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ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI

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Presentazione sul tema: "ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI"— Transcript della presentazione:

1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI
Scuola dell’ Infanzia e Primaria Monte Giberto Anno Scolastico 2011/2012

2 PROGETTO INTERCULTURA
UNITA’ DI LAVORO: Il potere della poesia e il diventare poetici IL PEPERONE Le insegnanti: Isolini Anna Maria Pasqualini Margherita Medori Alessia Ciarrocchi Anna Maria Cesetti Eleonora

3 OBIETTIVO: motivare la sensibilità degli allievi verso la natura.
Portiamo a scuola un peperone …

4 CONVERSAZIONE CLINICA
CHE COSA CI FAI CON IL PEPERONE ? Benedetta : si cuoce. Federica : non lo mangio, ma ce l’ ho nell’ orto. Azra : non l’ ho mai visto prima. Erika : è buono al forno oppure con il pane grattugiato. Gioia : non lo mangio, ma l’ ho visto. Eugenio : non mi piace, non l’ ho mangiato mai. Gianmarco : lo mangio nell’insalata e a volte cotto. Michele : non l’ ho mai visto. Nadire : non mi piace. Ludovica R : non mi piace. Beatrice : lo mangio ripieno con il tonno al forno. Ludovica G : lo metto al forno.

5 CHE COSA TI FA IMMAGINARE UN PEPERONE ?
Erika : un grande pomodoro rosso. Federica : il colore rosso. Gioia : una gonna rossa a palloncino. Eugenio : una borsa. Ludovica G : il colore rosso scuro. Beatrice : un frutto finto. Ludovica R : un cuore. Mi fa immaginare ….

6 CHE COSA TI RICHIAMA ? Mi assomiglia ad … Nadire : un cestino.
Eugenio : un osso. Erika : una scatola rossa. Michele : un cappello. Beatrice : la lava rossa del vulcano. Gioia : un palloncino che vola. Eugenio : un guanto. Federica : il tetto rosso. Gianmarco : un pennarello rosso. Beatrice : un pettirosso Azra : i pantaloni rossi. Erika : una gallina.

7 CHE COSA CI POTRESTI FARE CON UN PEPERONE ?
Ci potrei fare … Beatrice : darei i suoi semi agli uccellini. Eugenio : una maschera. Federica : con il suo succo potremmo fare il colore rosso. Eugenio : darlo in pasto alla tartaruga. Federica : lo potremmo pitturare e farne un pallone. Ludovica R : una lampada. Gioia : un gioco. Erika : lo pitturerei. Ludovica G : l’impronta della mano.

8 OBIETTIVO: percepire sensazioni, emozioni, riflessioni in relazione alla lettura di una poesia.

9 Lavoriamo in coppie: trasformiamo il peperone in:

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12 OBIETTIVO: apprendere una fiaba come forma di trasferimento della poesia in racconto.

13 IL PEPERONE C’ era una volta nell’ orto del re, un magnifico peperone rosso, rosso che man mano che passavano i giorni diventava sempre più grande, enorme.

14 Sembrava una grossa zucca, simile a quella della carrozza di Cenerentola.

15 Il peperone non dormiva più, non mangiava più, perché era convinto che un giorno o l’altro il cuoco del re avrebbe deciso di cucinarlo.

16 Una notte più silenziosa e buia che mai, gli apparve una fatina che gli chiese qual era il suo desiderio, il suo sogno.

17 Il peperone disse che voleva diventare un essere leggero, leggero, quasi trasparente come una piuma, in grado di volare e andare libero nel cielo immenso.

18 Allora la fatina disse: “ Ci vuol poco: ti stringo il corpo, ti metto un paio di ali e ti faccio diventare una … magnifica libellula rossa ”.

19 OBIETTIVO: ripercorrere l’ itinerario svolto.

20 Andiamo a visitare l’ orto …

21 cipolla zucca cicoria insalata peperone Che bello… Che profumo !!
Che meraviglia !

22 patate pomodori Sembra un giardino ! zucchine

23 Disegniamo in sequenze l’ uscita nell’ orto

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25 Ritagliamo da riviste gli ortaggi

26 OBIETTIVO: attivare l’ immaginazione con l’ invenzione di situazioni fantastiche.
Ora … tocca a noi !

27 Dal reale … al fantastico

28 Attività di immaginazione, creazione di un nuovo oggetto.

29 Trasformiamo gli ortaggi in …

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31 OBIETTIVO: inventare una storia
C’ era una volta un orto colorato e ricco di tanti ortaggi… Agli ortaggi spuntarono gambe, braccia e occhi. Organizzarono una grande festa nell’orto e … Sbucò un folletto rosso con la bacchetta magica e magia … ballarono felici e contenti fino alla sera. Iniziarono così a muoversi, a saltare … Un giorno un pomodoro stanco parlò con la carotina e disse che avrebbe tanto desiderato potersi muovere !

32 OBIETTIVO: rappresentare in sequenza la storia.
Lavoriamo in coppia

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34 “ L’ ORTO MAGICO ” In un incantevole paesaggio collinare spiccava un orto bellissimo che apparteneva al signor Nicola. Era ricchissimo di tanti ortaggi: carote, cetrioli, patate, melanzane, cipolle, insalata, pomodori, peperoni. Era un orto coloratissimo, bello come un giardino, suddiviso in tante zone ben definite.

35 Un giorno un pomodoro più annoiato di sempre cercò di parlare con la carotina vicina e gli disse: “ Come sarebbe bello se potessimo muoverci ! ”

36 All’ improvviso da sotto la foglia di una zucca sbucò un simpatico folletto con in mano una bacchettina magica. Era vestito di rosso con campanellini al collo come un piccolo giullare.

37 Alzò la bacchetta che aveva in mano, ed ecco una grande magia
Alzò la bacchetta che aveva in mano, ed ecco una grande magia ! Con un tocco fece spuntare a tutti gli ortaggi le gambe, le braccia e due occhietti vispi.

38 Tutti stupiti gli ortaggi iniziarono a muoversi, a ballare liberi come farfalle. Che felicità ! Si abbracciavano, si toccavano meravigliati da quello che era avvenuto.

39 Una volta ripresi dallo stupore, organizzarono una grande festa
Una volta ripresi dallo stupore, organizzarono una grande festa. Tutto il giorno ballarono volteggiando felici nell’ orto fino a sera, quando stanchi andarono finalmente a riposare.

40 Realizziamo i personaggi della nostra storia !

41 Ecco il nostro lavoro !

42 OBIETTIVO: drammatizzare la storia
L’ ORTO MAGICO

43 Ora animiamo i nostri ortaggi

44 C’ era una volta un bellissimo orto ricco di tanti ortaggi colorati, suddiviso in tante zone…

45 Un giorno un pomodoro annoiato disse alla sua amica carotina:
Sono stanco di stare fermo… Come sarebbe bello muoversi ! È davvero una magnifica idea !

46 All’ improvviso da sotto una foglia di una zucca sbucò un simpatico folletto.
Mi avete chiamato ? Avete bisogno di me ? Eccomi qua !

47 Magia magia, la noia porta via ! Wowww … Che bello muoversi ! Sono proprio contento ! Evviva, che felicità ! Sono felice ! Finalmente ! Che bello ! Che meraviglia !

48 La,la,la, che felicità ! Facciamo una festa !!! … Saltare … … Cantare ! Possiamo ballare … Meraviglioso ! E’ davvero stupendo !

49 Dopo aver ballato per tutto il giorno, stanchi, andarono finalmente a riposarsi !
                                                                                             

50 Gli attori …

51 RIFLETTIAMO … Davanti ai nostri ortaggi cosa pensiamo ?
Gli ortaggi sono carini, belli. Hanno tante forme, tanti sapori, tanti odori. I colori portano via la noia. Sono diversi, ma tutti belli. Ogni ortaggio ha la sua zona, ma sono tutti amici. Gli ortaggi sono pieni di vita. Dai loro semini nasceranno altre piante, altri ortaggi. Cosa pensi o provi quando vedi l’ orto ? L’ orto è tutto colorato. E’ meraviglioso. E’ splendido. L’ orto così è bello, mi piace e mi fa stare bene. Mi trasmette felicità. Che cosa possiamo fare noi ? Quando andiamo nell’ orto, non dobbiamo calpestare le piantine. Bisogna rispettare la natura e anche il lavoro dell’ uomo che lo coltiva. Rispettare la natura che ci dona la vita. Bisogna curare la natura. Più vogliamo bene alla natura, più ci farà felici. La natura ci dà la forza per la vita. Ci dà la gioia.

52 LA NATURA CHE MERAVIGLIA …
… SIAMO TUTTI UNA FAMIGLIA !!!


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