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Ave! Sono Aurelio, un commerciante di armi qui a Roma e vivo nella zona portuale con mia moglie e mio figlio Flavio. Sapete, spesso tra un affare.

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Presentazione sul tema: "Ave! Sono Aurelio, un commerciante di armi qui a Roma e vivo nella zona portuale con mia moglie e mio figlio Flavio. Sapete, spesso tra un affare."— Transcript della presentazione:

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4 Ave! Sono Aurelio, un commerciante di armi qui a Roma e vivo nella zona portuale con mia moglie e mio figlio Flavio. Sapete, spesso tra un affare e l’altro mi capita di pensare perché faccio tutto questo… Qual è la mia ragione di vita? Cosa mi accadrà dopo la morte? L’imperatore ci obbliga a venerarlo come un dio ma lui non ci dà nessuna risposta alle nostre domande esistenziali. Da qualche tempo mio figlio ha conosciuto un tale, di nome Plotino che parla sempre di strani filosofi dell’antica Grecia che sarebbero in grado di darci delle risposte…

5 Costui parla sempre di Platone e le sue teorie sembrano davvero spiegarci molti misteri della vita, a partire dal nostro destino ultraterreno. Del resto, pare che anche i cosiddetti cristiani credano in una vita dopo la morte, in un Dio unico, buono, creatore che addirittura sarebbe sceso su questa terra… Io mi sono persino avvicinato ai culti misterici provenienti dall’antica Grecia, che parlavano di morte e rinascita, di trasmigrazione… Ora però, grazie a Plotino, finalmente posso comprendere quello che non riuscivo a capire adorando l’imperatore. Ma chi meglio di Plotino stesso può spiegarci le sue teorie?

6 Sono nato nel 205 d.c. a Licopoli, in un’epoca segnata dal NEOPLATONISMO, legata alla CULTURA PAGANA. Sono vissuto anche a Roma, dove ho conosciuto quella nuova dottrina… come si chiama??? Ah, sì, cristianesimo! Nonostante io sia un filosofo, tutto ragione e cervello, c’è qualcosa di questa dottrina che mi intriga: l’insistenza su un principio unico della realtà, e la possibilità di tornare ad esso dopo la morte … Secondo me però i cristiani commettono errori logici imperdonabili: come si può dire che Dio CREI DAL NULLA se tutti i miei amici filosofi hanno insistito da secoli dicendo che il nulla non è pensabile né dicibile? E non basta: se il loro Dio è buono, COME PUO’ AVER CREATO IL MALE? Date retta a me … serve un’altra spiegazione.. Però l’idea di fondo non era male …

7 Mi lambiccavo il cervello, chiedendomi cosa fosse mai questo principio unico da cui tutto deriva… Come scoprirlo? Tirando a indovinare? Del resto, anche voi del XXI secolo non siete messi molto meglio, il vostro famoso Big Bang non spiega ancora tutta l’origine dell’universo… Ho semplicemente ragionato come facevano i miei amici presocratici: se scopro cosa tutte le cose hanno in comune, allora quella cosa sarà il Principio! Sarebbe come dire: non sono di chi sono figli tutti questi mocciosi… l’unico indizio è quella loro caratteristica in comune (naso aquilino…)che mi permette di individuare, fra più padri, quello verosimile… Ma tornando a noi, mi sono reso conto che l’unità è ciò che hanno in comune tutte le cose: il libro è un’unità di pagine e copertina, l’esercito è un insieme di soldati, io sono quel che sono grazie a un’unità di membra e spirito…. FINALMENTE CI SIAMO: IL PRINCIPIO TANTO CERCATO E’ L’ UNO ESSO PRECEDE OGNI MOLTEPLICITA’, DIVISIONE, PERTANTO DI ESSO NON POTREMO DIRE SE E’ MATERIA O SPIRITO, E’ Ciò CHE PRECEDE ENTRAMBI….

8 Ora mi chiedo: come tutto deriva dall’UNO? Non certo per creazione, come affermano i cristiani … ci vuole un atto che generi, ma senza volerlo, altrimenti non si spiegherebbe il male … uhm …. Ho trovato! Si tratta di EMANAZIONE, DI UNA GENERAZIONE “INVOLONTARIA”come NEL CASO DI una fonte di luce che illumina senza consumarsi, di una fontana che tracima per abbondanza generando ruscelli, rivoli, fino a esaurirsi Plotino

9 Dall’Uno si emanano i CONCETTI delle cose (INTELLETTO= REGNO DELLE IDEE) e poi l’ANIMA che è quella cosa spirituale che però si innesta nella materia, vivificandola: è a Lei che dobbiamo se tutto è vivo! C’è una sorta di Anima del mondo che lega tutte le cose tra loro, e lega questo mondo al Principio… riuscite a seguirmi? Attraverso questi due principi l’Uno genera l’intera realtà, poichè anima e intelletto sono al vertice del regno dell’essere e per questo vengono definiti ipostasi (ovvero sussistenze o esistenze) IL MALE NON HA DUNQUE ESISTENZA IN SE’… E’ COME IL BUIO NON ILLUMINATO DALLA LUCE… E’ TERRA NON BAGNATA DALL’ACQUA DI QUELLA FONTANA.. INSOMMA IL MALE NON HA SOSTANZA, E’ SOLO UNA PRIVAZIONE DI BENE! Plotino

10 Il bello di tutto ciò è che dunque noi non siamo per sempre allontanati dalla nostra patria spirituale… a quel Principio noi possiamo ritornare… Come??? Seguendo quegli “indizi” che l’Uno ha disseminato nella realtà: la bellezza è uno di questi, l’amore un altro, ma vi assicuro, l’estasi è l’esperienza più incredibile che abbia mai provato: era come se io non fossi più nel mio corpo, ma fuori di me, e unito al Tutto… qualcosa di simile lo dicono anche gli orientali… e lo pensate anche voi, con la differenza che nel XXI secolo l’estasi si raggiunge in pastiglie, mentre io grazie alla meditazione… attenzione, la vostra estasi è una scorciatoia pericolosa per arrivare dritti al Principio, o, come dite voi, al Padreterno!

11 Buongiorno, io sono un periodo che va dal III al V secolo … io ho visto “sgobbare” i cosiddetti Padri della Chiesa: essi erano quegli autori cristiani che intendevano fornire un’interpretazione corretta dei dogmi del cristianesimo e, allo stesso tempo, difendere la religione cristiana dai nemici esterni,in particolare da pensatori pagani ostili al cristianasimo. Fra i principale esponenti posso ricordarvi Giustino, Tertulliano, Agostino …

12 Salve, sono Giustino, filosofo e teologo palestinese del II secolo. Io credo che il nostro buon Dio abbia donato a tutti noi uomini il magnifico strumento del Lògos, cioè la ragione universale!! Infatti anche prima della sua discesa sulla terra alcuni filosofi ispirati,come Eraclito, Socrate e Platone, con l’ utilizzo della ragione e grazie ai“semi di verità” che Dio aveva posto in loro, erano giunti ad alcune importanti conclusioni razionali, anche se si contraddicevano tra loro… Questa contradditorietà a mio parere è il segno evidente della incompletezza, badate bene, non erroneità, del sapere filosofico Per questo motivo le teorie di questi filosofi illuminati non sono da condannare ma da reinterpretare!

13 Paradossalità della fede e difesa del Cristianesimo

14 Buongiorno, mi chiamo Tertulliano e sono nato nel 160 d.c., agli inizi della Patristica. Sono considerato uno dei Padri Apologisti della Chiesa, in quanto difensore della mia religione (Cristianesimo). Ho cercato di convincere gli imperatori pagani a riconoscere la chiesa e le sue istituzioni, ma senza risultato. In quel tempo si cercava un accordo tra la ragione e la filosofia pagana, la cui opera è stata in parte accettata dalla chiesa. Volete sapere il motivo per cui tanti parlano di me? Sono stato il primo a scrivere un’opera in latino! Non è una cosa da tutti! La mia opera principale è Apologeticum, in cui affermo la superiorità della fede sulla ragione e l’inconciliabilità di esse, secondo la tesi del “credo quia absurdum” (questa tesi non verrà accettata dalla chiesa). Per questo non sono stato considerato un vero e proprio padre della chiesa, visto che non sono riuscito ad affermare la mia dottrina tra gli ortodossi e i cattolici, che ingiustizia!!!  Il mio punto forte è un passo tratto dal De Carne Christi, in cui polemizzo con uno gnostico, Marcione, che ha aderito al docetismo, la dottrina (eretica) che nega la presenza di una natura carnale in Cristo. Secondo me Dio scelse nel mondo le cose stolte per confondere i sapienti. Per essere saggi dobbiamo quindi credere alle cose stolte, assurde, come il credere alla nascita di Dio da una vergine. Non prendetemi per pazzo, perché non dobbiamo vergognarci di credere a cose stolte, è in questo modo che raggiungeremo la verità!

15 Ciao io sono Sant’Agostino e sono nato in Africa nel IV secolo e nella mia giovinezza ho vissuto libero da costrizioni, tra donne e divertimenti di ogni tipo, senza mai trascurare uno studio assiduo delle lettere e della filosofia, ma senza giungere a una vera soddisfazione… mi mancava sempre qualcosa! Improvvisamente, a Milano, con mia madre Monica mi sono convertito al cristianesimo dopo anni di studi filosofici che non mi hanno portato alla verità... Il Dio cristiano di colpo risolveva tanti dubbi, anche quello dell’esistenza del male (qui si sente l’influsso di Plotino)…

16 Dopo un lungo travaglio interiore mi sono convinto che solo scavando dentro me stesso e con l’aiuto di Dio (illuminazione) era possibile attingere alla verità. Certamente la ragione, dataci da Dio, è uno strumento ottimo, che però deve essere preceduta da un atto di volontà: la ragione può aiutare a comprendere ciò a cui abbiamo già deciso di credere…. La comprensione dei misteri divini si ottiene prima avendo fede, poi rafforzandola attraverso la ragione… Da qui la mia famosa frase “credo ut intelligam, intelligo ut credam” Sì, perché la fede senza comprensione rischia di restare lettera morta, improduttiva…

17 La natura creata da Dio porta impresso il marchio del divino: nelle cose si cela il linguaggio di Dio. Ecco allora l’importanza delle arti liberali, che studiano infatti l’ordine che regola il funzionamento degli astri (astronomia), dell’armonia musicale (musica), del linguaggio (grammatica), del pensiero (logica) e così via. Ma attenzione! Non fermiamoci al livello superficiale della natura: ogni elemento naturale è simbolo che ci parla di Dio, e quindi le cose vanno guardate cercandone il significato profondamente religioso, inchinandoci con ammirazione dinnanzi alla creazione divina.

18 La Scolastica. Salve a tutti, io mi chiamo Scolastica, sono nata nel VIII secolo d.C. e ho vissuto fino al XIV secolo. Sono un periodo di grande egemonia della Chiesa sia in campo politico che culturale. E voi vi chiederete perché sono nata … il perché è molto semplice: l’impero romano era appena decaduto e la Chiesa rimase l’unica istituzione in grado di resistere alle invasioni barbariche e di trasmettere il patrimonio culturale dell’antichità.

19 La Chiesa per istruire i chierici, che avevano un’educazione lacunosa, organizzò della scuole vescovili nelle cattedrali, dove venivano insegnate le Arti Liberali, divise in Trivio (grammatica, retorica e dialettica) e il Quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia e musica). Le lezioni in queste mie scuole erano molto dialogate e ne esistevano di due tipi: il commentario, in cui i miei studenti interpretavano i testi antichi e la quaestio, una discussione o “disputatio”divisa in sei momenti. 1. Presentazione dell’argomento “Se esista una guerra giusta” 2. Ragioni della Controtesi Non può esistere 3. Tesi Può esistere ad alcune condizioni 4. Enunciazione della tesi Ecco le condizioni, come diceva S. Tommaso 5. Soluzione o determinatio. 6. Vengono confutate le controtesi riferendosi a passi dei Padri della Chiesa

20 Sì, certo, l’inizio e la conclusione della disputa era un po’ autoritario (il riferimento alle Auctoritates era d’obbligo, il famoso “ipse dixit” ricordate?), ma non mi direte che noi medievali eravamo dei trogloditi culturali… Scommetto che se dovessimo discutere di qualsiasi cosa, dal calcio alla politica, vi fregherei subito con la mia logica raffinatissima!

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22 Sono un abate dell’undicesimo secolo; sapete, questo è il secolo della rinascita urbana; le città si ripopolano e rinasce il bisogno di comunicare, discutere. Rinasce un’antica disciplina, la veneranda dialettica! Non che essa possa sostituirsi alla fede nelle Scritture: questo è sempre il punto di partenza per ogni vero cristiano. Il punto è che senza una vera comprensione razionale dei contenuti di fede, come potremo alimentarla, viverla, renderla operante? Sapete, guardando il dolce paesaggio di Normandia dalle finestre del mio monastero, mentre leggevo un passo della Scrittura in cui uno stolto afferma che Dio non esiste, mi sono immaginato un dialogo immaginario proprio con quest’uomo. Il frutto di questo dialogo immaginario è il Proslogion

23 Sai che nella Bibbia uno afferma che Dio non esiste? Ok papino, ma tu cosa intendi esattamente col nome “DIO”? Beh… non mi mettere in difficoltà… diciamo che Dio è quella cosa più grande e perfetta di tutte, anche a impegnarmi non posso pensare qualcosa di maggiore! Ah Ah, ti ho fregato!!! Se Dio è la cosa più perfetta di cui non puoi pensare nulla di maggiore… allora deve per forza esistere… altrimenti se mancasse dell’esistenza non sarebbe perfetto, ma gli mancherebbe qualcosa! Uhhh Vuoi vedere che dall’essenza mi costringe a passare all’esistenza ? ARGOMENTO ONTOLOGICO PROVA A PRIORI DELL’ESISTENZA DI DIO

24 Ciao a tutti, sono un filosofo islamico vissuto nel XII° sec. Durante la mia vita ho tradotto numerose opere di Aristotele (quindi voi studenti mi ringrazierete visto che non dovete tradurle voi!!!!) dando così la possibilità all’Europa di conoscere questo famoso filosofo greco. Essendo un musulmano credente ho sempre pensato che la scrittura non può mai sbagliare A volte però mentre mi interrogavo su quesiti filosofici mi accorsi che giungevo attraverso passaggi logici ad affermare tesi che contrastavano con il Corano. Distinsi allora due diversi significati della Scrittura Essoterico Esoterico (letterale) (nascosto) E pensate che dopo tutto questo lavoro la mia ricompensa fu una bella condanna di eresia con la scusa (assurda) che io davo più importanza alla ragione che alla scrittura. E sì che è proprio il Corano ad affermare che la suprema beatitudine del musulmano consiste nella conoscenza di Dio! Allora mi convinsi che in questi casi bisognava interpretare in chiave allegorica la scrittura.

25 Tommaso d'Aquino Ciao. Sono Tommaso d'Aquino, uno tra i più importanti padri della chiesa, citato da Dante nella Divina Commedia e pure santo, come fai a non conoscermi? Va beh, allora ti parlerò un po' di me:Ciao. Sono Tommaso d'Aquino, uno tra i più importanti padri della chiesa, citato da Dante nella Divina Commedia e pure santo, come fai a non conoscermi? Va beh, allora ti parlerò un po' di me: Come vedi dai miei vestiti sono un frate, un domenicano ( non confondermi con i francescani ! ) e ho vissuto nel XIII secolo durante un periodo chiamato Scolastica.

26 teologia le idee di Aristotele Sempre siano benedette la teologia e le idee di Aristotele Solo su questa strada, infatti, si può arrivare a Dio! Aristotele, grande intellettuale, era avanti anni luce: le sue opere, precedenti alla venuta del Cristo, sono ancora attuali e permettono di conciliare ragione e fede, cioè sono utili alla nostra teologia!

27 Bisogna distinguere però due tipi di teologia: quella vera e propria e quella naturale. -La prima (quella vera e propria) è una scienza perchè parte da premesse vere e prime (le Scritture), deducendo razionalmente conseguenze vere (non vi ricorda qualcosa? Sì, è proprio la definizione del sillogismo scientifico formulata da Aristotele) Solo così potremo comprendere la verità rivelataci da Dio. La seconda (filosofia) procede dalle verità note a noi, secondo il lume della ragione e dell’esperienza, e quindi non credute per fede ma risalendo all'esistenza di Dio, seguendo cinque vie. A dire il vero, la prima l’ho un pò scopiazzata dal vecchio Ari...

28 Del moto Motore immobile Delle cause Causa prima incausata Della contingenza Ente necessario Dei gradi di perfezione Perfezzione somma Del finalismo Intelligenza ordinatrice Del moto Motore immobile Delle cause Causa prima incausata Della contingenza Ente necessario Dei gradi di perfezione Perfezzione somma Del finalismo Intelligenza ordinatrice ordinatrice Che bello pensare Dio come intelligenza ordinatrice e non come “semplice” essere che fa miracoli Ora devo andare a pregare addio

29 Come avrete capito,mi manifestai in seguito alla diffusione delle opere aristoteliche grazie ai contatti con il mondo arabo nel dodicesimo secolo Pur conoscendo tali opere,le contrastai,seguendo il filone platonico-agostiniano i cui capisaldi erano: necessità dell’Illuminazione divina per capire meglio i misteri divini (“credo ut intelligam”) e la ricerca interiore al fine di trovare la verità REAZIONE PLATONICO-FRANCESCANA XIII – XIV SECOLO Oggi si fa un gran parlare di quel filosofo greco chiamato Aristotele: per essere alla moda bisogna apprezzarlo,conoscerlo,studiarlo e magari…come fanno gli “amici” domenicani,pure sfruttarlo per dare una maggiore dignità alla teologia! Come se lo studio e la conoscenza di Dio avessero bisogno di Aristotele! Niente e nessuno potrà mai sostituire le Sacre Scritture in questo compito supremo

30 Io, Guglielmo da Ockham Teologo. Politico. Filosofo

31 Good morning everybody… Nacqui vicino a Londra nel 1285, a circa vent’anni entrai nell’ordine francescano trasferendomi ad Oxford. Lì frequentai studi di filosofia e teologia che mi permisero di insegnare in centri di studio francescani nel 1320 e nei quattro anni successivi.

32 Per smontare quell’assurda pretesa di ridurre l’onnipotenza divina a un affaruccio da spiegare con i nostri limitati mezzi razionali, vi pongo innanzi una distinzione POTENZA ASSOLUTA Indica gli infiniti modi con cui Dio può creare infiniti universi POTENZA ORDINATA Indica il modo effettivo, tra gli infiniti possibili, in cui l’Onnipotente ha creato il nostro mondo Ammesso dunque che riuscissimo a svelare con la nostra ragionucola i misteri di Dio e della creazione, pensate forse di aver fatto un grande passo avanti?? Non sarebbe che una goccia di conoscenza nell’infinito oceano dell’onnipotenza divina… Suvvia, lasciamo a Dio ciò che è di Dio, e alla ragione il compito di investigare la natura! IO SONO PER IL DIVORZIO, MA PER IL DIVORZIO TRA FEDE E RAGIONE!

33 Salve!! Sono l’ umanesimo,un periodo storico che si estende dal XV al XVI secolo e ho avuto maggiore influenza soprattutto in Olanda e nella penisola italica. Gli intellettuali recuperano e traducono le opere classiche, mentre gli artisti vengono chiamati dai sovrani per arricchire le corti. L’ uomo,che fino a poco prima era stato afflitto da una bassa autostima, qualcuno dice per colpa della Chiesa, grazie alla riscoperta dell’antichità classica e della floridezza economica,si libera dai vincoli mentali,mentre intelletto, ragione e attività manuali vengono esaltate. Gli interpreti più famosi italiani di questo periodo sono i fiorentini Marsilio Ficino e Pico Della Mirandola (entrambi risiedenti alla corte medicea) che traducono diverse opere filosofiche antiche. In Olanda vi è l’ ascesa di Erasmo da Rotterdam che con il suo”Elogio alla Follia” critica le istituzioni ecclesiastiche e nobiliari, affiancato da un elogio delle qualità umane. Anche in campo artistico c è una rivalutazione delle opere e qualità umane,come nella “Scuola Di Atene” di Raffaello dove sono rappresentati tutti i filosofi più importanti dell’ antichità

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35 Ciao, sono Raffaello Sanzio, nato a Urbino nel 1483, un rinomato artista del Rinascimento italiano! Mi sono trasferito a Firenze nel 1504 dove ho avuto modo di conoscere altri eccellenti artisti come Leonardo e Michelangelo. Nel 1508 il Papa Giulio II mi chiamò al suo servizio … proprio in questo periodo mi venne l’ispirazione di dipingere un’opera che avrebbe raffigurato un tema molto attuale: la disputa tra platonismo e aristotelismo.

36 Ho dipinto “La scuola di Atene” nelle stanze papali del Palazzo Vaticano, rappresentando tutti i maggiori filosofi e studiosi dell’antica Grecia. Al centro vi sono Platone a sinistra e Aristotele a destra e tutti i loro rispettivi sostenitori. Platone sta indicando verso l’alto, verso il mondo intelligibile, mentre Aristotele mostra con il gesto della mano un innalzamento della realtà naturale verso quella metafisica.

37 ZENONE SOCRATE PITAGORA AVERROE’ TOLOMEO EUCLIDE

38 Con quest’opera ho voluto cercare una possibilità di conciliazione tra la dottrina platonica e quella aristotelica, in questo periodo aspramente contrapposte. In questo periodo in cui la chiesa ere accusata di corruzione e necessitava di un rinnovamento interno, ho pensato che il punto di partenza di questo processo si potrebbe identificare nella ripresa di tali dottrine, come sosteneva M. Ficino

39 ERASMO E L’UMANESIMO Dicono di noi olandesi che siamo gente intraprendente, disinibita … lo so che molti di voi vengono in Olanda cercando quelle dolci follie che sembrano rendere più bella la vita… Ebbene, sappiate che io, cinquecento anni fa, avevo già previsto tutto, elogiando la Follia in persona, dalla quale vengono per l’umanità ogni bene e felicità…

40 Erasmo da Rotterdam e L’”Elogio della Follia” … Quella dolce illusione che ci libera dalle ansie della vita… che ci permette di sorvolare, sorridendo, sui limiti nostri e degli altri, vivendo i nostri ruoli nella grande commedia umana con serenità e tolleranza… … quell’avidità che spinge alla guerra e alla dimenticanza dei propri compiti di governo, temporale o spirituale… quella pretesa di definire tutto con la nostra ragione.. La bestia del razionalismo… … la suprema follia della croce… di chi la accetta perché sa che le cose importanti non sono quelle visibili… il cristiano vive, possiede, lavora come se non vivesse, possedesse, lavorasse: egli vive in questo mondo come meglio sa, ma sa anche che esso ha dei limiti. La sua follia è suprema perché coglie la limitatezza del mondo e non se ne fa mai schiavo… la sua follia è suprema perché vede non solo i limiti delle singole cose, ma del mondo intero… e per questo non lo prende troppo sul serio, non ne fa l’orizzonte della sua vita…

41 Allora la fede è per forza irrazionale per Erasmo? Erasmo rifiuta il razionalismo, ma non la ragionevolezza… cioè sa che la ragione è importante perchè permette all’uomo di esercitare il libero arbitrio (vs Lutero), ma una ragione consapevole di non poter spiegare tutto… La vera saggezza è la ragionevolezza, cioè la “follia” di una ragione che conosce il proprio potere, come i propri limiti… Follia = non prendersi troppo sul serio… essere tolleranti!

42 Sapete, io adoro la cultura classica, sono pure un grande filologo, ma soprattutto un fervente cristiano… proprio non posso sopportare di vedere la Chiesa dominata da papi e vescovi interessati a far tintinnare le monete nelle cassette delle indulgenze più che a far tintinnare la coscienza delle persone… Sì, anche loro sono dei folli, ma in senso negativo… Se riflettessero sulle vesti e i simboli che portano, si ricorderebbero della loro missione, e allora, addio divertimento… ma intanto, i fedeli sono sempre più scandalizzati! E il mio amico Lutero ha pronta una sorpresa… che a me però non piace molto!

43 Salve! Sono MARSILIO FICINO,un filosofo nato a Firenze nel 1433 e vissuto sotto la signoria medicea che in quel periodo era al potere di Firenze. Sono stato il uno dei promotori del NEOPLATONISMO RINASCIMENTALE,sviluppatosi intorno alla corte medicea a Firenze e che si rifaceva,oltre che alle opere di PLATONE,anche alla MAGIA. Tra i meriti che mi vengono attribuiti c’è la traduzione di numerosi dialoghi platonici inediti e del “CORPUS HERMETICUM”,che al mio tempo era ritenuto un trattato di magia risalente agli antichi egizi,cosa che si dimostrò sbagliata. Inoltre ho dedicato parte della mia vita nel cercare di conciliare il CRISTIANESIMO(la vera religione) con il PLATONISMO(la vera filosofia) e il NEOPLATONISMO,poiché ero convinto che si dovesse riformare il cristianesimo con un ritorno alle origini. La morte mi ha colto nel 1499 impedendomi di continuare i miei studi.

44 Buongiorno!!! Mi presento Io sono un tutto fare del Cinquento Sono un frate, un filosofo,un alchimista, un mago ma soprattutto sostenitore della teoria eliocentrica di quel pazzo di Copernico con la differenza che io, un po’ più coraggiosamente, ritengo che l’universo sia infinito!!! Ma avete capito il perché l’universo è infinito?!? Noo?!? Non preoccupatevi ve lo spiego subito… Se noi affermassimo la finitezza dell’universo significherebbe affermare la finitezza di Dio, essendo l’universo l’effetto della potenza di Dio quindi l’universo è infinito, senza un centro! Semplice no?!? Inoltre, se come afferma quel polacco, l’universo ha due centri (il sole e la terra, centro dell’orbita della luna), mi capite bene, non può avere nessun centro! E ciò che non ha centro, non ha limite, e ciò che non ha limiti, è infinito! Ohi ohi, gemono le sfere cristalline!!! Non tutti però l’hanno capito visto che per questa cosa sono stato bruciato vivo!

45 In realtà i miei carnefici avevano capito perfettamente quello che io intendevo ma non potevano darmi ragione visto che nel mio universo non c’era più lo spazio per il loro amato e venerato buon Dio!! Infatti il posto di Dio è nella natura, nella materia in quanto fonte di vita!!! Solo il filosofo e il mago sanno leggere il geroglifico della natura, per questo io metto a disposizione della religione egizia la mia ragione, l’unica che abbia capito che la natura è la divinità stessa. Gli antichi egizi avevano già capito tutto: adoro il “Corpus hermeticum”

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47 Alla Cortese Attenzione del Padre Benedetto Castelli 1613

48 Ed è dunque tramite la Scrittura sacra che possiamo incombere in dilemmi tali, per questo sostengo che Dio ci abbia dato le Scritture come aiuto per conoscere “come si vadia” in cielo, e non su come “vadia il cielo”. Infatti la Bibbia è suscettibile di una doppia interpretazione, letterale e allegorica (e ciò per farsi meglio comprendere dal volgo semplice), mentre la natura è inesorabile nelle sue leggi e quindi non può indurre in errore; inoltre, sia la Bibbia che la Natura vengono da Dio, quindi non possono contraddirsi: se talvolta ciò sembra accadere (Giosuè che dice “fermati o sole”) bisogna dunque approfondire il senso letterale della Scrittura, perché suo interesse non è la soluzione di questioni naturali, ma, come si diceva, la salvezza dell’anima… Per concludere: se Dio ci ha dato sensi e intelletto, perché non dovremmo usarli esplorando il mondo? Certo, le verità di fede superano l’umana intelligenza e quindi richiedono che Dio ci si riveli tramite la Bibbia, ma per le restanti questioni, fidiamoci delle capacità che Lui stesso ci ha donato, e rivolgiamoci non più alle verità dei libri di carta, ma alle verità scritte nel libro dell’universo, scritto in caratteri matematici…

49 Un contributo al dibattito attuale su scienza e religione dal fisico Davies Secondo me la religione deve sviluppare interpretazioni teologiche raffinate dell’azione divina dimostrando così che nessuna scoperta scientifica può smentire l’esistenza di un Dio creatore. Il problema non è dunque che la scienza con le sue scoperte renderebbe inutile Dio stesso, anzi, le scoperte scientifiche, svelando i misteri della natura, dovrebbero suscitare ancor più la nostra meraviglia e ammirazione per l’ingegnosità del progetto cosmico, per le sue leggi che riescono a spiegare l’esistenza umana a partire da semplice materiale inorganico, e quindi per colui che ne è l’autore…

50 Sì, perché la sua stessa esistenza e azione creativa non sarebbero in contrasto neppure con la teoria del Big Bang: quest’ultima è in contrasto con la religione, ma un tipo di religione che immagina un “Dio tappabuchi”. La teologia più raffinata immagina invece un Dio che crea esattamente in analogia con quanto affermano scienziati come Hawking e ed Einstein: non c’è un PRIMA dell’universo, perché il REMPO stesso è creato CON l’universo. Agostino, 1500 anni prima affermava la stessa cosa: non c’è un tempo in cui Dio si “trastullava” facendo non si sa cosa, e che poi di colpo abbia deciso, per capriccio, di creare l’universo. E prima del tempo cosa c’era? Nulla di cui possiamo per ora sapere, dicono scienziati e teologi, in quanto essi come noi, esistono solo all’interno di quel tempo creatosi col Big Bang, o se preferite, con la creazione…

51 SE DUNQUE SCIENZA E RELIGIONE NON APPAIONO PIU’ COME AVVERSARIE, SARA’ PIU’ FACILE CHE ESSE COLLABORINO, OGNUNA CON IL PROPRIO OBIETTIVO: PER LA SCIENZA FORNIRE SPIEGAZIONI SEMPRE PIU’ RAFFINATE DELL’UNIVERSO, PER LA RELIGIONE, AIUTARE LA RICERCA DEL SENSO DELL’ESISTENZA UMANA IN UN MONDO SEMPRE PIU’ PROGREDITO GRAZIE ALLA SCIENZA E ALLA TECNICA

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