La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

SVILUPPO LAZIO Le fonti per la classificazione del lavoro e delle professioni e per l’analisi dei fabbisogni formativi e professionali a livello nazionale.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "SVILUPPO LAZIO Le fonti per la classificazione del lavoro e delle professioni e per l’analisi dei fabbisogni formativi e professionali a livello nazionale."— Transcript della presentazione:

1 SVILUPPO LAZIO Le fonti per la classificazione del lavoro e delle professioni e per l’analisi dei fabbisogni formativi e professionali a livello nazionale e comunitario

2 il Sistema a rete di osservazione permanente
SVILUPPO LAZIO ITALIA il Sistema a rete di osservazione permanente dei fabbisogni professionali e formativi Nella programmazione FSE 2000 – 2006, in particolare all’interno dell’asse C misura C1 “Azioni di sistema per sostenere la riforma della formazione professionale” è stata avviata la costruzione di un Sistema a rete di osservazione permanente dei fabbisogni professionali e formativi. La titolarità dell’azione è del Ministero del lavoro che ha dato mandato all’Isfol: di progettare e coordinare tutte le attività che contribuiscono alla realizzazione e gestione del sistema e la partecipazione delle parti sociali con il compito di realizzare le indagini nazionali i cui risultati alimentano il sistema; di costruire un sistema informativo basato su piattaforma Internet per l’erogazione delle informazioni raccolte destinandole alle diverse categorie di utenza

3 Il Sistema a rete di osservazione permanente
SVILUPPO LAZIO Il Sistema a rete di osservazione permanente dei fabbisogni professionali e formativi L’obiettivo principale cui tende il sistema a rete è quello di supportare i policy makers nell’elaborazione di politiche coordinate di istruzione, formazione e sviluppo economico; contemporaneamente anche le Regioni hanno previsto nei POR CONV e CRO iniziative di analisi di fabbisogni per ottimizzare l’integrazione tra sistemi formativi e mercato del lavoro a livello locale. Il Sistema a rete si configura come un’interfaccia in grado di erogare un flusso di informazioni qualitative, quantitative e previsionali sui fabbisogni espressi dal sistema economico a quello educativo. A partire da queste informazioni il sistema educativo dovrebbe identificare e declinare quelle utili per programmare e progettare gli interventi necessari per aggiornare l’offerta formativa.

4 Il Sistema a rete di osservazione permanente
SVILUPPO LAZIO Il Sistema a rete di osservazione permanente dei fabbisogni professionali e formativi Gli archivi presenti nel sistema contengono informazioni di diversa natura: - informazioni dei settori produttivi riguardanti la situazione attuale e le prospettive a breve e medio termine; - descrizioni dei fabbisogni professionali; - previsioni di assunzione a breve termine per i fabbisogni professionali; - prospettive di occupazione nel medio termine per le famiglie professionali in cui sono inseriti i fabbisogni. Il collegamento tra i diversi tipi di informazione è basato sulle classificazioni ufficiali delle attività economiche (classificazione nazionale ATECO 2007) e delle professioni (classificazione internazionale ISCO 88 e nazionale ISTAT CPI 2001 e la sua evoluzione NUP 06) (cfr. slides 10-19) L’attribuzione dei codici di tali classificazioni alle singole informazioni ospitate nel sistema ne consente l’abbinamento e l’incrocio. Queste classificazioni rappresentano quindi gli assi cartesiani che generano il collegamento tra le informazioni di tipo qualitativo e tra queste e quelle di tipo quantitativo/previsionale presenti nel sistema.

5 Sistemi di classificazione delle attività economiche,
SVILUPPO LAZIO Sistemi di classificazione delle attività economiche, del lavoro e delle professioni

6 sistemi di classificazione a fini statistici
SVILUPPO LAZIO Nella sintetica illustrazione dei sistemi di classificazione, che segue, distingueremo tra: sistemi di classificazione a fini statistici sistemi e/o repertori di tipo descrittivo

7 Sistemi di classificazione a fini statistici
SVILUPPO LAZIO Sistemi di classificazione a fini statistici Sistemi di classificazione delle attività economiche Livello europeo:nomenclatura europea, NACE rev:2 (official Journal 20/12/2006) Livello nazionale: ISTAT ATECO 2007 Sistemi di classificazione fondati sul criterio delle professioni Livello internazionale: ISCO 88 Livello nazionale:ISTAT CP 2001; NUP 06

8 Sistemi di classificazione delle attività economiche Ateco 2007
SVILUPPO LAZIO Sistemi di classificazione delle attività economiche Ateco 2007 A partire dal 1° gennaio 2008 l'Istat ha adottato la nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007 . La migrazione delle statistiche economiche alla nuova classificazione avviene secondo un calendario specifico per le singole indagini statistiche ed unico per i paesi dell'Ue. Tale classificazione costituisce la versione nazionale della nomenclatura europea, NACE Rev.2, (Regolamento(CE) n. 1893/2006 del PE e del Consiglio del 20/12/2006). L'Ateco 2007 è stata definita ed approvata da un Comitato di gestione appositamente costituito. Esso prevede la partecipazione, oltre all'Istat che lo coordina, di numerose figure istituzionali: i Ministeri interessati, gli Enti che gestiscono le principali fonti amministrative sulle imprese (mondo fiscale e camerale, enti previdenziali, ecc.) e le principali associazioni imprenditoriali. Grazie alla stretta collaborazione avuta con l'Agenzia delle Entrate e le Camere di Commercio si è pervenuti ad un'unica classificazione. Per la prima volta il mondo della statistica ufficiale, il mondo fiscale e quello camerale adottano la stessa classificazione delle attività economiche. Tale risultato costituisce un significativo passo in avanti nel processo di integrazione e semplificazione delle informazioni acquisite e gestite dalla Pubblica Amministrazione.

9 SVILUPPO LAZIO Ateco 2007 Il sistema di classificazione è stato concepito per standardizzare un insieme di categorie di attività economica da utilizzare nella raccolta, elaborazione e presentazione dei dati sull’andamento delle attività economico produttive nel Paese. Viene utilizzata per classificare le unità di produzione secondo l’attività da esse svolta e per elaborare statistiche di tipo macroeconomico che tendono a misurare, ad esempio, la produzione di beni e servizi, l’impiego di fattori produttivi (lavoro, materie prime, investimenti) o il reddito delle unità in questione. Il sistema non è direttamente correlato alle professionalità che tali attività svolgono; piuttosto, esso prendendo a riferimento il concetto di unità di produzione, guarda alle caratteristiche con cui è organizzata la produzione nelle diverse tipologie di imprese, arrivando ad un notevole livello di dettaglio, per garantire rilevazioni delle dinamiche produttive ad un livello di disaggregazione quanto più possibile vicino alla singola azienda.

10 Sistemi di classificazione fondati sul criterio delle professioni
SVILUPPO LAZIO Sistemi di classificazione fondati sul criterio delle professioni LIVELLO INTERNAZIONALE • ISCO Resolution Concerning Updating the International Standard Classification of Occupations LIVELLO NAZIONALE • ISTAT - Classificazione delle professioni (CP2001) • Nomenclatura e classificazione delle unità professionali (NUP)

11 Livello internazionale ISCO 88
SVILUPPO LAZIO Livello internazionale ISCO 88 La classificazione ISCO-88-International Standard Classification of Occupation- edita nel 1990 dal BIT di Ginevra, è il risultato di uno sforzo di armonizzazione delle classificazioni nazionali delle occupazioni fra i Paesi membri dell’Unione Europea, e rappresenta attualmente lo schema principalmente utilizzato dall’Eurostat per le rilevazioni statistiche in ambito europeo. La classificazione delle occupazioni ISCO-88 è stata sviluppata a partire da due precedenti modelli, l’ISCO-58 e l’ISCO Lo schema di classificazione ISCO si articola in base a due criteri, quello della specializzazione (skill specialization), che rileva i compiti e le mansioni relative ad una data professione, e quello della competenza (skill level), definita come capacità di svolgere i compiti relativi alla professione stessa. Questa seconda dimensione, permette di ordinare le professioni in termini gerarchici, ed è riconducibile al livello di istruzione formale necessario allo svolgimento di una data professione.

12 Macro-gruppi occupazionali
ISCO 88 SVILUPPO LAZIO Macro-gruppi occupazionali GRANDI GRUPPI LIVELLO DI COMPETENZA Gruppo 1 Legislatori, dirigenti, imprenditori Non previsto Gruppo 2 Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione Laurea o un titolo di studio postuniversitario Gruppo 3 Professioni tecniche Diploma quinquennale o diploma universitario Gruppo 4 Impiegati Qualifica professionale o conseguimento dell'obbligo scolastico Gruppo 5 Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi Gruppo 6 Artigiani, operai specializzati e agricoltori Gruppo 7 Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili Gruppo 8 Professioni non qualificate Alfabetizzazione di base Gruppo 9 Forze armate

13 LIVELLO Nazionale CP01>NUP06
SVILUPPO LAZIO LIVELLO Nazionale CP01>NUP06 Per assicurare un migliore collegamento tra le diverse tipologie di informazione del sistema nazionale di osservazione permanente dei fabbisogni professionali, nel l’Isfol, in collaborazione con l’Istat, ha proceduto alla creazione di una nuova classificazione delle professioni derivata dalla Classificazione delle Professioni (CP 2001) dell’Istat che disaggrega le professioni ad un ulteriore digit creando le 811 Unità Professionali della Nomenclatura e classificazione delle unità professionali (NUP06). La NUP06 rappresenta un avanzamento della CP01 per due ordini di motivi: da un lato, ne estende il dettaglio classificatorio attraverso l'introduzione di un quinto livello nei codici delle professioni; dall'altro, aggiunge una componente descrittiva definendo, per ognuno dei cinque livelli previsti, i contenuti del lavoro ad esso corrispondente. In questo modo la NUP06 diventa uno strumento di rappresentazione dei contenuti del lavoro più analitico e trasforma la CP01 in un "dizionario", fondamentale per comprendere il mondo delle professioni. La struttura della NUP06 è fondata sulla logica della classificazione internazionale delle professioni (ISCO-International Standard Classification of Occupations) ed è a quest'ultima completamente raccordabile.

14 LIVELLO Nazionale CP01>NUP06
SVILUPPO LAZIO LIVELLO Nazionale CP01>NUP06 Dalla collaborazione Istat-Isfol, nasce nel 2006 la Nomenclatura e classificazione delle unità professionali (NUP06). La NUP06 rappresenta un avanzamento della Classificazione delle professioni del (CP01) per due ordini di motivi: da un lato, ne estende il dettaglio classificatorio attraverso l'introduzione di un quinto livello nei codici delle professioni; dall'altro, aggiunge una componente descrittiva definendo, per ognuno dei cinque livelli previsti, i contenuti del lavoro ad esso corrispondente. In questo modo la NUP06 diventa uno strumento di rappresentazione dei contenuti del lavoro più analitico e trasforma la CP01 in un "dizionario", fondamentale per comprendere il mondo delle professioni. La struttura della NUP06 è fondata sulla logica della classificazione internazionale delle professioni (ISCO-International Standard Classification of Occupations) ed è a quest'ultima completamente raccordabile. La NUP06 è stata sottoposta a verifica empirica attraverso l‘indagine campionaria sulle professioni, condotta dall'Istat, in collaborazione con l'Isfol, nell'ambito delle iniziative avviate per la costruzione del sistema nazionale permanente per l'osservazione dei fabbisogni professionali finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

15 LIVELLO Nazionale CP01>NUP06
SVILUPPO LAZIO LIVELLO Nazionale CP01>NUP06 È il criterio della competenza, visto nella sua duplice dimensione del livello e del campo, ad articolare i cinque livelli classificatori della Nup06: grandi gruppi, gruppi, classi, categorie e unità professionali identificano via, via in maniera sempre più dettagliata le professioni. L'ultimo livello gerarchico della NUP06, l'unità professionale, racchiude al suo interno professioni omogenee rispetto a conoscenze, competenze, abilità richieste e attività lavorative svolte. Le voci professionali elencate all'interno di ciascuna delle 811 unità professionali non costituiscono l'elenco esaustivo delle professioni circolanti nel mondo del lavoro italiano, ma sono riportate a mero titolo esemplificativo per orientare e facilitare al lettore la consultazione e la ricerca. La NUP si configura dunque come un livello intermedio fra una modalità di rappresentazione di natura strettamente statistica (CP 2001) e la pluralità dei modi di denominazione e descrizione del lavoro, sensibili alle caratteristiche dei contesti ed alle esigenze dei soggetti interessati. Essa svolge dunque una funzione di raccordo, presentandosi come una modalità univoca e generale di riferimento.

16 SVILUPPO LAZIO LIVELLO Nazionale NUP06 Nella NUP le professioni sono organizzate in raggruppamenti. Ciascuno dei 9 Grandi gruppi è suddiviso in Classi di professioni, composte a loro volta da più Categorie. Ad ogni Categoria corrispondono delle Unità Professionali contenenti le voci professionali (singole denominazioni di professioni). Per consultare le schede dell'indagine campionaria, bisogna scegliere l‘Unità Professionale che corrisponde al massimo livello di dettaglio attualmente disponibile. Per ciascuna UP sono elencate le caratteristiche della professione (compiti e attività specifiche; conoscenze, skill, attitudini; abilità, stili di lavoro, ecc.) oltre ai contenuti professionali. È inoltre possibile effettuare una navigazione personalizzando il livello di dettaglio delle informazioni relative ad una singola caratteristica della UP selezionata o confrontare la professione scelta con un'altra.

17 Repertori descrittivi
Livello europeo:EQF Istituzione di un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo per migliorare la trasparenza, la comparabilità e la trasferibilità delle qualifiche dei cittadini rilasciate secondo le prassi esistenti nei vari Stati membri. Livello Nazionale TUN - Repertorio delle competenze Professionali ISFOL Repertorio nazionale delle figure per i percorsi IFTS Classificazione EXCELSIOR – Unioncamere Classificazioni Enti Bilaterali Altri repertori disponibili

18 European Qualification Framework Quadro Europeo delle Qualificazioni
SVILUPPO LAZIO European Qualification Framework Quadro Europeo delle Qualificazioni Il 23 aprile 2008 è stato formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo il Quadro Europeo delle Qualificazioni (EQF, European Qualification Framework), entrato pienamente in vigore quest’anno, che consente di descrivere e confrontare le qualifiche e i titoli dei diversi sistemi di istruzione e formazione dell'Unione Europea, rendendo più facile la libertà di movimento dei lavoratori. L’EQF individua 8 livelli formativi che descrivono le conoscenze, le abilità, e le competenze, indipendentemente dal sistema in cui sono state acquisite: i livelli di riferimento sono dunque tarati sui risultati dell'apprendimento e non sulla durata degli studi. Essi coprono l'intera gamma delle qualificazioni e non solo quelle strettamente professionali: da quella ottenute al termine dell'istruzione/formazione obbligatoria a quelle conseguite ai più alti livelli accademici.

19 Quadro Europeo delle Qualificazioni
SVILUPPO LAZIO Quadro Europeo delle Qualificazioni Il primo livello è quello di uscita dal ciclo della scuola primaria e della secondaria di I grado; Il secondo livello corrisponde all’uscita dal nuovo ciclo dell’obbligo di dieci anni; Il terzo livello corrisponde all’uscita dal II biennio delle superiori; Il quarto livello corrisponde all’uscita dall’intero ciclo delle superiori; Il quinto livello corrisponde all’uscita da corsi post-diploma (IFTS); Il sesto livello corrisponde alla laurea triennale o equivalente; Il settimo livello corrisponde alla laurea quinquennale o equivalente; L’ottavo livello corrisponde al dottorato di ricerca o equivalente. In questo quadro devono rientrare, oltre ai titoli di studio, anche le qualifiche professionali. Ad esempio nei tre livelli superiori, che corrispondono a quelli definiti nel contesto dello Spazio europeo dell’istruzione superiore in relazione al Processo di Bologna, possono rientrare qualifiche professionali estremamente specializzate

20 Quadro Europeo delle Qualificazioni
SVILUPPO LAZIO Quadro Europeo delle Qualificazioni Definizioni: «qualifica»: risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l'autorità competente stabilisce che i risultati dell'apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti; «sistema nazionale di qualifiche»: complesso delle attività di uno Stato membro connesse con il riconoscimento dell'apprendimento e altri meccanismi che raccordano l'istruzione e la formazione con il mercato del lavoro e la società civile. Ciò comprende l'elaborazione e l'attuazione di disposizioni e processi istituzionali in materia di garanzia della qualità, valutazione e rilascio delle qualifiche. Un sistema nazionale di qualifiche può essere composto di vari sottosistemi e può comprendere un quadro nazionale di qualifiche; «quadro nazionale di qualifiche»: strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e coordinare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza, l'accessibilità, la progressione e la qualità delle qualifiche rispetto al mercato del lavoro e alla società civile; “settore»: raggruppamento di attività professionali in base a funzione economica, prodotto, servizio o tecnologia principali;

21 Quadro Europeo delle Qualificazioni
SVILUPPO LAZIO Quadro Europeo delle Qualificazioni «organizzazione settoriale internazionale»: associazione di organizzazioni nazionali, anche, ad esempio, di datori di lavoro e organismi professionali, che rappresenta gli interessi di settori nazionali; «risultati dell'apprendimento»: descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo d'apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze; «conoscenze»: risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche; «abilità»: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti); «competenze»: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia

22 SVILUPPO LAZIO Descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle qualifiche Ciascuno degli 8 livelli è definito da una serie di descrittori che indicano i risultati dell'apprendimento relativi alle qualifiche a tale livello in qualsiasi sistema delle qualifiche Conoscenze Abilità Competenze Livello 1 Conoscenze generale di base Abilità di base necessarie a svolgere mansioni/compiti semplici Lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato Livello 2 Conoscenza pratica di base in un ambito di lavoro o di studio Abilità cognitive e pratiche di base necessarie all'uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici Lavoro o studio sotto la supervisione con una certo grado di autonomia Livello 3 Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi proprie e di altri Livello 4 Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio

23 SVILUPPO LAZIO Descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle qualifiche Conoscenze Abilità Competenze Livello 5 (*) Conoscenza teorica e pratica esauriente e specializzata, in un ambito di lavoro o di studio e consapevolezza dei limiti di tale conoscenza Una gamma esauriente di abilità cognitive e pratiche necessarie a dare soluzioni creative a problemi astratti Saper gestire e sorvegliare attività nel contesto di attività lavorative o di studio esposte a cambiamenti imprevedibili. Esaminare e sviluppare le prestazioni Livello 6 (**) Conoscenze avanzate in un ambito di lavoro o di studio, che presuppongano una comprensione critica di teorie e principi Abilità avanzate, che dimostrino padronanza e innovazione necessarie a risolvere problemi complessi ed imprevedibili in un ambito specializzato di lavoro o di studio Gestire attività o progetti, tecnico/professionali complessi assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili. Assumere la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di persone e gruppi Livello 7 (***) Conoscenze altamente specializzata, parte delle quali all'avanguardia in un ambito di lavoro o di studio, come base del pensiero originario e/o della ricerca. Consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza all'interfaccia tra ambiti diversi Abilità specializzate, orientate alla soluzione di problemi, necessarie nella ricerca e/o nell'innovazione al fine di sviluppare conoscenze e procedure nuove e integrare la conoscenza ottenuta in ambiti diversi Gestire e trasformare contesti di lavoro o di studio complessi, imprevedibili che richiedono nuovi approcci strategici. Assumere la responsabilità di contribuire alla conoscenza e alla prassi professionale e/o di verificare le prestazioni strategiche dei gruppi Livello 8 (****) Le conoscenze più all'avanguardia in un ambito di lavoro o di studio e all'interfaccia tra settori diversi Le abilità e le tecniche più avanzate e specializzate, comprese le capacità di sintesi e di valutazione, necessarie a risolvere problemi complessi della ricerca e/o dell'innovazione e ad estendere e ridefinire le conoscenze o le pratiche professionali esi Dimostrare effettiva autorità, capacità di innovazione, autonomia, integrità tipica dello studioso e del professionista e impegno continuo nello sviluppo di nuove idee o processi all'avanguardia in contesti di lavoro, di studio

24 Descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle qualifiche
Ogni descrittore di ciclo dà una definizione generica di aspettative tipiche di esiti e capacità legati alle qualifiche/ai titoli accademici che rappresentano la fine di tale ciclo. (*) Il descrittore per il ciclo breve dell'istruzione superiore (all'interno o collegato al primo ciclo), sviluppato dall'Iniziativa congiunta per la qualità come parte del processo di Bologna, corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 5 del Quadro europeo delle qualifiche. (**) Il descrittore per il primo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'area europea dell'istruzione superiore, approvato dai ministri responsabili dell'istruzione superiore riuniti a Bergen nel maggio 2005, nel contesto del processo di Bologna, corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 6 del Quadro europeo delle qualifiche. (***) Il descrittore per il secondo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'area europea dell'istruzione superiore, approvato dai ministri responsabili dell'istruzione superiore riuniti a Bergen nel maggio 2005, nel contesto del processo di Bologna, corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 7 del Quadro europeo delle qualifiche. (****) Il descrittore per il terzo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'area europea dell'istruzione superiore, approvato dai ministri responsabili dell'istruzione superiore riuniti a Bergen nel maggio 2005, nel contesto del processo di Bologna, corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 8 del Quadro europeo delle qualifiche.

25 SVILUPPO LAZIO Livello Nazionale Tavolo Unico per la costruzione del sistema nazionale di standard minimi professionali L’adesione alle richieste dell’Europa che spingeva verso la costruzione di National Qualification Frameworks si è concretizzata in Italia con l’avviamento, nel 2007, dei lavori del Tavolo unico per la costruzione del sistema nazionale di standard minimi professionali, di certificazione e formativi, promosso dal Ministero del lavoro. Il TUN ha l’obiettivo di definire un sistema nazionale di standard, coerente con l’istituzione del EQF ne fanno parte: Ministero della pubblica istruzione, Ministero dell’università e della ricerca, Regioni, Province autonome e parti sociali. Nel quadro delle attività del TUN, l'Isfol cura uno spazio web dedicato alla raccolta e sistematizzazione di informazioni relative ai contenuti del lavoro elaborate da soggetti istituzionali e sociali in Italia e dove è consultabile on line il Repertorio delle competenze professionali.

26 Livello Nazionale Repertorio delle competenze professionali
SVILUPPO LAZIO Livello Nazionale Repertorio delle competenze professionali Il Repertorio delle Competenze Professionali è uno spazio web -in costante fase di aggiornamento- dedicato alla raccolta e sistematizzazione di informazioni relative ai contenuti del lavoro elaborate da diversi soggetti istituzionali e sociali in Italia. Tale spazio è stato suddiviso in sezioni principali in cui e da cui è possibile consultare e/o scaricare materiale informativo. Fonti informative - L'elenco delle fonti e dei repertori realizzati da soggetti istituzionali e sociali in Italia, in cui è presente un qualche tipo di descrizione del lavoro. Fonti informative referenziate alla Classificazione delle Aree Economico Professionali - AEP – Ogni singola fonte informativa è stata “riletta” con il criterio della unità minima di aggregazione dell’informazione costituita dalla figura professionale. I CCNL associati ad alcune Aree Economico Professionali della Classificazione - Allo scopo di coinvolgere le Parti Sociali ad un progressivo consolidamento della Classificazione proposta, i contenuti, in termini di attività economiche e di professionalità, delle singole Aree sono sottoposti progressivamente all’attenzione delle Parti Sociali di categoria, ai fini di un loro graduale consolidamento.    Documenti del Tavolo Unico Nazionale – Sono presenti tutti i documenti tecnici validati dal TUN Pubblicazioni e riferimenti bibliografici – Sono presenti tutte le pubblicazioni del Progetto Repertori di Competenze Professionali e le pubblicazioni ritenute più significative in relazione ai temi trattati dal sito. Progetto Repertori di Competenze Professionali – Sono presenti i protocolli metodologici di qualità (al momento questa sezione è in fase di allestimento) per la realizzazione di Repertori di Competenze professionali nelle diverse AEP della Classificazione sia, a fini di trasparenza, per quelli in fase di realizzazione da parte dell’Isfol sia, come regole minime metodologiche da seguire, per i repertori di competenze realizzati da soggetti esterni all’Isfol auto-candidatesi a questo tipo di attività.

27 Livello Nazionale Repertorio delle competenze professionali
SVILUPPO LAZIO Livello Nazionale Repertorio delle competenze professionali Il Repertorio delle Competenze Professionali è uno spazio web -in costante fase di aggiornamento- dedicato alla raccolta e sistematizzazione di informazioni relative ai contenuti del lavoro elaborate da diversi soggetti istituzionali e sociali in Italia. Tale spazio è stato suddiviso in sezioni principali in cui e da cui è possibile consultare e/o scaricare materiale informativo. Fonti informative - L'elenco delle fonti e dei repertori realizzati da soggetti istituzionali e sociali in Italia, in cui è presente un qualche tipo di descrizione del lavoro. Fonti informative referenziate alla Classificazione delle Aree Economico Professionali - AEP – Ogni singola fonte informativa è stata “riletta” con il criterio della unità minima di aggregazione dell’informazione costituita dalla figura professionale. I CCNL associati ad alcune Aree Economico Professionali della Classificazione - Allo scopo di coinvolgere le Parti Sociali ad un progressivo consolidamento della Classificazione proposta, i contenuti, in termini di attività economiche e di professionalità, delle singole Aree sono sottoposti progressivamente all’attenzione delle Parti Sociali di categoria, ai fini di un loro graduale consolidamento.    Documenti del Tavolo Unico Nazionale – Sono presenti tutti i documenti tecnici validati dal TUN Pubblicazioni e riferimenti bibliografici in relazione in ai temi trattati dal sito. Progetto Repertori di Competenze Professionali – Sono presenti i protocolli metodologici di qualità (al momento questa sezione è in fase di allestimento) per la realizzazione di Repertori di Competenze professionali nelle diverse AEP della Classificazione sia, a fini di trasparenza, per quelli in fase di realizzazione da parte dell’Isfol sia, come regole minime metodologiche da seguire, per i repertori di competenze realizzati da soggetti esterni all’Isfol auto-candidatesi a questo tipo di attività.

28 SVILUPPO LAZIO Livello Nazionale Repertorio nazionale delle figure per i percorsi IFTS 2002/ Una serie di Accordi(19 NOVEMBRE 2002;Accordi; 29aprile 2004; 16 marzo 2006, 28 febbraio 2008) tra il Governo, le Regioni e le Province autonome, le Province, i Comuni e le Comunità montane definisce progressivamente gli standard minimi delle competenze di base, trasversali e tecnico specialistiche relative alle 49 figure nazionali di riferimento del sistema IFTS

29 Sistema informativo per l’occupazione e la formazione - Excelsior
SVILUPPO LAZIO LIVELLO Nazionale Sistema informativo per l’occupazione e la formazione - Excelsior L’indagine, svolta dalla rete delle Camere di Commercio, ricostruisce annualmente il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese, fornendo indicazioni di estrema utilità soprattutto per supportare le scelte di programmazione della formazione, dell’orientamento e delle politiche del lavoro.

30 SVILUPPO LAZIO Excelsior L’indagine è svolta con interviste dirette o telefoniche (con tecnica CATI), coinvolgendo oltre imprese di tutti i settori economici e di tutte le dimensioni. L’elevato numero di interviste e la metodologia complessiva adottata nella costruzione del campione consentono di ottenere dati statisticamente significativi a 12 mesi per tutte le 104 province italiane. Per ogni impresa vengono rilevati i programmi di assunzioni di personale dipendente per i dodici mesi successivi e le relative uscite (per pensionamenti, scadenze di contratto, ecc.). Per le assunzioni sono raccolte informazioni analitiche sulle caratteristiche del personale che l’impresa intende acquisire. Per tale motivo Excelsior è considerata una delle più ampie indagini previste dal Programma Statistico Nazionale e rappresenta lo strumento informativo più completo disponibile in Italia per la conoscenza dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese

31 SVILUPPO LAZIO Excelsior A partire dall’edizione 2001 dell’indagine, le professioni elementari sono classificate secondo la classificazione europea ISCO-88, esteso al 5 digit. A partire dalla edizione del 2003 è stata prevista una nuova classificazione delle professioni, affiancata alla ISCO-88: il punto di base sono i due criteri centrali di competenza e occupazione, utilizzati in ogni sistema classificatorio. La classificazione avviene a partire dall’analisi della competenza per individuarne il livello e la specializzazione (conoscitiva – area disciplinare, operativa – settore economico). Tenuto nel giusto conto l’area economica di classificazione del prodotto e l’area aziendale in cui la figura professionale è collocata, ne derivano 4 macrogruppi di professioni caratterizzati da diversi livelli di conoscenza e diversi compiti:

32 Livello di conoscenza specifica
Excelsior SVILUPPO LAZIO Macrogruppo Professioni Livello di conoscenza specifica Compiti 10 Specialistiche e tecniche Alto Direzione, progettazione, soluzione dei problemi 20 Operative della gestione di impresa Medio Area della gestione dati e informazioni 30 Operative della gestione dei servizi e delle vendite Area della produzione nei settori dei servizi 40 Operative della produzione industriale Area della produzione nei settori dell’industria

33 SVILUPPO LAZIO Excelsior I livelli di istruzione sono classificati con riferimento al livello universitario (lauree 3-5 anni), di scuola media superiore (diploma quinquennale), di istruzione professionale (qualifica triennale), di formazione professionale (corrispondente in linea generale ai corsi di formazione professionale di base gestiti nell’ambito regionale) e di scuola dell’obbligo. Finalità L’obiettivo dell’indagine è di rilevare l’andamento della domanda di occupazione, e descrivere le modificazioni strutturali del mercato del lavoro con riferimento alle nuove figure professionali e ai fabbisogni formativi. Aggiornamento L’ultimo aggiornamento è al 2006.

34 SVILUPPO LAZIO Excelsior Le informazioni disponibili sono un fondamentale supporto conoscitivo per: la misurazione della domanda effettiva di professioni nei diversi bacini di lavoro territoriali, in modo da fornire un supporto informativo a quanti - enti pubblici o privati - si trovano impegnati nell’orientare l’offerta di lavoro verso le esigenze espresse dalla domanda o nel favorire l’incontro diretto e puntuale tra domanda ed offerta di lavoro; l'indirizzo delle scelte dei decisori istituzionali in materia di politiche e programmazione della formazione scolastica e professionale, nonché degli operatori della formazione a tutti i livelli, offrendo informazioni dettagliate sui bisogni di professionalità espressi dalle imprese per il breve e il medio termine;  l’orientamento dei giovani che, a conclusione del proprio percorso di formazione, necessitano di informazioni di spendibilità immediata sulle tendenze evolutive del mercato del lavoro in generale e sulle professioni più richieste in particolare .

35 SVILUPPO LAZIO Repertori descrittivi degli Enti bilaterali e di altri organismi/istituzioni OBNF - standard minimi di competenza in esito a percorsi formativi rivolti a figure professionali del settore manifatturiero EBNT - competenze di figure professionali del settore del turismo in termini di fabbisogni formativi e professionali COOP Form - l'analisi dei fabbisogni di competenze nella cooperazione EBNA - standard di competenza nel settore dell’ artigianato in termini di fabbisogni formativi ENFEA - competenze nella piccola e media impresa in termini di fabbisogni formativi CHIRONE - nuove competenze professionali e risposte formative per le imprese del settore trasporti, loro infrastrutture e servizi collegati Agriform - analisi dei fabbisogni formativi in agricoltura ENBI Credito- competenze di figure professionali del settore creditizio in termini di fabbisogni formativi Repertorio isfol orientaonline Profili per l’apprendistato individuati nell’ambito dei ccnl Thesaurus delle professioni – Italia Lavoro


Scaricare ppt "SVILUPPO LAZIO Le fonti per la classificazione del lavoro e delle professioni e per l’analisi dei fabbisogni formativi e professionali a livello nazionale."

Presentazioni simili


Annunci Google