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Incontri che contano Classe 2.0 - 1^B A.S. 2013/14 Istituto Comprensivo Capol.D.D. San Nicola la Strada - Caserta Successiva…

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Presentazione sul tema: "Incontri che contano Classe 2.0 - 1^B A.S. 2013/14 Istituto Comprensivo Capol.D.D. San Nicola la Strada - Caserta Successiva…"— Transcript della presentazione:

1 Incontri che contano Classe 2.0 - 1^B A.S. 2013/14 Istituto Comprensivo Capol.D.D. San Nicola la Strada - Caserta Successiva…

2 A Roma da papa Francesco Forza, Ragazzi ! Una giornata a Roma Successiva… RiflessioniRiflessioni…..

3 Lezione di vita Mattinata a teatro Intervista al prof Compagnone Angela, Valentina e Vittoria commentano Successiva…

4 I nonni raccontano “Benvenuta, nonna Rosaria!” dice ClaudiaBenvenuta, nonna Rosaria!” dice Claudia Turisti per San Nicola la Strada con una guida speciale: il nonno di Angela Successiva…

5 Gaia a Verona La nostra inviata Gaia davanti all’Arena di Verona con la sorellina e un centurione romano. Successiva…

6 CLASSE 2.0

7 Una giornata a Roma 4 Dicembre 2013 Caro Diario, oggi sono andata all' Udienza del Papa con la mia classe. Al nostro punto d’ incontro c'era il nostro pullman. Siamo saliti e abbiamo preso posto. Appena arrivati, papa Francesco ha fatto dei giri per tutta la piazza ed è passato anche dove stavo io. Ero felice! Il mio cuore batteva forte proprio come se dentro di me ci fosse un tamburo. Il Papa ha letto una lettera piena di significato. E' stata una bellissima gita, ho sentito gioia nel vedere papa Francesco e tristezza nel visitare la Basilica di San Paolo. By Maria Grazia De Rosa Caro diario, oggi con la scuola sono andata a Roma per partecipare all'Udienza del Papa. Quando io e i miei compagni siamo arrivati, ci siamo recati in Piazza San Pietro. E' stato bellissimo riuscire a vedere il Papa, ascoltare le sue parole e notare la sua felicità nel vedere tante persone giunte da luoghi diversi per lui. Mi è sembrato molto umile d è stato emozionante pensare che tutte le persone presenti erano unite da una forza più grande: la fede verso Dio. Il resto della giornata abbiamo visitato luoghi importanti. E' stata una bellissima giornata! Ciao, Valentina Iovine

8 Caro Diario, la mia giornata a Roma è stata molto bella! I miei compagni ed io ci siamo svegliati presto per la partenza. Vicino alla scuola si è fermato il nostro pullman e dopo un paio d'ore di viaggio, finalmente, siamo arrivati a Roma. La professoressa, che ci ha accompagnato, ha preso un lungo filo rosso e noi dovevamo tenerci a quel filo per non perderci. Abbiamo visitato la basilica di San Paolo ed è stata scattata a noi una foto di gruppo in piazza San Pietro. Che gita ! Pasquale Barbato Caro diario, due giorni fa, con i miei compagni mi sono recato a Roma per l’ Udienza dal Papa. Siamo partiti alle 4.30 di mattina e, anche se era molto presto, ne è valsa la pena perché è stato bellissimo. Dalle 10.30 alle ore 12.00 abbiamo assistito all'Udienza. E’ stato emozionante poter vedere e ascoltare il Papa da vicino! Dopo aver mangiato, abbiamo visitato la Basilica di San Paolo, luogo ben decorata,dov'è sepolto il Santo e l'Abazia delle Tre Fontane. Alle ore 17.00 siamo ripartiti alla volta di San Nicola. E' stato fantastico! Alla prossima! Alex Bernardo

9 Mattinata a teatro 28 novembre 2013 Caro diario, oggi sono andata a teatro. Erano circa le nove e stavamo scrivendo regolette di Grammatica, quando ci vengono a chiamare, dicendo che dovevamo sbrigarci, al che ci prepariamo in “pompa magna” e usciamo. Fuori, in cortile, aperti gli ombrelli, ci avviamo. Scendeva una leggera pioggerellina su di noi e, man mano che camminavamo, salutavamo la gente che ricambiava gentilmente. Il "viaggio" è stato divertente, ma comunque lungo e scivoloso. Finalmente arrivati al “Qua…si Teatro”, posiamo ombrelli e cose personali. Aspettiamo un po’ e poi ci fanno entrare in sala per assistere allo spettacolo “Fumo”. La sala è molto sontuosa, con candelabri, quasi in stile barocco! Ad un certo punto esce il professor Compagnone, regista dello spettacolo, che ci augura buona visione. Poi, senza preavviso, si spengono le luci e vediamo una sagoma sul palco; quando si accendono i riflettori, ci rendiamo conto che quella sagoma è un signore che fuma e che parla di cose che riguardano il fumo (solo dopo lo spettacolo, la professoressa d’ Italiano ci spiega che quell’attore interpretava Zeno Cosini, il protagonista de “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, un noto scrittore). Poi si spengono nuovamente le luci, ma stavolta vediamo più sagome nel buio con la faccia stranamente lucente. I riflettori si accendono ed escono tanti ragazzi mascherati, che una volta tolte le maschere bianche, sono riconoscibili, perché compagni delle attuali Seconde classi della nostra scuola;

10 Parte Seconda : Io distinguo Emanuela, una vecchia amica. Anche questa volta non capisco il significato dei loro movimenti e delle loro parole, ma penso che ha qualcosa a che fare con i libri e la poesia. Dopo un paio di sketch, si spengono le luci, si sente una musica da film horror ad alto volume e, improvvisamente, esce una luce laser rossa da un angolo della sala. Molti lanciano gridolini o trattengono il respiro per la sorpresa, l'atmosfera muta molto... Così si assiste ad uno sketch strano e, per la priva volta in tutto lo spettacolo, rido. Edward, seduto vicino a me, fa battute e ride con alcuni suoi amici della fila di dietro. Alla fine dello spettacolo si spengono le luci ed escono i ragazzi di prima con il volto coperto, fanno movimenti significativi e poi lanciano le maschere in aria. Il professor Compagnone sale sul palco e spiega che l’unico adulto dello spettacolo, il signore che fumava, era Giovanni Allocca, un attore molto bravo che recita nella Compagnia di Luca De Filippo e che, eccezionalmente, si era prestato per quello spettacolo di ragazzi. Usciti fuori, la nostra insegnante chiarisce che i testi recitati erano un “assortimento” di brani tratti da opere famose e che il professor Compagnone aveva preparato quello spettacolo con i ragazzi delle Prime classi lo scorso anno. Al ritorno, nel vicolo vicino alla scuola, Silvio ha fatto decollare il manico del suo ombrello per poi farlo atterrare sul cofano di una macchina parcheggiata. Appena in classe, finalmente, incominciamo a scrivere questo diario. Bene, è finita “la puntata”, ciao a presto! Claudia Russo

11 IL PROFESSORE COMPAGNONE IN CLASSE Intervista al professore Giovanni Compagnone, ideatore e regista dello spettacolo teatrale “Fumo”. D. Da cosa le è venuta l' idea dello spettacolo " Fumo "? R. Ho preso vari pezzi di spettacoli che sono diventati un unico spettacolo. D. Perché ha " mixato" molti pezzi? R. Serve per far conoscere ai ragazzi più autori. D. Da quando le piace il teatro ? R. Mi piace da quando avevo la vostra età. D. Sperava di poter raggiungere questo obiettivo? R. Sì, e voglio sempre crescere per scoprire altre cose. D. Le scene più esilaranti da quale libro sono state tratte ? R. Dal teatro dell’assurdo, è un teatro di natura sperimentale, ho preso spunto dalla “Cantatrice calva” di Eugène Ionesco. D. Qual è stata la sua prima apparizione in teatro? R. A Viterbo, quando ho recitato per la prima volta " ‘A Livella ". D. Ha mai avuto problemi? R. Certo, ci sono problemi per tutti: grandi e piccoli. D. Quali personaggi interpreta volentieri? R. Interpreto volentieri personaggi cattivi. Angela Ciavattone

12 Curiosità e Considerazioni Il fratello del prof. Compagnone lavorava alla Fabbri Editore e un giorno portò un libro di poesie, fu così che il professor Giovanni imparò "‘A livella", una poesia, in dialetto napoletano di Totò, che gli fece venire la voglia di recitare e di iniziare la sua carriera. Mi è piaciuta molto la poesia“ ’A livella” che il professore Compagnone ci ha recitato in classe e concludendo, mi sembra strano che gli piacciano le parti teatrali cattive, perché sembra ed è sicuramente una persona piena di bontà. Angela Ciavattone Personalmente penso che il teatro sia una cosa bellissima,molti preferiscono la televisione, ma insomma, al teatro si vedono delle vere persone recitare, al cinema o alla televisione vediamo delle riprese, ritoccate con gli effetti speciali. Mi è piaciuto tanto ascoltare le sue opinioni e le sue spiegazioni mi hanno fatto conoscere un po' la vita degli attori e la passione di una persona veramente felice del proprio lavoro. Spero anch'io, un giorno, di trovare un lavoro o anche un passatempo che possa appassionarmi tanto. Valentina Iovine L'incontro con il professore è stato molto bello e stimolante, mi ha fatto capire che nella vita ci sono tanti ostacoli, ma se si è volenterosi si può arrivare al proprio obiettivo, la frase che mi ha colpito tanto è stata questa:" Per qualsiasi cosa ci vuole passione! “ ed io sono pienamente d’accordo. Vittoria Pascarella

13 L’8 Novembre abbiamo raccolto informazioni riguardo San Nicola la Strada antica grazie a nonna Rosaria, cioè la nonna di Claudia. Prima che arrivasse la nostra ospite, noi abbiamo disposto i banchi a ferro di cavallo e ci siamo preparati delle domande per l’intervista. Gaia Caiazzo. Intervista a nonna Rosaria D. Oggi è cambiata molto San Nicola rispetto a ieri? R. Diversissima, guardandomi intorno è come avere la banca del tempo. Prima San Nicola era composta da cinque strade e poi tutta campagna. Le strade erano:VIA BRONZETTI,VIA SANTA CROCE,VIA CIMITERO,VIA PAGLIAI e VIA XX SETTEMBRE conosciuta come VIA A' MARON' D. c’erano macchine in giro a quei tempi? R. No, non c'erano macchine, solo qualche bici. D. Quali erano le leggende? R. C’era Mazzamauriello,un folletto. Si racconta che entrasse nelle case per metterle sotto sopra. D. Com’era la vita un tempo? R. Le persone dovevano andare nei campi la mattina presto e si ritiravano la sera tardi. Lo straccivendolo si chiamava: o sapunare. A quei tempi non c'erano giochi, solo bambole per le più fortunate, oppure si giocava con le dite o alla campana; i maschi giocavano con i bottoni o con le trottole. I banchi di scuola erano altissimi, si scriveva su fogli di carta e si usavano il pennino e l’inchiostro, questo macchiava facilmente. Alla nonna di Claudia manca la vita del passato, ma ha trovato oggi cose brutte e cose belle Belle: oggi è felice di avere in casa l'acqua corrente e il bagno, un tempo c’era un unico servizio igienico per ogni cortile. Brutte: i ragazzi passano il tempo su facebook invece che in piazza. Silvio Zerone

14 In giro per San Nicola Le mie impressioni su San Nicola la Strada sono tante, penso che sia un luogo poco pulito per colpa di molti suoi abitanti che non rispettano l'ambiente che li circonda. Durante il percorso fatto dalla scuola a piazza municipio, diverse sono state le mie impressioni. La prima osservazione riguarda una marea di rifiuti nel terreno interposto tra i palazzi, marciapiedi sporchi di escrementi di cani e asfalto intervallato da molte buche. Ho poi osservato mattonelle sollevate sui marciapiedi che rappresentano un pericolo per il cittadino poi ho osservato macchine indisciplinate per la strada. Lungo il tragitto abbiamo pensato di intervistare un operatore ecologico chiedendogli se i cittadini erano attenti a fare la raccolta differenziata. Poi abbiamo intervistato il nonno della nostra compagna di classe Angela Ciavattone e gli abbiamo chiesto se la città era più vivibile quando era giovane. Abbiamo raccolto le risposte date e le abbiamo annotate in un note book. L'operatore ecologico ha risposto che non tutti effettuano la raccolta differenziata, mentre il nonno di Angela ha risposto che la cittadina era più vivibile quando lui era giovane. Durante il tragitto sono state scattate foto alla villa comunale e al monumento ai caduti in piazza Municipio; qui abbiamo fotografato anche municipio, la chiesa monumentale e l'orfanotrofio, oggi sede del liceo scientifico. Siamo passati dinanzi alla chiesa principale,ma anche all'antica cappella purtroppo chiusa di San Nicola di Bari in via Pilade Bronzetti, intitolata alla confraternita di San Nicola di Bari. Raffaele Madonna

15 Mi chiamo Gaia e, per motivi familiari, sono dovuta restare per una decina di giorni a Verona, nel mese di Novembre, lontano dalla scuola. Ho alloggiato con mia madre e mia sorella in un monastero, dove ho intervistato il priore, Padre Silvano, per chiedergli informazioni riguardanti il Veneto. Gaia: Salve, sono una reporter della 1^B e le vorrei fare qualche domanda sul Veneto. Padre Silvano: Sì, certo, incomincia pure, benissimo! Gaia: Le festività (Natale, Pasqua,Carnevale...) come si celebrano qui in Veneto? Padre Silvano:In genere vengono celebrate nelle chiese nelle parrocchie, per quanto riguarda la religione. Qui porta i regali Santa Lucia il 13 Dicembre. Il classico Carnevale si festeggia a Venezia, ma si festeggia pure nelle altre città o province ed è più popolare. Gaia: Quali sono i piatti tipici della regione? Padre Silvano: ce ne sono molti tra cui, il pearà che è composto da carne di midollo osseo, pane grattugiato e molto pepe con cui si fa una salsa che va messa sulle carni bollite. Ci sono molti piatti calorici: la polenta, il bollito (diverse carni miste bollite: cotechino, lingua di manzo, manzo ecc...); il pesce, Anguilla del Delta del Po, Vongola verace del Polesine, Cozza di Scardovari, Moscardino di Caorle; i formaggi, come Asiago, Piave, Brenta,Bastardo, prodotto sul Monte Grappa, Formaggio delle malghe del Monte Cesen o del Monte Veronese; il Riso del Delta del Po. Gaia:Qual è il passatempo preferiti delle ragazze? Quale dei ragazzi? Padre Silvano: nascondino, campanella.Costruire case immaginando di essere dei muratori, lo schianco che è tipo baseball popolare, le figurine. Gaia: Gli adulti come trascorrono il tempo libero? Padre Silvano: Gli adulti si dedicano ad escursioni in montagna, ascoltano musica, leggono e curano il proprio giardino e se si tiene anche l' orto. Gaia:Qual è il lavoro che produce di più? Padre Silvano: La viticultura è un lavoro molto diffuso. Gaia:Quale città è più famosa? E quale provincia? Padre Silvano: La più famosa è Venezia. La più famosa come provincia è Verona però per la prestigiosa Università anche Padova non è da meno. Gaia in Veneto

16 Gaia: Qual è il fiume più importante del Veneto? Padre Silvano: L‘ Adige. Gaia:La marca più famosa? Padre Silvano: Benetoon che produce vestiario. Gaia: La scuola più famosa? Padre Silvano:"L‘ Università degli studi di Padova. Gaia: Mi può dire, come appare la Regione dal punto di vista sociale e ambientale? Padre Silvano: E’ una regione a tradizione sia agricola che industriale. Attualmente a livello regionale vi è un grande consumo di territorio e quindi la cementificazione porta con sé un notevole inquinamento. Non c' é una grande politica attenta alla formazione culturale dei giovani. Adesso c' è una crisi lavorativa, ma c' è stato un periodo di impegno lavorativo. Gaia:La vostra Comunità è un punto di riferimento per i cittadini delle vicinanze? Padre Silvano: Sì, é un punto di riferimento per le persone che desiderano incontrarsi con altri e crescere nella vita spirituale e umana. Gaia:I cittadini si aiutano l' uno con l' altro? Padre Silvano: Non mi sembra che il senso di solidarietà sia molto presente. Gaia: Qual è l’attrattiva del vostro territorio? Padre Silvano: Le caratteristiche paesaggistiche e le testimonianze storiche degli edifici e delle città rappresentano l’attrattiva turistica. Gaia: Sa dirmi cosa accomuna e cosa rende diverso il suo territorio dalla "TERRA DEI FUOCHI" ? Padre Silvano: Penso in generale che i problemi dell' ambiente siano minimizzati dovunque, invece dovrebbero essere affrontati e risolti; ora non saprei dire le differenze, perché le Regioni hanno diversi difetti Gaia: La Regione Veneto ha ricevuto qualche medaglia? Padre Silvano: Sì, l'11 ottobre del 2010 ha ricevuto una Medaglia al merito di Prima classe dalla Protezione Civile. Presidente Del Consiglio dei Ministri: «Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, per lo straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali al fine di far sup erare l'emergenza.» Gaia Caiazzo


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