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Ricerca collaborativa europea

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Presentazione sul tema: "Ricerca collaborativa europea"— Transcript della presentazione:

1 Ricerca collaborativa europea
CSeRMEG Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale Seminario di Primavera e Assemblea dei soci Costermano, aprile 2010 SVILUPPO PROFESSIONALE TRA CONTINUITA’ E NUOVE PROSPETTIVE Ricerca collaborativa europea Giampaolo Collecchia

2 Il senso della ricerca in MG MMG “utilizzatore finale”
braccio operativo di logiche cliniche e metodologie elaborate in altri contesti G. Collecchia, 2010

3 Potenzialità e specificità della ricerca in MG
numerosa popolazione di riferimento (grandi numeri con pochi medici) popolazione non selezionata (problemi che non giungono all’osservazione specialistica) contesto di vita “reale” (variabili cliniche ed extracliniche) continuità della cura (follow-up di lungo periodo) rapporto “negoziale” e di fiducia (consenso “sostanziale”, riduzione drop-out) diffusione capillare sul territorio (“naturale” multicentricità) V. Caimi, 2002

4 Possibili scenari di ricerca
Ambiti in cui esistono conoscenze ma che richiedono: verifiche di trasferibilità verifiche di praticabilità integrazione di conoscenze incomplete collocazione all’interno di pratiche complesse Esempi Verifica/sperimentazione di interventi per la gestione complessiva di un problema (es. esiti non solo clinici delle malattie croniche) Verifica/sperimentazione di modalità assistenziali complesse (l’anziano solo, l’immigrato…) Effettivo valore predittivo di segni e sintomi Verifica/sperimentazione di progetti formativi (pre-laurea, formazione specifica o permanente) G. Collecchia, 2010

5 Cronicità cronicità dei trial sempre relativa, avendo per definizione un termine, che coincide con la durata dello studio. alcune forme, ad esempio il disagio psichico e i disturbi comportamentali negli anziani, sostanzialmente assenti dagli studi clinici controllati. In uno studio sull’uso degli psicofarmaci in anziani istituzionalizzati, si è osservato che la modifica della terapia determina di per sé una ridotta mortalità rispetto alla non-modifica, come se l’essere semplicemente “osservati” possa in qualche modo fornire protezione nei confronti degli esiti avversi (Lepore V et al. Uso di psicofarmaci negli anziani. Prescrizione di neurolettici in strutture residenziali. Informazioni sui farmaci,2006) G. Collecchia, 2010

6 Temi traccia per studi multicentrici
sviluppo degli studi in corso (Rischio & Prevenzione, ISD) progetto sui determinanti di fragilità clinica e vulnerabilità sociale progetto sulla prevenzione delle fratture negli anziani G. Collecchia, 2010

7 *European Organization for Research and Treatment of Cancer
“Survivors” studio osservazionale sui sopravvissuti a malattie neoplastiche, popolazione in continua espansione definire (fase pilota di interviste a pazienti di Veneto e Catalunia e studio caso-controllo mediante questionari della EORTC*) le problematiche generali e specifiche per orientare la presa in carico da parte delle Cure Primarie *European Organization for Research and Treatment of Cancer G. Collecchia, 2010

8 G. Collecchia, 2010

9 ricerca epidemiologica di derivazione fisico-matematica-galileiana (“difalcare gli impedimenti”): trascurare le differenze specifiche per puntare l’attenzione sugli aspetti generali Disegno di Esher

10 identificare le caratteristiche di gruppi particolari,
esposti o protetti dal rischio di eventi (CV, fratturativi…) approccio specialistico, basato su aspetti “micro” (genetica, variabili di laboratorio…) approccio generalista, basato ANCHE su aspetti “macro” (coping, psico…socio..) G. Collecchia, 2010

11 Soggetti con rischio CV pari al 30% a 10 anni
70% NON saranno colpiti da patologia coronarica (pur essendo etichettati “ad alto rischio”) se il trattamento dimezza gli eventi dal 30% al 15% questi andranno comunque incontro ad eventi CV nonostante la correzione dei fattori di rischio A. Maseri, 2009

12 quali sono i soggetti depressi che sviluppano eventi CV ?
quali sono i fattori protettivi di quel 70% di soggetti che non vanno incontro ad eventi cardio-vascolari ? quali sono i fattori di rischio che determinano il verificarsi degli eventi nonostante un trattamento ottimale ? quali sono i soggetti depressi che sviluppano eventi CV ? G. Collecchia, 2010

13 aumento mortalità e ospedalizzazioni per cause CV
in pazienti trattati con antidepressivi il rischio di ricevere una nuova prescrizione di farmaci CV e/o antidiabetici aumenta del 38% rispetto ai non depressi (HR 1,38; IC95% 1,20-1,60 p<0,001) aumento mortalità e ospedalizzazioni per cause CV G. Collecchia, 2010

14 G. Collecchia, 2010

15 ….l’aumento del rischio CV è dovuto agli antidepressivi  o alla stessa depressione, associata ad altre variabili, ad esempio relative allo stile di vita ? G. Collecchia, 2010


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