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PROGETTO STORIA E MEMORIA “I nonni raccontano”

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Presentazione sul tema: "PROGETTO STORIA E MEMORIA “I nonni raccontano”"— Transcript della presentazione:

1 PROGETTO STORIA E MEMORIA “I nonni raccontano”
Scuola Secondaria di primo grado “Ugo Foscolo” Via Baffi n. 2/4 – Foggia Tel – fax – C.M. FGMM01100G – C.F Sito web: smsfoscolofg.it - e mail: – pec: A.S. 2011/2012 PROGETTO STORIA E MEMORIA “I nonni raccontano” Il Dirigente Scolastico prof.ssa Mirella Coli Il Docente Referente del progetto Prof.ssa Grazia Antonia Tancredi

2 QUANDO LA STORIA NASCE DALLE MEMORIE DI TUTTI

3 Le classi terze della nostra scuola nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa hanno svolto un progetto pomeridiano dal nome: “I nonni raccontano” in seno all’iniziativa dal nome “ Foggia tra storia e memoria” promossa dalla Fondazione Banca del Monte, in collaborazione con la casa editrice Edizioni del Rosone, e volto alla conoscenza degli avvenimenti bellici che colpirono Foggia nel 1943.

4 Prima di considerarsi cittadini di Foggia bisogna conoscere la memoria storica del proprio territorio

5 E’ questo che abbiamo scoperto leggendo le testimonianze di personaggi come Giorgio Origo, Maria Marcone, Nicola Acquaviva, Salvatore Laricchia, Vincenzo De Santis che raccontano i difficili giorni dei bombardamenti sulla nostra città e il triste esodo degli sfollati verso mete più sicure come Isernia e Troia.

6 Ma la curiosità di sapere altro ancora ci ha spinti ad intervistare nonni, zii, parenti testimoni anche loro di quei momenti tremendi realizzando una piccola raccolta inedita di memorie orali , talvolta tradotte dal dialetto, trascritte da noi studenti.

7 E sebbene il progetto sia rivolto alla “ ricerca”, la raccolta , le socializzazione di ogni tipo di documentazione e testimonianza inerente ai difficili giorni vissuti nel ’43 dalla Città di Foggia” ci è parso ugualmente importante riportare alcune testimonianze di non foggiani di quei terribili giorni. E ci riferiamo a tutti coloro che pur vivendo non nel territorio di Foggia sono stati testimoni, non tanto lontani, del destino crudele che questa nostra città ha dovuto sopportare.

8 Da ognuno di questi racconti abbiamo imparato un pezzo di storia della nostra Foggia e che il passato è parte delle fondamenta sia della nostra città che di noi foggiani.

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10 D) Quanti anni avevi al tempo della guerra?
Scuola Secondaria di I grado “Foscolo-Altamura” Alunna Di Gregorio Valeria – Classe 3^G INTERVISTA ALLA SIG.RA LUIGIA PALLADINO ( 5 dicembre 1934) D) Quanti anni avevi al tempo della guerra? R ) Avevo circa dieci anni . D ) Dove vi siete rifugiati? R ) Siamo rimasti a Foggia. D ) Ti ricordi qualche avvenimento di questo periodo? R ) Poco perché all’epoca ero molto piccola ed oggi sono molto anziana! D ) Come hai vissuto questo periodo? R ) Con tante paure. C’era molta povertà. Gli aerei che sorvolavano continuamente la città ci terrorizzavano ed ogni volta che suonavano le sirene scappavamo tutti nei rifugi. D ) Come vi siete organizzati nella vostra famiglia? R ) Non ricordo molto bene. Al suono delle sirene scappavamo verso i rifugi in Villa . Ci sentivamo miracolati quando vedevamo gli aerei lanciare le bombe nelle strade vicine!

11 D ) Come ti spiegavano gli avvenimenti
D ) Come ti spiegavano gli avvenimenti? R ) I miei genitori cercavano di tranquillizzarci dicendoci che la guerra prima o poi doveva finire. D ) Hai vissuto l’esperienza di essere sfollata o di accogliere qualche sfollato? R ) Non ho vissuto da sfollata e non ricordo che la mia famiglia abbia dato rifugio a qualche sfollato. D ) Dove e come ti procuravi il cibo? R ) Il cibo scarseggiava e, senza farsi notare da nessuno, alcuni amici portavano del cibo a casa. D ) Come ti spostavi?

12 R ) Non avevamo alcun mezzo di trasporto
R ) Non avevamo alcun mezzo di trasporto. Camminavamo a piedi e quando ci spostavamo da una città all’altra dovevamo farlo assolutamente in gruppo. D ) Cosa ricordi della guerra? R ) Avevo una sorellina più piccola di me. Era disabile e non poteva camminare. Per questo al suono delle sirene chiunque si trovasse vicino a lei doveva sollevarla e portarla in salvo ai rifugi. Molte volte la portavo io perché ero la più grande tra i miei fratelli, ma la corsa verso i rifugi era lenta e pericolosissima.

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14 Scuola Secondaria di I grado “Foscolo-altamura” Alunna d’angelo Chiara – Classe 3^g INTERVISTA AL SIG. Cimmarusti Antonio (nato il 23/05/1932) D) Quanti anni avevi al tempo della guerra? R) Avevo dieci anni . D) Dove vivevi durante i bombardamenti su Foggia? R) Vivevo nella periferia di Foggia , verso Lucera. D) Dove vi siete rifugiati? R) Durante la guerra la mia famiglia si è divisa. Mio padre , ferito, andò con mia madre a Cerignola in ospedale. I mie due fratelli, mia sorella ed io fummo sfollati a Motta Monte Corvino (FG). D) Come hai vissuto questo periodo? R) Avevo molta paura , specialmente delle schegge che le bombe esplose scagliavano contro la gente. D Come vi siete organizzati nella vostra famiglia? R )Siamo sempre stati uniti. D) Come ti spiegavano gli avvenimenti? R) Non mi hanno mai spiegato cosa succedeva.

15 D) Cosa ti è rimasto più impresso?
R) Mio padre fu ferito come civile da una bomba. Per questo lui e mia madre andarono all’ospedale di Cerignola. Io ed i miei fratelli, Luigi, Michele e Gabriella, partimmo a piedi alla volta di Motta Monte Corvino, aiutati da alcuni conoscenti. Arrivati a Motta ci ritrovammo nel mezzo della battaglia fra tedeschi ed americani. Subito scappammo verso Lucera. Dormimmo a metà strada in un capannone con tantissima gente malata o in fin di vita, pieni di pidocchi e scabbia. La mattina , appena svegli, partimmo verso Lucera e mentre noi scappavamo, nostro padre stava morendo a causa della mancanza di medici. Giunti a Lucera aspettammo nostra madre che, appena ci vide tutti sporchi e pieni di scabbia, affiitta per la perdita di nostro padre, tristemente ci disse che avremmo dovuto aspettare a Lucera la fine della guerra e la ricostruzione della nostra casa.

16 D)Hai vissuto l’esperienza di essere sfollata o di ospitare qualche sfollato? R) Si. Tutti noi bambini fummo sfollati a Motta Monte Corvino. D) Che idea ti eri fatta dei tedeschi e degli americani? R) Mi ricordo che i tedeschi chiedevano con la forza le provviste, mentre gli americani ci aiutavano parecchio. D) Dove e come ti procuravi il cibo? R )Per i vestiti ci arrangiavamo. Avevamo le provviste dalla campagna e dagli americani che ci portavano un pane buonissimo. D)Andavi a scuola? R) Durante la guerra no, ma finita ripresi a studiare. D) Come ti spostavi? R) Camminavamo a piedi, con una bici e quando era possibile, con un carretto trainato da un asino.

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19 D) Quanti anni avevi al tempo della guerra?
Scuola Secondaria di 1° grado – “Foscolo-Altamura” – 3 A – Marica Rampino INTERVISTA ALLA SIG.RA SIRENO ANNA PAOLA (Foggia, 27 gennaio 1933) D) Quanti anni avevi al tempo della guerra? R) Avevo dieci anni quando è arrivata a Foggia, ma era già iniziata da un po’. D) Dove vi siete rifugiati? R) Siamo fuggiti col carretto trainato dal cavallo e ci siamo rifugiati prima a Troia e poi , nell’estate del 1943, a Deliceto. D) Dopo quanto tempo siete scappati? R) Dopo una settimana di bombardamenti che causarono numerosi morti nei pressi della Villa Comunale e del cimitero. D) Quando siete tornati a Foggia? R) Dopo circa un mese. Poi sono arrivati gli americani che ci hanno aiutati. Ci davano del cibo , come la cioccolata e il pane. Passavano con dei camion e gettavano il cibo ed oggetti utili sulla soglia della porta.

20 Scuola Secondaria di I grado “Foscolo-Altamura” Alunna Paola Vitofrancesco Classe 3^A
Proiettile con uncino

21 Tessera annonaria del signor Scattiglia Felice

22 Sig. Scattiglia Felice

23 Sig. Scattiglia Antonio.

24 Sig. Scattiglia Giovanni ricoverato e dimesso successivamente
Sig.Scattiglia Giovanni ricoverato e dimesso successivamente. Deceduto in battaglia

25 Sig.Scattiglia Giovanni ancora ricoverato

26 Lettera del Sig. Scattiglia Felice 2/11/1928

27 Dedichiamo questo nostro piccolo lavoro ai nostri nonni, zii, amici ed amici di amici che hanno sopportato con fierezza le prove della vita e a chi ha donato la memoria delle nostre origini: la nostra storia. Montaggio a cura degli alunni Marco Cavaliere 3^A Antonio Scopece 3^G Donato De Michele 3^G


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