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Psicologia turistica II parte

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Presentazione sul tema: "Psicologia turistica II parte"— Transcript della presentazione:

1 Psicologia turistica II parte
GUGLIELMO GULOTTA Psicologia turistica II parte Milano: Giuffrè, 2003 di Alessandra Fermani

2 Motivazioni al turismo

3 Esercitazione 1 Perché si va in viaggio?
Quanti tipi di turismo conoscete? Perché non si fa turismo?

4 Classificazioni del turismo
Ospitalità commercializzata a fini di lucro Viaggio democraticizzato come estensione di quelli aristocratici del passato Moderna attività di diporto, come svago in alternativa alla vita quotidiana e lavorativa Moderno pellegrinaggio come viaggio sacro Espressione di temi culturali di base nel suo senso simbolico Processo di acculturazione per le realtà locali Relazione etnica (personale e dell’arte locale) Neocolonialismo di alcune nazioni su altre (Maldive ecc…)

5 Ruoli legati al viaggio
Viaggi ambientali (antropologi ed esploratori) Viaggi di alto contatto (studenti e docenti) Viaggi spirituali (pellegrini e missionari) Viaggi di piacere (turisti) Viaggi di utilità (uomini d’affari)

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8 Perché non si fa turismo
Costi, Mancanza di tempo, Ragioni di salute, Ragioni familiari (bimbi piccoli o anziani), Mancanza di interesse, Paura del nuovo o dei mezzi del viaggio

9 Spinta al viaggio, Crompton - Pecci
Fattori di spinta (push) di natura psicosociale perché dettati dal desiderio di viaggiare Fattori di attrazione (pull- motivazioni come : esplorazione di sé, relax, prestigio ecc…) dati dalle attrattive della località (motivazione alla novità, cultura del luogo ecc…)

10 Orologio… Quello del turista è un orologio sociale che infrange le regole sia del tempo lineare (il tempo non torna) sia circolare (stagioni che si alternano). Il turista cerca il sole d’inverno e si punta sul tempo altrui cercando le ferie d’agosto o durante la settimana bianca

11 regressione Il turista torna bambino, gioca, è meno competitivo, fa facilmente conoscenza, allenta il rapporto con il proprio super-io

12 Tipologie… La vacanza è uno status symbol
Essere abbronzati = essere belli, fortunati, ricchi Essere “in” significa o frequentare luoghi alla moda o luoghi solitari e insoliti

13 Il sole e il mare sono sempre i luoghi prediletti ecco perché i manifesti e i depliant sono pieni di iperbole “sole permanete”, ma sta crescendo con lo stress anche la voglia di natura (per i pescatori l’attrattiva non sono i pesci ma il relax) La ricerca mostra come gli individui si sentono meglio dopo aver visto diapositive di paesaggi naturali piuttosto che urbani La natura è più prevedibile dell’uomo e non giudica

14 MOTIVAZIONI AL TURISMO
Area del Sé (si viaggia per ridare energia alla mente e al corpo) Area dell’altro da Sé (si viaggia per trasgredire, si ricerca l’a-normalità) Area del dentro di Sé ( si viaggia per riscoprire il senso della vita in luoghi sconosciuti e lontani- il soggetto può subire una trasformazione. Ex.: se andassi in Africa o in India dove la gente soffre forse riuscirei ad uscire da questa mia tristezza e noia quotidiane che mi attanagliano)

15 Livello di stimolazione ottimale
Differenza tra la stimolazione ottenuta dalla vita quotidiana e il livello di stimolazione che si percepisce come ottimale al proprio benessere Due le forze che agiscono: fuga dalla routine quotidiana - evitamento ricerca di ricompense psicologiche Ex: chi è super occupato nella vita quotidiana cercherà relax per cui ci sarà una predominanza di evitamento, chi si sente come ipostimolato cercherà nella vacanza sempre nuove gratificazioni psicologiche Se la vacanza è lunga il turista può cercare entrambe le situazioni o essere comunque incosciente delle ragioni della scelta della sua vacanza

16 INTERAZIONISMO SIMBOLICO (Goffman)
Può essere una corrente utile a comprendere il comportamento turistico perché spiega come ogni azione sia il frutto dell’interazione con gli altri, in quanto appresa dalla relazione sociale Ogni relazione, come ogni conoscenza, non è oggettiva bensì fenomenica, rappresentata, simbolica Ex: quando si sceglie una vacanza lo si fa sulla base delle proprie rappresentazioni non sulle caratteristiche oggettive del luogo

17 Ogni decisione è data dalla libertà percepita nella scelta e dal fatto che l’attività è sentita come intrinsecamente motivata senza ricorso a motivazioni esterne Ogni viaggio ha 4 fasi Anticipazione: pianificazione e simbolismo legato al pensare al viaggio Viaggio di andata e ritorno: le distanze possono sembrare più o meno lunghe Soggiorno: comportamento sul posto influenzato dalla propria cultura (data dalla famiglia e dai microsistemi sociali di appartenenza) e dai differenti sistemi normativi Ricordo: memorie sulla vacanza

18 Come si decide una vacanza

19 Fasi del processo decisionale
Motivazione alla vacanza Decisione se andare o no in vacanza Ricerca di informazioni Eliminazione delle alternative (in modo compensativo cioè sommatorio, ex. : La Sardegna è 1 bella, 2 economica e 3 vicina = 3 oppure le Maldive sono 1 belle, costose, lontane = 1; non compensativo, cioè voglio un luogo bello per cui non m’importa se un altro luogo è meno costoso e più vicino da raggiungere) Scelta della effettiva destinazione

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22 Le informazioni negative permettono di ridurre la Dissonanza cognitiva (Festinger, 1957) e di scegliere la destinazione effettiva Alternative in equilibrio-conflitto (fase predecisionale) ex. fumare è un piacere ma fa male Presa di decisione ex. Decido di continuare a fumare Fase post- decisionale in cui il ricordo delle primarie alternative in conflitto dopo la presa di decisione generano incertezza e disagio cioè Dissonanza cognitiva ex. Fumo ma ho paura di ammalarmi. Risoluzione della dissonanza ex. Un medico di mia fiducia mi convince a smettere di fumare facendomi vedere i danni fisici e mi prescrive una terapia che mi aiuterà. Smetto di fumare perché mi impegno e ho deciso liberamente

23 Teoria dell’azione ragionata di Ajzen non tiene conto della irrazionalità, non intenzionalità e dei comportamenti meccanici del soggetto

24 CONTROLLO Altra determinante per Ajzen è il grado di controllo del comportamento cioè quanto sia facile realizzarlo valutandolo in base alle esperienze pregresse o raccontate. Ex. Se so che è facile andare alle Maldive deciderò prima di andarci rispetto che se mi avranno detto che è difficile. Controllo attribuito a fattori interni (ho paura di volare ma mi devo fare forza quindi partirò ugualmente) Controllo attribuito a fattori esterni (andrò in Inghilterra solo se i miei genitori mi daranno il permesso)

25 Il turista sul luogo

26 Alcune definizioni… Cohen parla di 6 dimensioni che caratterizzano l’esperienza turistica: il turista è un viaggiatore temporaneo, che si muove volontariamente, senza scopi strumentali. Il suo è un viaggio relativamente lungo, circolare perché torna a casa e non ricorrente Przeclawski: Volontario cambiamento di luogo che implica un viaggio temporaneo in una località lontana da casa

27 Turismo: si riferisce maggiormente all’idea di viaggio
Vacanza: si carica di significati più legati allo svago Villeggiatura: è connotato da maggiore stanzialità

28 Perussia evidenzia 7 fattori
Ritiro in se stessi: una sorta di ritorno alle origini, cura di sé , immersione con la natura e ritiro nella vita familiare Fuga da se stessi: per conoscere e sfuggire la solitudine Azione: vacanze attive e dinamiche dedicate allo sport e alla cura del corpo Fuga esistenziale: disalienazione Abbandono: vacanza come distensione e noncuranza di ciò che accade attorno Passività: ci si lascia guidare dagli stimoli esterni Inerzia: riposo e apatia assoluta

29 Esercitazione Quali luoghi sono più adatti ai giovani, alle famiglie o agli anziani? Ex. In una ricerca i sardi sceglievano manifesti del Trentino e quelli del Trentino sceglievano i manifesti della Sardegna…il turismo è l’altrove

30 Concetto di flusso L’individuo tende ad estraniarsi dalla quotidianità e a comportarsi in modo insolito perdendo persino l’orientamento spazio-temporale

31 Tre tipi di attrattive:
Naturali (laghi, mare, monti ecc…); Costruite dall’uomo (palazzi, arte ecc…); Socioculturali (amicizie, tradizioni, costumi ecc…) Beni e servizi: Quelli prodotti per il turismo (aerei, alberghi, agenzie ecc…) Servizi locali ma utilizzabili anche dai turisti (ospedali, supermercati ecc…)

32 Bronfenbrenner Microsistema: ex. ombrellone Mesosistema Esosistema
Macrosistema : cultura Chiacchiere e pettegolezzi…argomenti seri ma sempre a scopo affiliativo (vedi pag 114)

33 Valigia psicologica Il turista parte con tutta una serie di preconcetti e rappresentazioni dure da disconfermare perché si tende a confermare più che a esplorare la realtà Gli stereotipi sono utili (Social cognition e le scorciatoie di pensiero euristiche della disponibilità, rappresentatività, simulazione, ancoraggio e accomodamento) Se si esplora le mappe mentali diventano sempre più complesse

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35 “Non andiamoci è un posto per turisti!”
Gli scopi del turista sono o aumentare il prestigio personale (andando in posti di lusso o alla moda) o la propria vanità (escludendo luoghi frequentati e alla moda per distinguersi)

36 Cronologia del turista sul luogo…
Arrivato sul luogo il turista è bombardato da stimoli per cui restringe i propri confini a sé, familiari, amici e pochi altri turisti. Egli si riposa ed esplora solo le immediate vicinanze . Le impressioni iniziali possono esser sfavorevoli a causa della stanchezza e del cambiamento. Se non si parla la lingua ci si sente dipendenti e quindi aumentano le insicurezze e il disagio. Le razioni sono mance esagerate (non esiste tra l’altro la prospettiva di futuri riconoscimenti quindi la mancia non è un investimento) e lusso per colmare con lo sfarzo i limiti della propria vita quotidiana e per cercare di dominare il nuovo ambiente Con il passare dei giorni la vacanza diventa più esplorativa e più attiva sia dal punto di vista cognitivo sia fisico Alla seconda settimana si posseggono già mappe di luoghi pubblici preferiti ecc…

37 Vacanza familiare È la meno diversificata rispetto alla quotidianità, spesso è di routine e si effettua per riscoprire le proprie radici storiche. Vacanza estetica Cura del corpo ed esibizionismo

38 Passività o attività? Le dimensioni che definiscono i ruoli secondo Cohen sono: familiarità ed estraneità Per Gibson invece le dimensioni sono: stimolazione vs tranquillità e strutturazione vs indipendenza

39 Il sé in vacanza

40 “Vietato parlare con gli sconosciuti!”
Il turismo è una occasione motivata e fortuita per rinsaldare conoscenze acquisite, trasformare gli estranei familiari in conoscenti, fare nuove amicizie, abbattere e trasformare giudizi e pregiudizi culturali e razziali. Chi è stato in un Paese poi guarda alle sue disgrazie (guerre, catastrofi naturali, crisi) con maggiore empatia Attivare un processo di de-categorizzazione che combatta la de-umanizzazione (Zimbardo, 2008)

41 Stereotipi dei cataloghi:
Cucina tipica Panorama incantevole, suggestivo e pittoresco Nativi ospitali Lì il tempo si è fermato Esclusività e incontaminatezza Ossimori: emozioni tranquille, avventuroso relax “Questo incantevole arcipelago ospita una grande varietà di popolazioni esotiche, di animali insoliti, meraviglie naturali in quantità” tratto da un catalogo sull’Oriente Indigeni = bellezze naturali

42 ESERCITAZIONE DI GRUPPO
La funzione degli opuscoli non è tanto descrittiva quanto sociale Esercitazione: raccogliere opuscoli e lavorare sulle varie forme linguistiche che portano con sé rappresentazioni, pregiudizi ecc…

43 Stereotipo Stereotipo: nucleo cognitivo del pregiudizio
Pregiudizio:giudizio dato prima dell’esperienza Nucleo di verità (EX. Portoghesi) Mazzara: ordinarietà/eccezionalità; individuale /sociale Funzioni: rassicurazione del turista e solo se si ha tempo si supera la dissonanza cognitiva Ex: i francesi fanno finta di non capirci…ma noi capiamo se un turista inglese chiede “Marmelada”? Vuole la marmellata o indicazioni sulla marmolada

44 Condizioni favorevoli al contatto non streotipato
Contatto tra membri di pari status Contatto profondo e non superficiale Contatto piacevole da ambo le parti Contatto attraverso attività che facciano raggiungere obiettivi importanti da ambo le parti (scopo sovraordinato) Clima sociale favorevole Influenze della guida Influenza delle radici culturali nel luogo in cui si va Un incontro con popolazioni oppresse fa scaturire sentimenti negativi Provenienza del turista da aree razziste Fattori individuali come forte inibizione cognitiva per confermare le categorizzazioni Viaggiare in gruppi organizzati o nei villaggi poiché si riducono i contatti con gli abitanti del luogo

45 Prospettiva interculturale

46 IL TURISTA MESSAGGERO DI PACE
Ulderico Lambertucci Empatia Comunication

47 AMMALARSI PER ILVIAGGIO
Lo shock culturale e ambientale del turista trovandosi sul luogo è forte. Tutto ciò può portare ad ammalarsi temporaneamente sul posto oppure a delle vere e proprie sindromi Crisi d’identità e della coesione del sé che il viaggio e spesso la fruizione artistica contribuiscono a slatentizzare

48 SINDROMI sul posto: Sindrome di Stendhal: improvviso disagio psicologico che colpisce alcuni turisti in visita a Firenze (il nome deriva dal malore che lo scrittore ha in S. Croce) Sindrome della laguna di matrice depressiva vissuta in città- morte come Venezia

49 SINDROMI al ritorno Mal d’Africa : nostalgia ricorrente, melanconia

50 VIAGGI scatenati da SINDROMI :
Sindrome del cocco e della banana: nasce alle Hawaii dove il cibo si può raccogliere direttamente dagli alberi. In genere coinvolge individui giunti in tali luoghi paradisiaci per alleviare uno stato di malessere interiore. All’inizio si sospende la realtà e sembra che tutto sia tornato a posto ma poi gli antichi problemi ritornano aggravati dalla solitudine e dal disadattamento

51 Condotte devianti Il fatto di sapere che il rapporto non si ripeterà nel tempo spesso porta a condotte predatorie (de-responsabilizzazione) Una delle funzioni professionalizzanti del turismo è combattere questa ottica informando il turista, educandolo a una condotta matura

52 Sviluppo turistico: 6 stadi di Butler
stadio tradizionale: le principali fonti di guadagno sono ancora le attività tradizionali stadio tradizionale avanzato: qualcuno investe nel turismo esplorazione turistica iniziale: l’aspetto urbanistico comincia a modificarsi coinvolgimento turistico: i turisti crescono e la comunità crea nuovi servizi e comodità. Le relazioni con i forestieri sono armoniose sviluppo ed espansione turistica: il turismo è sentito come modo per far soldi e le relazioni con gli ospiti si diradano e divengono solo commerciali consolidamento e stagnazione: fase di declino in cui l’espansione cessa, gli operatori abbassano i prezzi, la località non è più esclusiva, i servizi diminuiscono, le strutture per il turismo chiudono o vengono riconvertite

53 Cambiamenti… Abitudini alimentari e costumi sempre più globalizzati
Migrazione e arrivo di persone da fuori che investono sull’industria turistica Cambiamenti nei rapporti intergenerazionali (ex. A Malta gli anziani si lamentano di non avere più potere perché con il turismo giovanile anche i loro figli e nipoti hanno preso il sopravvento) Riflessi sul linguaggio Riflessi sui gusti architettonici ecc…

54 Prospettiva dell’equità sociale - Pearce, Moscardoo, Ross
Butler non considera le differenze che possono esistere tra i soggetti che compongono una società soggetta a sviluppo turistico. In una comunità ci sono atteggiamenti non omogenei ma dettati dal rapporto (puramente individuale) tra i costi e e i benefici

55 Teoria dello scambio sociale di Ap
L’equità avviene grazie allo scambio di risorse: materiali, sociali e psicologiche. I principi che regolano lo scambio sociale sono: Razionalità: il turismo è ben visto finché ci sono dei guadagni Soddisfazione dei bisogni: il grado di soddisfazione non è oggettivo ma soggettivo Reciprocità: le risorse scambiate debbono essere equivalenti Giustizia: la violazione delle regole dello scambio può condurre a conflitti e sanzioni

56 I più favorevoli ai turisti sono:
Persone con alto livello culturale Giovani Persone che risiedono da poco nella località Persone con reddito elevato Quando l’interesse per il luogo è dettato più da spetti religiosi e sociali che da spetti artistici e ambientali la presenza dei turisti è vissuta come più intrusiva. I turisti più discreti come l’esploratore sono più accettati

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58 I turisti sono visti come una minaccia quando…
Il numero di turisti è eccessivo I turisti sono superiori economicamente Nel settore turistico vengono impiegati individui provenienti da fuori Lo sviluppo turistico è troppo veloce Vengono create strutture e costumi non compatibili con l’ambiente e la cultura dei locali

59 Reazioni… Adozione: il turismo è così allettante da indebolire la struttura sociale tradizionale per adottarne una più moderna Rivitalizzazione: il turismo può addirittura preservare le tradizioni Mantenimento del confini: l’integrità culturale per essere preservata viene mantenuta entro certi confini e al turismo si mostra una realtà che però non corrisponde a quella reale Ritiro: isolamento ed evitamento dei contatti con i turisti Resistenza: ostilità e rabbia nei confronti del turista


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