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L’ESPLORAZIONE SISTEMA SOLARE: IL SOLE L’ORIGINE I PIANETI

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Presentazione sul tema: "L’ESPLORAZIONE SISTEMA SOLARE: IL SOLE L’ORIGINE I PIANETI"— Transcript della presentazione:

1 L’ESPLORAZIONE SISTEMA SOLARE: IL SOLE L’ORIGINE I PIANETI
KEPLERO E LE SUE LEGGI GLI ALTRI CORPI

2 IL SOLE Sole, deriva da “Sol”, antica divinità latina
Il Sole è la stella madre del sistema solare, e di gran lunga il suo principale componente (la massa del Sole rappresenta da sola il 99,9% della massa complessiva del sistema solare). Tutto il resto orbita attorno al Sole. Il Sole viene classificato come una stella nana-media gialla, anche se come nome è ingannevole in quanto, rispetto ad altre stelle nella nostra galassia, il Sole è piuttosto grande e luminoso. Il Sole stesso si muove attorno al proprio asse in circa 25 giorni.

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4 (fotosfera, cromosfera, corona solare)
LA STRUTTURA NUCLEO Parte più interna, temperatura altissima, lì dentro si crea l’energia. ZONA RADIATIVA Prima zona che viene attraversata dall’energia sottoforma di raggi (irraggiamento). ZONA CONVETTIVA Seconda zona che viene attraversata dall’energia per convezione. ATMOSFERA SOLARE (fotosfera, cromosfera, corona solare) I tre involucri del sole, formati da gas.

5 Circa 5 miliardi di anni fa LA COMETA 67P Churyumov-Gerasimenko
ORIGINE MISSIONE ROSETTA LA COMETA 67P Churyumov-Gerasimenko

6 LA MISSIONE IN POCHI PUNTI …
NOME: missione Rosetta SVILUPPATA DA: Agenzia Spaziale Europea agenzia internazionale fondata nel 1975 incaricata di coordinare i progetti spaziali di 20 paesi europei, quartier generale si trova a Parigi LANCIO: 2 Marzo 2004 ELEMENTI DELLA MISSIONE: la sonda vera e propria Rosetta e il lander Philae OBIETTIVO: lo studio della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko inizialmente avrebbe dovuto prelevare dei campioni e riportarli a terra, ma in seguito per problemi di costi, tempi e tecnologia, lo scopo finale della missione è stato modificato: orbitare intorno alla cometa da agosto 2014 a dicembre 2015, rilasciando a novembre 2014 una sonda secondaria destinata ad atterrare sulla cometa per analizzarne la composizione

7 I PIANETI ROCCIOSI GASSOSI Sono 8
Si definisce pianeta un oggetto celeste che soddisfa 3 requisiti: orbita intorno al Sole: possiede sufficiente massa per assumere una forma “sferica”; ha pulito la sua fascia orbitale da altri oggetti. Sono 8 Spesso si distinguono in interni ed esterni, a seconda della posizione rispetto alla Terra, o in rocciosi e gassosi, a seconda della struttura. ROCCIOSI Mercurio, Venere, Terra e Marte “sono formati da elementi più pesanti” “hanno perso la superficie gassosa a causa del calore; si presuppone che i nuclei dei pianeti siano tutti rocciosi” GASSOSI Giove, Saturno, Urano, Nettuno fatti in prevalenza da idrogeno ed elio “sono formati da materiali più leggeri, che sono stati facilmente spazzati via e allontanati dal vento solare”

8 Il tempo impiegato da un pianeta per compiere un giro attorno al proprio asse è detto giorno, mentre il periodo che impiega un pianeta per compiere una rivoluzione completa intorno al Sole è detto anno.

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11 è l'unico che permette la vita MERCURIO il più piccolo
VENERE il più caldo e luminoso TERRA è l'unico che permette la vita MERCURIO il più piccolo MARTE è rosso perché ricco di ferro NETTUNO possiede i venti più forti GIOVE ha 63 satelliti naturali URANO il primo ad essere scoperto con un telescopio SATURNO distinto dal suo sistema di anelli

12 ORIGINI … DIVINE! Mercurio è il messaggero degli dei (Hermes).
L'idea di assegnare ai pianeti i nomi delle divinità venne prima ai babilonesi e successivamente ai greci. Questi ultimi, associarono i pianeti agli dèi confrontando le caratteristiche peculiari delle divinità dell'Olimpo con quelle che riuscivano ad osservare guardando gli astri nel cielo. Mercurio è il messaggero degli dei (Hermes). Venere, il più luminoso come la dea della bellezza (Afrodite). Marte è il dio della guerra, questo nome è stato dato al pianeta a causa del suo colore rosso ricorda il sangue (Ares). Giove, luminosissimo e maestosamente lento, fu paragonato a Zeus, il padre degli dei. Saturno, che impiega un tempo lunghissimo a fare un giro dell'orbita, fu associato al dio del tempo (Cronos). Urano e Nettuno vennero scoperti solamente in epoca moderna: nel 1781 e nel Furono battezzati così dalla comunità internazionale per proseguire nella tradizione. Successivamente i Romani adottarono le stesse convenzioni e ciò portò all'adozione dei nomi latini.

13 MNEMOTECNICHE

14 GEOCENTRISMO “geos” = Terra prima teoria cosmica
detta anche teoria tolemaica - aristotelica in quanto fu il re Tolomeo d‘Egitto a progettarla e successivamente Aristotele (filosofo greco) a perfezionarla negli anni antecedenti alla nascita di Cristo la Terra sta al centro dell'universo e gli altri pianeti e il Sole ruotano attorno con un moto circolare e con una velocità che rimane sempre la stessa nel tempo

15 ELIOCENTRISMO “elìos” = Sole
detta anche copernicana perché fu intuita da Nicolò Copernico alla fine del 1590 e poi perfezionata da altri fisici e astronomi del calibro di Galileo Galilei e Keplero il Sole sta al centro dell'universo conosciuto (o sistema solare) e i pianeti vi ruotano attorno (compresa la Terra) descrivendo orbite a forma di ellissi e il tempo impiegato per completare un giro attorno al sole aumenta a mano a mano che essi sono più lontani

16 Quindi un pianeta non avrà sempre la stessa distanza dal Sole
KEPLERO Delle 3 «Leggi di Keplero» per cui è noto, le prime due risalgono al 1609, la terza al 1618. 1° legge «i pianeti si muovono attorno al Sole su un'orbita ellittica; il Sole si trova in uno dei fuochi dell'ellisse» Che cos’è un’ellisse? PERIELIO: è il punto dell’orbita più vicino al sole (punto A). Quindi un pianeta non avrà sempre la stessa distanza dal Sole AFELIO: è il punto dell’orbita più lontano dal sole (punto B)

17 2° legge «il raggio che unisce il Sole al pianeta copre aree uguali in tempi uguali» Cioè un pianeta non ha sempre la stessa velocità: si muove più rapidamente quando è vicino al Sole e più lentamente quando è lontano dal Sole. 3° legge «il quadrato del tempo necessario a un pianeta per percorrere l’intera orbita attorno al Sole è proporzionale al cubo della sua distanza media dal Sole» Cioè più un pianeta è lontano dal Sole tanto più tempo impiega a percorrere la sua orbita attorno al Sole. COSTANTE

18 GLI ALTRI CORPI ASTEROIDI
Un asteroide è un corpo celeste simile per composizione ad un pianeta terrestre ma più piccolo, e generalmente privo di una forma sferica; ha in genere un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano corpi di grandi dimensioni. Si pensa che gli asteroidi siano residui del disco protoplanetario che non sono stati incorporati nei pianeti, durante la formazione del Sistema. Nel sistema solare sono già stati numerati e catalogati oltre asteroidi e probabilmente altre centinaia di migliaia attendono ancora di essere scoperti. La fascia principale degli asteroidi è la regione del sistema solare situata grossomodo tra le orbite di Marte e di Giove.

19 Nel Sistema solare, le orbite delle comete si estendono oltre quella di Plutone.
Una cometa è un corpo celeste relativamente piccolo, simile a un asteroide ma composto prevalentemente di ghiaccio.Spesso descritte come "palle di neve sporche", le comete sono composte per la maggior parte di sostanze volatili come biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati, con mescolati aggregati di polvere e vari minerali. Si pensa che le comete siano dei residui rimasti dalla condensazione della nebulosa da cui si formò il Sistema Solare. Quando una cometa si avvicina al Sistema solare interno, il calore del Sole fa sublimare i suoi strati di ghiaccio più esterni. Le correnti di polvere e gas prodotte formano una grande, ma rarefatta atmosfera attorno al nucleo, chiamata chioma, mentre la forza esercitata sulla chioma dal vento solare porta alla formazione di un'enorme coda che punta in direzione opposta al Sole. Sebbene la maggior parte delle comete sia troppo poco luminosa per essere osservata senza un binocolo o un telescopio, una manciata ogni decade diventa ben visibile a occhio nudo. La Cometa di Halley, il cui nome ufficiale è 1P/Halley, è la più famosa e brillante delle comete periodiche, le quali passano per le regioni interne del sistema solare ad intervalli di decine di anni. È così chiamata in onore dello scienziato Edmond Halley.

20 METEORE Una meteora è un frammento di cometa o di asteroide (o di un altro corpo celeste), che entrando all'interno dell'atmosfera terrestre si incendia a causa dell'attrito, è chiamata comunemente stella cadente. Dal suolo un osservatore vedrà quindi una scia luminosa: la meteora. Una meteora è composta di due parti: la testa e la scia. La testa della meteora contiene il meteoroide in progressivo disfacimento avvolto da gas ionizzati, mentre la scia è una lunga colonna di plasma, visibile solo per qualche secondo. Una meteora molto brillante viene chiamata bolide, come il «Bolide di Lugo» del , esploso 30km sopra Lugo e di cui vediamo qui una foto. (4-5m di diametro,100kg) Il meteorite è ciò che rimane dopo l'ablazione atmosferica di un meteoroide (cioè "piccolo" asteroide) entrato in collisione con la Terra. In pratica è ciò che di esso raggiunge il suolo.


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