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Ordo Virginum Spose di Cristo sulle strade del mondo.

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Presentazione sul tema: "Ordo Virginum Spose di Cristo sulle strade del mondo."— Transcript della presentazione:

1 Ordo Virginum Spose di Cristo sulle strade del mondo

2 Una vocazione antica … L’Ordo Virginum ha le sue radici nei primi quattro secoli del Cristianesimo: fin dai tempi apostolici alcune donne seguirono l’invito di Gesù ed abbracciarono con gioia la verginità “per il regno dei cieli” (Mt 19,12), come attestano anche gli scritti paolini (1Cor 7,25.34) e gli Atti degli Apostoli (At 21,9).

3 Una vocazione antica … Molteplici fonti storiche attestano che la verginità ben presto divenne una scelta di vita operata da molti cristiani; Ignazio di Antiochia, Policarpo, Giustino, testimoniano della presenza e del ruolo delle vergini nelle comunità.

4 Una vocazione antica … XIII, I. Saluto le famiglie dei miei fratelli, con le mogli e i figli, e le vergini chiamate vedove. Siate forti nella potenza dello Spirito. Vi saluta Filone che è con me. Saluto la famiglia di Tavia che prego sia rafforzata nella fede, nella carità corporale e spirituale. Saluto Alce, nome che mi è caro; l'impareggiabile Dafno ed Eutecno e tutti col loro nome. State bene nella grazia di Dio. Ignazio, Agli Smirnesi, XIII, I

5 Una vocazione antica … V, 3. Ugualmente i giovani siano irreprensibili in tutto, considerando la purezza e frenandosi davanti ad ogni male. È bello distaccarsi dalle passioni del mondo, poiché ogni passione fa guerra contro lo spirito, e né i fornicatori, né gli effeminati, né i sodomiti erediteranno il regno di Dio, né coloro che fanno stranezze. Per questo occorre che siano lontani da tutti questi mali e soggetti ai presbiteri e ai diaconi come a Dio e a Cristo. Le vergini devono camminare con coscienza irreprensibile e pura. Policarpo, Ai Filippesi, V, 3

6 Una vocazione antica … XV, 6. E molti uomini e donne di sessanta o settanta anni, che fin da fanciulli furono ammaestrati negli insegnamenti di Cristo, perseverano incorrotti. E mi vanto di potervi mostrare uomini siffatti sparsi in ogni classe. Giustino, I Apologia, XV, 6

7 Una vocazione antica … Le prime vergini cristiane (Agata, Lucia, Agnese, Cecilia, Anastasia, Felicita e Perpetua) sono tuttora menzionate nel Canone Romano e proposte come modello luminoso di santità.

8 Una vocazione antica … Dal IV secolo il proposito della verginità passò da una dimensione intima e privata ad un livello sociale ed ecclesiale: le vergini, consacrate dal Vescovo, divennero una “categoria” (ordo, appunto) del popolo di Dio. Ambrogio nel De Virginibus ci fornisce notizie precise di una celebrazione liturgica di consacrazione, presieduta dal vescovo.

9 Una vocazione antica … Alla vigilia di Natale del 353 (o all’Epifania del 354) Marcellina, sorella di Ambrogio, prese il velo dalle mani di papa Liberio che, nell’omelia, tra l’altro le dice “Sono davvero nobili, o figlia, le nozze a cui aspirasti”. Come d’uso a quei tempi, Marcellina continuò a vivere a casa sua, affiancata da un’amica con la quale condivideva la preghiera, ricevendo molte visite di personalità religiose.

10 Una vocazione antica … Il rito di consacrazione, di cui ricorrono tracce nel Pontificale Romano-germanico del X secolo e nel testo elaborato da Guglielmo Durand, vescovo di Mende, nel XIII sec, venne definitivamente fissato con l’edizione ufficiale del Pontificale romano del 1485.

11 Una vocazione antica … Il rito rimase inalterato nei secoli, fino al Vaticano II, dal momento che era caduto in disuso; infatti, a partire dall’alto medioevo, non si trovano più vergini che ricevono la consacrazione vivendo nel mondo e la vita monastica diventa l’unica possibilità di scelta per le donne.

12 … riscoperta e riabilitata Nei primi decenni del XX secolo, alcuni Vescovi della Francia, del Belgio e della Svizzera, intesero riprendere l’antico uso di consacrare anche donne che non si sentivano chiamate ad entrare in monastero né ad aderire ad una Congregazione religiosa, ma che desideravano esprimere la loro dedizione verginale al Signore restando nel proprio contesto di vita e nella comunità cristiana dalla quale provenivano.

13 … riscoperta e riabilitata A queste vergini venne chiesto di mantenere uno stretto riserbo sulla propria consacrazione, perché nel 1927 la Sacra Congregazione per i Religiosi vietò l’ammissione alla consacrazione per donne che “vivevano nel secolo”. Nel 1950 Papa Pio XII promulgò la Costituzione apostolica Sponsa Christi, in cui incoraggiava le monache di voti solenni a riprendere l’antico rito della consecratio virginum, invito che venne accolto positivamente.

14 … riscoperta e riabilitata Il Concilio Vaticano II, momento di profondo rinnovamento della Chiesa ed allo stesso tempo di forte recupero dei valori evangelici, creò le condizioni adatte per il ripristino del rito di consacrazione e quindi per la rinascita di quella forma di vita consacrata di cui il primitivo carisma della verginità è il germe (Sacrosanctum Concilium n. 80).

15 … riscoperta e riabilitata Il 31 Maggio 1970 la Sacra Congregazione per il Culto Divino ha promulgato il nuovo rito, operando una felice revisione degli antichi testi, che venne approvato da Papa Paolo VI ed inserito nel Pontificale Romano. La Chiesa, ammettendo nuovamente alla consecratio, oltre alle monache, anche le vergini che vivono nel mondo, ha mostrato grande fiducia e speranza nel ruolo della donna.

16 … riscoperta e riabilitata Il rito è stato integrato dal Canone 604 del Nuovo Codice di Diritto Canonico che così recita: §1. A queste forme di vita consacrata è assimilato l'ordine delle vergini le quali, emettendo il santo proposito di seguire Cristo più da vicino, dal Vescovo diocesano sono consacrate a Dio secondo il rito liturgico approvato e, unite in mistiche nozze a Cristo Figlio di Dio, si dedicano al servizio della Chiesa. §2. Le vergini possono riunirsi in associazioni per osservare più fedelmente il loro proposito e aiutarsi reciprocamente nello svolgere quel servizio alla Chiesa che è confacente al loro stato.

17 Lex orandi, lex credendi statuit Alla luce del famoso motto “lex orandi, lex credendi statuit”, nello spirito delle catechesi mistagogiche dei Padri, proviamo a ripercorrere il rito di consacrazione onde ricavarne gli elementi più importanti di questa vocazione. Il rito di consacrazione delle vergini si sviluppa in sette momenti:

18 Lex orandi, lex credendi statuit 1.Chiamata delle vergini; 2.Omelia e allocuzione, con cui si istruiscono le vergini e il popolo sul dono della verginità; 3.Interrogazioni, con le quali il vescovo chiede alle vergini se intendono perseverare nel proposito di verginità e ricevere la consacrazione; 4.Litanie dei Santi, con cui, mentre si rivolge la preghiera al Padre, si implora l'intercessione della santissima vergine Maria e di tutti i santi;

19 Lex orandi, lex credendi statuit 5.Rinnovazione del proposito di castità; 6.Solenne preghiera di consacrazione, con cui la madre chiesa supplica il Padre celeste, perché effonda con abbondanza i doni dello Spirito Santo sulle vergini; 7.Consegna dei simboli di consacrazione, che devono indicare esternamente il fatto interiore della consacrazione.

20 don Emilio Aspromonte Delegato diocesano per l‘Ordo virginum della diocesi di Cosenza-Bisignano A partire dal Rito: il volto ecclesiale della vergine consacrata

21 Praenotanda Prendiamo in mano il Pontificale Romano e andiamo alle premesse, i c.d. Praenotanda, che non sono solo annotazioni di utilità pratica per il celebrante, ma un pozzo inesauribile di grazia dal quale attingere per alimentare il nostro cammino di fede.

22 Praenotanda Già alle prime righe leggiamo: “la vergine... è segno sublime dell’amore che la Chiesa porta a Cristo, immagine escatologica della Sposa celeste e della vita futura”. Dio sposa l’umanità e la vergine è segno di questo patto nuziale. Giovanni Paolo II nella “Redemptor hominis” ha scritto che “l’uomo è la via che Cristo ha percorso e, quindi, la principale via della Chiesa”.

23 Praenotanda La vergine consacrata è immagine della Chiesa sposa di Cristo, è intimamente unita a Cristo, a servizio della Chiesa e dell'umanità. Infatti, nelle premesse al rito troviamo scritto: “fanno voto di castità al fine di amare più ardentemente Cristo e servire con più dedizione i fratelli”.

24 1. Chiamata delle vergini "Fin dal grembo di mia madre il Signore mi ha pensato e mi ha chiamato per nome" (Is 49, 1-2). Chiamati per nome! È interessante notare il senso di familiarità con cui Dio vuole trattarci e la confidenza che Egli adopera nei nostri confronti:

25 1. Chiamata delle vergini quando si chiama qualcuno per cognome si intende in qualche modo coltivare sempre una relazione formale nei suoi confronti, e comunque non lo si tratta mai con la medesima spontaneità e disinvoltura che sussistono invece quando nel chiamare una persona si utilizza il suo nome personale.

26 1. Chiamata delle vergini Ebbene, Dio nel suo amore e nella conoscenza perfetta che da sempre ha di noi, suole chiamarci per nome, ossia riservarci un tratto del tutto spontaneo e familiare, nonché comunicativo di assoluta apertura assoluta e spirito di confidenza. E non va' dimenticato che nell'ottica di Dio il caso non esiste, e ciascuno di noi sin dall'eternità risponde ad un determinato progetto di vita impostato sempre dalla divina provvidenza.

27 3. Interrogazioni Nelle “interrogazioni” il Vescovo pone tre domande: “Volete perseverare nel proposito di santa verginità a servizio del Signore e della Chiesa fino al termine della vostra vita?”, “Volete seguire Cristo come propone il Vangelo, perché la vostra vita sia una particolare testimonianza di carità e segno visibile del Regno futuro?”, “Volete essere consacrate con solenne rito nuziale a Cristo, Figlio di Dio e nostro Signore?”.

28 3. Interrogazioni La vostra risposta è “Sì, lo voglio”: è un impegno pubblico, ecclesiale, assunto con piena consapevolezza, un impegno così grande che vengono invocati anche i Santi nelle litanie. È un impegno assunto non solo nella Chiesa ma anche di fronte alla Chiesa, come richiamo per la vita futura.

29 5. Proposito di castità Poi c’è il rinnovo del proposito di castità: “Accogli, o Padre, il mio proposito di castità perfetta alla sequela di Cristo”. In questa sequela c’è la crescita nelle virtù per conformarsi allo Sposo e tra tutte le virtù, come dice San Paolo, la più importante è la carità. Nel rito della consacrazione delle vergini la formulazione del propositum sta alla preghiera di consacrazione come, nella Messa, la presentazione dei doni sta alla preghiera eucaristica.

30 5. Proposito di castità  Le caratteristiche dell’offerta del proposito, irrevocabile per sua natura, sono l’ecclesialità (l’offerta è fatta a Dio per le mani del Vescovo, mentre l’assemblea liturgica funge da testimone), la sponsalità (il proposito di castità perfetta è la donazione a Cristo totale e perpetua) e l’orientamento cristologico (la vergine, donandosi al Signore, vuole condividerne la sorte, assumerne lo stile e la condizione di vita in una vera sequela di Cristo).

31 5. Proposito di castità  Si tratta di un impegno definitivo, irrevocabile, di una scelta di vita fatta in risposta alla chiamata del Signore; questo impegno non è funzionale (nell’ordine del ministero) ma essenziale (nell’ordine del carisma); in altri termini la consacrazione delle vergini riconosce un carisma più che un ministero.

32 6. Preghiera di consacrazione  Preghiera di consacrazione: la celebre composizione Deus castorum corporum, gioiello dell’antica liturgia romana, dal V secolo figura nel rito di consacrazione delle vergini e ci aiuta a cogliere altri aspetti importanti di questa vocazione:

33 6. Preghiera di consacrazione la verginità, dono carisma di Dio,...Come può un’anima rivestita di carne mortale vincere le leggi della natura.... se non sei tu, Padre misericordioso ad accendere ed alimentare questa fiamma comunicando la tua stessa forza...

34 6. Preghiera di consacrazione segno escatologico della realtà che sarà dopo la resurrezione,...hai innalzato a immagine degli angeli coloro che sono per condizione mortali e li hai resi capaci di anticipare in sé l’esperienza del Regno futuro...

35 6. Preghiera di consacrazione non è mortificazione del matrimonio,...Alla luce dell’eterna sapienza hai fatto loro comprendere che mentre rimaneva intatto il valore e l’onore delle nozze, santificate all’inizio dalla tua benedizione, secondo il tuo provvidenziale disegno dovevano sorgere donne vergini che, pur rinunziando al matrimonio aspirassero a possederne nell’intimo la realtà del mistero...

36 6. Preghiera di consacrazione Nella preghiera di consacrazione è evidente il parallelo tra matrimonio e verginità consacrata: Gesù realizza misticamente con la vergine consacrata ciò che il matrimonio simboleggia e significa, sia a livello spirituale che nella corporeità.

37 6. Preghiera di consacrazione Perciò, tra le due realtà (matrimonio cristiano e verginità consacrata) non c’è contrasto (si vedano anche le parole di S. Ambrogio sulla ricchezza dei carismi nella Chiesa): in entrambe si deve vivere l’amore indissolubile, esclusivo e fedele, vicendevole e fecondo.

38 6. Preghiera di consacrazione ma diretta espressione del vincolo sponsale con Cristo,...Così tu le chiami a realizzare, al di là dell’unione coniugale, il vincolo sponsale con Cristo di cui le nozze sono immagine e segno...

39 6. Preghiera di consacrazione e diventa, con l’aiuto delle Spirito, totale dedizione al Padre e ai fratelli nella sequela del Figlio;...Concedi, o Padre per il dono del tuo Spirito che siano prudenti nella modestia, sagge nella bontà, austere nella dolcezza, caste nella libertà. Ferventi nella carità nulla antepongano al tuo amore...con amore ti temano per amore ti servano... In te, Signore, possiedono tutto, poiché hanno scelto te solo al di sopra di tutto...

40 6. Preghiera di consacrazione Si chiede per le vergini il dono di tutte le virtù (“sagge nella bonta”, “austere nella dolcezza”, caste nella liberta”...): il culmine è “ferventi nella carità”. La parte finale è un evidente richiamo all’esclusività e totalità dell’amore (“In Te, Signore, possiedano tutto, poiché hanno scelto Te solo al di sopra di tutto”), un amore fecondo da cui scaturisce la maternità spirituale delle vergini.

41 7. Riti esplicativi Alla vergine vengono consegnati tre simboli: –il velo (facoltativo ma storicamente e simbolicamente molto significativo): segno di esclusività e di appartenenza, perché la vergine è tutta di Cristo; –l’anello: simbolo della sponsalità, sulla quale ci soffermeremo ampiamente tra poco; –la liturgia delle ore: simbolo della preghiera, che è il servizio a cui la vergine consacrata è chiamata, il colloquio sponsale con Cristo a nome di tutta la comunità.

42 Caratteristiche Le due caratteristiche principali dell’Ordo Virginum sono, appunto: –la sponsalità con Cristo, che è il “proprium specifico”; –la diocesanità, come riferimento ecclesiale più appropriato.

43 La sponsalità La sponsalità per la vergine consacrata è: –DONO: che consente di vivere già, nella fede, la realtà mistica dell’amore nuziale con Cristo, il cui talamo (il letto nuziale) è la croce;

44 La sponsalità La sponsalità per la vergine consacrata è: –RISPOSTA: all’amore di Cristo che chiama, con un amore totale, unico, indiviso, per sempre;

45 La sponsalità La sponsalità per la vergine consacrata è: –ESIGENZA: di essere nel mondo e nella Chiesa presenza, testimonianza e segno dell’amore sponsale della Chiesa verso il Suo Sposo e Signore.

46 La sponsalità Dalla sponsalità deriva la gioiosa necessità di conformare la propria vita alla Sua vita e cioè di vivere pienamente la sequela Christi come condivisione della vita dello Sposo e a spendere la propria vita per la stessa causa per cui la spese Cristo-Sposo.

47 La sponsalità La sponsalità è, quindi, il punto focale intorno al quale si esprime e si organizza la propria vita ed è la nota che ne caratterizza la spiritualità.

48 La diocesanità Ora ci soffermeremo sull'omelia proposta dal Pontificale Romano per il rito di consacrazione delle vergini: leggendo varie omelie di Vescovi in occasione di consacrazioni verginali mi sono reso conto che quanto più si modellano su questa traccia, tanto più sono belle, intense ed efficaci.

49 2. Omelia ed allocuzione L'omelia inizia così: “Carissimi nel Signore, queste nostre sorelle, che oggi ricevono la consacrazione verginale dalla madre Chiesa, provengono dal popolo santo di Dio, dalle vostre famiglie: sono figlie e sorelle a voi congiunte da una consuetudine di lavoro e di vita”. Non è solo un richiamo di tipo sentimentale, è un segno di appartenenza forte alla comunità ecclesiale.

50 2. Omelia ed allocuzione “Figlie dilettissime, armonizzate tutta la vostra vita con la dignità della vostra vocazione … Siate di nome e di fatto ancelle del Signore ad imitazione della Madre di Dio... Nutrite la vostra vita religiosa con il corpo di Cristo, fortificatela con il digiuno e la penitenza, alimentatela con la meditazione della Parola, con l’assidua preghiera e con le opere di misericordia": è il richiamo ad un modello che è per tutti i cristiani, ma in modo particolare per le vergini consacrate.

51 2. Omelia ed allocuzione “Occupatevi delle cose del Signore”: cioè, in modo speciale, la preghiera. E l'omelia prevede due particolari intenzioni di preghiera: –la propagazione della fede, che è il fine specifico della Chiesa; –l’unità dei cristiani, che è la preghiera rivolta al Padre da Gesù nel giovedì santo (“Ut unum sint”).

52 2. Omelia ed allocuzione Per unità dei cristiani si intende anche unità tra i Vescovi e il Santo Padre, nel Collegio Episcopale, tra il Vescovo e il clero diocesano, tra i presbiteri, tra i presbiteri e il popolo di Dio. Come mai, dopo duemila anni, non riusciamo ad essere una cosa sola? Dobbiamo lottare per costruire l’unità e riparare per questa contro-testimonianza.

53 2. Omelia ed allocuzione C’è poi il richiamo ad una particolare sollecitudine per gli sposi e per i peccatori. “Ricordatevi che siete legate al servizio della Chiesa e dei fratelli”: il servizio è il volto di Cristo che serve, che lava i piedi ai suoi discepoli per darci l'esempio. “La vostra luce risplenda davanti agli uomini”: è questa la vera visibilità dell'essere.

54 2. Omelia ed allocuzione “Amate tutti e prediligete i poveri”: chi più della Sposa conosce e mette in pratica le attenzioni e le premure dello Sposo? Soprattutto nei confronti dei più poveri (materialmente e spiritualmente), come ha fatto Lui. Lasciate libertà all'amore di venire fuori ed invadere tutto lo spazio della vostra vita! Vivete la tensione e lo slancio verso il bello, il buono, il santo, ma siate consapevoli che il male è accovacciato davanti alla nostra porta.

55 2. Omelia ed allocuzione Perciò: siate benevole con voi stesse, buone con i fratelli, abbiate pazienza ed amore con tutti, accettate con umiltà i vostri difetti nell’impegno costante a smussare gli spigoli. Amate la Chiesa anche quando ci soffrite dentro, con lei e per lei.

56 2. Omelia ed allocuzione La diocesanità per le vergini consacrate non è soltanto appartenenza giuridica, ma appartenenza di amore alla propria Chiesa locale, alla sua storia e alla sua realtà presente. È partecipazione piena e cordiale alla vita della Chiesa locale nella quale, qui ed ora, sussiste e si manifesta la Chiesa Universale.

57 2. Omelia ed allocuzione La diocesanità è la seconda connotazione dell'Ordo Virginum, ma è al tempo stesso una conseguenza della sponsalità: è la “casa” in cui la sposa vive e si prende cura del suo Sposo. La testimonianza di diocesanità è una testimonianza di ecclesialità, perché l'amore va vissuto ovunque ci conduca la strada del Signore. Più il cuore si dilata, più si diventa testimoni splendenti, dal volto ben visibile.

58 Ricapitolando Le vergini consacrate non sono religiose, né membri di un Istituto di vita secolare, non fanno riferimento a un fondatore, non assumono una regola monastica o uno statuto di vita religiosa, non hanno superiori, possono vivere da sole o in famiglia o in piccole comunità, fanno riferimento diretto al Vescovo della diocesi che le accoglie, ne verifica la vocazione, le consacra e concorda e verifica con ciascuna di loro le modalità dello stile di vita e di eventuali servizi pastorali.

59 Ricapitolando Le vergini consacrate possono impegnarsi in molteplici ambiti della vita ecclesiale: –anzitutto nella preghiera ecclesiale, servizio che viene loro affidato nel rito stesso della consacrazione; –nei servizi di evangelizzazione e catechesi (propagazione della fede); –nell'animazione ed educazione alla preghiera; –nell'impegno di annuncio di tutte le vocazioni di speciale consacrazione e di sostegno per gli sposi cristiani nell'impegno di fedeltà; –nella dedizione ai fratelli più poveri e bisognosi.

60 Ricapitolando Quindi, le vergini consacrate incarnano, esprimono, vivono e promuovono, le dimensioni essenziali e qualificanti della vita e del volto della Chiesa: –VOCAZIONE –COMUNIONE –MISSIONE –SERVIZIO

61 Vocazione Il nostro è un Dio che chiama, e nel nome stesso di Chiesa (“Ecclesia”) è segnato ed espresso il suo volto vocazionale, cioè di comunità di chiamati. Ogni persona è vocazione, la vita è chiamata e risposta. Perciò, c'è bisogno urgente di promuovere una cultura vocazionale.

62 Vocazione Le vergini sono chiamate ad un servizio di animazione vocazionale innanzitutto con la loro stessa vita, con la testimonianza di una scelta coraggiosa e controcorrente, con l’attenzione ad ogni persona perché l’amore vede al di là delle apparenze e la pastorale vocazionale non può rivolgersi solo a soggetti privilegiati, cioè a coloro che si preparano ad uno stato di speciale consacrazione.

63 Comunione La Chiesa, sul modello della Trinità, unità tra Padre, Figlio e Spirito Santo, è chiamata alla comunione (S. Cipriano). La Chiesa è “segno e strumento (sacramento) dell'intima comunione di Dio con gli uomini e dell'unità di tutto il genere umano” (cfr. Lumen Gentium), perciò dobbiamo cercare l'unità ad immagine e somiglianza di Dio uno e Trino... ma a volte ci scopriamo frammentati addirittura all’interno del nostro cuore!

64 Comunione Siamo chiamati a vivere una spiritualità di comunione nella dimensione trinitaria, a mettere in evidenza l’amore perché è l’amore reciproco che rende credibile l'annuncio. Amare per primi, come il Padre. Amare anche a costo del sacrificio, anche a costo di dare la vita goccia dopo goccia, come il Figlio. Amare con la fantasia dell'amore, dando fiducia e speranza, come lo Spirito Santo.

65 Missione La Chiesa, quando prende coscienza di sé diventa missionaria (Paolo VI). La missione è una corresponsabilità di tutti i battezzati e mai come oggi c’è urgente bisogno di una nuova evangelizzazione. La vergine consacrata deve aiutare la Chiesa ad essere se stessa, è un segno e richiamo costante della vita futura.

66 Servizio Chi ama si fa dono, si pone in servizio, sull'esempio di Cristo, che è venuto non per essere servito ma per servire. La vergine consacrata è chiamata ad essere mano operosa della Chiesa locale e voce della sua preghiera, espressione della sua misericordia nel servizio all’uomo, tempio di Dio, perché in ogni uomo c’è il volto dello Sposo tanto amato.


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