni) che favorisce la crescita batterica (batteri intestinali nitroriducenti i quali metabolizzano i nitrati in nitriti)

4 I Bambini hanno: una immatura permeabilità intestinale orientata a garantire un assorbimento più efficiente delle sostanze nutritive bassi livelli di proteine plasmatiche in grado di legare le sostanze tossiche, ridotta efficienza dei meccanismi di legame alle proteine (soprattutto nei primi 3 mesi) incompleto sviluppo delle barriere fisiologiche (barriera emato-encefalica nei primi 36 mesi di vita)

5 Le comuni valutazioni epidemiologiche e tossicologiche e, di conseguenza, le principali politiche sanitarie e i limiti di legge sono basati su individui adulti!!!

6 CONTINUA…..

7 MERCURIO Il mercurio è naturalmente presente nel terreno e nelle rocce, ma è anche impiegato in applicazioni chimico-industriali (es. industria cartiera) e prodotti elettrici (interruttori, elettrodi, pile). Il mercurio organico, principalmente sotto forma di metilmercurio, è la forma più nociva Il pesce è la fonte principale di esposizione al metilmercurio Limite massimo di mercurio nel pesce è compreso fra 0,5-1 mg/Kg di peso fresco La dose settimanale tollerabile (TWI) di metilmercurio è 1,3 microgrammi/kg; nella maggior parte dei casi i bambini (1-10 anni) raggiungono il TWI assumendo due-tre porzioni di pesce alla settimana

8 MERCURIO Feto e prima infanzia i più vulnerabili (sviluppo cerebrale) Esposizione prenatale a metilmercurio si associa a compromissione dello sviluppo neuronale del feto, caratterizzata da deficit motori e della coordinazione e disordini comportamentali Il consumo frequente di pesce contaminato si associa in età adulta al rischio di sviluppare ipertensione, aterosclerosi e sindromi coronariche acute Specie predatorie, di grandi dimensioni e longeve (squalo, pesce-spada, tonno) Pesci di fondale: sogliola, platessa Molluschi:mitili

9 PIOMBO Il Pb è naturalmente presente nell’ambiente ma le attività industriali aggiunte alle emissioni degli inceneritori hanno portato a un incremento dei livelli nel suolo, acqua e aria Il cibo può essere contaminato con piombo presente in: Spezie (paprika…) Acqua da vecchie condutture in piombo 3. Vecchie ceramiche vetrificate con Sali di Pb Alimenti più critici per l’apporto di piombo sono: cereali, verdure,acqua LIMITI ALIMENTI Freschi/confezionati: 0,10-0,20 mg/kg Per l’infanzia: 0,05 mg/Kg

10 PIOMBO Esposizione al Pb in utero e durante le prime fasi della vita:
ritardo nello sviluppo neurocomportamentale, deficit neurocomportamentali principalmente di natura cognitiva (riduzione del QI) Esposizione al Pb durante l’infanzia: anemia, neurotossicità, nefrotossicità

11 DIOSSINE e PCB (policlorobifenili)
Sono un gruppo di 273 isomeri chimici (idrocarburi aromatici clorurati) che si formano come sottoprodotti involontari di processi industriali e procedimenti di fabbricazione: produzione di alcuni pesticidi, incenerimento dei rifiuti, combustione di combustibili fossili

12 DIOSSINE e PCB (policlorobifenili)
PBC Sono 209, prodotti INTENZIONALMENTE dall’industria: lubrificanti, additivi di vernici, sigillanti, fluidi (per grandi trasformatori e grandi condensatori) La produzione è sospesa dal 1983 ma sono ancora presenti nell’ambiente Si accumulano nella componente organica dei suoli e entrano nella catena alimentare concentrandosi soprattutto nella parte lipidica degli alimenti. Salendo lungo la catena alimentare raggiungono l’uomo che li assume soprattutto attraverso il consumo di grassi animali.

13 DIOSSINE Sono stabili e persistenti nell’ambiente
La TCDD (diossina di Seveso) ha tempi di dimezzamento di 7-10 anni nel corpo umano e di anni nel sottosuolo Sono soggette a bioaccumulo e biomagnificazione (accumulo aumenta di concentrazione man mano che si sale al livello trofico successivo, ovvero procedendo dal basso verso l'alto della piramide alimentare all'interno della rete trofica) Insolubili in acqua hanno una elevata affinità per i grassi

14 Gruppo 1 IARC: cancerogeno certo per l’uomo Interferenti endocrini
DIOSSINE Nell’uomo la loro assunzione avviene per il 90% per via alimentare: pesce (di grossa taglia, di fondale, grassi) molluschi (mitili), latte, burro, formaggi, uova, carne Effetti sulla salute Gruppo 1 IARC: cancerogeno certo per l’uomo Interferenti endocrini

15 Gli agenti sono suddivisi in cinque gruppi.
IARC (International Agency for Research on Cancer), con sede a Lione, conduce e coordina la ricerca sulle cause del cancro e sui meccanismi della cancerogenesi. L'agenzia intergovernativa IARC è un organo di riferimento dell’OMS Gli agenti sono suddivisi in cinque gruppi. Gruppo 1 – Cancerogeno certo per l'uomo: a giugno 2016, ne fanno parte 118 agenti. Gruppo 2A - Probabilmente cancerogeno per l'uomo: a giugno 2016, ne fanno parte 80 agenti Gruppo 2B - Possibilmente cancerogeno per l'uomo: a giugno 2016, ne fanno parte 289 agenti Gruppo 3 - Non classificabile come cancerogeno per l'uomo: a giugno 2016, ne fanno parte 502 agenti. Gruppo 4 - Probabilmente non cancerogeno per l'uomo: a giugno 2016 ne parte un solo agente.

16 EFFETTI SULLA SALUTE RICONDUCIBILI ALL’AZIONE DI INTERFERENTI ENDOCRINI
disfunzioni ormonali (specie alla tiroide) e metaboliche sviluppo puberale precoce diminuzione fertilità abortività spontanea, endometriosi, gravidanza extrauterina, parto pretermine disturbi autoimmuni aumentato rischio di criptorchidismo e ipospadia diabete/ alcune forme di obesità elevato rischio di tumori deficit cognitivi e disturbi comportamentali patologie neurodegenerative danni transgenerazionali

17 DIOSSINE e PCB (policlorobifenili)
Per questi contaminanti esistono dei limiti di legge per carni, pesce, latte e derivati, oli e grassi di origine animale e vegetale destinati al consumo convenzionale. Invece non esistono limiti specifici per i prodotti dell’infanzia. Il Regolamento UE n. 1259/2011 “raccomanda alle aziende una particolare attenzione alla necessità di fissare tenori massimi più bassi per gli alimenti destinati a lattanti e bambini”.

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19 Micotossine Sono oltre 300 metaboliti secondari, tossici, prodotti da funghi microscopici (Genere: Aspergillus, Penicillium, Fusarium) che colonizzano gli alimenti quando temp e umidità sono favorevoli Si trovano più facilmente in: Cereali (mais, frumento, orzo, avena, ecc) Arachidi, frutta secca, spezie, olive Vino, birra Mele Micotossine nei mangimi con contaminazione dei prodotti di origine animale e derivati: carne, uova e latte

20 Micotossine La produzione può avvenire in campo, durante la raccolta, lo stoccaggio, la trasformazione, nella dispensa e nel frigorifero di casa Sono resistenti nei confronti di agenti fisici e chimici e possono sopravvivere alla morte del fungo che le ha prodotte Non sono denaturate dalla cottura La FAO stima che il 25% delle derrate alimentari di tutto il mondo sia contaminato e che il loro numero sia in continuo aumento anche a causa dei cambiamenti climatici

21 Micotossine MICOTOSSINA ALIMENTO EFFETTI AFLATOSSINA B1
Frutta secca, cereali, semi oleaginosi Cancerogena (Gruppo 1 IARC) Genotossica AFLATOSSINA M1 Latte e derivati Cancerogena (Gruppo 2B IARC) OCRATOSSINA A Cereali Nefrotossica ZEARALENONE (ZEN) Estrogenosimile DEOSSIVALENOLO (DON o Vomitotossina) Potenziale teratogeno Vomito, diarrea, anemia, leucopenia PATULINA Mele Citotossica Mutagena Immunosoppressore TRICOTECENI (T2, HT2 FUMONISINA B1 Mais Dermatotossico Emorragico Tumore esofago (Gruppo 2B IARC)

22 Micotossine: Limiti di Legge
TIPOLOGIA Negli alimenti per l’infanzia (ppb) Negli alimenti freschi (ppb) AFLATOSSINA M1 0.025 0.05 AFLATOSSINA B1 0.1 2 OCRATOSSINA A 0.5 3 ZEARALENONE 20 100 PATULINA 10 50 DEOSSIVALENOLO 200

23 Prodotta da funghi del genere Penicillum, Aspergillus, Byssochlamys
PATULINA Prodotta da funghi del genere Penicillum, Aspergillus, Byssochlamys (il più importante) Si trova nella frutta ammuffita (mele) I frutti ammaccati sono più soggetti alla contaminazione Il lavaggio della frutta e l’eliminazione della parte ammuffita non evitano il rischio perché la diffusione può avvenire in parti del frutto apparentemente sane

24 Nitrati e Nitriti I nitrati sono un nutriente per i vegetali che li assorbono dal terreno La quantità assorbita dipende dal tipo di terreno e dai fertilizzanti usati (eccesso di concimazioni azotate, apporto di sostanza organica) Il contenuto in nitrati varia in differenti parti della pianta (maggiore nelle parti più vicine al suolo) e in quelle meno mature Dal terreno i nitrati in eccesso si disperdono nelle acque di falda e superficiali. Nelle acque potabili è ammesso un valore massimo di nitrati di 50 mg/l, per l’infanzia la normativa vigente stabilisce un limite inf a 10 mg/l; in questo caso il produttore può scrivere in etichetta acqua particolarmente adatta alla prima infanzia.

25 Nitrati e Nitriti Per le colture in serra l’accumulo dei nitrati è spesso legato alla ridotta luminosità e alle basse temperature che fanno diminuire l’utilizzazione dei nitrati da parte delle piante e quindi aumentare il loro accumulo I nitrati sono trasformati in nitriti nel tratto gastrointestinale ad opera della flora batterica La trasformazione in nitriti può avvenire anche durante la conservazione della verdura, soprattutto dopo la cottura; infatti la rottura delle cellule che segue alla cottura rende disponibili i nitrati all’attacco dei batteri nitroriducenti, soprattutto a temp ambiente Le normative EU hanno fissato i limiti solo per lattuga, rucola e spinaci

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27 Interferiscono con l’utilizzo e l’accumulo della Vitamina A nel fegato
NITRITI Nei lattanti possono causare metaemoglobinemia (sindrome del bambino azzurro) Interferiscono con l’utilizzo e l’accumulo della Vitamina A nel fegato Possono combinarsi con altre molecole, le ammine, presenti negli alimenti ricchi di proteine come carne, salumi, formaggi, a formare le N-nitrosammine, cancerogene IARC ha classificato i nitrati e i nitriti ingeriti come probabilmente cancerogeni per gli esseri umani (Gruppo 2A)

28 CONTINUA…..

29 PESTICIDI Termine collettivo utilizzato per una
vasta classe di sostanze chimiche prodotte e utilizzate per eliminare, controllare o respingere le infestazioni da: insetti (insetticidi) piante infestanti (erbicidi) muffe (fungicidi) roditori (rodenticidi) PESTICIDI Possono essere causa di contaminazione dell’acqua dell’aria, del suolo, del cibo

30 USO PESTICIDI IN ITALIA
http Circa 300 tipologie principi attivi e oltre 800 i prodotti presenti sul mercato Italia per vendita di pesticidi è il paese europeo al terzo posto dopo Spagna e Francia Nel 2012 distribuiti sui suoli agricoli in Italia tonnellate Quantitativo medio principi attivi distribuito in Italia: 5,87chilogrammi per ettaro CHI LI SPARGE NELL’AMBIENTE INDOSSA MASCHERE E SCAFANDRI (DPI - dispositivi di protezione individuale) USO PESTICIDI IN ITALIA (Dati ISTAT 2014)

31 Alimenti per l’infanzia
PESTICIDI Limiti di legge Alimenti freschi 0,05-0,1 mg/Kg Alimenti per l’infanzia 0,01 mg/Kg

32 In Italia il controllo ufficiale per la
ricerca dei residui dei fitofarmaci negli alimenti di origine vegetale prevede l’analisi di campioni di frutta, ortaggi, cereali, vino e oli E’ regolato dal Decreto Ministeriale 23 dicembre 1992 e dalle raccomandazioni della Commissione dell’Unione Europea (Direttiva 2009/128/CE del 21 ottobre 2009) Viene effettuato a campione a cura delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA)

33 VALUTAZIONE DEL RISCHIO E LIMITI DI LEGGE
i limiti di legge sono riferiti a persona adulta di 70 kg non si tiene conto che dosi ben al di sotto dei limiti di legge possono essere pericolose specie in fasi cruciali della vita non si tiene conto della diversa suscettibilità in relazione a fattori genetici, età, genere, stato nutrizionale, etc. ogni sostanza viene valutata singolarmente senza tener conto dell’effetto “cocktail”, (multiresiduo cioè la presenza di più pesticidi) non si tiene conto che i metaboliti possono talvolta essere più tossici della molecola originaria

34 Pesticidi nel cibo frutta cereali verdura pesce carne uova latticini
coltivazioni regolarmente nebulizzate diffusione attraverso l’aria frutta cereali verdura bioaccumulo in animali e prodotti pesce carne uova latticini

35 In tutte le età l’assunzione con il cibo rappresenta la via di esposizione più importante per almeno due grandi classi di pesticidi: Organoclorati: DDT, endosulfano, clordano, dieldrin… Organofosfati: malation, clorpirifos, glifosato…

36 Non ben conosciuti gli effetti
delle singole sostanze delle esposizioni multiple, verosimilmente maggiori della somma degli effetti delle sostanze singole Il problema principale è rappresentato dalle implicazioni per la salute delle esposizioni non acute ma ripetute e combinate, spesso a basso dosaggio.

37 Patologie messe in correlazione con esposizioni a pesticidi

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39 Patologie messe in correlazione con esposizioni a pesticidi
Tumori (leucemia linfoblastica acuta, linfomi, tumori cerebrali) IARC ha inserito 3 pesticidi di uso comune (glifosato, malathion, diazinon) nel gruppo delle sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo (Gruppo 2A) Disturbi del neurosviluppo e neurocomportamentali (riduzione delle funzioni cognitive, disturbi pervasivi dello sviluppo, ADHD, riduzione del QI) Concentrazioni di DMAP (6 metaboliti che sono lo step finale del catabolismo endogeno di 28 pesticidi) superiori di 10 volte la media determinano un rischio maggiore di circa 1,5-2 volte di avere ADHD (Pediatrics, 2010)

40 Patologie messe in correlazione con esposizione a pesticidi
Effetti avversi alla nascita - riduzione del peso alla nascita - riduzione EG Patologie endocrine agiscono come interferenti endocrini con effetti soprattutto - di tipo estrogeno-mimetico e androgeno-simile interferendo nei meccanismi di crescita e sviluppo puberale. Descritti anche ipospadia e criptorchidismo - sugli ormoni tiroidei

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42 Nel 2015 i laboratori pubblici – Agenzie per la Protezione Ambientale e Istituti Zooprofilattici Sperimentali – hanno analizzato 9608 campioni di ortofrutta, prodotti derivati e miele. La percentuale di campioni irregolari (per la presenza di sostanze chimiche oltre il limite permesso o per tracce di sostanze vietate dalla normativa attuale) è risultato del 1,2%.

43 Ma il 36,4% di campioni presenta uno o più residui di pesticidi, seppure nei limiti di legge.
Il Multiresiduo è presente nel 19,9% dei campioni: uva mele pere pesche agrumi

44 TABELLA RIEPILOGATIVA
GENERE CAMPIONI ANALIZZATI IRREGOLARI % REGOLARI [senza residui] REGOLARI [con 1 solo residuo] REGOLARI [con più di 1 residuo] VERDURA 3.824 39 1,0 2.765 72,3 591 15,5 429 11,2 FRUTTA 3.028 57 1,9 1.201 39,7 594 19,6 1.176 38,8 PRODOTTI TRASFORMATI 2.756 23 0,8 2.028 73,6 397 14,4 308 TOTALE 9.608 119 1,2 5.994 62,4 1.582 16,5 1.913 19,9

45 CONTINUA…..

46 ALIMENTAZIONE BIOLOGICA
Nel 2015 La superficie coltivata in modo bio, o in conversione, è arrivata al record di 1,5 milioni di ettari (il 12% della superficie agricola nazionale), con una crescita di quasi un punto in percentuale rispetto all'anno precedente ALIMENTAZIONE BIOLOGICA Nel 2015 gli operatori del settore sono diventati , nel 2014 erano

47 ALIMENTAZIONE BIOLOGICA
. ALIMENTAZIONE BIOLOGICA Una quota significativa dei terreni in riconversione è dedicata al pascolo perché sono aumentati gli allevamenti che seguono le regole del biologico La maggiore richiesta di prodotti bio derivati dal latte ha fatto crescere del 19,6% il numero di bovini, del 18,2% il pollame, dell'8,8% i caprini

48 ALIMENTAZIONE BIOLOGICA
Secondo i dati dell’Osservatorio Ismea-Nielsen, le vendite del bio nel primo semestre del 2016 sono aumentate del 20,6% rispetto al primo semestre del 2015 ANCHE A FRONTE DI PREZZI PIU’ ALTI DEL 20-40% RISPETTO AD AGRICOLTURA TRADIZIONALE

49 La produzione biologica è normata
da un regolamento europeo e nazionale (Regolamento CE 834/07 e 889/08, Decreto Ministeriale 18354/09) che definisce: le modalità di coltivazione e allevamento consentite le modalità di etichettatura 3. le modalità di controllo

50 E’ vietato l’uso di OGM Secondo tali norme:
A) i cibi biologici sono ottenuti da metodi di coltivazione che utilizzano esclusivamente sostanze presenti in natura Sono escluse sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi, antibiotici, ormoni della crescita) E’ vietato l’uso di OGM 50

51 si nutrono solo di alimenti biologici
B) i cibi biologici sono ottenuti dall’allevamento di animali che: si nutrono solo di alimenti biologici non assumono antibiotici, ormoni o altre sostanze che stimolino artificialmente la crescita e/o la produzione di latte C) Per l’agricoltura biologica valgono le stesse soglie di contaminazione accidentale previste per l’agricoltura convenzionale: 0,9%. 51 51 51 51 51 51 51

52 CHI CONTROLLA? In Italia esistono attualmente 16 Organismi di Controllo (cui si aggiungono 4 organismi tedeschi che possono operare esclusivamente nella Provincia autonoma di Bolzano) autorizzati dal ministero delle Politiche Agricole ad accertare che le aziende produttrici, trasformatrici ed importatrici seguano i dettami dell’agricoltura biologica 52 52 52 52 52 52 52

53 I controlli consistono in:
visite ispettive alle aziende (con esame di registri, appezzamenti coltivati, magazzini, stalle...) in prelievi di campioni da analizzare alla ricerca di residui di sostanze non consentite. Gli organismi di controllo sono, a loro volta, sottoposti a periodiche ispezioni da parte delle Regioni (e queste a verifiche dell’Unione Europea) 53 53 53 53 53 53 53

54 Tutti i prodotti che rispondono a questi requisiti devono utilizzare dal 2010 il logo ufficiale Euro Leaf stabilito dalla Commissione Europea che consente ai consumatori di riconoscere i cibi biologici 54 54 54 54 54 54 54

55 Rispetto alle omologhe colture convenzionali
Higher antioxidant concentrations, and less cadmium and pesticide residues, in organically grown crops: a systematic literature review and meta-analysis. Leifert C. et al. ,Br J Nutr Sep 14; 112(5): 794–811 Higher antioxidant concentrations, and less cadmium and pesticide residues, in organically grown crops: a systematic literature review and meta-analysis. Leifert C. et al. ,Br J Nutr Sep 14; 112(5): 794–811 Rispetto alle omologhe colture convenzionali - Più alta concentrazione di antiossidanti dal 18% al 69% (acidi fenolici, flavanoni, stilbeni, flavoni, flavonoli e antocianine) - Concentrazioni sostanzialmente inferiori di cadmio (48%) - Concentrazione dei nitrati è inferiore del 30%, quella dei nitriti dell’87% La presenza dei pesticidi è 4 volte superiore nelle colture convenzionali

56 Latte prodotto da mucche allevate secondo le regole bio
Contiene una maggior concentrazione di acidi grassi insaturi rispetto a quello proveniente degli allevamenti convenzionali: in particolare acido linoleico coniugato, (omega 6) e acidi grassi omega 3 POLLI BIO Migliore qualità della carne: Minore stato di ingrassamento delle carcasse Sostanziale modificazione della componente lipidica e della sua composizione in acidi grassi a favore della componente insatura

57 Non garantisce l’assenza di:
La certificazione biologica è sul processo di produzione non sulle proprietà del prodotto finale Non garantisce l’assenza di: pesticidi che possono derivare da un uso precedente del terreno o per dispersione sulle colture biologiche (es. da campi adiacenti) micotossine, nitrati e metalli pesanti i cui limiti sono gli stessi imposti dalla legge per gli alimenti comuni 57

58 CONTINUA…..

59 NITRATI come difendere il bambino a tavola
Ortaggi a basso contenuto di nitrati: melanzane, fagiolini, cavolfiori, broccoli, piselli, cetrioli, patate, carote, peperoni, porri, cavoletti di Bruxelles, cavoli rossi, asparagi, pomodori, cipolle,carciofi Ortaggi a medio contenuto di nitrati: cima di rapa, indivia, cavolo riccio, cavolo bianco, cavolo verza, zucchina Ortaggi ad alto contenuto di nitrati: spinaci, rucola lattuga, lattuga cappuccina, bietola da costa, cavolo rapa, crescione, ravanello, rafano, rabarbaro, rapa rossa, finocchio, sedano, prezzemolo, cicoria

60 NITRATI come difendere il bambino a tavola
Limitare gli ortaggi ad alto contenuto di nitrati (spinaci, rucola, lattuga…..) Preferire ortaggi a basso contenuto di nitrati

61 NITRATI come difendere il bambino a tavola
Acquistare poca verdura per volta (quella che serve al singolo pasto) e conservarla per tempi brevi al freddo (maggiore è il tempo di conservazione, maggiore è la trasformazione dei nitrati in nitriti ) Non conservare la verdura in sacchetti chiusi (la mancanza d’aria favorisce la trasformazione dei nitrati in nitriti )

62 NITRATI come difendere il bambino a tavola
Il brodo di verdura andrebbe consumato appena preparato: maggiore è il tempo di conservazione e maggiore è la trasformazione dei nitrati in nitriti Oppure: la sua conservazione deve avvenire dopo essere stato rapidamente raffreddato, separato dalle verdure e diviso in porzioni singole e subito congelate Limitare gli alimenti sulla cui etichetta siano indicati come conservanti stabilizzanti del colore come il nitrito di potassio spesso presente nei salumi e nel prosciutto cotto

63 Come limitare le DIOSSINE a tavola
Limitare pesci grassi (anguilla…), di grossa taglia, di fondale e i molluschi (mitili) Ridurre il consumo di grassi animali: formaggi, burro, latte intero, salumi Preferire pesci di piccola taglia Eliminare il grasso dalle carni Alimenti non a rischio; acqua, frutta, verdura, pasta e pane

64 Come tutelarci dai Pesticidi
Lavare bene frutta e verdura Sbucciare la frutta, in particolare mele (multiresiduo) Acquistare frutta e verdura di stagione Evitare frutta e verdura provenienti da paesi lontani (quanto maggiore è la distanza, tanto maggiore è la probabilità di trattamenti chimici) 1/3 degli allarmi (RASFF Sistema di Allerta Rapido per alimenti e mangimi) proviene da Cina, India e Turchia

65 Come tutelarci dai Pesticidi Utilizzare alimenti biologici
Variare tipi di alimenti (NO a diete monotone) e fornitori per evitare accumuli dello stesso inquinante (prodotti a Km zero, quando possibile) Utilizzare alimenti per l’infanzia (limite 0,01 mg/kg per qualsiasi pesticida) Utilizzare alimenti biologici

66 GLI ALIMENTI PER L’INFANZIA (0-3 anni)
Sono regolamentati da apposita legislazione (Regolamento UE n.609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio) Garantiscono l’assenza di pesticidi, anabolizzanti, coloranti, conservanti, edulcoranti C’è uno specifico elenco di additivi utilizzabili, identificati dal legislatore tenendo conto della vulnerabilità dei bambini in questa fascia di età

67 GLI ALIMENTI PER L’INFANZIA (0-3 anni)
Presentano un rischio tossicologico ridotto per metalli pesanti (piombo, cadmio), micotossine, nitrati, diossine e PCB (limiti a valori inferiori a quelli stabiliti per legge per gli alimenti comuni) Assenza di OGM Qualità microbiologica

68 CONSIGLI PER IL PESCE Limitare pesci grassi (anguilla…), di grossa taglia  Diossine, PCB, metalli Limitare pesci di fondale (sogliola/platessa) e molluschi (mitili)  Diossine, PCB, metalli Limitare i pesci “salmonati”  coloranti Preferire i pesci di media-piccola taglia: pesce azzurro (sardine, acciughe, sgombro…)

69 CONSIGLI PER LA FRUTTA Eliminare la frutta ammaccata o con muffe (patulina) Limitare uva, mele… (multiresiduo di pesticidi) Limitare arachidi e frutta secca (micotossine) Lavare la frutta con acqua ed eventualmente sbucciarla (soprattutto le mele per il multiresiduo)

70 CONTINUA…..

71 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!


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