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Arrivare a Dio per la via del mondo.

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Presentazione sul tema: "Arrivare a Dio per la via del mondo."— Transcript della presentazione:

1 Arrivare a Dio per la via del mondo.
Prima parte Arrivare a Dio per la via del mondo. Prima parte La dimensione religiosa dell’essere umano e il New Age (I)

2 dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità (Rm 1, 20) dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità (Rm 1, 20)

3 La Chiesa insegna che si può conoscere Dio a partire dal mondo con l’aiuto della ragione

4 L’intelletto umano può conoscere l’esistenza di Dio, diverso e trascendente il cosmo, avvicinandosi a Lui attraverso un cammino che ha come punto di partenza il mondo creato. L’intelletto umano può conoscere l’esistenza di Dio come diverso e trascendente al cosmo avvicinandosi a Lui attraverso un cammino che ha come punto di partenza il mondo creato. Le vie verso l’esistenza di Dio vengono chiamate anche “prove”, non nel senso che le scienze matematiche o naturali danno a questo termine, ma nel senso di argomenti filosofici convergenti e convincenti, che il soggetto comprende con maggiore o minore forza a seconda della sua formazione specifica. Che le prove dell’esistenza di Dio non possano intendersi nel senso delle prove impiegate dalle scienze sperimentali discende con chiarezza dal fatto che Dio non è oggetto della nostra conoscenza empirica. 4 4

5 Catechismo della Chiesa Cattolica n.31
Creato a immagine di Dio, chiamato a conoscere e ad amare Dio, l'uomo che cerca Dio scopre alcune « vie » per arrivare alla conoscenza di Dio. Vengono anche chiamate « prove dell'esistenza di Dio », non nel senso delle prove ricercate nel campo delle scienze naturali, ma nel senso di « argomenti convergenti e convincenti » che permettono di raggiungere vere certezze. Catechismo della Chiesa Cattolica n.31

6 Le prime due vie, le catene causali
la terza che gli enti naturali sono contingenti e limitati la quarta i gradi di perfezione partecipata che si riscontrano nelle cose la quinta via l’ordine e il finalismo presenti nel mondo, conseguenza della specificità e della stabilità delle sue leggi Le prime due vie propongono l’idea che le catene causali (passaggio dalla potenza all’atto; passaggio dalla causa efficiente all’effetto) che osserviamo in natura non possono risalire nel passato all’infinito, ma devono riposare su un primo motore e su una prima causa; la terza, partendo dall’osservazione che gli enti naturali sono contingenti e limitati deduce che la loro causa deve essere un Ente incondizionato e necessario; la quarta, considerando i gradi di perfezione partecipata che si riscontrano nelle cose, ne deduce l’esistenza di una fonte di tutte queste perfezioni; la quinta via, osservando l’ordine e il finalismo presenti nel mondo, conseguenza della specificità e della stabilità delle sue leggi, ne deduce l’esistenza di una intelligenza ordinatrice che sia anche causa finale di ogni cosa. Esse mantengono pertanto la loro attualità, sebbene per comprenderle sia necessario impiegare una conoscenza delle cose basata sul realismo (in opposizione a forme di pensiero ideologico), che non riduca la conoscenza della realtà al solo piano empirico-sperimentabile (evitando cioè il riduzionismo ontologico), consentendo infine alla mente umana di ascendere dagli effetti visibili alle cause invisibili (affermazione del pensiero metafisico). 6 6

7 Possono darsi dei pregiudizi personali che impediscano l’apertura al mistero di Dio
Può esserci contraddizione tra fede e ragione ? Possono darsi dei pregiudizi personali che impediscano l’apertura al mistero di Dio? Può esserci contraddizione tra fede e ragione? ?

8 nozione relativa alle prime manifestazioni del sentimento religioso ?
Non esistono documenti scritti anni fa. Possiamo avere qualche nozione relativa alle prime manifestazioni del sentimento religioso ? Non esistono documenti scritti anni fa. Possiamo avere qualche nozione relativa alle prime manifestazioni del sentimento religioso ?

9 Neolitico Ci affidiamo… ai reperti preistorici del periodo neolitico ( a. C. – a. C.). Il neolitico è un periodo della preistoria, l'ultimo dei tre che costituiscono l'età della pietra. Etimologicamente il termine "neolitico" deriva dalle due parole greche νέος neos, "nuovo" e λίθος lithos, "pietra": fu infatti contraddistinto da notevoli innovazioni nella litotecnica, tra le quali la principale è rappresentata dall'uso della levigatura (eliminazione di irregolarità e di asperità dalla superficie mediante una limitata asportazione di materiale). Altre innovazioni furono l'introduzione dell'uso della ceramica, dell'agricoltura e dell'allevamento. aC aC.

10 35.000 aC - 10.000 aC. Paleolitico superiore
… alle rappresentazioni artistiche del paleolitico superiore individuabili soprattutto nelle grotte ( a. C. – a. C. circa). Il Paleolitico (dal greco palaios, "antico", e lithos, "pietra", ossia "età della pietra antica") fu il primo periodo in cui si sviluppò la tecnologia umana con l'introduzione dei primi strumenti in pietra, manufatti litici ricavati soprattutto da lame e microlamine e la diffusione dei manufatti in osso. A questa cultura appartengono molte delle più note veneri paleolitiche. Compaiono i primi esempi di arte rupestre (pitture nelle caverne). In questo periodo si diffonde in Europa l'odierno Homo sapiens sapiens. 1-3: bulini, 4: raschiatoio, 5-7: punte, 8: punta foliata

11 Paleolitico medio 120.000 aC - 35.000 aC
… ed alle ancor più arcaiche sepolture del paleolitico medio ( a. C. – a. C. circa) per cogliere il significato ed il valore del primordiale sentimento religioso. A questo periodo corrispondono manufatti caratterizzati da un perfezionamento delle tecniche di lavorazione (scheggiatura "levalloisiana" o "levallois", dal sito di Levallois, differenziazione dei strumenti su scheggia, aumento degli strumenti derivati da lama). A questo periodo appartiene il primo esempio di strumento musicale non percussivo ma intonato (in dettaglio, con quattro note compatibili con la naturale scala diatonica greca), grazie al ritrovamento del cosiddetto flauto di Divje Babe (in Slovenia): un frammento di femore di orso delle caverne perforato regolarmente. In questo periodo si diffonde in Europa l'Homo neanderthalensis.

12 ? Qual è la prima forma di “spiritualità” finora accertata

13 Autore: Emiliana Petrioli Giorgi / Fonte: www.rivistaletteraria.it/
nelle sepolture del paleolitico medio ( a. C. – a. C. circa) Senza escludere che una primitiva forma di “religione” fosse presente già ai primordi dell'umanità, è opinione ormai acquisita che la prima forma di “spiritualità” finora accertata è da individuare nelle sepolture del paleolitico medio ( a. C. – a. C. circa) La pratica dell'inumazione volontaria unitamente all'uso dell'ocra rossa (simbolo del sangue, della vita, della rigenerazione, impiegata dall'uomo primitivo per cospargere il corpo del defunto), costituiscono un indice sicuro della credenza nell'immortalità dell'anima. Autore: Emiliana Petrioli Giorgi / Fonte:

14 la peculiare posizione del cadavere il corredo funerario
orientamento del cadavere verso l’oriente. situare il cranio entro un cerchio Sempre nelle sepolture del paleolitico medio ( a. C a. C. circa), oltre all’ocra rossa, c’è da sottolineare: la peculiare posizione del cadavere (fetale; o con l’avambraccio sotto la testa; ecc) Il corredo funerario (utensili; armi; cibo) come ad indicare che i morti continuino ad esercitare nell’altro mondo. orientamento del cadavere verso l’oriente. pratica di situare il cranio entro un cerchio di pietre o un mucchio di ossa di bisonte o renna.

15 Come per le sementi sotterrate nelle viscere della terra,
la reintegrazione nel seno materno della terra nell’interrare i cadaveri esprime il convincimento che la morte dell’uomo non è totale; è una affermazione della speranza nella risurrezione. All’uomo capita qualcosa di simile allo spuntare delle sementi sotterrate nelle viscere della terra: la reintegrazione nel seno materno della terra nell’interrare i cadaveri esprime il convincimento che la morte dell’uomo non è totale; è una affermazione della speranza nella risurrezione.

16 figure femminili risalenti a circa 30
figure femminili risalenti a circa anni fa, rappresentazioni della dea madre Terra: Tellus. Inoltre in una zona molto vasta che va dai Pirenei al confine tra la Cina, la Mongolia e il territorio russo-asiatico, sono state ritrovate delle figure femminili risalenti a circa anni fa. Sembrano essere rappresentazioni della dea madre Terra: Tellus. In Germania, nei dintorni di Stoccarda, è stata ritrovata una statuetta in avorio di Mammuth che potrebbe avere dai 31mila ai 40mila anni. E' stata ribattezzata la Venere di Hohle Fels (nome che deriva dalla zona montuosa circostante al luogo del ritrovamento). Potrebbe essere addirittura il più antico reperto raffigurativo, dato che la Venere di Willendorf ne ha "solo“ 24mila.

17 “dea delle molte mammelle”; 6.000 aC in tutto il bacino Mediterraneo.
Le denominazioni variano a seconda della localizzazione: Cibele; Iside; Demetra; Ma-Bellona; Astarte; Kalì; ecc. Questa “dea delle molte mammelle” appare dal aC in tutto il bacino Mediterraneo.

18 serpente dea Cerere. Catania Osiride Baal
L’aspetto della rinascita della vita nel duplice versante di fertilità (agreste) e fecondità (animal-umano) ben presto viene trasferito e venerato nel serpente con il letargo invernale e il risveglio primaverile che avviene terminata la muta. Più tardi viene rappresentato da una divinità per lo più maschile, unita alla Tellus da vincoli di filiazione, di amore coniugale o di semplice amante (Dionisio; Osiride; Adonis; Baal; Proserpina; ecc). Tutti sono esemplari del giovani dio che muore e risorge al ritmo del processo vegetativo: inverno-primavera con le relative feste, processioni. Nell’animale (serpente, toro, capro), nel grano (dea Cerere) e in alcuni alberi come il pino (dèi Attis e Dionisio) non c’è soltanto l’immagine della divinità, ma dimora in tutto o in parte la sua potenzialità sovrumana. Baal

19 Queste figure molto probabilmente vogliono esprimere l’intuizione della potenza creatrice e sostenitrice del divino. Sono in relazione al fatto che tutte le cose nascono della terra e alla terra ritornano. Queste figure molto probabilmente vogliono esprimere l’intuizione della potenza creatrice e sostenitrice del divino. Sono in relazione al fatto che tutte le cose nascono della terra e alla terra ritornano.

20 Una certa scoperta della divinità.
Ragionando secondo il principio di causalità davanti allo stupore per la rinascita primaverile, maturità estiva e morte invernale, l’uomo primitivo avrebbe potuto fondare una certa scoperta della divinità. Una certa scoperta della divinità.

21 La presenza delle figure femminili, rappresentazioni della dea madre Terra, sarebbero una conferma della Teoria di Genere ? La presenza delle figure femminili, rappresentazioni della dea madre Terra, sarebbero una conferma della Teoria di Genere ?

22 Erano considerate teofanie della madre Tellus.
In forma di animale è presente lungo anni; in forma umanizzata soltanto La religione tellurica ha preferito raffigurare la divinità in forma animale: il serpente (letargo-risveglio; salute; divinazione); il toro; il capro; ecc. o come la luna, l’acqua. La figurazione umanizzata della divinità (antropomorfica), in Europa, è durata soltanto anni; invece la figurazione in forma di animale (teriomorfica) si è estesa almeno per anni. Inoltre, anche se la divinità è concepita e rappresentata come donna (dea), i membri della religiosità tellurica NON la veneravano in quanto donna. NON li adoravano per il fatto di essere donna, serpente, toro, ecc. NE’ perché erano d’oro o di bronzo, MA perché li consideravano teofanie, cioè dotati di potenzialità divine benefiche in quanto incarnazione della madre Tellus. Erano considerate teofanie della madre Tellus.

23 Ci sono strade che l’uomo –da vivo- ha cercato di percorrere con lo scopo di raggiungere l’unione alla divinità –l’éxtasis- e la possessione divinatoria? Ci sono strade che l’uomo –da vivo- ha cercato di percorrere con lo scopo di raggiungere l’unione alla divinità –l’éxtasis- e la possessione divinatoria?

24 possessione unione alla divinità
Qualsiasi persona si sente legata alla terra natale; un figlio ha bisogno del padre per essere e vivere; i due però saranno sempre esseri distinti; ancora più intima è l’unione che intercorre con la madre soprattutto nei mesi di gravidanza. L’uomo sarebbe unito all’evoluzione e al destino del contesto cosmico in cui vive. Questo dato ci permette di addentrarci nel concetto di possessione. Da qui deriva la dottrina panteistica con le sue molteplici manifestazioni. Talvolta sarebbe come preso dal vortice della potenza rigeneratrice della Terra. Per ottenere l’unione con la suprema divinità tellurica e così la felicità era necessario volerlo, soddisfare determinate condizioni e acquisire certe disposizioni interiori. Il segno esterno di tutto questo è il rito iniziatico. unione alla divinità

25 Fase previa di purificazione
Nel momento rituale dell’iniziazione l’unione con la divinità non presentava manifestazioni vistose. Perché fosse chiaro l’importante del significato (unione con la divinità) in confronto con il significante (il rito iniziatico) elemento questo immediato e facilmente visibile, quasi tutte le forme di religiosità finirono con vietare la divulgazione del contenuto o delle pratiche, da qui l’aspetto misterico, la legge dell’arcano. Conseguenza dell’influsso cristiano fu parlare di nascita a una vita nuova o una seconda nascita come effetto del rito. Esisteva una fase previa di purificazione: introspezione (ritiro); direzione di un sacerdote; digiuni e astinenze; esposizione delle proprie mancanze ad altri; punizioni corporali; rasatura del capo; purificazioni e abluzioni; sacrifici solenni di tori o porci, ecc. Aspetto misterico Fase previa di purificazione

26 Éxtasis per l’unione con la divinità.
Questa fase previa “negativa” si completava con il processo di unione con la divinità: identità nominale; dormire per terra; contatto corporale col serpente; pasto cruento dell’animale; rappresentare la morte-rinascita; ecc. L’unione con la divinità spesso si manifestava come squilibrio, follia, perdita della coscienza e del controllo, possessione, divinazione, éxtasis, entusiasmo, perdita della sensibilità, ecc. Talvolta questa unione trabocca sulla folla “posseduta” dalla divinità. Sono diretti a preparare e a insegnare che la morte è passaggio da una vita a un’altra. Éxtasis per l’unione con la divinità.

27 magia La magia è il tentativo di manipolare questa unione con la divinità per renderla disponibile a necessità di tipo contingente ed immediato, e venire così incontro alle ansie di benessere e di sicurezza dell'esistenza umana, influenzare gli eventi, dominare i fenomeni fisici, nonché l'essere umano, servendosi di gesti, atti e formule verbali e rituali appropriati. La magia agisce in genere attraverso a) simboli, parole, pensieri, figure, gesti, danze o suoni per fare un incantesimo (che agisce tramite parole -un esempio tipico è abracadabra- o formule magiche) o agire per assomiglianza (il simile produce il simile, un chiaro esempio è quello dei pigmei, i quali, prima di andare a cacciare, imitano i movimenti, i versi e i comportamenti in genere dell'animale che desiderano catturare) b) strumenti vari: amuleti e talismani (usati, ad esempio, come rappresentazione simbolica della persona cui si vuole nuocere); preparazione di pozioni e filtri magici; astrologia, cartomanzia e tarocchi per la divinazione c) l’evocazione di potenze sovrumane: negromanzia, spiritismo. demonologia o satanismo. Solitamente i riti magici utilizzano una combinazione tra le diverse forme.

28 Per meglio intendere la religiosità tellurica ed il suo sviluppo può essere di aiuto considerare la cultura dell’Indo

29 Nell’induismo con il nome di Brahman designano il principio primordiale
da cui per emanazione deriva tutto quanto, e ad esso ritorna con la periodicità dei cicli cosmici. Per meglio intendere la religiosità tellurica aiuta considerare la cultura dell’Indo che si estese dal aC. in poi. 4.000 anni fa veneravano una dea madre, probabilmente la Tellus. C’era un dio maschile, serpenti, tori, raffigurazione animale della divinità, fertilità agreste e fecondità umana, ecc. e così è perdurato fino ai nostri giorni con alcune modifiche. E’ curioso oltre che sintomatico il fatto che ancor oggi chiamino la loro terra “la madre India”. Il popolo indiano è forse quello più permeato di senso religioso. Si vede l’India come il regno dello spirito anche se le divinità più importanti dell’induismo sono quelle che vegliano per la ricchezza e la prosperità materiale. Gli indù sono ed è rimasto limitato all’India. Nell’induismo con il nome di Brahman designano il principio primordiale e impersonale da cui per emanazione deriva tutto quanto esiste nell’universo e ad esso ritorna con la periodicità dei cicli cosmici. L’induismo ha una concezione ciclica del tempo e dell’universo. Ogni ciclo cosmico ha la durata di anni umani. Al termine del ciclo tutto viene purificato o distrutto dal fuoco (conflagrazione cosmica) o dall’acqua (diluvio) e fa ritorno al seno di Brahman per dare inizio a un altro ciclo identico in tutto al precedente: cose, persone, eventi, ecc.

30 Brahma (da non confondere con il Brahman); Shiva e Visnù.
Il Brahman è impersonale, ma siccome la realtà astratta non può soddisfare il sentimento religioso dei popoli, da questo Monismo Panteista si passa a molti milioni di divinità maschili e femminili al vertice della quale c’è una triade. La religiosità tellurica è riaffiorata con New Age. Il Brahman è impersonale, ma siccome la realtà astratta non può soddisfare il sentimento religioso dei popoli da questo Monismo Panteista si passa a molti milioni di divinità maschili e femminili. Al vertice c’è una triade di dei: Brahma (da non confondere con il Brahman); Shiva e Visnù. Tra queste tre divinità non c’è amore bensì lotta per la supremazia, brutalità e tensioni. Le divinità sono rappresentate sotto forma umana. Brahma (da non confondere con il Brahman); Shiva e Visnù. 30 30

31 Nell’induismo l’essere nel quale si incarna la divinità è chiamato AVATARA (discesa).
Tra gli avatara ci sono alcuni personaggi storici: Buddha, Gandhi, Gesù Cristo, ecc. Nell’induismo uno dei più efficaci espedienti che ha consentito agli indù di appropriarsi di dèi e di culture a loro estranei è stata la credenza che la divinità discende periodicamente per incarnarsi in essere diversi. L’essere nel quale si incarna la divinità è chiamato AVATARA (discesa). Tra gli avatara ci sono alcuni personaggi storici: Buddha, Gandhi, Gesù Cristo, ecc.

32 Anche se il tempio indù è la dimora visibile della divinità, presente nella statua che i sacerdoti curano, l’induismo conserva sempre l’impronta panteista. Possono con le labbra confessare il teismo, ma esso non è mai riuscito a conquistare il cuore né a ricevere l’omaggio profondo del loro spirito che è sempre riservato all’Unità, alla Totalità cui si arriva percorrendo molti sentieri e vie, come alla cima di un monte. Anche se il tempio indù è la dimora visibile della divinità, presente nella statua che i sacerdoti curano…

33 La suprema aspirazione degli indù è l’unione con Brahman
liberarsi dal fascino sensoriale (SAMSARA) da cui derivano i desideri (KAMA ) e da questo le azioni (KARMA ). La suprema aspirazione degli indù è l’unione con Brahman (l’Unità, l’Assoluto, la Totalità, “ciò che è”). Questo si ottiene liberandosi dal fascino sensoriale (SAMSARA) che è il mondo dei continui mutamenti, impressioni, legami illusori che imprigionano l’uomo. Dal Samsara deriva il KAMA (desideri) e da questo il KARMA (azioni). Chi ha esperimentato prima della morte la vita di unione con l’Assoluto passa sopra tutto ciò che non è. Il peso del Karma deciderà la successiva reincarnazione (ricompensa o castigo).

34 Per raggiungere la fusione con il Brahman si può contare su vari mezzi: la conoscenza; le opere; la donazione totale alla divinità; o il yoga. Per raggiungere la fusione con il Brahman si può contare su vari mezzi. Questi mezzi sono un po’ diversi da quelli usati dall’uomo antico; sono la conoscenza; le opere; la donazione totale alla divinità; o il yoga. Il yoga è il complesso di tecniche ascetiche, comuni sia all’induismo che al buddismo, con le quali si cerca di attuare l’emancipazione dell’individuo dagli stimoli fisici e psichici, per portarlo a un’assoluta integrità spirituale.

35 Gli indù accettano i VEDA (“io so”) come libro sacro.
Sono quattro raccolte di inni, melodie, formule magiche e formule sacrificali. La parte più antica è stata introdotta dagli indoeuropei al loro arrivo in India.

36 New Age religiosità indiana elementi del buddhismo
LA MENTALITÀ E RELIGIOSITÀ INDUISTA Così disposta ad accettare o a integrare qualsiasi religione, anche se sembra apparentemente in contraddizione con altre (panteismo con politeismo e monoteismo): totale assenza di dogmi; Con un substrato comune, quello di accettare tutti gli esseri viventi, di amare, di essere generosi e di avvicinarsi alla divinità per qualsiasi via CON ALCUNI ELEMENTI DEL BUDDHISMO (ricordiamo che Gautama Buddha (566 a.C.–486 a.C.) è stato un religioso, monaco e asceta indiano), come per esempio: 3) E’ buono tutto ciò che si adegua alla natura; se si agisce diversamente il cielo non invierà la pioggia o lo farà in modo torrenziale, non ci saranno frutti, invece ci saranno epidemie, terremoti, incendi, ecc. Anche l’uomo ha una bontà originaria (esclusione di qualsiasi forma di peccato originale) e la salvezza può ottenerla col solo sforzo personale. 4) Per Budda, l'osservazione del mondo rivela che tutto è un perpetuo "fluire": la nostra coscienza ci attesta solo lo scorrere di sensazioni, di emozioni e di concetti che mutano rapidamente. Negata in tal modo l'anima individuale il Budda (il cui nome vuol dire «illuminato») sostiene che non è possibile conoscere altro se non il perpetuo divenire, al di sotto e alla base del quale è impossibile trovare un dio immutabile MESSE ASSIEME OGGI È DIVENTATA UNA IDEOLOGIA, UNA SPIRITUALITÀ E UN INSIEME DI PRATICHE PSICOLOGICHE, TERAPEUTICHE E DI ALIMENTAZIONE VOLTE AD ASSICURARE IL BENESSERE PSICHICO E FISICO, MOLTO IN AUGE AI NOSTRI TEMPI: NEW AGE elementi del buddhismo

37 Accuse al cristianesimo
New Age e universo Per New Age, l’universo è un organismo unitario, armonico, dove ogni essere è parte del Tutto e si trova in armonica unione con tutti gli altri esseri. La divinità è presente in ogni essere, secondo una gradualità che va «dal più infimo cristallo del mondo minerale fino ed oltre al Dio Galattico stesso, sul Quale non possiamo dire nulla. New Age accusa il cristianesimo di avere spogliato il mondo dal suo carattere divino con la dottrina sulla trascendenza assoluta di Dio di avere scavato un fossato tra Dio e l’uomo e tra l’uomo e il cosmo con la dottrina della Creazione di avere separato l’uomo dalla donna; tra l’uomo e gli animali; tra la materia e lo spirito con la sua dottrina antropocentrica e maschilista insegnando che Dio è un essere personale e che l’uomo è persona La conseguenza sarebbe stata l’impossibilità di unificazione dell’uomo con Dio. Si parla di Dio, ma non di un Dio personale. Il Dio di cui parla il New Age non è né personale né trascendente. Non è né il libero Creatore né l'amorevole reggente dell'universo, ma un'«energia impersonale», immanente al mondo, con il quale costituisce una «unità cosmica»: «Tutto è uno». Quest'unità è monistica, panteistica, o più precisamente, panenteistica. Dio è il «principio di vita», lo «spirito o anima del mondo», la somma totale della coscienza esistente nel mondo. In un certo senso, tutto è Dio. La presenza di Dio è più evidente negli aspetti spirituali della realtà, così ogni mente/spirito è, in un certo qual modo, Dio. Accuse al cristianesimo

38 Pesci Acquario New Age Periodicità dei cicli cosmici
Per New Age ogni anni, cambiando il sole di segno zodiacale, arriva una New Age. Questo comporta un cambio radicale. L’era dei Pesci, caratterizzata dalla religione cristiana, periodo di povertà materiale ed spirituale, lotte e divisioni scomparirà nell’era dell’Acquario, simboleggiata dal giovane Ganimedes versando dell’acqua sul mondo e caratterizzata dall’abbondanza ma soprattutto da una nuova spiritualità mistica che unificherà gli uomini in una nuova religione universale. Al legalimo e razionalimo che hanno caratterizzato l’era dei Pesci seguirà un’abbondanza di dottrine esoteriche che amplieranno il campo della coscienza e che porteranno una spiritualità mistica che farà scomparire la religione cristiana causa di tante divisioni, secondo loro. Acquario

39 New Age Già in vita è possibile sommer-gersi nel divino per trovare la pace interiore, l’amore e l’armonia con tutti gli esseri. Già in vita è possibile sommergersi nel divino per trovare la pace interiore, l’amore e l’armonia con tutti gli esseri. Per ottenere questa pace bisogna superare la dottrina morale cristiana fondata sul peccato (che non esiste), sul legalismo e razionalismo e cercare (attraverso il yoga, la meditazione trascendentale, il benessere fisico attraverso la medicina alternativa, la recitazione di mantras, ricorrere a esperienze limite per rivivere l’esperienza della nascita, la stimolazione elettrica del cervello, ecc.) una esperienza mistica profonda di unione al Tutto.

40 Educazione e legislazione (Gender)
esperimenti di ingegneria genetica per crearci di nuovo «Gaia», la Madre Terra, viene proposta come alternativa a Dio Padre, politiche demografiche Non sono solo i giovani a farne le spese, i temi fondamentali della cultura esoterica sono presenti anche nei campi della politica, dell'educazione e della legislazione (per es. ecologismo). L'enfasi posta dall'ecologia radicale sul biocentrismo nega la visione antropologica della Bibbia, nella quale gli esseri umani sono al centro del mondo perché sono considerati qualitativamente superiori ad altre forme naturali. «Gaia», la Madre Terra, viene proposta come alternativa a Dio Padre, la cui immagine viene collegata a una concezione patriarcale del dominio maschile sulla donna. Ciò è molto presente oggi nella legislazione e nell'educazione, nonostante il fatto che in tal modo si sminuisce l'umanità. La stessa matrice culturale esoterica si ritrova nell'ideologia che sottostà alle politiche demografiche e agli esperimenti di ingegneria genetica, che sembrano esprimere il sogno degli esseri umani di crearsi di nuovo da sé. Come si spera di farlo? Decifrando il codice genetico, alterando le regole naturali della sessualità, sconfiggendo i limiti della morte. Usando questo potere le persone preparano la via all'Età dell'Illuminazione. Questa esaltazione dell'umanità capovolge il giusto rapporto fra Creatore e creatura e una delle sue forme estreme è il satanismo. Satana diviene il simbolo della ribellione contro le convenzioni e le regole, un simbolo che spesso assume forme aggressive, egoistiche e violente. Alcuni hanno espresso preoccupazione per la presenza subliminale di quello che definiscono simbolismo satanista in alcune espressioni della musica rock, che esercitano una forte influenza sui giovani. (PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO, GESÙ CRISTO PORTATORE DELL'ACQUA VIVA. Una riflessione cristiana sul “New Age”) Educazione e legislazione (Gender)

41 New Age “La trasformazione personale degli uomini (attraverso la presa di coscienza del loro appartenere all'Uno-Tutto) porterà necessariamente ad una trasformazione cosmica.” Si tratta forse della più importante delle credenze che troviamo nel complesso panorama del New Age, anzi si tratta precisamente della credenza più “qualificante”, quella da cui l'intero movimento trae la sua stessa ragion d'essere e si basa sull'assunto che la trasformazione personale degli uomini (attraverso la presa di coscienza del loro appartenere all'Uno-Tutto) porti necessariamente ad una trasformazione cosmica, di cui si vedrebbero già i segni evidenti e che coinciderebbe con l'era astrologica dell'Acquario. In alcuni scritti classici del New Age appare chiaro che gli esseri umani pensano a se stessi come a degli dei, atteggiamento questo più sviluppato in alcune persone che in altre. Dio non va più ricercato all'esterno del mondo, ma all'interno dell'io.

42 Canzone Aqquarius (Dal musical "Hair“)
New Age Per New Age, i modi di fare del cosmo un Tutto, sono diversi ma soprattutto è importante la musica. Noi siamo l'energia interna dell'era dell'Acquario Ci saranno in abbondanza armonia e comprensione tolleranza e verità non più ipocrisia e scherno. Canzone Aqquarius (Dal musical "Hair“) Per New Age, i modi di fare del cosmo un Tutto, un oceano di energia e non un cumulo di corpi solidi, sono la danza, le arti marziali e soprattutto la musica. Il motivo è che la realtà ultima del cosmo –come insegna la fisica moderna- non è fatta da corpi solidi e reali ma di VIBRAZIONI E MOVIMENTI ONDULATORI, di conseguenza il cosmo lo si può definire come un OCEANO DI ENERGIA nel quale se si produce una vibrazione in un punto dell’America avrà una ripercusione immediata in Cina. 42 42

43 partecipazione dell'essere
natura del  tempo critica Come l’aria si illumina alla presenza del sole, e resta illuminata finché resta alla presenza del sole… anche il tempo è stato creato La concezione eterna e ciclica del tempo e dell’universo e la posizione panteista sono state studiate e criticate con rigore tanti secoli fa. Agostino di Ippona ( ) La nostra anima razionale rende testimonianza della percezione che abbiamo del "trascorrere" e del "durare" (cfr. Confessiones XI, 20); ma quello che vale per la nostra anima deve valere anche per tutto il cosmo, che deve quindi essere compreso in termini temporali. La creazione non può essere concepita se non a partire da una successione di eventi temporali. Il mondo, afferma Agostino, è stato creato con il tempo e non nel tempo (cfr. Confessiones, XII, 29,40; De civitate Dei, XI, 6), prova di una separazione ontologica tra Dio e il creato. Il Dio eterno, l'Essere e il Bene supremo (cfr. De natura boni, 19; De Trinitate, VIII, 3,4), è contrapposto alle cose da Lui create nel tempo, e quindi pienamente distinto da esse. Agostino prende le dovute distanze dalla dottrina neoplatonica dell'emanazione e non ammette che una tale partecipazione si attui nella forma di un "effluvio" necessario, quasi che Dio non potesse esistere senza la creazione. La critica alla visione panteista di coloro che adorano la Natura ritenendola l'anima o il corpo di Dio è esplicita (cfr. De vera religione, 37, 68). (tratto dalla voce PANTEISMO del sito Documentazione interdisciplinare di Scienza e Fede, scritto da Giuseppe Tanzella-Nitti) Tommaso d'Aquino ( ), critica la visione panteistica. Le creature partecipano (ognuna al proprio livello) all’essere che è stato donato da Dio. Se hanno qualcosa in comune con Dio, si può dire che in un certo senso Gli somigliano. Ma la somiglianza consiste nel prendere una parte (partecipazione dell’essere), senza esserne una parte di Dio. Come l’aria si illumina alla presenza del sole, e resta illuminata finché resta alla presenza del sole, così le creature hanno e conservano l’essere in quanto dura in esse l’influsso di chi è l’Essere essenziale. (cfr. Summa theologiae, I, qq ; I, q. 8, a . 3; cfr. In I Sent ., d. 8, q. 1, a . 2). (cfr. Giuseppe Tanzella-Nitti, voce Panteismo, DISF) 43 43

44 Se una persona ti dice che l’unico modo per cambiare il mondo è smettere di essere spettatori passivi, cambiare sé stessi, cambiare il modo di pensare come si è fatto finora, creare una nuova consapevolezza spirituale… che domanda faresti per capire se lo dice in senso cristiano o in senso New Age?

45 Forse il modo più chiaro è parlare di Gesù Cristo; chi è e cosa è venuto a fare… ma questo sarà visto nelle prossime lezioni.


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