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Gli alunni della terza C presentano

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Presentazione sul tema: "Gli alunni della terza C presentano"— Transcript della presentazione:

1 Gli alunni della terza C presentano
I MITI DELLA TERZA C

2 “Anche quest’anno scolastico si è concluso… Innumerevoli sono state
RACCOLTA DI MITI INVENTATI DALLA MITICA TERZA C “Anche quest’anno scolastico si è concluso… Innumerevoli sono state le cose imparate. Siamo diventati bravi lettori, abbiamo studiato le varie tipologie di testo. Grazie alle varie letture, abbiamo conosciuto tanti personaggi, reali, fantastici, a volte buffi e divertenti, viaggiato nel tempo e nello spazio, visitato castelli, boschi, città, … Guidati dalla nostra fantasia, abbiamo provato a rielaborare in modo personale i vari testi. Non è stato facile, ma ci siamo riusciti!” Gli alunni della terza C

3 IL MARE IL MARE IL MARE IL MARE IL MARE

4 LA GRANDE TEMPESTA All’inizio del mondo non c’era il mare. Un giorno Zeus, il padre degli dei, andò in collera provocando una grande tempesta. Era accaduto che il figlio Poseidone giocando sulla Terra con i suoi amici a tiro con l’arco si fece molto male e iniziò a piangere scatenando l’ira del padre. Zeus mandò sulla Terra così tanta acqua che formò un grande mare così come lo conosciamo oggi. ALESSIA

5 E da quel giorno lo chiamarono Giorgio il dio del mare.
LA CREAZIONE DEL MARE Una sera d'autunno in un castello, che si trovava sulle nuvole, un bambino di nome Giorgio suonava il suo violino. Stava imparando delle nuove note musicali. Il fratellino più piccolo, il quale era molto vivace, mentre giocava fece cadere il violino che si fece in mille pezzi. Giorgio si mise a piangere e non la smetteva più. Le sue lacrime finirono sulla terra, al punto che formarono una distesa d'acqua enorme. Giorgio formò il mare.  E da quel giorno lo chiamarono Giorgio il dio del mare. ANGELA DEL PRETE

6 In un deserto abitava una dea di nome Sea.
SEA E IL MARE In un deserto abitava una dea di nome Sea. Era bella e vanitosa ed era l’unica ad non avere un potere: le dee la prendevano in giro. Lei non voleva farsi rimproverare a vita. La sua speranza era che all’improvviso le potesse succedere qualcosa di bello per farsi accettare. Un giorno, mentre per sbaglio cadde l’acqua nel sale, si accorse che l’acqua sapida era più comoda per l’immersione. Con l’aiuto di Nettuno, ricoprì tutto il deserto di acqua salata, poi creò tante creature che abitassero lì. Nettuno permise a Sea di chiamare quel posto mare. ANGELO

7 Tanto tempo fa il mare non esisteva ancora.
Un giorno un gigante passeggiava  tra i paesi e vedeva gli uomini divertirsi insieme. Però quando il gigante si avvicinava, le persone scappavano urlando: "Un mostro, aiuto, salvateci!!!". Ogni volta che pronunciavano queste parole il gigante piangeva perché si sentiva molto solo. Un giorno il gigante pianse così tanto che riempì una fossa di acqua salata che ricoprì gran parte della superficie terrestre. Noi oggi lo chiamiamo il mare. Da quel giorno il gigante diventò famoso per aver creato il mare. CLAUDIA

8 LA GIOIA DEL MARE All’inizio del mondo, sulla terra c’era solo una grande distesa arida di crosta terrestre. Gli unici a vivere sulla terra, erano una coppia di giovani di nome Adamo ed Eva. Questi due giovani, giocavano, si volevano bene, ma con il tempo incominciarono ad annoiarsi e quindi litigavano tutti i giorni. Il Dio, osservando i due giovani, era molto triste e piangeva tutti i giorni. Le sue lacrime cadevano sulla terra ed erano molo grandi, con il tempo si formarono dei bacini di acqua che poi si unirono e nacque così il mare. Nel mare si formarono i pesci, le piante e i due giovani cominciarono di nuovo ad essere felici e a sorridere. CRISTIANO

9 UNA GRANDE POZZA D’ACQUA
UNA GRANDE POZZA D’ACQUA Un giorno gli dei erano riuniti al tavolo di Zeus per festeggiare, ridevano, mangiavano, si divertivano. Nel frattempo c’era una giovane donna che li osservava. La giovane donna si innamorò subito di Zeus, il dio degli dei. Cercò di farsi notare da lui partecipando ai balli. Infatti lui la notò subito. Dopo un po’ i due si incontrarono nel grande giardino fuori casa, lei confessa il suo amore per lui e Zeus le dice che anche lui ama lei, ma il loro amore era un amore impossibile. La giovane fanciulla scappa via, lei cominciò a piangere così tanto che dopo due giorni intorno a lei c’era una grande pozza d’acqua. Si era formato il mare. FEDERICA

10 IL MARE Una volta nell’alto cielo azzurro abitavano gli dei. Zeus, il re di tutti gli dei, mostrò al suo popolo un cofanetto: era molto speciale perché conteneva un segreto che solo lui conosceva. Una donna, incuriosita da quel cofanetto, la sera si intrufolò nel meraviglioso castello di Zeus e lo rubò. Poi lo aprì e vide un diamante luccicante e un biglietto su cui c’era scritto “Chi si farà trasportare dalla curiosità di questo cofanetto, verrà risucchiato”. La donna non credeva a quelle parole ma, mentre stava prendendo il diamante, venne risucchiata. Zeus e il suo popolo piansero per mesi la sua scomparsa. Così si formò una distesa di acqua enorme: il mare. FRANCESCA

11 COME SI È FORMATO IL MARE?
Tanto tempo fa vicino ad un mare prosciugato due bambini tristi piangevano, perché la mamma li aveva rimproverati. Erano tanto tristi, così scesero tante lacrime sui loro visi. I due bambini ritornarono a casa e la loro mamma era più arrabbiata di prima, così i due bambini ritornarono vicino al mare prosciugato. Caddero mille lacrime, ancora più di prima, e così si formò il mare. SUSY

12 LE STELLE LE STELLE LE STELLE LE STELLE LE STELLE LE STELLE LE STELLE

13 LA CREAZIONE DELLE STELLE
All’inizio del mondo nel cielo non c’era nessuna meraviglia, niente che attirasse l’attenzione degli dei. Un giorno, mentre il dio Adone dava ordini ai suoi cavalli alati, per la festa della luce, accade un fatto strano. Nel cielo comparve una palla luminosa, di grandi dimensioni. Il dio Adone ne era entusiasta, mai e poi mai si era trovato davanti a una scena così spettacolare. Allora convocò i suoi servi e il suo fidato amico Cail e disse loro: “Correte, volate in cielo e portate da me quell’enorme palla.” Tutti ebbero paura e si rifiutarono di andare. L’unico vero eroe fu Cail che si aggrappò alla sua fidata aquila e volò in cielo.

14 L’enorme massa luminosa si spostava ogni volta che Cail si avvicinava.
Allora egli prese il suo arco e la colpì con un’enorme freccia. All’improvviso una luce maestosa uscì dall’ interno della palla incandescente, insieme a tanti frammenti dorati che si fissarono nel cielo. Cail e il dio Adone li ammirarono e li chiamarono stelle. Da quel giorno ogni notte compaiono nel cielo le stelle. ANNACHIARA

15 Ecco perché vediamo il Sole con le nuvole e la Luna con le stelle.
Un tempo le stelle erano figlie del Sole. Un giorno il Sole stava cucinando il pranzo per le sue figlie, che non facevano altro che vedere i cartoni animati. Il Sole chiese alle figlie di fare i compiti, che la maestra aveva assegnato loro, ma le stelle fecero finta di non sentire quello che stava dicendo il padre e continuarono a vedere la TV. Il Sole si infuriò tanto. Così le nuvole fecero adottare le stelle dalla Luna, e il Sole adottò le nuvole, che facevano il loro dovere. Ecco perché vediamo il Sole con le nuvole e la Luna con le stelle. ANGELA FUSCO

16 All’inizio del mondo le stelle non esistevano.
Apollo, il figlio di Zeus, aveva paura del buio. Quando veniva la sera, non voleva andare a dormire in camera sua e pretendeva che il papà lo accompagnasse. Allora Zeus chiamò il Sole e prese dai suoi raggi tanti piccoli pezzetti e le chiamò stelle e disse: “Andate su in cielo e brillate ogni sera per far luce ad Apollo.” Fu così che Zeus creò le stelle e da quella sera Apollo non ebbe più paura del buio. GIULIA

17 LA CREAZIONE DELLE STELLE
All’inizio del mondo stavano per cadere sulla terra tante piccole meteoriti. Un uomo saggio decise di intervenire per salvare il pianeta: chiamò Atlante, il Dio della Terra, e lo pregò di aiutarlo. Allora Atlante costruì una scatola di ferro molto capiente, dove raccolse tutte le meteoriti che arrivavano. Una notte senza Luna, Atlante aprì la scatola e attaccò piccole lampadine sulle meteoriti per fare un po’ di luce. Dopodiché le mise su una catapulta e le lanciò nel cielo. Da quel giorno, libere nel cielo, luccicano le stelle. DAVIDE

18 COME SONO NATE LE STELLE
Tanto tempo fa quando l' universo non era ancora completo, il dio Zeus andò a fare un viaggio con suo figlio Apollo. Mentre giravano nell' universo videro una strana cosa che luccicava, allora Apollo ne prese un po' e la mise in un cofanetto. Tre giorni dopo Zeus e Apollo tornarono a casa, aprirono la scatola e videro che quella cosa luccicante presa da Apollo ora aveva preso una propria forma e il suo colore non era più argento ma oro! Ed ecco perché oggi esistono le stelle. ELISA

19 GLI OCCHI LUCENTI Tanto tempo fa, in un angolo della Terra, c’era una bambina orfana che si chiamava Nina. Nina si era innamorata di un bambino, di nome Mauro, e ogni volta che lo vedeva le batteva il cuore e gli occhi brillavano, specialmente di notte lo pensava sempre. Un giorno Nina morì ma, prima della sua scomparsa, lasciò un biglietto al suo amato con scritto “ TI AMO “. Da allora ogni sera, quando Mauro pensava a Nina, si formava una nuova stella. Ecco perché oggi il cielo è pieno di stelle. MARIALUISA

20 LA NASCITA DELLE STELLE
All’inizio del mondo la notte era tanto buia che gli uomini avevano paura. Allora decisero di illuminare il cielo di notte. Una sera gli uomini andarono sulle spiagge di sabbia dorata e fecero tante palline che, una volta lanciate nel cielo diventavano brillanti e illuminavano tutto intorno e rimanevano lì per sempre. Da allora, ovunque sulla terra, si possono ammirare nel cielo le stelle dorate e sfavillanti. SARA

21 LA NASCITA DELLE STELLE
All’inizio del mondo nel cielo non c’erano le stelle. Un giorno Nostra Madre, la dea della terra, creò i popoli e disse loro che dovevano essere fratelli. I popoli si spostavano spesso da un posto all’altro. Durante uno dei tanti viaggi fu lasciata indietro una ragazzina. Nostra Madre la chiamò e le diede un sacchetto bianco e le disse di non aprirlo qualunque cosa accadeva. La ragazzina si mise in cammino. Strada facendo, cominciò a chiedersi perché non potesse slegare il suo fagotto. Alla fine pensò di darci un’occhiata. Era pieno di stelle. Ma lei non sapeva cosa fossero. Si spaventò e cercò di rimetterle dentro, ma quelle corsero fuori insieme e si sparsero rapidamente. Tutte dovevano avere nomi diversi e dovevano essere collocate in posti precisi, ma erano sparpagliate. La ragazzina riuscì a metterne alcune nel sacco e quando giunse alla fine del viaggio, tirò fuori le poche che erano rimaste le quali furono collocate nei posti loro assegnati. È così che il cielo si è popolato di stelle ed è per questo che noi conosciamo per nome soltanto poche stelle TONIA

22 IL VENTO LA PIOGGIA

23 COME E’ NATO IL VENTO In un tempo lontano, si organizzò sulla Terra un derby di calcio tra i politici e gli dei. Berlusconi e Bersani vinsero il trofeo e lo portarono a casa. Così Berlusconi disse a suo figlio: ”Se lo rompi, ti darò una punizione.” Un giorno suo figlio stava giocando a calcio in casa con degli amici, con una pallonata ruppero il trofeo. Il padre si affacciò e quando trovò il trofeo rotto, fece un grido così forte che riuscì a spostare tutte le nuvole: si era formato il vento. Per punizione, buttò il pallone e i videogames. CARMINE

24 Si dimenticò il rubinetto aperto e cadde tutta l'acqua sulla terra.
LA PIOGGIA Un giorno Poseidone aprì le sue fontanelle per riempire la vasca dei suoi delfini. Si dimenticò il rubinetto aperto e cadde tutta l'acqua sulla terra. Da allora ogni   volta  che gli  uomini   vedevano piovere  dicevano che Poseidone aveva dimenticato il rubinetto aperto. GIANLUCA

25 LE PIANTE GLI UOMINI LA CREAZIONE

26  IL SERPENTE E LE PIANTE Tanti anni fa, nel bosco viveva un serpente di nome Waca Waca. Dove viveva non c'era la vegetazione. Un giorno, mentre il  serpente Waca Waca stava strisciando per il bosco con i suoi amici serpenti, vide  spuntare una piantina dal terreno e disse: “Che strano! Guardate,  è nata la vegetazione.” E così nei boschi comparvero alberi, arbusti e fiori. Era il 21 del mese di marzo. Da allora il serpente Waca Waca festeggia ogni anno, con tutti gli abitanti del bosco, la vegetazione in quello stesso giorno.     VIVA LA NATURA ANNA

27 Dai semi nacquero così le piante e gli altri vegetali.
COME NACQUERO LE PIANTE? Un giorno in tutto il mondo ci fu una grande festa, erano stati invitati tutti, anche gli animali, tranne i serpenti. I serpenti decisero di fare un’entrata malvagia in questa festa e prepararono un piano astuto. Quando i rettili furono pronti per l’assalto, i loro piano fallì perché, tra gli invitati, c’erano anche i domatori di serpenti che, con destrezza, li sminuzzarono. Ma dal corpo di alcuni serpenti fuoriuscirono dei semini che andarono a finire sul terreno. Dai semi nacquero così le piante e gli altri vegetali. BEATRICE

28 LA NASCITA DEGLI UOMINI
All’inizio del mondo non c’erano gli uomini: la Terra era popolata solo da piante e animali e da esseri superiori, gli Dei. Gli Dei vivevano sul monte Olimpo, ma si annoiavano tanto perché non succedeva mai nulla sulla Terra. Non erano neanche stanchi a fine giornata perché non avevano bisogno di lavorare. Così succedeva che spesso litigavano tra loro. Allora Zeus, il padre di tutti gli Dei, pensò di trovare una soluzione per impegnare gli Dei, in modo da non farli più litigare. Pensò a lungo, finché gli venne l’idea di creare esseri viventi simili a loro, ma senza poteri e mortali. Prese un po’ di terra e vi soffiò sopra, poi mescolò tutti i vizi e le virtù degli Dei e li soffiò a caso su questi esseri: nacquero così gli uomini. Da quel giorno gli Dei non litigano più, perché sono impegnati a guardare ciò che combinano gli uomini sulla Terra. LORENZO

29 VENERE E LE PIANTE MAGICHE
Tanto tempo fa, all’inizio del mondo, non c’erano piante e fiori. La dea Venere, guardandosi intorno, pensò che mancava qualcosa di bello e colorato nel mondo ma non sapeva che cosa. Un giorno prese un pennello magico e disegnò: un gambo, un pistillo e meravigliosi petali colorati. Infine, la dea creò un giardino meraviglioso per tutti gli uomini del mondo. LUDOVICA

30 IL MITO DELLA CREAZIONE scelto da VALERIA
All’inizio c’è Caos, un grande vuoto. Dal Caos nasce Eurinome, la ballerina che ha tanta voglia di danzare, ma nessun posto dove appoggiare i piedi. Eurinome decide di dividere il Cielo dal mare e comincia a volteggiare sulle onde, fino a creare un vortice intorno al proprio corpo. Da questo vortice nasce Borea, il vento. Il vento diventa sempre più forte. Eurinome allora prende il vento, lo strizza come uno straccio e lo trasforma in un serpente, lo chiama Ofione. Da Eurinome e Ofione nasce l’Uovo Universale.

31 Dall’Uovo Universale escono tutte le meraviglie del creato e Eurinome e Ofione si stabiliscono in una reggia sul Monte Olimpo. Un giorno Ofione dice: -Devo io sedere sul trono, perché io sono il creatore dell’universo!- Eurinome, furibonda, urla: - Come osi, serpente? Senza di me non saresti stato nulla. Io devo sedermi sul trono e governare tutto!- I due lottano violentemente: Eurinome, con un calcio, fa cadere tutti i denti di Ofione. Toccando la terra i denti del serpente si trasformano in esseri umani, il primo uomo si chiama Pelasgo.

32 FINE


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