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EDUCAZIONE SANITARIA Edea Perata.

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Presentazione sul tema: "EDUCAZIONE SANITARIA Edea Perata."— Transcript della presentazione:

1 EDUCAZIONE SANITARIA Edea Perata

2 Carta di Ottawa per la promozione della salute
Fa seguito alla 1° Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute del novembre 1986 per stimolare l’azione a favore della Salute per Tutti per l’anno 2000 e oltre

3 Promozione della salute (1/2)
la promozione della salute è il processo che mette in grado le popolazioni di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla

4 Promozione della salute (2/2)
Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale (salute), un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni di soddisfare i propri bisogni di cambiare l’ambiente circostante o farvi fronte La salute quindi è una risorsa per la vita quotidiana e non l’obiettivo del vivere

5 Prerequisiti per la salute
Risorse fondamentali per la salute la pace l’abitazione l’istruzione il cibo un ecosistema stabile le risorse sostenibili la giustizia sociale l’equità

6 Sostenere la causa della salute
Una buona salute è una risorsa significativa per lo sviluppo sociale economico e personale ed è una dimensione importante della qualità della vita Fattori politici, economici, sociali, culturali, ambientali, comportamentali e biologici possono favorire la salute, ma possono anche danneggiarla

7 Mettere in grado La promozione della salute focalizza l’attenzione sul raggiungimento dell’equità in tema di salute Ridurre le differenze nello stato di salute attuale Assicurare pari opportunità e risorse Applicando i risultati in misura uguale agli uomini e alle donne

8 Mediare (1/2) I prerequisiti e le aspettative per la salute non possono essere garantiti solo dal settore sanitario La promozione della salute richiede un’azione coordinata tra i governi, il settore sanitario e gli altri settori sociali, le organizzazioni non governative, le autorità locali, i mezzi di comunicazione

9 Mediare (2/2) le strategie e i programmi di promozione della salute dovrebbero essere adattati ai bisogni locali e alle possibilità dei singoli paesi, tenendo conto dei diversi sistemi sociali culturali ed economici Una politica di promozione della salute ha come scopo quello di fare in modo che le scelte più sane siano quelle più facili da realizzare anche da coloro che compiono scelte politiche

10 Creare ambienti favorevoli
le nostre società sono complesse e interdipendenti e non è possibile separare la salute da altri obiettivi quali La conservazione delle risorse naturali I cambiamenti di modelli di vita, di lavoro e di tempo libero che dovrebbero essere fonte di salute per le persone Il modo in cui la società organizza il lavoro (come contributo alla creazione di una società sana)

11 Entrare nel futuro la salute è creata e vissuta dalle persone all’interno della vita quotidiana dove si studia, si lavora, si gioca e si ama La salute è creata prendendosi cura di se stessi e degli altri, essendo capaci di prendere decisioni e di avere il controllo sulle diverse circostanze della vita, garantendo che la società dove si vive permetta a tutti i suoi membri di raggiungere la salute

12 L’Educazione Sanitaria è:
Un processo di comunicazione interpersonale, diretto a fornire le informazioni necessarie per un esame critico dei problemi della salute ed a responsabilizzare gli individui ed i gruppi sociali nelle scelte che hanno effetti diretti ed indiretti sulla salute fisica e psichica dei singoli e della collettività (Seppilli, 1972)

13 L’Educazione Sanitaria è:
Aiutare le popolazioni ad acquisire la salute attraverso il proprio comportamento ed i propri sforzi, l’Educazione Sanitaria si fonda sull’interesse che i singoli manifestano per il miglioramento della loro condizione di vita e mira a far loro percepire tanto come individui, che in quanto membri di una famiglia, di una collettività, di uno stato, che i progressi della salute derivano dalla loro responsabilità personale (OMS, 1954)

14 L’Educazione Sanitaria è:
Un’attività di comunicazione intesa ad incrementare la salute, ad eliminare i fattori di rischio e a prevenire le malattie, rivolta a soggetti singoli o ad intere comunità e realizzata influenzando positivamente le conoscenze, gli atteggiamenti ed i comportamenti del singolo, della comunità e dei detentori del potere (Smith, 1979)

15 L’Educazione Sanitaria è:
Un processo educativo che tende a responsabilizzare i cittadini – singoli e gruppi – nella difesa della salute propria e altrui (Seppilli, 1993)

16 Ma…come si fa ES? Un intervento di ES si articola nelle seguenti fasi:
Fase conoscitiva (rilevamento ed analisi dei bisogni) Fase di programmazione (definizione delle soluzioni appropriate cioè degli obiettivi e pianificazione del sistema di valutazione Fase operativa (attuazione dell’intervento) Fase di valutazione (verifica dei risultati raggiunti)

17 Strategie generali Lavorare per progetti Lavorare in gruppo
Lavorare in rete Lavorare con continuità

18 Obiettivi di salute (generali)
Raggiungimento di un più elevato stato di salute nella popolazione di riferimento, solitamente manifestato dalla modifica dei valori di indicatori epidemiologici (riduzione dei tassi di incidenza di malattia, di mortalità, etc.)

19 Obiettivi di salute (specifici)
Ciò che i discenti devono essere capaci di realizzare al termine di un periodo di insegnamento/apprendimento che non erano capaci di realizzare prima: Conoscenze (obiettivi conoscitivi) Atteggiamenti (obiettivi attitudinali) Comportamenti corretti (obiettivi comportamentali)

20 Tre aspetti: Filosofico – educativo Sanitario – conoscitivo
Sociologico - politico

21 1) Approccio filosofico – educativo
Educazione come processo di supporto alla crescita di una generazione verso l’altra. Approccio dell’educatore – insegnante “cultura della salute” Salute come “valore” da perseguire e rispettare responsabilmente : atteggiamento di impegno capacità decisionale rispetto di sé e per gli altri

22 2) Approccio sanitario – conoscitivo
“E’ meglio essere in buona salute che malato o morto. Questo è l’inizio e anche la fine del solo argomento valido per la medicina preventiva” (Rose, 1996)

23 Approccio sanitario – conoscitivo (1/5)
Salute: “stato di equilibrio psico-fisico e relazionale che l’individuo deve costantemente costruire con l’ambiente naturale e sociale nel quale è inserito”

24 Evoluzione del concetto di salute
Approccio sanitario – conoscitivo (2/5) Evoluzione del concetto di salute ASSENZA DI MALATTIA BENESSERE FISICO E PSICHICO BENESSERE FISICO, MENTALE E SOCIALE

25 O.M.S.: Definizione di Salute
Approccio sanitario – conoscitivo (3/5) O.M.S.: Definizione di Salute NON SOLO ASSENZA DI MALATTIA MA UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, PSICHICO E SOCIALE.

26 Benessere- Malattia Approccio sanitario – conoscitivo (4/5)
Il passaggio dallo stato di benessere (salute) alla malattia avviene gradualmente attraverso diversi stadi. In ciascuno degli stadi evolutivi è possibile non solo arrestare o comunque contenere il processo di danno ma anche ricostruire e potenziare le condizioni di benessere.

27 Approccio sanitario – conoscitivo (5/5)
Difesa della salute in campo Preventivo (vaccinazioni) Diagnostico e terapeutico (antibiotici, antiparassitari) + Progresso scientifico, tecnologico ed industriale Modificazione dell’ambiente

28 3) Approccio sociologico - politico
L’informazione e la consapevolezza rendono i cittadini in grado di partecipare ai processi decisionali anche in tema di PREVENZIONE Esperienza educativa Relazione tra individuo e individuo, tra individui e la società o il gruppo (Bertolini, 1988)

29 L’educazione sanitaria
Si fonda sulla comunicazione a più livelli ed è tanto più efficace quanto i soggetti che la realizzano sono consapevoli dei metodi e dei mezzi dei processi educativi L’apprendimento è un processo dinamico di interazione, nel quale il comportamento e l’esperienza del discente hanno un ruolo essenziale; il discente non solo deve ricevere, ma portare il suo contributo

30 Metodologie di comunicazione
Comunicazione unidirezionale o lineare Comunicazione bidirezionale o circolare

31 Comunicazione unidirezionale o lineare
messaggio E R emittente ricevente Il messaggio deve essere: veritiero chiaro completo essenziale

32 Comunicazione bidirezionale o circolare
messaggio E R emittente ricevente feed back

33 La comunicazione di gruppo:
Strumento privilegiato per il raggiungimento di importanti obiettivi formativi, tramite: interscambio partecipazione attiva

34 Dinamica del lavoro di gruppo:
Forming (formazione del gruppo, definizione di obiettivi-conduttore) Storming (“tempesta”, scambio di idee, bisogni-arricchimento collettivo) Norming (“normalizzazione”, organizzazione e disciplina di idee precedenti,abilità del conduttore) Performing (fase operativa, elaborazione prodotto: testo scritto, grafico, video) (Corradin Herle, 1990)

35 La spirale dell’educazione
Definizione dei compiti e degli obiettivi educativi Attuazione della valutazione Pianificazione di un sistema di valutazione Preparazione e attuazione del programma educativo

36 Le misure di valutazione
EFFICIENZA= risultati/risorse (verifica i risultati ottenuti, in base alle risorse impiegate) EFFICACIA= risultati/obiettivi (verifica gli obiettivi raggiunti) PERTINENZA= risultati/bisogni (verifica se gli obiettivi educativi raggiunti abbiano avuto riscontro in termini di soddisfazione dei bisogni e di riduzione dei fattori di rischio, in termini di salute)

37 Esempio di educazione sanitaria:
Educazione tra pari

38 Cos’é l’educazione tra pari?

39 L’educazione tra pari si basa sul principio che è possibile utilizzare l’influenza che il gruppo dei pari esercita su conoscenze, atteggiamenti e comportamenti dei singoli individui. (Ward et al., 1997; Bailey and Elvin, 1999; Shiner, 1999; Turner and Shepherd, 1999). “L’educazione tra pari fornisce e diffonde informazioni ad individui o gruppi attraverso un messaggero che è simile al gruppo target per caratteristiche quali età, sesso e bagaglio culturale, ha avuto esperienze simili ed ha un livello di considerazione tale da poter esercitare una grande influenza sul gruppo di pari”.

40 Chi è il pari? Chi è il pari?

41 Qualsiasi ragazzo di simile età può considerarsi “pari”
Qualsiasi ragazzo di simile età può considerarsi “pari”. Comunque, anche se l’età è importante, altre caratteristiche devono essere considerate: età, sesso, etnia, cultura, residenza; simili stili di vita (assunzione di sostanze stupefacenti, rapporti sessuali...) ed educazione appartenenza al gruppo

42 Chi è il peer educator?

43 Quali caratteristiche deve avere?
Il peer educator è una persona formata per educare altre persone della stessa età relativamente ad un argomento specifico Quali caratteristiche deve avere? attivo, vitale easy going (alla mano) accettato e rispettato dai coetanei disponibile capace di controllare un gruppo discreto tollerante paziente gentile

44 Quali sono i compiti del
peer educator? informare i coetanei relativamente a: droghe, fumo, alcol partecipare all’organizzazione e realizzazione delle diverse fasi del progetto (analisi del bisogno..) condurre interventi in piccoli gruppi o gruppi allargati redigere materiale informativo (poster, opuscoli, slogan..) rappresentare un punto di riferimento per le diverse attività scolastiche relative alla promozione di salute rispondere alle domande dei ragazzi, se capaci indirizzare i ragazzi verso strutture sanitarie specifiche

45 Cerchiamo di definire cosa significa
Cerchiamo di definire cosa significa ... essere un modello di comportamento Una persona il cui comportamento guida quello di altre persone è da considerati un modello. Il comportamento preso da modello, rappresenta quello che gli altri considerano giusto

46 Se non sapete con certezza dove volete...
ANDARE… RISCHIATE di ritrovarvi ALTROVE e di non accorgervene!! (Manager)


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