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Corso 2 Psicologia dell’apprendimento e della memoria – H

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Presentazione sul tema: "Corso 2 Psicologia dell’apprendimento e della memoria – H"— Transcript della presentazione:

1 Corso 2 Psicologia dell’apprendimento e della memoria – H
Strumenti per la valutazione del funzionamento individuale e della disabilità Corso 2 Psicologia dell’apprendimento e della memoria – H

2 WHODAS II Federici, S., Meloni, F., Mancini, A., Lauriola, M., & Olivetti Belardinelli, M. (2009). World Health Organization Disability Assessment Schedule II (WHODAS II): A contribution to the Italian validation. Disability and Rehabilitation, 31(7), Prof. Stefano Federici

3 WHODAS II World Health Organization – Disability Assessment Schedule (WHO-DAS II)  sviluppato dall’OMS per valutare le limitazioni nell’attività e le restrizioni nella partecipazione vissute da un individuo, indipendentemente da una diagnosi medica. Lo schema concettuale di riferimento dello strumento è l’ICF. L’indipendenza delle valutazioni fornite dall’WHODAS II rispetto alla diagnosi medica è concettualmente compatibile con l’ICF Qual è la traduzione più corretta dell’WHODAS II? Organizzazione Mondiale della Sanità – Questionario di Valutazione della Disabilità II Organizzazione della Nazioni Unite – Schede di Valutazione del Funzionamento II Conferenza Internazionale della Salute – Questionario di Valutazione della Disabilità II Organizzazione Mondiale della Sanità – Questionario di Valutazione dell’Handicap II Che cosa valuta l’WHODAS II? Le limitazioni nell’attività e le restrizioni nella partecipazione vissute da un individuo indipendentemente da una diagnosi medica Le restrizioni nell’attività e le limitazioni nella partecipazione vissute da un individuo indipendentemente da una diagnosi medica Le limitazioni nell’attività e le restrizioni nella partecipazione vissute da un individuo conseguentemente da una diagnosi medica Le restrizioni nell’attività e le limitazioni nella partecipazione vissute da un individuo conseguentemente da una diagnosi medica Qual è lo schema concettuale di riferimento dello strumento dell’WHODAS II? Quello dell’ICF Quello dell’ICIDH Quello dell’OMS Quello della WHO L’indipendenza delle valutazioni fornite dall’WHODAS II rispetto alla diagnosi medica è concettualmente compatibile con quale classificazione? Prof. Stefano Federici

4 WHODAS II Descrizione Si propone di valutare il funzionamento dell’individuo nell’ambito di 6 domini di attività: comprensione e comunicazione (6 item), spostamenti (5 item), cura personale (4 item), interagire con le persone (5 item), attività quotidiane (4+6 item), vita sociale (6 item). L’arco di tempo considerato dalle domande relative a ciascun dominio, comprende gli ultimi 30 giorni della vita quotidiana della persona. In quali domini di attività si propone di valutare il funzionamento dell’individuo l’WHODAS II? comprensione e comunicazione, spostamenti, cura personale, interagire con le persone, attività quotidiane, vita sociale socializzazione, linguaggio, abilità adattative, attività quotidiane, vita sociale, spostamenti cura personale, interagire con le persone, attività quotidiane, socializzazione, abilità grossomotorie, abilità finomotorie spostamenti, cura personale, interagire con le persone, attività quotidiane, abilità adattative, abilità motorie Qual è l’arco di tempo considerato dalle domande relative a ciascun dominio dell’WHODAS II? gli ultimi 30 giorni della vita quotidiana della persona gli ultimi 7 giorni della vita quotidiana della persona gli ultimi 60 giorni della vita quotidiana della persona l’ultimo anno di vita quotidiana della persona Prof. Stefano Federici

5 WHODAS II Somministrazione /1 
Ai soggetti intervistati è chiesto di indicare il livello di difficoltà nessuna, lieve, discreta, molta, estrema vissuto, prendendo in considerazione come normalmente eseguono una certa attività, includendo l’uso di un qualsiasi supporto e/o l’aiuto di una persona facilitatori Per ciascun item positivamente sottoscritto, una successiva domanda chiede il numero dei giorni negli ultimi 30 giorni in cui l’intervistato ha incontrato tale difficoltà, registrandolo su una scala ordinale a 5 punti: Un solo giorno Fino a una settimana = da 2 a 7 giorni Fino a due settimane = da 8 a 14 giorni Più di due settimane = da 15 a 29 giorni Tutti i giorni = 30 giorni Viene quindi chiesto alla persona quanto le difficoltà incontrate abbiano interferito con la sua vita Ai soggetti intervistati dall’WHODAS II è chiesto di indicare il livello di difficoltà vissuto prendendo in considerazione che cosa? Come normalmente eseguono una certa attività, includendo l’uso di un qualsiasi supporto e/o l’aiuto di una persona Gli ultimi 30 giorni della vita quotidiana della persona Come normalmente eseguono una certa attività le persone con disabilità Come normalmente eseguono una certa attività le persone con normali Prof. Stefano Federici

6 WHODAS II Somministrazione /2 
Gli intervistati dovrebbero rispondere alle domande tenendo conto dei seguenti riferimenti: Grado di difficoltà l’aumento nello sforzo, il disagio o dolore, o la lentezza, o le differenze in generale; Condizioni di salute la malattia o infermità, oppure lesioni, o problemi mentali od emotivi, o legati all’abuso di alcool, o problemi legati all’abuso di droghe; Gli ultimi 30 giorni; La media tra giorni buoni e cattivi; Il modo in cui normalmente svolgono l’attività. Gli item che si riferiscono ad attività non vissute negli ultimi 30 giorni non sono classificati. Cosa si intende per grado di difficoltà nell’esecuzione di una certa attività dall’WHODAS II? L’aumento nello sforzo, il disagio o dolore, o la lentezza, o le differenze in generale Come normalmente eseguono una certa attività, includendo l’uso di un qualsiasi supporto e/o l’aiuto di una persona La malattia o infermità, oppure lesioni, o problemi mentali od emotivi, o legati all’abuso di alcool, o problemi legati all’abuso di droghe Gli ultimi 30 giorni della vita quotidiana della persona Prof. Stefano Federici

7 WHODAS II Dominio 1: Comprendere e comunicare 
Concentrarsi nel fare qualcosa per dieci minuti? Ricordare di fare cose importanti? Analizzare e trovare soluzioni ai problemi quotidiani? Apprendere un nuovo compito, per esempio, imparare come raggiungere un posto nuovo? Capire cosa dice la gente? Iniziare e portare avanti una conversazione? Prof. Stefano Federici

8 WHODAS II Dominio 2: Spostamenti 
Rimanere in piedi per lungo periodo, tipo 30 minuti? Alzarsi dalla posizione seduta? Muoversi dentro casa? Uscire di casa? Camminare per una lunga distanza tipo un chilometro [o equivalente]? Prof. Stefano Federici

9 WHODAS II Dominio 3: Cura personale  Lavarsi l’intero corpo?
Vestirsi? Nutrirsi? Rimanere da solo per pochi giorni? Prof. Stefano Federici

10 WHODAS II Dominio 4: Interagire con le persone 
Interagire con persone che non conosce? Mantenere un’amicizia? Interagire con le persone a lei vicine? Fare nuove amicizie? Attività sessuale? Prof. Stefano Federici

11 WHODAS II Dominio 5: Attività quotidiane 
Adempiere alle sue responsabilità domestiche? Fare bene le più importanti cose di casa? Finire tutto il lavoro domestico che doveva fare? Fare tutto il lavoro domestico tanto velocemente quanto di solito avviene? Suo lavoro/studio quotidiano? Fare bene i più importanti compiti lavorativi/di studio? Finire tutto il lavoro/lo studio da fare? Finire il lavoro/lo studio tanto velocemente quanto di solito avviene? Prof. Stefano Federici

12 WHODAS II Dominio 6: Vita sociale 
Ha trovato qualche problema nel partecipare, come chiunque altro, ad attività comunitarie (per esempio, feste, attività religiose o altro)? Ha trovato qualche problema a causa di barriere o ostacoli nel mondo che la circonda? Ha trovato qualche problema nel vivere con dignità a causa degli atteggiamenti o delle azioni altrui? Quanto tempo ha dedicato alla sua condizione di salute o alle sue conseguenze? Quanto è stato coinvolto emotivamente dalle sue condizioni di salute? Quanto le sue condizioni di salute hanno inciso sulle sue risorse finanziarie e quelle della sua famiglia? Quanti problemi ha avuto la sua famiglia a causa dei suoi problemi di salute? Quanti problemi ha avuto nel fare cose da solo per relax o per suo piacere? Prof. Stefano Federici

13 Il comportamento adattivo
esprime l’interazione dell’individuo con il proprio ambiente. Esso riguarda le attività quotidiane che un soggetto deve compiere per essere: sufficientemente autonomo capace cioè di realizzare quei compiti o quelle attività che l’ambiente sociale si aspetta da lui per svolgere in modo adeguato i compiti conseguenti al proprio ruolo sociale saper prendere decisioni e fare scelte responsabilmente così da soddisfare le attese dell’ambiente per un individuo di pari età e contesto culturale accettare una responsabilità quale membro di un gruppo e di conformarsi alle aspettative dello stesso. Slide tratte sono da: Meazzini Pilone M. (1997) – Le abilità di autonomia: come insegnarle. In Meazzini, Handicap. Sparrow, S. S., Balla, D. A., & Cicchetti, S. V. (2003). Vineland Adaptive Behavior Scales - Manuale. Firenze: Organizzazioni Speciali Prof. Stefano Federici

14 Il comportamento adattivo
età-specifico nel senso che si sviluppa durante l’età evolutiva e declina in età avanzata contesto-specifico nel senso che per ciascuna classe di età i livelli di comportamento adattivo adeguati non sono definibili in assoluto poiché dipendono dalle aspettative dell’ambiente espressione di una performance tipica ossia riguarda le attività che l’individuo svolge abitualmente e non invece quelle che potrebbe svolgere se, ad esempio, ne avesse le opportunità o fosse sufficientemente motivato. un costrutto multidimensionale sebbene non vi sia ancora accordo sulla natura e sul numero dei tali fattori. Slide tratte sono da: Meazzini Pilone M. (1997) – Le abilità di autonomia: come insegnarle. In Meazzini, Handicap. Sparrow, S. S., Balla, D. A., & Cicchetti, S. V. (2003). Vineland Adaptive Behavior Scales - Manuale. Firenze: Organizzazioni Speciali Prof. Stefano Federici

15 Il comportamento adattivo
Negli anni ’60 in America il comportamento adattivo è  utilizzato per realizzare diagnosi e per pianificare interventi riabilitativi nel caso di soggetti con ritardo mentale. Negli anni ’70 il comportamento adattivo  si comincia a rilevare per favorire l’integrazione nella comunità di tutti i soggetti con disabilità. La valutazione del comportamento adattivo consentiva infatti di descrivere le competenze dei soggetti come comportamenti specifici che si manifestano nella vita quotidiana: pianificare interventi per incrementare le autonomie dei soggetti e valutare le possibilità di integrarsi nella comunità. Si diffuse anche la pratica di rilevare il comportamento adattivo per identificare i soggetti che richiedevano programmi scolastici individualizzati e che quindi dovevano frequentare classi differenziate. Fino ad allora tale identificazione veniva realizzata valutando le abilità cognitive del soggetto con test specifici della cultura nord-americana. In tale modo però le minoranze culturali ottenevano prestazioni inferiori alla media ed erano quindi sovrarappresentate nelle classi speciali: la valutazione del comportamento adattivo invece era meno sensibile a tali differenze culturali e permetteva pertanto una valutazione più equa delle competenze di tutti i soggetti. Sparrow, S. S., Balla, D. A., & Cicchetti, S. V. (2003). Vineland Adaptive Behavior Scales - Manuale. Firenze: Organizzazioni Speciali. Prof. Stefano Federici

16 Il comportamento adattivo
Nel 1992 l’AAMR (American Association of Mental Retardation) ha proposto una definizione basata su 10 distinte aree di abilità adattive: Comunicazione, Cura di se stesso. Abilità domestiche, Socializzazione, Uso dei servizi della comunità, Orientamento di se stesso, Salute e sicurezza, Abilità accademiche, Tempo libero, Lavoro. Nel 1999 l’AAMR ha modificato tale definizione in un insieme di 12 abilità adattive da valutare a casa, a scuola (o al lavoro) e nella comunità: Abilità espressive, Abilità recettive, Abilità scolastiche di lettura/scrittura, Abilità scolastiche di calcolo, Abilità sociali, Gestione del tempo libero, Cura di sé, Cura della propria salute, Sicurezza, Abilità domestiche, Abilità lavorative, Uso dei servizi della comunità. Sparrow, S. S., Balla, D. A., & Cicchetti, S. V. (2003). Vineland Adaptive Behavior Scales - Manuale. Firenze: Organizzazioni Speciali. Attualmente non è disponibile un singolo strumento di misura che consenta di rilevare tutte queste aree Prof. Stefano Federici

17 Il comportamento adattivo
Le 4 aree principali di abilità che secondo molti autori ogni scala di comportamento adattivo dovrebbe rilevare sono: Comunicazione comprensione e produzione del linguaggio scritto e orale, utilizzo del denaro Abilità quotidiane cura di sé, attività domestiche. uso dei servizi della comunità e attività lavorative/professionali Socializzazione sviluppo di relazioni interpersonali, sensibilità, comprensione e problem-solving sociale, attività ludiche e di tempo libero, autocontrollo e rispetto delle regole sociali Abilità motorie fini e grossolane Sparrow, S. S., Balla, D. A., & Cicchetti, S. V. (2003). Vineland Adaptive Behavior Scales - Manuale. Firenze: Organizzazioni Speciali. Quali sono le 4 aree principali di abilità che secondo molti autori ogni scala di comportamento adattivo dovrebbe rilevare? Comunicazione, abilità quotidiane, socializzazione, abilità motorie Comprensione e comunicazione, spostamenti, cura personale, interagire con le persone, attività quotidiane, vita sociale Età-specifico, contesto-specifico, espressione di una performance tipica, un costrutto multidimensionale le limitazioni nell’attività e le restrizioni nella partecipazione vissute da un individuo indipendentemente da una diagnosi medica Prof. Stefano Federici

18 Test – ABI: 5 scale L’ABI è formato da 5 scale: abilità di autonomia, comunicazione, sociali, scolastiche e lavorative. Ogni item è valutato su una scala tipo-Likert con punteggi da 0 a 3. Il punteggio 0 indica che l’alunno oggetto della valutazione non esegue l’abilità descritta dall’item in questione; il punteggio 1 indica che l’alunno sta appena cominciando ad eseguire quell’abilità; il punteggio 2 indica che l’alunno esegue il compito ma non con buona regolarità e padronanza; il punteggio 3 indica che l’alunno padroneggia pienamente l’abilità. Slide tratte da: Brown, L., & James, E. L. (1987). Test ABI - Test di valutazione del comportamento adattivo nell'handicappato. Trento: Erickson. Da quante scale è formato l’ABI? 5 scale: abilità di autonomia, comunicazione, sociali, scolastiche e lavorative 4 scale: comunicazione, abilità quotidiane, socializzazione, abilità motorie 2 scale: le limitazioni nell’attività e le restrizioni nella partecipazione 3 scale: comunicazione, abilità quotidiane, socializzazione Prof. Stefano Federici

19 Test – ABI: Versioni Versioni Ci sono 2 versioni 
ABI: con 5 scale indipendenti Utilizzato per una valutazione approfondita delle capacità adattive totali del soggetto o desidera un profilo ampio dei “punti di forza” e dei deficit in molte aree ABI-Forma Breve: per una stima rapida delle capacità adattive generali del soggetto Quante versioni abbiamo dell’ABI? 2 versioni: una completa con 5 scale indipendenti ed una breve per una stima rapida 1 versione completa con 5 scale indipendenti 3 versioni: una completa con 5 scale indipendenti, una per la scuola ed una breve per una stima rapida 2 versioni: una completa con 5 scale indipendenti ed una per la scuola 5 versioni di cui una sola tradotta in italiano, cioè quella completa con 5 scale indipendenti ed una breve per una stima rapida Prof. Stefano Federici

20 Test – ABI: Somministrazione
Somministrazione dell’ABI  All’esaminatore che compila l’ABI servirà una copia del protocollo del test ed una penna o una matita. La compilazione non richiederà più di minuti per tutte e cinque le scale. Tuttavia le varie scale possono essere compilate in momenti distinti a seconda delle esigenze dell’esaminatore e non è necessario che siano completate tutte in una volta. Le istruzioni per la compilazione del test sono stampate in alto su ogni pagina del protocollo di risposta di ogni scala e sono riprodotte qui di seguito: La scala comprende n°... items. Alcuni di questi descriveranno il vostro alunno molto bene, altri meno. Dovrete indicare in che misura l’alunno padroneggia le abilità descritte dall’item. Fate un cerchietto sul numero 3 quando l’alunno dimostra una piena padronanza dell’abilità in questione. Fate un cerchietto sul 2 quando l’alunno esegue il compito, ma non con buona regolarità e padronanza. Il numero 1 indica che l’alunno sta appena cominciando ad eseguire il compito. Lo 0 indica che l’alunno non è in grado di eseguire il compito descritto dall’item. Prof. Stefano Federici

21 Test – ABI: ordine degli item
Ordine degli item delle scale ABI  Gli item delle scale ABI sono stati ordinati seguendo un criterio di difficoltà crescente: Il primo è più semplice e l’ultimo più difficile. Iniziate dall’item 1 delle scale ABI quando state valutando un bambino molto piccolo o un alunno con sospetto di ritardo mentale. Altrimenti iniziate la valutazione dai seguenti items: bambini di 5-6 anni  iniziate dall’item 1 bambini di 7-8 anni  iniziate dall’item 5 bambini di 9-10 anni  iniziate dall’item 10 bambini di anni  iniziate dall’item 15 bambini di 13 o più anni  iniziate dall’item 20 Usando i punti di partenza suggeriti sopra, l’esaminatore dovrebbe essere in grado di ottenere il livello minimo per la maggioranza dei soggetti valutati senza dover tornare indietro nella serie di item. L’esaminatore può cominciare a valutare gli alunni più brillanti partendo da un livello più alto di quello che si ritiene rappresentativo delle loro abilità. Allo stesso modo, nella valutazione degli alunni di abilità inferiori, l’esaminatore può partire da un livello più basso di quello che si ritiene rappresentativo della loro capacità. Prof. Stefano Federici

22 Test – ABI: Il calcolo dei livelli
Il livello minimo (basale) è il livello in cui il soggetto supera tutti gli items  È definito come 5 item consecutivi che ricevono il punteggio perfetto di 3 punti. Il livello massimo (tetto) è il livello al quale il soggetto fallisce tutti gli items  È raggiunto quando il soggetto non guadagna alcun punto (punteggio 0) in 5 item consecutivi. Cos’è il livello minimo (basale) nella scala ABI? È il livello raggiunto quando il soggetto supera 5 item consecutivi con punteggio perfetto di 3 punti Il livello massimo al quale il soggetto fallisce tutti gli items È il livello raggiunto quando il soggetto non guadagna alcun punto (punteggio 0) in 5 item consecutivi È il livello in cui il soggetto supera 3 item consecutivi con punteggio perfetto di 5 punti Cos’è il livello massimo (tetto) nella scala ABI? È il livello in cui il soggetto supera 5 item consecutivi con punteggio perfetto di 3 punti È il livello in cui il soggetto supera 3 item consecutivi con punteggio minimo di 0 punti Prof. Stefano Federici

23 Test – ABI: riassunto della somministrazione
Riassumendo: l’esaminatore comincerà la valutazione dall’item numero 1 con alunni molto piccoli o sospettati di ritardo mentale. Altrimenti potrà partire dall’item suggerito per l’età corrispondente; l’esaminatore che abbia una certa familiarità con l’alunno oggetto della valutazione (e dovrebbe averla in ogni caso), saprà se l’alunno si colloca nella media o sopra di essa in una particolare area; in questo caso la valutazione potrebbe iniziare da un item leggermente superiore a quello suggerito. Se ci si aspetta una scarsa prestazione, si può invece partire da un item leggermente inferiore a quello suggerito, ed anche addirittura dall’item numero 1. Prof. Stefano Federici

24 Test – ABI: Esempi di corretta applicazione dei livelli minimo e massimo e di calcolo del punteggio grezzo La regola è  Quando si incontrano due o più basali, viene accettato come vero quello più alto; viceversa, quando si trovano due o più massimi, si accetta come vero quello più basso. Prof. Stefano Federici

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27 Test – ABI: Scala abilità scolastiche
Riconosce le lettere dell’alfabeto anche quando non sono ordinate in sequenza. Riconosce il proprio nome scritto o stampato Legge globalmente alcune semplici parole Segue indicazioni scritte: di sottolineare, di tracciare un cerchio o una croce Svolge semplici compiti di matematica (addizioni e sottrazioni) Copia informazioni da una lavagna, da un foglio, da un libro Esegue facili compiti di lettura (leggere semplici frasi e paragrafi) Conosce il significato dei simboli aritmetici (+, -,x, :, =) Conosce nome e valore di monete e banconote Segue le istruzioni date oralmente dall’insegnante Sa disporre le parole in ordine alfabetico Esegue i compiti scolastici in modo ordinato e leggibile Memorizza materiale didattico (una canzone, la tabellina, ecc.) quando è necessario Chiede chiarimenti sui compiti assegnati se non li ha ben compresi Mantiene l’impegno in una attività nonostante i problemi o i fallimenti iniziali Porta a termine e consegna in tempo i compiti in classe o a casa Lavora in modo autonomo, senza bisogno di aiuto supervisione Legge e segue istruzioni scritte Esegue compiti di lettura di media difficoltà (leggere un libro di testo, semplici articoli di quotidiani e settimanali) Sa svolgere in modo adeguato compiti su vari argomenti (sociali, scientifici, ecc.) Sa usare una calcolatrice per fare i conti Comprende i concetti basilari della misurazione (metri, litri, ecc.) Esegue compiti scritti di media difficoltà (riassunti, componimenti, poesie) Usa autonomamente strumenti di consultazione (dizionari, enciclopedie) Ricontrolla i compiti prima di consegnarli Legge diagrammi, grafici, tabelle in modo adeguato È in grado di aiutare altri nelle attività didattiche Esegue compiti di matematica di media difficoltà (problemi con divisioni, decimali, frazioni, percentuali) Prende appunti in modo adeguato durante le spiegazioni Sa svolgere compiti di matematica con problemi di geometria e algebra 0 = non esegue l’abilità; 1 = sta appena cominciando ad eseguire quell’abilità; 2 = esegue il compito ma non con buona regolarità e padronanza; 3 = padroneggia pienamente l’abilità. Livello minimo (basale) = 5 item consecutivi con 3 punti. Livello massimo (tetto) = 5 item consecutivi con 0 punti Quale tra i seguenti è un item della scala abilità scolastiche dell’ABI? Esegue compiti scritti di media difficoltà (riassunti, componimenti, poesie) Fa ed accetta complimenti, elogi ed esprime il proprio affetto in modo appropriato Conosce nome e valore di monete e banconote Si serve della scrittura per fornire informazioni agli altri Prof. Stefano Federici

28 Test – ABI: Scala abilità sociali
Mantiene il contatto oculare e l’attenzione quando si rapporta alle altre persone Entra in contatto fisico nei modi dovuti con le altre persone Inizia interazioni con altre persone Esprime il proprio apprezzamento in modo appropriato Mostra un adeguato senso dello humor Fa il proprio lavoro senza disturbare gli altri Comprende e accetta le conseguenze del proprio comportamento Fa ed accetta complimenti, elogi ed esprime il proprio affetto in modo appropriato Fa commenti appropriati nelle conversazioni o nelle discussioni di gruppo Risponde in modo appropriato ai suggerimenti o alle critiche degli altri Si trattiene dal dire “parolacce” È consapevole dell’immagine che le altre persone hanno di lui Si comporta in modo appropriato di fronte alle aggressioni, alle molestie ed ai comportamenti inadeguati degli altri Sa presentare le persone in modo appropriato Sa organizzare e condurre attività di gruppo Conosce le altre persone e si rivolge loro chiamandole per nome Divide le cose con altre persone Fornisce o offre aiuto alle altre persone quando la situazione lo richiede Rispetta le cose di proprietà altrui Fa e mantiene amicizie Rispetta i turni con gli altri Usa espressioni sociali appropriate (“per favore”, “ciao”, “grazie”, ecc.) Segue le regole della classe o del posto di lavoro Partecipa volentieri ed in modo appropriato alle attività di gruppo Si rapporta agli altri senza mettere in atto comportamenti fisici o verbali indesiderabili Si attiene alle leggi o alle regole della Comunità Dimostra interesse per le idee e le attività degli altri Partecipa ad attività ricreative organizzate Va d’accordo con i compagni di scuola o di lavoro Richiede informazioni o assistenza agli altri in modo appropriato 0 = non esegue l’abilità; 1 = sta appena cominciando ad eseguire quell’abilità; 2 = esegue il compito ma non con buona regolarità e padronanza; 3 = padroneggia pienamente l’abilità. Livello minimo (basale) = 5 item consecutivi con 3 punti. Livello massimo (tetto) = 5 item consecutivi con 0 punti Quale tra i seguenti è un item della scala abilità sociali dell’ABI? Dimostra interesse per le idee e le attività degli altri Memorizza materiale didattico (una canzone, la tabellina, ecc.) quando è necessario Organizza le proprie attività di tempo libero (hobby, letture, cinema, ecc.) Usa espressioni verbali grammaticalmente accettabili Prof. Stefano Federici

29 Test – ABI: Scala abilità di autonomia
Si sposta autonomamente da un posto all’altro, a scuola o sul posto di lavoro Esegue autonomamente le varie attività di igiene personale A tavola mantiene un comportamento accettabile Conosce il significato delle insegne pubbliche (es., Uscita, Entrata, Stop, Toilette, Bar, ecc.) Ha cura delle sue proprietà Conosce il proprio indirizzo (via, numero civico, città) Conosce nome e valore di monete e banconote Conosce la propria data di nascita (giorno, mese, anno) Fa telefonate urbane senza bisogno di aiuto Cerca l’aiuto appropriato in caso di emergenza Sa adoperare piccoli elettrodomestici (es., tostapane, aspirapolvere) Sa leggere l’ora da un orologio digitale o analogico (a lancette) Organizza le proprie attività di tempo libero (hobby, letture, cinema, ecc.) Esegue le principali faccende domestiche (lavare i piatti, pulire) Sa ordinare un pasto in un esercizio pubblico (es., al ristorante) Sa prepararsi dei semplici pasti Scrive lettere personali Cerca assistenza medica quando percepisce segni di malattia Sa consultare dizionari, enciclopedie, elenchi telefonici, ecc. Conosce il costo approssimativo dei generi più comuni È capace di acquistare francobolli e spedire lettere dall’Ufficio Postale Conosce i principi fondamentali del primo soccorso Prende i farmaci prescritti senza bisogno di supervisione Fa telefonate extra-urbane senza bisogno di aiuto Raggiunge autonomamente la scuola o il luogo di lavoro (conosce e sceglie i mezzi, gli orari e le fermate appropriate) Lava e rammenda i propri vestiti È capace di fare una spesa di generi alimentari Usa autonomamente i mezzi di trasporto pubblico (autobus, treno, taxi, ecc.) Programma dei menu giornalieri/settimanali equilibrati Conosce i principali Servizi Pubblici (Servizi Socio-Sanitari, Uffici Comunali, Ufficio di Collocamento, ecc.) 0 = non esegue l’abilità; 1 = sta appena cominciando ad eseguire quell’abilità; 2 = esegue il compito ma non con buona regolarità e padronanza; 3 = padroneggia pienamente l’abilità. Livello minimo (basale) = 5 item consecutivi con 3 punti. Livello massimo (tetto) = 5 item consecutivi con 0 punti Quale tra i seguenti è un item della scala abilità di autonomi dell’ABI? Sa consultare dizionari, enciclopedie, elenchi telefonici, ecc. Sa raccontare accuratamente una storia letta Sa insegnare semplici informazioni alle altre persone Nessuno di questi Prof. Stefano Federici

30 Test – ABI: Scala abilità di comunicazione
Comunica verbalmente agli altri i propri bisogni e desideri Parla volentieri con le altre persone Parla usando un tono di voce appropriato Inizia una conversazione con gli altri Fa domande per ottenere informazioni dagli altri Si serve del linguaggio verbale per fornire informazioni agli altri Aspetta il proprio turno per parlare nel corso di una conversazione Usa un linguaggio chiaro ed intellegibile (articolazione, fluidità e tono di voce appropriati) Comprende e sa usare un numero di vocaboli appropriato alla sua età Esprime i propri sentimenti e le proprie opinioni Usa frasi complete, di lunghezza appropriata Segue le istruzioni verbali date al gruppo Usa espressioni verbali grammaticalmente accettabili Risponde correttamente alle domande su un racconto che ha appena ascoltato Sostiene e termina una conversazione in modo appropriato Comprende le informazioni presentate oralmente in una lezione Comprende informazioni mediate dai mezzi audiovisivi (televisione, cinema, ecc.) Usa il linguaggio verbale con finalità creative o di fantasia Comprende ed usa un repertorio di parole scritte appropriato alla sua età Sa raccontare accuratamente una storia letta Comunica agli altri in forma scritta i propri bisogni e desideri Si serve della scrittura per fornire informazioni agli altri Usa la comunicazione scritta con finalità creative o di fantasia. Scrive in modo grammaticalmente accettabile Comprende le espressioni idiomatiche, i modi di dire e le espressioni dialettali Adatta il proprio linguaggio agli ascoltatori ed al particolare contesto in cui si trova Usa in modo corretto la punteggiatura e le maiuscole Comprende le informazioni mediate dai mezzi di stampa (quotidiani, settimanali, ecc.) Sa descrivere e spiegare verbalmente dei concetti, delle idee astratte Risponde correttamente alle domande su un racconto che ha appena letto Sa tenere un discorso o una relazione orale davanti a un gruppo di persone Sa descrivere e spiegare in forma scritta dei concetti o delle idee astratte 0 = non esegue l’abilità; 1 = sta appena cominciando ad eseguire quell’abilità; 2 = esegue il compito ma non con buona regolarità e padronanza; 3 = padroneggia pienamente l’abilità. Livello minimo (basale) = 5 item consecutivi con 3 punti. Livello massimo (tetto) = 5 item consecutivi con 0 punti Quale tra i seguenti è un item della scala abilità di comunicazione dell’ABI? Nessuno di questi Segue le istruzioni date oralmente dall’insegnante Va d’accordo con i compagni di scuola o di lavoro Sa ordinare un pasto in un esercizio pubblico (es., al ristorante) Prof. Stefano Federici

31 Test – ABI: Scala abilità lavorative
Arriva puntuale a scuola o al lavoro Esegue le attività in modo da non mettere in pericolo se stesso e gli altri Chiede il permesso prima di lasciare il posto in classe o di lavoro Mantiene l’attenzione e l’impegno durante l’arco della giornata scolastica o lavorativa Accetta i compiti assegnati dall’insegnante o dal supervisore senza lamentele Inizia il proprio lavoro senza disturbare gli altri Porta con sé e sa organizzare il materiale necessario per svolgere un compito Esegue i compiti con un minimo di (o senza) supervisione Continua il lavoro finché ha completato i compiti assegnati Sa cosa fare dopo aver completato il compito Trae beneficio da un “feedback” costruttivo o da correzioni da parte di altre persone Esegue con accuratezza i compiti che gli sono assegnati Sa smontare e rimontare oggetti Sa usare semplici attrezzi (un cacciavite, un martello, ecc.) Conosce delle attività lavorative che potrebbe realisticamente intraprendere Utilizza adeguate strategie di problem solving nelle attività lavorative Segue un programma di lavoro Sa trasmettere agli altri informazioni scritte dietro richiesta Controlla il proprio lavoro al termine di un compito Fa una scaletta appropriata delle priorità nel completare un compito Sa insegnare semplici informazioni alle altre persone Generalizza le abilità scolastiche o lavorative ad altri ambienti scolastici o di lavoro Sa gestire i soldi e spenderli responsabilmente Compila una domanda di Lavoro Stabilisce autonomamente un programma di lavoro Esegue compiti che richiedono un’abilità di lettura a livello di prima media Sa scrivere una lettera commerciale È in grado di fare da supervisore ad altre persone 0 = non esegue l’abilità; 1 = sta appena cominciando ad eseguire quell’abilità; 2 = esegue il compito ma non con buona regolarità e padronanza; 3 = padroneggia pienamente l’abilità. Livello minimo (basale) = 5 item consecutivi con 3 punti. Livello massimo (tetto) = 5 item consecutivi con 0 punti Quale tra i seguenti è un item della scala abilità lavorative dell’ABI? Sa usare semplici attrezzi (un cacciavite, un martello, ecc.) Parla usando un tono di voce appropriato Ha cura delle sue proprietà Rispetta i turni con gli altri Prof. Stefano Federici

32 Le Vineland Adaptive Behavior Scales
Le Vineland Adaptive Behavior Scales  valutano l’autonomia personale e la responsabilità sociale delle persone dalla nascita fino all’età adulta. Le scale sono utilizzabili con soggetti normodotati o con disabilità. Non richiedono la diretta somministrazione delle prove al soggetto in esame, ma la compilazione assieme a una persona che lo conosca in modo approfondito. Le scale Vineland in particolare non misurano l’intero insieme di abilità adattive, ma permettono la rilevazione delle quattro dimensioni che ogni scala di comportamento adattivo dovrebbe rilevare: Comunicazione, Abilità quotidiane, Socializzazione e Abilità motorie. Slide tratte da: Sparrow, S. S., Balla, D. A., & Cicchetti, S. V. (2003). Vineland Adaptive Behavior Scales - Manuale. Firenze: Organizzazioni Speciali. Prof. Stefano Federici

33 La Vineland: versioni e misure
Intervista - Forma breve Intervista - Forma completa (versione italiana) Versione per la scuola Le 3 versioni differiscono nel numero di item e di materiali e nel metodo di somministrazione. Misure Ogni versione misura i livelli di sviluppo, da 0 a 18 anni del comportamento adattivo in 4 scale: Comunicazione, Abilità quotidiane, Socializzazione e Abilità motorie Di quante scale è composta la Vineland? 4 scale: comunicazione, abilità quotidiane, socializzazione e abilità motorie 5 scale: comunicazione, abilità quotidiane, socializzazione, abilità grossomotorie e abilità finomotorie 3 scale: comunicazione, abilità quotidiane, socializzazione 6 scale: comunicazione, abilità quotidiane, socializzazione, abilità scolastiche, abilità grossomotorie e abilità finomotorie Quante versioni italiane abbiamo della Vineland? 1 sola versione: l’Intervista – forma completa 1 sola versione: l’Intervista per la scuola 1 sola versione: l’Intervista – forma breve 3 versioni: l’Intervista completa, breve e per la scuola Prof. Stefano Federici

34 Tabella 1: Contenuto degli item della Vineland
Comunicazione Ricezione Ciò che il soggetto comprende Espressione Ciò che il soggetto dice Scrittura Ciò che il soggetto legge e scrive Abilità quotidiane Personale Come il soggetto mangia, si veste e cura l’igiene personale Domestico Quali lavori domestici il soggetto compie Comunità Come il soggetto usa tempo, denaro, telefono e proprie capacita lavorative Socializzazione Relazioni interpersonali Come il soggetto interagisce con gli altri Gioco e tempo libero Come il soggetto gioca e impiega il tempo libero Regole sociali Come il soggetto manifesta senso di responsabilità e sensibilità verso gli altri Abilità motorie Grossolane Come il soggetto usa braccia e gambe per il movimento e la coordinazione Fini Come il soggetto usa mani e dita per manipolare oggetti Scala composta Scala composta dalle scale comunicazione, abilità quotidiane, socializzazione e abilità motorie Prof. Stefano Federici

35 La Vineland: la Forma completa
Forma completa di 540 item Consente una valutazione analitica del comportamento adattivo tale da consentire la preparazione di programmi individuali educativi o riabilitativi. Si somministra tramite un’intervista semistrutturata a un genitore o a un responsabile di un soggetto di età compresa tra 0 e i 18 anni e 11 mesi o di un adulto con disabilità. Il tempo di somministrazione per la Forma completa è normalmente compreso fra i 60 e i 90 minuti. La Forma completa comprende: un questionario e un protocollo per il conteggio. Come si somministra la versione completa della Vineland? tramite un’intervista semistrutturata a un genitore o a un responsabile di un soggetto di età compresa tra 0 e i 18 anni e 11 mesi o di un adulto con disabilità tramite un’intervista semistrutturata ad un soggetto di età compresa tra 0 e i 18 anni e 11 mesi o di un adulto con disabilità tramite un’intervista semistrutturata a un genitore o a un responsabile di un soggetto con disabilità di età compresa tra 0 e i 18 anni e 11 mesi tramite un’intervista semistrutturata ad un soggetto disabile di età compresa tra 0 e i 18 anni e 11 mesi Prof. Stefano Federici

36 La Vineland: Applicazioni in campo educativo
Applicazioni  Pianificazione di programmi educativi e riabilitativi In anni recenti è stata posta maggiore enfasi sullo sviluppo di programmi educativi o riabilitativi con obiettivi rilevanti per le necessità di un individuo. Molti pongono l’accento sulle abilità necessarie ad essere sufficienti in ambito personale e sociale, abilità valutate dalle Vineland. La Forma completa indica i punti di forza e di debolezza in specifiche aree del comportamento adattivo: queste informazioni possono essere utilizzate per selezionare il tipo di programma più adatto per l’individuo, per esplicitare le attività da enfatizzare nel programma, per monitorare i progressi durante tale programma e per valutarne l’esito finale. Come possono essere utilizzate nella scuola le informazioni ottenute dalla Forma completa della Vineland? Per selezionare il tipo di programma più adatto per l’individuo, per esplicitare le attività da enfatizzare nel programma, per monitorare i progressi durante tale programma e per valutarne l’esito finale Per diagnosticare le condizioni patologiche dell’alunno e deciderne l’inserimento in classi speciali con programmi riabilitativi specifici e finalizzati. Per valutare il funzionamento individuale e la disabilità di alunni disabili al fine di misurare le loro limitazioni nelle abilità e restrizioni nella partecipazione sociale Per redigere una diagnosi funzionale e procedere alla certificazione di alunno portatore di handicap da utilizzare nell’istituto scolastico di appartenenza dell’alunno Prof. Stefano Federici

37 La Vineland: Requisiti dell’intervistatore
La compilazione e l’attribuzione del punteggio devono essere realizzate da uno psicologo, un operatore sociale o da altro professionista con formazione ed esperienza nella valutazione individuale e nell’interpretazione dei test. Formazione del professionista  inerente lo sviluppo dei comportamenti umani e la loro misurazione conoscenze sui soggetti con disabilità addestrato alle tecniche di intervista e avere esperienza di compilazione e interpretazione di scale di comportamento adattivo. Requisiti specifici la conoscenza degli item delle Vineland e dei criteri di attribuzione del punteggio e adeguate doti personali, quali un atteggiamento professionale gradevole e incoraggiante e la capacità di mettere a proprio agio l’interlocutore. Prof. Stefano Federici

38 La Vineland: Caratteristiche dell’intervistato
La persona che risponde all’intervista deve essere l’adulto che meglio conosce il comportamento del soggetto da valutare. Se la persona da valutare vive in famiglia la persona più appropriata a rispondere è il genitore o un nonno se è lui ad occuparsi del soggetto. Se la persona da valutare non vive in famiglia ma in istituti residenziali l’individuo da intervistare sarà il responsabile che meglio conosce il soggetto. Dovrebbe esserci un solo intervistato  Quando mancano conoscenze sufficienti delle attività del soggetto in tutte le scale, può essere necessario ricorrere a più persone deputate a rispondere. Quali devono essere le caratteristiche dell’intervistato? Un adulto che meglio conosce il comportamento del soggetto da valutare Un disabile che meglio conosce il proprio funzionamento e disabilità Un insegnante che meglio conosce il comportamento dell’alunno da valutare Un responsabile che meglio conosce il comportamento dei disabili Prof. Stefano Federici

39 La Vineland: Materiali
Materiali necessari per condurre l’intervista  Appendice A del manuale riguardante i criteri di attribuzione del punteggio agli item, il questionario, Il questionario consta di 540 item ed è così composto: un frontespizio per annotare le informazioni sul soggetto, sull’intervistato e sull’intervistatore, 14 pagine relative alle 4 scale. I punteggi agli item devono essere segnati nella colonna del punteggio alla destra degli stessi. A conclusione di ogni subscala si possono indicare i commenti dell’intervistatore. il protocollo per il conteggio e diverse matite appuntite. Di che cosa tratta l’Appendice A del Manuale del Vineland? Dei criteri di attribuzione del punteggio agli item Delle scale e subscale del questionario Degli item target e cluster del questionario Dei criteri basali e massimi dei punteggi Prof. Stefano Federici

40 La Vineland: Scale, subscale e Item target
Item della Forma completa  All’interno delle scale gli item sono organizzati in subscale; ogni subscala è raggruppata in cluster costituiti da 2 a 8 item elencati in ordine evolutivo, ovverosia, in modo da rappresentare le abilità sequenziali richieste per padroneggiare il più alto livello o item target di ogni cluster. Questa disposizione degli item permette di individuare le attività specifiche da insegnare in sequenza evolutiva per sviluppare l’abilità target. L’item target A di Prime forme di comprensione precede l’item target B di Prime forme di ascolto. Questo perché l’abilità o il comportamento relativi all’item target di Prime forme di ascolto si manifesta più tardi nello sviluppo. RICEZIONE A. Prime forme di comprensione B. Prime forme di ascolto 1. Gira occhi e capo in direzione di un suono 2. Alza le braccia quando chi si occupa di lui dice “vieni qui” o “su” 3. Mostra di comprendere il significato di “no” 4. Mostra di comprendere il significato di almeno dieci parole 5. Mostra di comprendere il significato di “ssss” 6. Mostra di comprendere il significato di “sì” o “va bene” 1. Ascolta almeno per un attimo quando chi si occupa di lui gli parla 2. Ascolta attentamente le istruzioni 3. Ascolta una storia per almeno cinque minuti Perché ogni subscala è raggruppata in cluster costituiti da 2 a 8 item elencati in ordine evolutivo? Per poter meglio individuare le attività specifiche da insegnare in sequenza evolutiva al fine di sviluppare l’abilità indicata dall’item target Per poter meglio individuare le attività dove l’alunno difetta e aiutarlo in programmi specifici di riabilitazione Per poter meglio individuare i quoziente di intelligenza dell’alunno e quindi procedere con una diagnosi relativa al suo ritardo mentale Nessuna di questa Item target cluster cluster Prof. Stefano Federici

41 La Vineland: Preparativi per la compilazione
Per preparare l’intervista con la Forma completa, l’intervistatore deve: compilare il frontespizio del questionario; determinare il punto di partenza per ciascuna delle subscale secondo l’età cronologica, mentale o sociale del soggetto; segnare il punto di partenza per la data età in ogni subscala; esaminare tutti gli item e i criteri di attribuzione del punteggio che devono essere utilizzati nell’intervista (Appendice A). Compilazione del frontespizio del questionario  È necessario indicare il nome, il sesso, la data dell’intervista, la data di nascita e l’età cronologica del soggetto. Allo stesso modo, sono da indicare l’età utilizzata come punto di partenza e la classificazione di tale età (cronologica, mentale o sociale) Calcolo dell’età cronologica Per calcolare l’età cronologica, si devono sottrarre, nell’ordine, i giorni, mesi e anni della data di nascita del soggetto dai giorni, mesi e anni in cui si realizza l’intervista Vineland ( slide). Che cos’è l’età cronologica dell’intervistato secondo la Vineland? L’età che si ottiene sottraendo, nell’ordine, i giorni, mesi e anni della data di nascita del soggetto dai giorni, mesi e anni in cui si realizza l’intervista Vineland L’età che si ottiene sommando, nell’ordine, i giorni, mesi e anni alla data di nascita del soggetto ai giorni, mesi e anni in cui si realizza l’intervista Vineland L’età che si ottiene dividendo, nell’ordine, i giorni, mesi e anni della data di nascita del soggetto per i giorni, mesi e anni in cui si realizza l’intervista Vineland L’età che si ottiene sottraendo, nell’ordine, i giorni, mesi e anni della data di nascita dell’intervistato dai giorni, mesi e anni in cui si realizza l’intervista Vineland Prof. Stefano Federici

42 Figura 1: Esempio di Frontespizio del questionario compilato
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43 Figura 2: Calcolo dell’età
giorno mese anno Data intervista 19 6 2002 Data di nascita 12 4 1990 Età cronologica 7 2 giorno mese anno Data intervista 19 6 18 Data di nascita 12 11 1990 Età cronologica 7 giorno mese anno Data intervista 19 49 Data di nascita 22 11 1990 Età cronologica 27 6 Prof. Stefano Federici

44 La Vineland: Punti di partenza e procedure dell’intervista
Determinazione dei punti di partenza  Per i soggetti senza disabilità: è in genere basato sull’età cronologica, eventualmente arrotondata per difetto. Ad esempio, per i soggetti di età compresa fra i 5 e i 5 anni, 11 mesi e 30 giorni, si dovrebbe utilizzare il punto di partenza relativo all’età di 5 anni. Per i soggetti con disabilità: si basa su una stima dell’età mentale o sociale del soggetto. Procedure di intervista  L’intervistatore dovrebbe completare la compilazione in una sola seduta di circa minuti. Nondimeno, se necessario, questi deve essere flessibile e disponibile ad organizzare una seconda seduta in modo da non penalizzare il grado di accuratezza a favore di un’economia di tempi. Prof. Stefano Federici

45 La Vineland: Impostazione del rapporto
Per una valutazione accurata e valida, è essenziale impostare un buon rapporto con l’intervistato. Alcune tecniche di base per stabilire e mantenere un buon rapporto sono: adattare la tecnica dell’intervista alla persona che risponde; mantenere un appropriato contatto visivo; quando opportuno, fare riferimento all’intervistato e al soggetto in esame chiamandoli per nome: essere realmente entusiasti, di sostegno e non giudicanti per tutto il corso dell’intervista. Prof. Stefano Federici

46 La Vineland: Presentazione dell’Intervista
Presentazione delle Vineland all’intervistato  Lo scopo della Vineland è rilevare in modo descrittivo ciò che il soggetto fa per avere cura della propria persona e stare insieme agli altri e non ciò che l’intervistato o altri fanno per lui. Questo implica una discussione sulla responsabilità sociale e sullo sviluppo dell’autonomia del soggetto. L’intervistatore dovrebbe fare notare che: non esistono risposte giuste o sbagliate le persone compiono attività diverse in età diverse l’attenzione è posta non su ciò che il soggetto può fare ma su ciò che egli fa. Enfasi primaria dovrebbe essere posta sul fatto di rilevare se una data attività è praticata di solito o abitualmente. Se non è praticata in modo consueto o abituale, accade che venga realizzata qualche volta, o in modo parziale, o niente affatto? Il comportamento o l’attività erano compiuti in precedenza, ma al momento sono “in eccesso” o non sono più praticati per qualche ragione? Incoraggiate la persona a sentirsi libera di fare domande in ogni fase dell’intervista. Infine descrivete brevemente ogni scala come segue: Prof. Stefano Federici

47 Esempio di presentazione dell’Intervista Vineland
«Oggi parleremo di quattro aree generali. La prima riguarda la comunicazione, ovvero come [pronunciate il nome del soggetto in esame] parla e comprende gli altri [e, se è il caso, legge e scrive]. Un’altra area ha a che fare con le abilità pratiche necessarie alla cura della propria persona. Le chiamiamo abilità quotidiane. La terza area comprende le abilità che le persone devono avere per stare insieme agli altri, così come per le attività di gioco e l’impiego del tempo libero. Queste sono dette abilità di socializzazione. L’ultima area che discuteremo ha a che fare con abilità fisiche fondamentali. Le chiamiamo abilità motorie» Prof. Stefano Federici

48 La Vineland: Linee guida generali 1/2
Gli item delle Vineland sono concepiti per misurare ciò che il soggetto fa di solito o abitualmente, non ciò che può fare. Determinate se il soggetto di solito o abitualmente compie l’attività descritta da un item e assegnate un punteggio conforme a quanto emerge (si apponga una nota nella sezione “Commenti” del questionario se il soggetto può realizzare un’attività ma di fatto non la pratica). Non leggete in nessun caso gli item all’intervistato e non permettetegli mai di leggerli. Iniziate con domande generali seguite da approfondimenti ulteriori, quando necessario, per trarre informazioni più specifiche riguardo alle attività del soggetto. Somministrate le subscale della Forma completa nell’ordine presentato nel questionario: Ricezione, Espressione, Scrittura; Personale, Domestico, Comunità; Relazioni interpersonali, Gioco e tempo libero, Regole sociali; Grossolane e Fini. Si completi ogni subscala prima di passare alla successiva. Prof. Stefano Federici

49 La Vineland: Linee guida generali 2/2
Vi siano noti gli item pertinenti ad un dato argomento e formulate domande e approfondimenti in grado di coprire tutti quanti tali item (Tabella 2). Ad esempio, formulate quesiti atti a coprire i 12 item relativi al telefono dei 2 cluster della subscala Comunità. Dato che i cluster all’interno di una subscala contengono item tra loro in relazione, essi possono configurare un quadro logico sulla base del quale sollevare domande generali. Conducete l’intervista per almeno 5 minuti prima di iniziare ad attribuire punteggi. Questo aiuta a stabilizzare il rapporto, a impostare il tono colloquiale dell’intervista e a ridurre al minimo l’attenzione sui punteggi e lo scoring. Ugualmente importante, questo approccio consente all’intervistatore di ricavare un’impressione clinica sia della persona che risponde che del soggetto da esaminare. Chiedete all’intervistato di fornire esempi sulle abilità specifiche che il soggetto dimostra o no. Se, ad esempio, l’interlocutore ha citato le parole utilizzate dal soggetto in esame nel corso di una recente conversazione, supponiamo una conversazione tenuta il giorno stesso a colazione, potete fare riferimento all’esempio dato per ottenere chiarimenti utili ad attribuire il punteggio ad altri item (“Mentre stava descrivendo la conversazione avvenuta a colazione ...”). Prof. Stefano Federici

50 Tabella 2: Categorizzazione dei contenuti dei cluster degli item 1/8
Scala e subscale Categoria Cluster COMUNICAZIONE Ricezione Comprensione del linguaggio verbale A. Prime forme di comprensione C. Indicare le parti del corpo Ascolto e attenzione B. Prime forme di ascolto E. Ascoltare e prestare attenzione Esecuzione di istruzioni D. Seguire istruzioni Espressione Espressioni pre-linguistiche A. Prime forme di espressione affettiva B. Suoni pre-linguistici C. Espressione pre-linguistica non verbale Prime forme di linguaggio D. Prime forme di linguaggio E. Vocabolario F. linguaggio con frasi Linguaggio interattivo G. Uso dei nomi propri H. Formulazione di domande J. Raccontare le proprie esperienze N. Recitazione P. Fornire informazioni riguardo a sé Uso di concetti astratti L. Uso di concetti astratti Quale tra i seguenti è un item della scala comunicazione della Vineland? Indicare le parti del corpo Chiudersi bottoni, cerniere e ganci Partecipare a giochi Controllo dei propri impulsi Prof. Stefano Federici

51 Tabella 2: Categorizzazione dei contenuti dei cluster degli item 2/8
Scala e subscale Categoria Cluster COMUNICAZIONE Espressione Competente linguistiche K. Uso di preposizioni L. Uso di parole funzione-connettivi M. Articolazione O. Uso dei plurali e dei tempi dei verbi Espressione di idee complesse Q. Esprimere idee complesse Scrittura Prime forme di scrittura A. Riconoscimento di lettere e di parole B. Prime forme di lettura Competenze nella lettura E. Uso di materiali di lettura F. Lettura di libri. giornali e riviste Competenze nella scrittura C. Prime forme di scrittura D. Scrittura in stampatello e in corsivo G. Scrittura di lettere e temi ABILITÀ QUOTIDIANE Personale Mangiare e bere A. Mangiare E. Bere Uso della toilette M. Usare le posate D. Toilet training H. Andare al gabinetto Quale tra i seguenti è un item della scala comunicazione della Vineland? Scrittura in stampatello e in corsivo Regole di sicurezza in strada Partecipare a giochi Controllo dei propri impulsi Prof. Stefano Federici

52 Tabella 2: Categorizzazione dei contenuti dei cluster degli item 3/8
Scala e subscale Categoria Cluster ABILITÀ QUOTIDIANE Personale Vestirsi B. Togliersi i vestiti ]. Chiudersi bottoni, cerniere e ganci K. Mettersi le scarpe N. Vestirsi O. Indossare vestiti appropriati al clima Lavarsi C. Farsi il bagno con aiuto G. Lavarsi mani e faccia L. Farsi il bagno senza aiuto Cura della persona F. Lavarsi i denti L. Curarsi il naso Q. Cura dei propri capelli R. Cura delle proprie unghie Cura della salute P. Prime forme di cura della propria salute S. Cura della propria salute Quale tra i seguenti è un item della scala abilità quotidiane della Vineland? Cura delle proprie unghie Amicizie Saltellare Uso dei plurali e dei tempi dei verbi Prof. Stefano Federici

53 Tabella 2: Categorizzazione dei contenuti dei cluster degli item 4/8
Scala e subscale Categoria Cluster ABILITÀ QUOTIDIANE Domestico Gestione della casa A. Prime forme di pulizia della casa B. Riordino delle proprie cose D. Utilizzo di utensili G. Uso di attrezzatura e di prodotti per pulire la casa H. Farsi il letto L Pulizie della casa ]. Riparazioni e manutenzioni della casa Attività in cucina C. Prime forme di preparazione del cibo E. Pulizia e preparazione della tavola F. Uso di accessori da cucina K. Cucinare Cura dei vestiti L. Cura dei propri vestiti M. Cucire Comunità Prudenza e sicurezza A. Regole di sicurezza in casa C. Regole di sicurezza in strada Uso del telefono B. Prime forme di uso del telefono ]. Uso del telefono Quale tra i seguenti è un item della scala abilità quotidiane della Vineland? Prime forme di pulizia della casa Uso di radio e di televisione per intrattenimento e informazione Saltellare Uso dei plurali e dei tempi dei verbi Prof. Stefano Federici

54 Tabella 2: Categorizzazione dei contenuti dei cluster degli item 5/8
Scala e subscale Categoria Cluster ABILITÀ QUOTIDIANE Domestico Uso del denaro D. Riconoscimento del denaro L Uso del denaro K. Risparmio di denaro L. Guadagno di denaro M. Pianificazione delle spese O. Amministrazione del denaro Orientamento temporale G. Orientamento temporale: giorni. mesi e anni H. Orientamento temporale: ore e minuti Orientamento sinistra-destra E. Orientamento sinistra-destra Abilità al ristorante F. Abilità al ristorante Abilità al lavoro N. Abilità al lavoro SOCIALIZZAZIONE Relazioni interpersonali Riconoscimento degli altri A. Prime forme di reazione a persone C. Riconoscimento di persone familiari Espressione e riconoscimento delle espressioni B. Espressione delle emozioni E. Riconoscimento delle emozioni Quale tra i seguenti è un item della scala abilità quotidiane della Vineland? Orientamento temporale: giorni. mesi e anni Amicizie Correre Lettura di libri. giornali e riviste Prof. Stefano Federici

55 Tabella 2: Categorizzazione dei contenuti dei cluster degli item 6/8
Scala e subscale Categoria Cluster SOCIALIZZAZIONE Relazioni interpersonali Imitazione D. Imitazione di frasi e movimenti Comunicazione sociale F. Identificazione delle persone G. Prime forme di comunicazione sociale ]. Comunicazione sociale K. Interazioni cooperative Amicizie H. Amicizie Ricorrenze e anniversari I. Fare regali Appartenenza a gruppi L. Appartenenza a gruppi Relazioni di coppia M. Appuntamenti Gioco e tempo libero Gioco A. Gioco con giocattoli B. Interesse verso l’ambiente C. Gioco con altre persone D. Attività immaginativa H. Partecipare a giochi Condivisione e cooperazione E. Condivisione e cooperazione G. Seguire le regole nel gioco Prof. Stefano Federici

56 Tabella 2: Categorizzazione dei contenuti dei cluster degli item 7/8
Scala e subscale Categoria Cluster SOCIALIZZAZIONE Gioco e tempo libero Uso del televisore e della radio F. Guardare la televisione L. Uso di radio e di televisione per intrattenimento e informazione Hobby e sport ]. Hobby K. Attività extra-scolastiche Uscita con amici L Uscire con amici M. Uscire da solo con amici Regole sociali Buone maniere B. Prime forme di cortesia C. Buona educazione nella conversazione G. Buona educazione a tavola Competenze nel rispettare le rgole A. Rispetto delle regole D. Gestione responsabile del proprio tempo Scusarsi L. Scusarsi Mantenere segreti F. Mantenere segreti o confidenze Controllo degli impulsi E. Sensibilità verso gli altri H. Controllo dei propri impulsi Responsabilità ]. Prendere a prestito e restituire K. Fissare e rispettare i propri appuntamenti Quale tra i seguenti è un item della scala socializzazione della Vineland? Rispetto delle regole Guidare triciclo e bicicletta Abilità al ristorante Farsi il letto Prof. Stefano Federici

57 Tabella 2: Categorizzazione dei contenuti dei cluster degli item 8/8
Scala e subscale Categoria Cluster ABILITÀ MOTORIE Grossolane Stare seduto A. Stare seduto Camminare e correre B. Prime forme di movimento C. Camminare D. Correre F. Uso delle scale Attività motorie di gioco E. Saltare G. Arrampicarsi H. Saltellare L. Lanciare e afferrare la palla ]. Guidare triciclo e bicicletta Fini Manipolazione degli oggetti A. Uso di entrambe le mani B. Raccogliere oggetti e fare costruzioni C. Completare puzzle E. Aprire cassetti e porte Disegnare e usare forbici D. Disegnare F. Uso delle forbici Quale tra i seguenti è un item della scala motorie della Vineland? Raccogliere oggetti e fare costruzioni Attività extra-scolastiche Guadagno di denaro Mettersi le scarpe Prof. Stefano Federici

58 La Vineland: Conduzione dell’intervista 1/4
Leggete gli item vicini al punto di partenza per determinare un’area appropriata da indagare con una domanda generale, del tipo «Cosa fa Giacomo a scuola riguardo a lettura e scrittura?» Non è necessario iniziare l’approfondimento con il primo item del cluster di partenza. Una strategia efficace è quella di iniziare con una domanda che potrebbe dar luogo a più risposte piuttosto che con un quesito relativo ad uno specifico item. Ad esempio, se il cluster di partenza comprende l’item «Indica quale di due oggetti non presenti alla vista è più grande» L’intervistatore potrebbe dire: «Mi dica cosa sa Sandra riguardo alla dimensione degli oggetti». Se, invece, l’intervistatore dicesse: «Mi parli della pronuncia e del linguaggio di Sandra», ciò produrrebbe informazioni relative ad un certo numero di item attinenti al linguaggio. Di fatto, l’informazione sulle conoscenze di Sandra riguardo alla dimensione degli oggetti potrebbe venire fuori spontaneamente dalla discussione sul suo sviluppo della pronuncia e del linguaggio. Prof. Stefano Federici

59 La Vineland: Conduzione dell’intervista 2/4
A quali item può essere attribuito, e a quali item no, un punteggio sulla base delle informazioni contenute nella risposta ad una domanda generale. Ad esempio, se l’intervistatore dice: «Mi parli delle parole che utilizza Gianni», l’interlocutore può rispondere: «Oh, parla in modo fluente. Riesco a stento a stargli al passo. Il suo vocabolario è troppo ampio da quantificare a questo punto … davvero, il suo vocabolario è tanto vasto quanto quello di mio figlio di 10 anni». L’intervistatore viene così a sapere che Gianni di solito o abitualmente «Dice almeno 50 parole riconoscibili» e «Dice almeno 100 parole riconoscibili». L’intervistatore non può, tuttavia, dedurre se Giovanni «Articola chiaramente senza alcuna sostituzione di suono» o «Usa i plurali irregolari». Se la risposta non indica chiaramente se l’individuo realizza l’attività descritta da un particolare item, o se l’intervistato ha impressioni vaghe su ciò che il soggetto fa, si deve continuare con gli approfondimenti, ricorrendo a domande più specifiche. In alcuni casi, chiedere all’interlocutore di fare esempi di abilità specifiche consentirà di determinare il punteggio. Ad esempio, si potrebbe dire: «Mi faccia qualche esempio di ciò che Gianni fa per aiutare in casa». Prof. Stefano Federici

60 La Vineland: Conduzione dell’intervista 3/4
Estratto da un’intervista  I: «Come si comporta Claudia a tavola?» «Deve migliorare.» l: «Cosa desidererebbe che migliorasse? Mi faccia un esempio.» «Masticare a bocca chiusa.» l: «E riguardo ad altre cose. come ad esempio usare il tovagliolo?» «Si, usa il tovagliolo, se c’è: tuttavia, non si alza per prenderlo, se manca.» l: «Bene. Cosa fa Claudia quando desidera che le venga passato del cibo a tavola?» «Oh... stiamo lavorando proprio su questo. Qualche volta lo prende da sola, altre volte lo chiede. Però devo ricordarle di dire “per piacere”.» l: «Come gestisce la rabbia? Esplode a volte?» «Sì, qualche volta. L’altro giorno voleva che Luigi desse da mangiare al cane: io le ho detto che lui non poteva e lei è andata al piano di sopra e ha dato calci al muro. Non lo faceva da molto tempo.» l: «Allora capita?» «Sì, una volta ogni tanto. Comincia ad alzare la voce sempre di più. È così difficile quando si ha un bambino piccolo, perché vorresti gridare a tua volta … ma non si può andare in giro urlando.» I: «Se non ottiene ciò che vuole, come reagisce?» «Diventa matta, grida … di solito va in camera sua.» l: «Se Lei critica qualcosa che Claudia fa, come reagisce?» «Se la prende con me, ma sta facendo progressi.» I: «Va bene. Ora mi dica in che modo Claudia prende una decisione. Ragiona prima sulle cose?» «Di solito è piuttosto impulsiva. Le dico sempre: “Rifletti prima di agire”, ma lei non lo fa. Si butta nelle cose e qualche volta si mette nei guai.» Prof. Stefano Federici

61 La Vineland: Conduzione dell’intervista 4/4
Determinazione della soglia base  Dopo aver ottenuto tutte le informazioni necessarie per attribuire un punteggio agli item relativi all’area generale indagata, si proceda con gli altri item al di sotto o al di sopra del punto di partenza fino a quando si determina la soglia base della subscala. Dopo l’identificazione della soglia base, si proceda con le domande generali, area per area, fino alla somministrazione di tutti gli item della subscala. Prof. Stefano Federici

62 La Vineland: Procedure di scoring 1/7
L’intervistatore deve acquisire familiarità con ogni item e con i criteri per l’attribuzione del punteggio come indicati nell’Appendice A del manuale. I criteri per l’attribuzione del punteggio dovrebbero essere consultati durante tutta l’intervista. Ad esempio, per l’item “Arriva al lavoro in orario”, all’intervistatore è data l’istruzione “Il lavoro può essere a tempo pieno o parziale, ma per attribuire 2 punti è necessario che sia regolare e da almeno sei mesi. Se non lavora o non ha lavorato negli ultimi sei mesi, 0 punti”. In Appendice A vi sono anche i criteri generali di scoring che si applicano a particolari cluster di item. Si ponga particolare attenzione agli item ai quali possono o non possono essere assegnati certi punteggi. Prof. Stefano Federici

63 La Vineland: Procedure di scoring 2/7
Punteggi agli item  Punteggio 2 = a seconda che l’attività sia realizzata di solito o abitualmente Punteggio 1 = qualche volta o con parziale successo; Punteggio 0 = mai Punteggio N = non sia realizzata a causa di impedimenti circostanziali esterni (“Assenza di opportunità”); Punteggio NS = sia un comportamento o un’abilità di cui l’intervistato non conosce la prestazione del soggetto (“Non so”). I punteggi devono essere trascritti nel questionario nella colonna alla destra degli stessi. Cosa indica il Punteggio NS nelle procedure di scorino della Vineland? Un comportamento o un’abilità di cui l’intervistato non conosce la prestazione del soggetto (“Non so”) Un comportamento o un’abilità del soggetto al di sotto della media standard della popolazione di riferimento (“Non Standard”) Un comportamento o un’abilità in cui il soggetto non si sente sicuro (“Non Sicuro”) Nessuna di queste Prof. Stefano Federici

64 La Vineland: Procedure di scoring 3/7
Si attribuisce il punteggio 2 se l’attività  È esercitata in modo soddisfacente o abitualmente si ricordi che il punto fondamentale è se il soggetto fa l’attività, non se può farla È esercitata soltanto in modo occasionale ma, qualora ve ne sia l’opportunità, l’individuo la fa correttamente esempi di questo tipo sono saltellare, completare puzzle o attraversare strade È stata esercitata in modo soddisfacente in passato ma il soggetto non ha più bisogno di realizzarla, come, ad esempio, chiedere di usare la toilette questo va distinto dal caso in cui il soggetto non realizza più un’attività adeguata alla sua età, come un bambino che a 7 anni siede a tavola abitualmente e in modo appropriato senza essere sollecitato a farlo ma che a 12 anni siede a tavola solo dopo ripetuti solleciti. Un bambino di questo tipo dovrebbe ottenere il punteggio 2 all’età di 7 anni, ma il punteggio 0 all’età di 12 anni È esercitata di consueto ma in modo lievemente differente a causa di una disabilità esempi di questo tipo sono l’uso del linguaggio dei segni o di uno strumento di telecomunicazione da parte dei soggetti con danni uditivi e l”uso del braille da parte dei portatori di handicap visivi. Quando si attribuisce il Punteggio 2 nelle procedure di scoring della Vineland? Se l’attività è esercitata in modo soddisfacente o abitualmente Se il soggetto manifesta forme iniziali della prestazione Se il soggetto è troppo giovane o immaturo per realizzare l’attività Se al soggetto non è stato insegnato come realizzare l’attività Prof. Stefano Federici

65 La Vineland: Procedure di scoring 4/7
Si attribuisce il punteggio 1 se  il soggetto manifesta forme iniziali della prestazione ad esempio, sale le scale carponi il soggetto esercita l’attività talvolta in modo adeguato ma non con abitudine ad esempio, fa il letto in modo soddisfacente qualche volta ma non di consueto il soggetto realizza con successo solo parte dell’attività ad esempio, quando dà l’indirizzo di casa non indica la città. Quando si attribuisce il Punteggio 1 nelle procedure di scoring della Vineland? Se il soggetto esercita l’attività talvolta in modo adeguato ma non con abitudine Se l’attività è superiore alle capacità del soggetto Se un’altra persona realizza l’attività al posto del soggetto la performance dell’attività presentata nell’item richiede un oggetto che non è disponibile nell’ambiente del soggetto Prof. Stefano Federici

66 La Vineland: Procedure di scoring 5/7
Si attribuisce il punteggio 0 se  il soggetto è troppo giovane o immaturo per realizzare l’attività l’attività è superiore alle capacità del soggetto il soggetto può esercitare l’attività ma lo fa raramente un deficit fisico o sensoriale impedisce la realizzazione dell’attività l’attività è superiore alle capacità fisiche del soggetto ad esempio, non è abbastanza alto da raggiungere i pedali di una bicicletta e dunque non la usa al soggetto non è permesso di esercitare l’attività come usare il telefono al soggetto non è richiesto di realizzare l’attività come usare il tovagliolo un’altra persona realizza l’attività al posto del soggetto ad esempio, allacciargli le scarpe al soggetto non è stato insegnato come realizzare l’attività come il comportamento a tavola il soggetto non è consapevole della necessità dell’attività come seguire regole di sicurezza il soggetto non esercita l’attività per mancanza di interesse ad esempio. fare giochi il soggetto non ha mai avuto motivo di realizzare l’attività come usare un telefono pubblico il soggetto si affida al responsabile per realizzare l’attività come fare amicizie Prof. Stefano Federici

67 La Vineland: Procedure di scoring 6/7
Il punteggio N (Assenza di opportunità) è consentito  Solo quando in riferimento all’item è indicato “Può essere segnato N” Quando la performance dell’attività presentata nell’item richiede un oggetto che non è disponibile nell’ambiente del soggetto e che dunque impedisce la realizzazione dell’attività. Ad esempio, per l’item “Dice il proprio numero di telefono, se richiesto”, può essere attribuito il punteggio N se nella residenza del soggetto manca il telefono. Televisori e biciclette sono altri esempi di oggetti di questo tipo Se il soggetto è troppo giovane per realizzare l’attività anche se esso non è disponibile, il punteggio all’item è 0 e non N. Il punteggio NS (Non so)  NS dovrebbe essere utilizzato soltanto per gli item che descrivono le attività che si manifestano in setting non osservabili dalla persona deputata a rispondere, come una scuola o una biblioteca. Di solito, l’uso di esempi tratti da quanto l’intervistato ha detto in precedenza riguardo al soggetto può fargli affiorare il ricordo del comportamento in questione. Quando si attribuisce il Punteggio N nelle procedure di scoring della Vineland? Solo quando in riferimento all’item è indicato “Può essere segnato N” il soggetto non esercita l’attività per mancanza di interesse il soggetto non ha mai avuto motivo di realizzare l’attività il soggetto si affida al responsabile per realizzare l’attività Prof. Stefano Federici

68 La Vineland: Procedure di scoring 7/7
La soglia base  Per ottenere la soglia base per ogni subscala del comportamento adattivo, bisogna cominciare con il cluster iniziale e procedere con l’intervista fintanto che si stabilisce una soglia base di 2 cluster consecutivi con tutti gli item a punteggio 2. Quindi vanno compilati tutti gli item della subscala che seguono il più alto item di base. In alcuni casi, per individuare la soglia base è necessario indagare aree precedenti al punto di partenza. A volte, soprattutto nel caso di soggetti con disabilità gravi, è impossibile stabilire la soglia base. A tutti gli item al di sotto della soglia base si attribuisce punteggio 2. Prof. Stefano Federici

69 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Ricezione Età 0-2 Prof. Stefano Federici

70 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Ricezione Età 3-18≥ Prof. Stefano Federici

71 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Ricezione Età 3-18≥ Prof. Stefano Federici

72 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Espressione Età 0-2 Prof. Stefano Federici

73 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Espressione Età 0-2 Prof. Stefano Federici

74 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Espressione Età 2 Prof. Stefano Federici

75 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Espressione Età 2 Prof. Stefano Federici

76 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Espressione Età 6-18≥ Prof. Stefano Federici

77 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Espressione Età 6-18≥ Prof. Stefano Federici

78 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Espressione Età 6-18≥ Prof. Stefano Federici

79 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Scrittura Età 8-9 Prof. Stefano Federici

80 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Scrittura Età 10-14 Prof. Stefano Federici

81 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Comunicazione – Scrittura Età 15-18≥ Prof. Stefano Federici

82 La Vineland: Appendice A – Comunicazione
Scrittura Età 15-18≥ Prof. Stefano Federici

83 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Personale Età 4 Prof. Stefano Federici

84 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Personale Età 5 Prof. Stefano Federici

85 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Personale Età 8 Prof. Stefano Federici

86 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Personale Età 9-10 Prof. Stefano Federici

87 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Personale Età 11-18≥ Prof. Stefano Federici

88 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Personale Età 11-18≥ Prof. Stefano Federici

89 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Domestico Età 5-6 Prof. Stefano Federici

90 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Domestico Età 7 Prof. Stefano Federici

91 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Domestico Età 16-18≥ Prof. Stefano Federici

92 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Domestico Età 16-18≥ Prof. Stefano Federici

93 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Comunità Età 6 Prof. Stefano Federici

94 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Comunità Età 7 Prof. Stefano Federici

95 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Comunità Età 8-9 Prof. Stefano Federici

96 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Comunità Età 14-18≥ Prof. Stefano Federici

97 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Comunità Età 14-18≥ Prof. Stefano Federici

98 La Vineland: Appendice A – Abilità Quotidiane
Abilità Quotidiane – Comunità Età 14-18≥ Prof. Stefano Federici

99 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Relazioni interpersonali Età 5-6 Prof. Stefano Federici

100 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Relazioni interpersonali Età 7-10 Prof. Stefano Federici

101 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Relazioni interpersonali Età 13-18≥ Prof. Stefano Federici

102 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Relazioni interpersonali Età 13-18≥ Prof. Stefano Federici

103 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Relazioni interpersonali Età 13-18≥ Prof. Stefano Federici

104 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Gioco e tempo libero Età 5 Prof. Stefano Federici

105 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Gioco e tempo libero Età 10-12 Prof. Stefano Federici

106 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Gioco e tempo libero Età 10-12 Prof. Stefano Federici

107 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Gioco e tempo libero Età 13-14 Prof. Stefano Federici

108 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Gioco e tempo libero Età 13-14 Prof. Stefano Federici

109 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Gioco e tempo libero Età 15-18≥ Prof. Stefano Federici

110 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Gioco e tempo libero Età 15-18≥ Prof. Stefano Federici

111 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Gioco e tempo libero Età 15-18≥ Prof. Stefano Federici

112 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Regole sociali Età 7-8 Prof. Stefano Federici

113 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Regole sociali Età 9-10 Prof. Stefano Federici

114 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Regole sociali Età 11-12 Prof. Stefano Federici

115 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Abilità Motorie – Grossolane Età 5≥ Prof. Stefano Federici

116 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Abilità Motorie – Grossolane Età 5≥ Prof. Stefano Federici

117 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Socializzazione – Regole sociali Età 13-18≥ Prof. Stefano Federici

118 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Abilità Motorie – Grossolane Età 5≥ Prof. Stefano Federici

119 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Abilità Motorie – Grossolane Età 5≥ Prof. Stefano Federici

120 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Abilità Motorie – Fini Età 4 Prof. Stefano Federici

121 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Abilità Motorie – Fini Età 5≥ Prof. Stefano Federici

122 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Abilità Motorie – Fini Età 5≥ Prof. Stefano Federici

123 La Vineland: Appendice A – Socializzazione
Abilità Motorie – Fini Età 5≥ Prof. Stefano Federici

124 La Vineland: Punteggi grezzi
Calcolo delle somme dei cluster e dei punteggi grezzi delle subscale  segnare la lettera indicante il primo cluster della soglia base più elevata; attribuire la somma più alta possibile a tutti i cluster che precedono il primo cluster della soglia base più elevata; sommare i punteggi attribuiti agli item di ciascun cluster, a partire dal primo cluster della soglia base più elevata fino all’ultimo cluster della subscala, attribuendo il valore numerico di 1 agli item contrassegnati con le lettere N o NS; annotare il totale di tutte le somme dei cluster nella casella predisposta per il punteggio grezzo delle subscale. Prof. Stefano Federici

125 Prof. Stefano Federici

126 Prof. Stefano Federici

127 La Vineland: Punteggi grezzi 2/2
Compilazione del riepilogo dei punteggi  Nel protocollo per il conteggio si trova il riepilogo dei punteggi dove devono essere annotati i punteggi grezzi e quelli normativi relativi alle scale, subscale e alla Scala composta. I punteggi grezzi delle subscale  I punteggi grezzi delle subscale di ciascuna scala vanno sommati e il loro totale, cioè il punteggio grezzo di scala, deve essere annotato nella corrispondente cella della colonna “Punteggio grezzo”. Prof. Stefano Federici

128 La Vineland: Punteggi normativi
Come ottenere i punteggi normativi  è possibile ricavare punteggi normativi di tipo diverso e rispetto a diversi gruppi di standardizzazione formati da soggetti normodotati o con disabilità cognitiva con almeno 6 anni di età. Soggetto normodotato o con disabilità senza deficit cognitivi  è sufficiente rilevare i punteggi normativi solo rispetto ai soggetti normodotati (punteggi età equivalente). Soggetto con disabilità cognitiva (ritardo mentale, deficit cognitivo) è invece opportuno rilevare i punteggi normativi rispetto al gruppo dei normodotati (punteggi età equivalente) se ha almeno 6 anni, anche rispetto al gruppo dei soggetti con disabilità punteggi QI di deviazione e corrispondenti intervalli di confidenza; differenze significative dei punteggi ponderati dalla media dei punteggi in tutte le scale; livelli di funzionamento adattivo. Prof. Stefano Federici

129 La Vineland: Punteggi normativi con soggetti normodotati 1/2
Punteggi età equivalente per le scale e subscale  I punteggi età equivalente vanno rilevati utilizzando il punteggio grezzo e la tabella Punteggi età equivalente per le scale e subscale  E33 per le scale, E34-E37 per le subscale e riportati nel riepilogo dei punteggi nella colonna “Punteggi età equivalente”. Punteggi età equivalente per la Scala composta  Calcolare la media aritmetica o la mediana dei punteggi età equivalente conseguiti nelle scale. <6 anni si considerino i punteggi età equivalente conseguiti in tutte e 4 le scale. 6 anni si considerino solo le 3 scale senza Abilità motorie. È più indicata la media aritmetica. È più opportuno il calcolo della mediana nei casi in cui Uno o più dei punteggi età equivalente sia inferiore al punteggio minimo (ad esempio, “Inferiore a 1 anno e 6 mesi”) o superiore a quello massimo (ad esempio, “Superiore a 16 anni e 11 mesi”). Prof. Stefano Federici

130 La Vineland: Punteggi normativi con soggetti normodotati 2/2
Calcolo della mediana dei punteggi età equivalente per la Scala composta Individui con età cronologica inferiore ai 6 anni Individui con età cronologica uguale o superiore ai 6 anni Punteggi età equivalente delle scale Ordinati Comunicazione 2-1 3-8 13-5 Abilità quotidiane 2-4 >16-11 14-9 Socializzazione <1-6 Abilità motorie ---- 1. Ordinare i punteggi età equivalente conseguiti nelle scale dal più alto al più basso. 2. Individuare i due punteggi età equivalente fra i quali cade la posizione mediana e calcolare la media di Tali punteggi. 2. Individuare il punteggio età equivalente che è nella posizione mediana. Esempio. Il punteggio età equivalente della Scala composta corrisponde alla media dei punteggi età equivalente conseguiti nelle scale Abilità motorie (2-4) e Comunicazione (2-1): esso è pari a 2-2. Esempio. Il punteggio età equivalente della Scala composta corrisponde a quello della scala Socializzazione: esso è pari a 14-9. Prof. Stefano Federici

131 La Vineland: Punteggi normativi dei soggetti con disabilità cognitiva 1/5
Punteggi QI di deviazione delle scale e subscale Va rilevato il punteggio QI di deviazione (M = 100, DS = 15) per ogni scala e subscala del comportamento adattivo, utilizzando le tabelle di conversione dei punteggi grezzi in punteggi ponderati riportate in Appendice B (tabb. B1-B25) e individuando il gruppo di età con caratteristiche simili a quelle del soggetto valutato. A tale scopo, se il soggetto è in età evolutiva si deve selezionare uno dei tre possibili gruppi normativi in base all’età del soggetto (dai 6 ai l0 anni: dai 10 ai 14 anni: dai 14 ai 20 anni); se il soggetto è adulto, vale a dire ha almeno 20 anni. si deve selezionare uno tra i due possibili gruppi normativi a seconda che il soggetto viva in famiglia o in istituto. I punteggi QI di deviazione corrispondenti a ogni punteggio grezzo di scale e subscale vanno quindi riportati nella colonna denominata “Punteggio QI di deviazione”. Prof. Stefano Federici

132 La Vineland: Punteggi normativi dei soggetti con disabilità cognitiva 2/5
Somma dei punteggi QI di deviazione delle scale e punteggio QI di deviazione della Scala composta I punteggi QI di deviazione delle scale vanno sommati e tale somma va riportata nella casella denominata “Somma dei punteggi QI di deviazione delle scale”. Si consideri anche il punteggio conseguito nella scala Abilità motorie, qualora essa sia stata compilata. Data la somma dei punteggi QI di deviazione delle scale, va rilevato il punteggio QI di deviazione (M = 100, DS = 15) per la Scala composta utilizzando la tabella B26 e riportato nella corrispondente cella della colonna “Punteggi QI di deviazione”. Prof. Stefano Federici

133 La Vineland: Punteggi normativi dei soggetti con disabilità cognitiva 3/5
Intervallo di confidenza per i punteggi QI di deviazione delle scale, subscale e della Scala composta Va rilevato l’intervallo di confidenza dei punteggi QI di deviazione utilizzando la tabella B27 per le scale e la Scala composta e la tabella B28 per le subscale e selezionando il gruppo di età utilizzato per rilevare i punteggi ponderati. È possibile scegliere fra due intervalli di confidenza corrispondenti alle due percentuali di errore pari all’1 e al 5%. Per annotare gli intervalli di confidenza nel riepilogo dei punteggi bisogna scrivere innanzitutto la percentuale di errore prescelta nello spazio bianco “percentuale di errore ... “ che è nella parte superiore della colonna “Intervallo di confidenza”, quindi nella colonna va annotato !’intervallo di confidenza di ciascun punteggio QI di deviazione dopo il segno “±”. Prof. Stefano Federici

134 La Vineland: Punteggi normativi dei soggetti con disabilità cognitiva 4/5
Differenze significative fra i punteggi normativi nelle scale dalla media dei punteggi in tutte le scale Si calcoli: a) la media dei punteggi QI di deviazione conseguiti nelle scale (con o senza la scala Abilità motorie): b) la differenza fra il punteggio QI di deviazione conseguito per ciascuna scala e la media dei punteggi e la si approssimi alle unità. Si rilevi se tale differenza è statisticamente significativa confrontandola con i valori minimi di differenza significativa nelle tabelle B29 e B30 riportati per il medesimo gruppo di età già utilizzato per rilevare i punteggi normativi delle scale (scegliere la tabella B29 o B30 a seconda che la scala Abilità motorie non sia o sia stata utilizzata). È possibile scegliere fra due differenze minime corrispondenti alle percentuali di errore pari all’1 e al 5%; in entrambi i casi la differenza rilevata è statisticamente significativa se è uguale o superiore alla differenza minima riportata nella tabella. Sul riepilogo dei punteggi indicare nell’apposita colonna la percentuale d’errore prescelta (nello spazio “percentuale di errore ... “), quindi indicare come “Abilità punto di forza (APF)” le scale i cui punteggi QI di deviazione sono significativamente superiori al punteggio medio e come “Abilità punto di debolezza (APD)” le scale i cui punteggi QI di deviazione sono significativamente inferiori al punteggio medio. Prof. Stefano Federici

135 La Vineland: Punteggi normativi dei soggetti con disabilità cognitiva 5/5
Livelli di funzionamento adattivo per le scale, subscale e per la Scala composta  Si ricavi il punteggio grezzo di Scala composta sommando i punteggi grezzi conseguiti nelle scale (con o senza la scala Abilità motorie), quindi si rilevi il livello di funzionamento utilizzando i corrispondenti punteggi grezzi e la tabella B3l per le scale e la Scala composta, la tabella B32 per le subscale e individuando, dato il gruppo di età già utilizzato per i punteggi ponderati, il sottogruppo con grado di disabilità cognitiva simile a quello del soggetto. Prof. Stefano Federici

136 Vineland: Protocollo per il punteggio 1/2
Prof. Stefano Federici

137 Vineland: Protocollo per il punteggio 2/2
Prof. Stefano Federici

138 La Vineland: Il caso di Tommaso 1/4
Tommaso è un ragazzo di 29 anni e 4 mesi con diagnosi di ritardo mentale lieve che frequenta un centro educativo per soggetti con disabilità e vive in un appartamento con altri cinque ragazzi disabili con la supervisione costante di due educatori. Nella Scala composta ha conseguito un punteggio età equivalente pari a 14 anni e 9 mesi che è inferiore al punteggio atteso per un soggetto di pari età. Nelle singole scale ha ottenuto punteggi pari a 11 anni e 3 mesi per Comunicazione, superiore a 16 anni e 11 mesi per Abilità quotidiane, e pari a 14 anni e 9 mesi per Socializzazione. Le abilità comunicative appaiono le più compromesse, quelle quotidiane le più sviluppate. Prof. Stefano Federici

139 La Vineland: Il caso di Tommaso 2/4
Un’analisi dei punteggi conseguiti nelle singole subscale rileva che il livello delle abilità comunicative è complessivamente costante nelle singole aree: Ricezione (9 anni e 2 mesi punteggio età equivalente), Espressione (9 anni e 8 mesi punteggio età equivalente) e Scrittura (10 anni e 4 mesi punteggio età equivalente). Per quanto riguarda le abilità quotidiane l’area Personale (10 anni e 6 mesi punteggio età equivalente) è più compromessa delle aree Domestico e Comunità (punteggio età equivalente superiore ai 16 anni e Il mesi in entrambi i casi). Nelle abilità sociali l’area Gioco e tempo libero (16 anni punteggio età equivalente) è più sviluppata delle aree Relazioni interpersonali (I3 anni e 2 mesi punteggio età equivalente) e Regole sociali (13 anni e 6 mesi punteggio età equivalente). I livelli di funzionamento adattivo, che descrivono la prestazione di Tommaso rispetto al sottogruppo dei soggetti con ritardo mentale lieve, sono sempre superiori a quelli medi. Prof. Stefano Federici

140 La Vineland: Il caso di Tommaso 3/4
Conclusioni In accordo alla diagnosi di ritardo mentale, Tommaso presenta un livello di sviluppo di comportamento adattivo inferiore a quello atteso. Le sue prestazioni sono superiori a quelle medie rilevate per soggetti adulti con disabilità cognitiva che vivono in strutture non residenziali (e in particolare con livello lieve di ritardo mentale). Il profilo di comportamento adattivo rileva che le abilità comunicative, generali e specifiche, e le abilità quotidiane personali sono le più compromesse. Sarà quindi opportuno analizzare i punteggi nei singoli cluster di item per rilevare le aree maggiormente danneggiate e che, se ritenuto opportuno, possono essere oggetto di interventi riabilitativi. Prof. Stefano Federici

141 La Vineland: Il caso di Tommaso 4/4
Prof. Stefano Federici

142 3. Progettazione dell’intervento: Task Analysis
Un elemento centrali per una corretta progettazione dell’intervento è la Task Analysis  insieme di operazioni per cui un compito viene scandito e suddiviso nelle sue componenti base. All’interno degli obiettivi di autonomia personale i tipi di Task Analysis prevalentemente utilizzati sono due: una sequenziale isolare, descrivere e sequenziare le componenti che costituiscono il compito una dell’obiettivo viene adottata una griglia standard come guida per l’analisi del compito Prof. Stefano Federici

143 5. Progettazione dell’intervento:
5. Progettazione dell’intervento: Task Analysis sequenziale: Lavarsi i denti Compito: “lavarsi i denti”. Prendere il dentifricio con la mano sinistra (per i destrimani); Svitare il tappo con la mano destra; Appoggiare il tappo sul lavandino; Appoggiare il dentifricio sul lavandino; Prendere con la mano sinistra lo spazzolino; Prendere con la mano destra il tubetto del dentifricio; Mettere sulle setole un’adeguata quantità di dentifricio; Posare il tubetto del dentifricio e aprire l’acqua; Passare lo spazzolino nella mano destra con le setole rivolte verso l’alto; Scoprire i denti e spazzolarli dall’alto in basso, da sinistra a destra sia internamente che esternamente; Sciacquare lo spazzolino; Sciacquare i denti con lo spazzolino pulito come al passo 10; Sciacquare la bocca con l’acqua; Sciacquare lo spazzolino e riporlo; Chiudere il tubetto del dentifricio e riporlo; Chiudere l’acqua; Asciugare mani e bocca. Prof. Stefano Federici

144 5. Progettazione dell’intervento: Task Analysis: Diagramma di flusso
Prendere il dentrificio con la mano sinistra Svitare il tappo con la mano destra Il tappo è del tutto svitato? RIPETERE Appoggiare il tappo sul lavandino Prof. Stefano Federici


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