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La formazione dei docenti: un modello di Ricerca-azione

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Presentazione sul tema: "La formazione dei docenti: un modello di Ricerca-azione"— Transcript della presentazione:

1 La formazione dei docenti: un modello di Ricerca-azione
Prof. Augusto Garuccio Dipartimento Interateneo di Fisica Centro Interdipartimentale di Ricerche per “La Didattica delle Scienze” Gruppo provinciale SeT

2 Il Progetto promuove l'attivazione delle seguenti linee di azione: a) fornire alle scuole risorse capaci di migliorare gli strumenti, le strutture e l'organizzazione didattica dell'insegnamento scientifico-tecnologico, b) creare servizi, materiali, azioni di sostegno e opportunità formative per i docenti, c) porre l'educazione scientifico-tecnologica come una questione di interesse generale e coinvolgere nelle azioni di sostegno alle scuole le diverse organizzazioni interessate alla scienza e alla tecnologia : istituti di ricerca, musei, enti e servizi destinati alla protezione dell'ambiente e della salute, imprese industriali.

3 Articolazione degli obiettivi
a) migliorare l’organizzazione dell’insegnamento scientifico-tecnologico b) migliorare la qualità dell’insegnamento scientifico-tecnologico c) migliorare la cultura scientifico-tecnologica degli studenti d) migliorare la professionalità degli insegnanti

4 Una nozione allargata del concetto di laboratorio e di sperimentazione
“Un buon insegnamento scientifico-tecnologico non può che basarsi sulla continua interazione fra elaborazione delle conoscenze e attività pratico-sperimentali. Un punto fondamentale, che sta alla base di questo programma, è il superamento delle carenze culturali e strutturali che impediscono le attività pratiche. Per questo la maggior parte del finanziamento alle scuole è destinato all’acquisizione di risorse. A questo proposito occorre chiarire che il “laboratorio” dell’educazione scientifico-tecnologica non è semplicemente un ambiente chiuso e attrezzato, in cui è possibile svolgere un certo numero di esperimenti e dimostrazioni. Il laboratorio è invece l’insieme di tutte le opportunità, interne ed esterne alla scuola, utili per dare un contesto pratico all’osservazione, la sperimentazione, il progetto e la valutazione della rilevanza sociale della scienza e della tecnologia.”

5 Considerazioni sui laboratori
I progetti sono spesso carenti nell’approccio alla esperienze di laboratorio e nella definizione del materiale da acquisire. Vi sono almeno due approcci differenti al laboratorio: - uno che punta a strumentazione di un certo valore e quindi da acquisire in un unico esemplare, - l'altro che punta a materiale più modesto, ma acquisito in quantità tale da far lavorare direttamente ai ragazzi in piccolo gruppi. Quello più vicino allo spirito del progetto è il secondo. Entrambi presentano una difficoltà oggettiva: la generale mancanza di competenza specifica nella scelta del materiale. E’ necessario a tal proposito attivare quell’attività a livello territoriale che il progetto individua nello “stimolare e orientare l’offerta di assistenza, coordinamento e servizi da parte di istituti qualificati a livello locale”.

6 Tempificazione del progetto.
La realizzazione di un progetto coinvolgente un laboratorio è un’operazione delicata che richiede tempi propri di elaborazione del progetto, di acquisizione del materiale, di sperimentazione delle esperienze prima da parte dei docenti stessi e solo dopo con gli alunni. Le scuole devono avere il tempo necessario per impadronirsi delle problematiche relative.

7 Le tecnologie informatiche, telematiche e multimediali come strumento
“Le tecnologia a disposizione costituiscono strumenti straordinari per la comunicazione e la collaborazione a distanza, la ricerca delle informazioni e la gestione della didattica. L’uso di questi strumenti è una scelta strategica del Progetto SeT.”

8 Implicazioni del progetto sugli alunni e sulle famiglie
Effetti giudicati positivi: aumentato interesse verso le discipline scientifiche e tecniche; rigore scientifico nell’approccio allo studio del “fenomeno”; accresciuta motivazione all’apprendimento; acquisizione di spirito critico; capacità di trasferire le conoscenze acquisite in altri contesti; protagonismo degli alunni sia in fase progettuale che sperimentale. Le famiglie hanno mostrato soddisfazione per l’innovazione e per l’arricchimento dell’offerta formativa.

9 Formazione dei docenti
Il percorso di formazione può coinvolgere: gruppi di docenti della stessa scuola gruppi di docenti di scuole diverse l’intero collegio. Le modalità di realizzazione scelte sono: conferenza/ dibattito momenti di formazione in laboratorio ricerca-azione.

10 Forme di interazione con i docenti e le strutture universitarie
Consulenze individuali su temi specifici Partecipazione alla fase di formazione dei docenti in programmi organizzati e gestiti dalle strutture scolastiche Organizzazione di programmi di formazione da svolgere presso le Scuole e/o l’Università Convenzioni con l’Università per corsi di formazione presso le strutture e i laboratori universitari

11 Istituzioni universitarie impegnate
Centro Interdipartimentale di Servizi per la Museologia Scientifica, direttore prof. Garuccio [ , ( competenze nella didattica museale, in particolare nei settori botanico, mineralogico, geologico, zoologico, fisico, chimico, psicologico )  Museo Ortobotanico, direttore prof. Macchia [ , ( competenze nel didattica della botanica ) Museo di Scienze della Terra , curatori dott.ri Francescangeli [ , e Monno [ , (competenze nella didattica della mineralogia e paleontologia)

12 Istituzioni universitarie impegnate
Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla “Didattica delle scienze”, direttore prof. Doronzo [ , (centro con all’interno competenze sulla didattica della chimica, della fisica, della botanica) Gruppo di Didattica della Matematica, docente di riferimento prof. Pertichino [ , ] Gruppo di Didattica della Fisica, docente di riferimento prof. Picciarelli [ ,

13 Implicazioni del progetto sui docenti
Effetti giudicati come positivi dalle scuole: collaborazione in rete con altre scuole; organizzazione consapevole del curricolo; rigore scientifico nella comunicazione docente/discente; atteggiamento di ricerca e sperimentazione; scambio culturale e professionale con altre scuole ed enti esterni; accresciuta competenza informatica; sollecitazione a collaborare tra docenti.

14 Una visione unitaria di scienza e tecnologia
Un punto fondamentale sul quale la collocazione scolastica dei saperi deve essere rimessa in discussione è il rapporto fra scienza e tecnologia. La separazione netta fra discipline scientifiche e tecnologiche che prevale nella scuola appare a volte artificiosa dal punto vista concettuale e funzionale. La funzione e la distribuzione curricolare attribuita alla scienza e alla tecnologia nella secondaria superiore obbedisce a un modello decisamente superato. Per queste ragioni, a prescindere dalle prossime riforme curricolari, appare necessario fin da ora porre alla base del progetto una visione unitaria di scienza e tecnologia.

15 UN APPROCCIO AL LABORATORIO DI FISICA …
Livello di scolarizzazione del personale impegnato (Docenti SeT e specializzandi SSIS) Risultati della ricerca Didattica rilevanti ai fini dell’impostazione del Corso Componenti della strategia Formazione disciplinare (a livello universitario) dei futuri insegnanti Normativa S.S.I.S. Legge sull’autonomia La disciplina d’insegnamento e … i programmi ministeriali La disciplina d’insegnamento e … i libri di testo Il contesto scolastico in cui si andrà ad operare

16 Formazione disciplinare (universitaria) limitatamente alla…Fisica
CONOSCENZE DI FISICA … QUASI NULLE ( Laureati in Economia e Commercio) … PIUTTOSTO MODESTE, perché acquisite in un corso annuale universitario omnicomprensivo ( laureati in Farmacia, Scienze Biologiche, Scienze Naturali) … SOLO TEORICHE ( Laureati in Matematica, Scienze Geologiche) … POTENZIALMENTE BUONE ( Laureati in Fisica/Chimica) – ma …pochissimi laureati in queste discipline in questa Classe CONOSCENZE DI DIDATTICA DISCIPLINARE … QUASI NULLA ( indirizzo Didattico presente solo nel C.L. in Fisica , e in quello di Matematica) … SPESSO COME MODELLO/RIFERIMENTO SOLO LA DIDATTICA UNIVERSITARIA!

17 La disciplina d’insegnamento… I programmi ministeriali
Prevedono la trattazione di 4 temi strettamente inerenti la Fisica ( Stati di aggregazione della materia- Equilibrio e moto- Luce e suono- Elettricità e magnetismo) Sul ruolo dei laboratori si legge : Nello svolgere il lavoro l’insegnante eviterà l’improvvisazione ..Non dovrà neppure sentirsi legato ad una troppo rigida attuazione delle sequenze prestabilite Potrebbe verificarsi che il desiderio di trattare tutte le voci delle indicazioni entri in conflitto con l’impostazione sperimentale che il piano didattico in ogni caso dovrà avere L’attività di laboratorio può richiedere tempi diversi da quelli necessari per acquisire conoscenze da documenti scritti L’impostazione sperimentale deve essere fondamentale e prioritaria rispetto alla preoccupazione di trattare tutti gli argomenti

18 La disciplina d’insegnamento… e i libri di testo:
Ricalcano fedelmente la suddivisione dei programmi riproponendo … i 4 temi nella stessa sequenza , con le stesse denominazioni/diciture Offrono pochi spunti per attività effettive di laboratorio… trascurando completamente gli aspetti quantitativi Stranamente … non sembrano preoccuparsi molto dei ritmi di apprendimento presentando spesso in successione rapida aspetti concettuali … difficili Poca attenzione … alla “definizione” operativa dei concetti che è propria (parlo della Fisica) della Disciplina Sembrano molto preoccupati della quantità piuttosto che della qualità Nella parte della valutazione sono “poco stimolanti” limitandosi a tentare di verificare se quanto proposto nel testo e stato imparato …a memoria

19 CONTESTO SCOLASTICO ETEROGENEO
DALLA STRUTTURA SCOLASTICA ”AVANZATA” Con ambienti idonei per il laboratorio di Scienze Con laboratori multimediali con PC collegati in rete Con servizi tecnico/amministrativi efficienti Operante in contesto socio-economico medio-alto ALLA STRUTTURA SCOLASTICA Piuttosto vecchia Classi sovraffollate Quasi completamente prive di strumentazione per l’insegnamento delle Scienze Senza ambienti specifici per i laboratori di Scienze Operante in contesto socio-economico medio-basso Tutte le strutture hanno modesta disponibilità finanziaria per i laboratori di Scienze

20 I risultati della ricerca didattica rilevanti ai fini dell’impostazione del corso
Gli insegnanti in genere insegnano come hanno visto fare durante i loro studi universitari L’approccio all’insegnamento è influenzato: Dalla loro “idea” d’insegnamento/apprendimento e dal ruolo degli insegnanti Dalle loro posizioni epistemologiche relativamente alla disciplina Oltre all’insegnamento disciplinare, l’insegnante deve “favorire la metariflessione disciplinare” – di qui la necessità di padroneggiare e diffondere strumenti che la promuovono (Mappe concettuali/ Diagrammi di GOWIN)

21 QUALE IMPOSTAZIONE ? Rinunciare ad approfondimenti disciplinari (espliciti!) salvo a richiamare ogni volta che se ne presenta l’occasione … gli aspetti concettuali Curare in particolare gli aspetti didattico- metodologici professionalizzanti in cui gli specializzandi erano particolarmente sprovveduti Fare esplicito riferimento ai modelli di apprendimento disciplinare più accreditati (MODELLO COSTRUTTIVISTA) Sfruttare al massimo la normativa vigente (CURRICULUM FLESSIBILE) Presentare un quadro d’ insieme di tutte le attività, assicurandosi in particolare della loro trasferibilità in contesto scolastico ma …

22 …QUALE IMPOSTAZIONE ? Trattare in modo approfondito alcuni temi, come esempi dell’impianto didattico-metodologico proposto, precisandone: La suddivisione in moduli e unità didattiche Le eventuali propedeuticità La scansione temporale Il peso del lavoro in classe (molto) e casa (poco) Il materiale di supporto e relativi costi Le modalità di valutazione dell’apprendimento Simulare quanto più possibile la situazione in classe insistendo sulla funzione dell’insegnante come “promotore” di discussione e mediatore di posizioni diverse

23 …Come ? Docenti Progetto SeT: Specializzandi SSIS:
Corsi di formazione –laboratorio su tematiche: Mappe concettuali e diagrammi di Gowin Misure di grandezze fisiche Misure di forze Misure elettriche (30 ore , 20 docenti, costo: 150 €/docente) Assistenza durante la fase di avvio della sperimentazione in classe Specializzandi SSIS: corsi di Didattica della fisica Laboratorio didattico di fisica

24 Segmentazione del corso in moduli e unità didattiche “direttamente” trasferibili in contesto scolastico

25 Come si svolge una lezione?
Simulazione delle attività in classe mediante predisposizione di fogli di lavoro con un altissimo livello d’interazione ottenuto con domande, proposte di attività, effettuazione delle attività, discussione, momenti di riflessione e formalizzazioni scelta del materiale di supporto alle attività ( a basso costo!) scelta degli strumenti di valutazione (questionari da proporre per la valutazione) S’ insiste … moltissimo sul privilegiare la qualità alla quantità non aver paura di “sporcarsi le mani” in attività di laboratorio sperimentare in modo controllato la valenza delle attività proposte essere disposti a mettere sù un laboratorio di Fisica non sottovalutare le capacità di apprendimento degli allievi. Abituarli a sperimentare facendo misure… quantitative

26 MATERIALE DA UTILIZZARE NEL MODULO SU MISURE DI LUNGHEZZA, SUPERFICI E VOLUMI
CALIBRO LINEARE RIGHELLO, RIGA E BANDA METRICA SUPERFICIE DI FORMA IRREGOLARE E LUCIDO CALIBRATO PIASTRINA, PRALLELEPIPEDI, SASSI CHIODI MONETE CILNDRO CALIBRATO COSTO COMPLESSIVO CIRCA : € 30/Tavolo

27 MATERIALE DA UTILIZZARE NEL MODULO MISURE DI MASSA E DENSITA’
SUPPORTO CON BILANCIA A DUE CESTELLI E BILANCIA ANALOGICA BILANCIA DIGITALE PALLINE CAMPIONE CILINDRO GRADUATO MATERIALE VARIO ( ACQUA, OLIO, GLICERINA, FERRO, ALLUMINIO, OTTONE, LEGNO, POLISTIROLO..) COSTO COMPLESSIVO : CIRCA € 125/Tavolo

28 MATERIALE DA UTILIZZARE NEL MODULO MISURE DI TEMPO
Pendolo Orologio Contenitore di plastica Secchio Contenitore cilindrico con detersivo e sferette Guida a U e pallina Righello Costo complessivo : circa € 25/Tavolo

29 La valutazione dell’ impostazione
Questionario proposto agli specializzandi (SSIS) Questionario proposto ad insegnanti in servizio(SeT) 3 tipi di valutazione Questionario ed interviste cliniche degli alunni delle scuole medie

30 Risposte degli specializzandi SSIS al questionario sulla valutazione dei corsi di Didattica della Fisica e Laboratorio di didattica della Fisica DOM.1: I due corsi da voi seguiti hanno avuto quel carattere professionalizzante che era nelle intenzioni del docente? SI= 94% NI=6% NO=0% DOM. 2: Ritenete che l’impostazione data ai 2 corsi possa servire come “percorso-tipo” ( nel settore specifico della Fisica) per le vostre future attività di docente? SI = 88% NI = 12% NO = 0% DOM. 3: Giudicate eccessivo l’insistere sulle attività di laboratorio (com’ è stato fatto invece nei corsi da voi seguiti) nell’insegnamento della Fisica nella Scuola Media Inferiore? SI = 0% NI = 6% NO =94% …

31 DOM. 4: Pensate che si sarebbe dovuto dedicare una frazione consistente del numero totale di ore a disposizione a richiami e approfondimenti di quanto avevate già studiato durante i corsi universitari e non limitarsi soltanto, come invece è accaduto, a pochi richiami specifici dei concetti incontrati durante le attività proposte? SI= 6% NI= 6% NO=88% DOM. 5: Ritenete che, compatibilmente con il numero totale di ore a disposizione si sarebbero dovute presentare impostazioni alternative?Quali? Naturalmente questo sarebbe avvenuto a scapito della trattazione di alcune delle attività proposte. SI= 0% NI=6% NO=94% DOM. 6: Che cosa non ha funzionato, non vi è piaciuto nell’impostazione data?Perché? RIS.:Molto soddisfatti, non si poteva far di più (75%) Soddisfatti, ma avrebbero voluto anche qualcos’altro (25%) Troppo rigido (8%) DOM. 7:Avete qualche suggerimento da dare per migliorare la resa complessiva dei corsi? RIS.: Vari interessanti suggerimenti… di cui terrò conto nelle conclusioni

32 Valutazione esterna da parte di insegnanti in servizio (PROGETTO SET)
12 insegnanti di ruolo in servizio presso la Scuola Media , coinvolti nel progetto SET hanno seguito un corso di approfondimento in didattica della Fisica che ha avuto, volutamente, la stessa impostazione e contenuto di quelli SSIS hanno sperimentato in classe con studenti di I e II Media (circa 200 studenti) le attività proposte durante il corso alla fine di tutte le attività hanno riportato le loro valutazioni in un questionario, al quale hanno risposto anonimamente, e in incontri finali durante durante i quali si è discusso delle attività proposte …

33 … Valutazione esterna da parte di insegnanti in servizio (PROGETTO SET)
IN SINTESI: I giudizi sono stati estremamente positivi Quasi tutte le attività proposte durante il corso sono risultate trasferibili in contesto scolastico E’ intenzione dei dirigenti scolastici delle scuole coinvolte e degli insegnanti che hanno partecipato alle attività di formazione/sperimentazione Inserirle stabilmente nella programmazione annuale Coinvolgere altri docenti Estendere i contenuti

34 Valutazione formativa
Valutazione esterna da parte dei destinatari finali (alunni di scuola Media Inferiore) Mediante questionari ed interviste cliniche AFFETTIVA 2 TIPI DI VALUTAZIONE Valutazione formativa mediante questionari (a risposta multipla, risposta aperta) COGNITIVA

35 CONCLUSIONI Come definire l’approccio? Banale … di buon senso
Pragmatico perché parte dai bisogni dettati da: Programmi e legislazione scolastica Preparazione universitaria dei futuri insegnanti Natura della disciplina Professionalizzante… nel quotidiano Ad alta … trasferibilità Valutato.. dagli utenti in pre-servizio (perfezionandi) e in servizio (insegnanti) Sperimentato sui destinatari finali ( studenti di Scuola Media) Aperto … a revisioni …

36 … CONCLUSIONI Funziona? E’ generalizzabile ad altri contesti?
Nel contesto specifico della Fisica sembra proprio di si… come si evince: Dalla valutazione dei perfezionandi e di insegnanti in servizio Dalla valutazione degli studenti Dai risultati sulle conoscenze disciplinari acquisite E’ generalizzabile ad altri contesti? Probabilmente si…per altre discipline scientifiche con forte componente di laboratorio Per discipline non scientifiche… la validità di un impianto strategico di questo tipo..è tutta da verificare Personalmente ritengo che l’approccio sperimentale con una forte componente di valutazione da parte di perfezionandi, insegnanti e destinatari finali e possibilità di revisione può essere… vincente!


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