La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 1 OGM. Monopolio e diritti Maria Fonte - 2004 La regolamentazione.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 1 OGM. Monopolio e diritti Maria Fonte - 2004 La regolamentazione."— Transcript della presentazione:

1 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 1 OGM. Monopolio e diritti Maria Fonte - 2004 La regolamentazione sulla biosicurezza

2 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 2 Approcci di regolamentazione della biosicurezza negli USA e nell’UE (box 13, p.96)

3 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 3 Regolamentazione sulla biosicurezza degli ogm -USA - 1 Nel 1984, sotto gli auspici dell’Office of Science and Technology Policy si costituisce un Comitato di esperti che elabora il documento di riferimento per la regolamentazione, il Coordinated Framework for the Regulation of Biotechnology (OSTP, 1986). I principi della regolamentazione –non sono necessarie nuove norme, né nuove agenzie –gli Ogm sono “sostansialmente equivalenti” agli organismi ottenuti con le tecniche convenzionali –la regolamentazione deve essere applicata al prodotto e non al processo Le agenzie responsabili sono: –l'APHIS (Animal and Plant Health Institute Service) dell'USDA (United States Department of Agriculture) ha la responsabilità di valutare gli effetti potenziali delle piante transgeniche sulle altre piante e sugli animali in ambiente agricolo; –l'EPA (Environment Protection Agency) ha la responsabilità di valutare gli effetti sull'ambiente e sulla salute umana delle piante e dei batteri con proprietà pesticide; –la FDA (Food and Drug Administration) ha la responsabilità di valutare gli effetti potenziali delle piante transgeniche non pesticide, dei prodotti medici e degli alimenti derivati dalle biotecnologie sulla salute umana.

4 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 4 Regolamentazione sulla biosicurezza degli ogm -USA - 2 Ricerca: Linee Guida del NIH Prove sperimentali in campo: APHIS-USDA. Notifica Rilascio nell’ambiente: si può chiedere lo status di prodotto non regolamentato. Per piante con proprietà pesticide, interviene l’EPA Uso alimentare: consultazione con la FDA Post-commercializzazione: nel caso di incidenti, le agenzie possono chiedere il ritiro del prodotto dal mercato

5 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 5 Il sistema di regolamentazione negli USA (3) (Box 14 p. 101)

6 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 6 La regolamentazione sulla biosicurezza degli ogm. UE 1 I principi generali sono stabiliti dalla Direzione Ambiente (piuttosto che “Scienza e Tecnologia) Si applica il “Principio di precauzione”: –A livello internazionale il pdp è stato introdotto per la prima volta nelle politiche ambientali della Germania Federale, alla fine degli anni '70. Oggi esso è contenuto in numerosi Trattati internazionali, protocolli e dichiarazioni, tra cui la Dichiarazione di Rio, adottata alla Conferenza di Rio sull'ambiente e sullo sviluppo del 1992, e il Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, del gennaio 2000.

7 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 7 IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE Nella dichiarazione di Rio, il Principio 15 afferma che "Laddove vi siano minacce di danni seri o irreversibili, la mancanza di piene certezze scientifiche non potrà costituire un motivo per ritardare l'adozione di misure efficaci in termini di costi (cost- effective) volte a prevenire il degrado ambientale". Nel protocollo di Cartagena, è così formulato (art.10.6): La mancanza di certezze scientifiche, dovuta a insufficienti informazioni scientifiche e conoscenze scientifiche riguardanti la portata dei potenziali effetti negativi di un organismo vivente modificato sulla conservazione e l'utilizzazione sostenibile della diversità biologica nella Parte d'importazione, tenendo anche conto dei rischi per la salute umana, non dovrà impedire a tale Parte di adottare decisioni adeguate rispetto all'introduzione degli organismi viventi modificati in questione,… al fine di evitare o limitare tali effetti potenzialmente negativi.

8 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 8 La regolamentazione sulla biosicurezza degli ogm. UE 2 Direttiva 90/219/EEC, Uso contenuto di ogm: copre l'uso contenuto (in laboratorio) di ogm a scopi di ricerca o industriali. Dir. 90/220/EEC, Rilascio deliberato di ogm nell'ambiente: copre il rilascio sia sperimentale sia commerciale. Richiede una specifica valutazione del rischio ambientale per il rilascio nel mercato di ogni prodotto che contenga ogm. Recepita in Italia con il DL 92/93. Sostituita dalla 2001/18, che entra in vigore il 17 ottobre 2002

9 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 9 Direttiva 2001/18/EC (1) Entrata in vigore il 17 ottobre 2002, sostituisce la 90/220 e tutti gli annessi. Processo di approvazione per il rilascio nell'ambiente e la commercializzazione per passi successivi, sulla base di una valutazione dei rischi caso per caso. Gli alimenti derivati da ogm, come la conserva derivata da un pomodoro gm, non è coperta da questa direttiva, bensì dalla direttiva sugli alimenti nuovi (dir. 1997/258).

10 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 10 Direttiva 2001/18/EC (2) Richiede: una valutazione del rischio più dettagliata monitoraggio di lungo termine riguardo l'interazione con altri ogm e con l'ambiente obbligo di informazione al pubblico regole sulla etichettatura obbligatoria e la rintracciabilità a tutti gli stadi prima approvazione per un max di 10 anni consultazione obbligatoria con la Commissione scientifica e con il Parlamento la possibilità che il consiglio dei Ministri accetti o rifiuti la proposta di autorizzazione della Commissione con una maggioranza qualificata Bando degli ogm resistenti agli antibiotici, tra il 31-12-2004 e il 31-12-2008. Alla prima scadenza saranno eliminati quelli in commercio; alla seconda quelli non destinati a circolare tra privati (usati nella ricerca). La moratoria del 1999 rimane in vigore fino all'adozione di norme complementari su etichettatura e rintracciabilità degli ogm. Recepita in Italia con il DL 224/2003

11 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 11 Dibattito pubblico negli USA (1) 1998: un collettivo di associazioni (Turning Point Project) compra spazi pubblicitari sui grandi quotidiani e avviano una campagna stampa contro gli ogm 1999: ricerca sulla farfalla Monarca Gli esportatori annunciano che pagheranno un premio per i prodotti non-gm Dan Glickman, ministro dell’agricoltura nell’amministrazione Clinton annuncia l’insediamento di un Comitato per la valutazione del sistema di regolamentazione dell’APHIS. La FDA promuove una consultazione del pubblico sugli ogm e un’indagine sui consumatori. Si scopre che il pubblico non è informato sulla diffusione degli alimenti gm e che i consumatori vogliono una etichettatura di processo. Frito-Lay, McDonalds, Gerber e McCain Foods dichiarano che non avrebbero acquistato alimenti derivati da sementi transgeniche

12 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 12 Dibattito pubblico negli USA (2) Contro-reazione dei ricercatori: il prof. C.S. Prakash lancia una “Petizione dei ricercatori a favore delle biotecnologie vegetali”, per dimostrare che anche gli scienziati possono nuocere al commercio “tanto quanto un ardente attivista di Greenpeace”. Alla fine del 2000 alcune imprese di commercializzazione e trasformazione (ADM; Kellog’s e Campbell Soup) rinunciano ad avviare linee di segregazione o di produzione di prodotti ogm free. Nel settembre 2000: scandalo del mais Starlink: un consorzio di ogn scopre tracce di mais Starlink in prodotti destinati all’alimentazione umana, quando il prodotto era stato autorizzato solo per uso alimentare animale. La fiducia nelle agenzie di regolamentazione è scossa.

13 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 13 2002: si pubblica il rapporto del NRC sulla valutazione dell’APHIS Nov. 2002: problema di diffusione dei pharma food, piante con proprietà farmaceutiche. Scandalo ProdiGene. Marzo 2003: nuove linea guida per l’autorizzazione del rilascio nell’ambiente delle piante con proprietà farmaceutiche. Genetic Engineering Food Alert (un collettivo di ONG) chiede la moratoria di tutte le sperimentazioni di piante con proprietà farmaceutiche. Anche l’industria chiede una regolamentazione più restrittiva. Dibattito pubblico negli USA (3)

14 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 14 Il dibattito nell’UE L’attuazione della direttiva 90/220 è ostacolata dal ricorso degli Stati nazionali alla clausola di salvaguardia (art. 16), che permette ad ogni paese membro di proibire o imporre restrizione alla commercializzazione di ogm nel proprio paese. Gli studi di valutazione del rischio moltiplicano gli elementi di incertezza (vedi Appendice 4) 1998: numerosi stati proclamano una moratoria sulla coltivazione di ogm. Nel 1999 tale moratoria è ufficializzata nell’UE. 1996: i primi carichi di ogm arrivano dagli USA, ma anche: il governo britannico annuncia ufficialmente che in almeno dieci casi, la variante del morbo Creutzfeld-Jacob che aveva colpito alcune persone nel Regno Unito era probabilmente legata al morbo bovino. Questa coincidenza è considerata nefasta dall’industria biotecnologica.

15 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 15 Revisioni della dir 90/220 La valutazione del rischio: diversi stati chiedono che si valutino non solo gli effetti diretti, ma anche quelli indiretti (pratiche agricole); dibattito sul “modello di riferimento” per l’analisi del rischio. Introduzione di misure di precauzione aggiuntive nella post- commercializzazione: misure per il monitoraggio ambientale ed etichettatura. Nuova direttiva 2001/18. Molti paesi non attuano le misure di recepimento e la Commissione è costretta a ricorrere alla Corte di Giustizia. L’Italia la recepisce solo nel 2003. Luglio 2003: sono approvate norme di revisione sull’etichettatura e sulla rintracciabilità degli ogm. L’obbligo di etichettatura scatta per una soglia superiore al 0,9%.

16 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 16 Evoluzioni recenti nell’UE 22 maggio 2002 : Rapporto della Direzione Agricoltura sugli "Scenari di coesistenza dei prodotti geneticamente modificati, convenzionali e biologici nell'agricoltura europea". Si mette in risalto la difficoltà della coesistenza delle diverse filiere, soprattutto in alcune regioni agricole europee, per le condizioni agro-ecologiche e socioeconomiche (aziende piccole e frammentate, difficoltà quindi di stabilire zone cuscinetto efficaci). Lo studio evidenzia che la commercializzazione di colza, mais e patata transgenici aumenterà i costi di coltivazione per gli agricoltori convenzionali e biologici del 10-41% nel caso della colza e dell'1-9% per mais e patata. La coesistenza di coltivazioni transgeniche e biologiche sarebbe impossibile nella maggioranza dei casi (a seconda delle soglie di contaminazione ammesse). In termini più generali, la coesistenza con le colture convenzionali sarebbe possibile solo con drastiche modifiche delle pratiche agricole. 16 ottobre 2003 : pubblicazione del rapporto GM Crop Farm Scale Evaluation, uno dei pochi studi indipendenti di valutazione delle piante GM sulla biodiversità. Secondo lo studio, per molti gruppi di specie selvatiche, la colza e la barbabietola convenzionali sono meno dannose delle piante GM. Al contrario, il mais transgenico risulta meno dannoso delle varietà convenzionali, anche se si fa notare che, in questo caso, il confronto prende in considerazione una tecnica di coltivazione basata sull'uso dell'atrazina, un prodotto chimico particolarmente pericoloso e recentemente messo al bando nell'UE (www.defra.gov.uk/environment/gm/fse ).

17 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 17 Reazioni della distribuzione e dell’IAA nell’UE Nel 1998, Iceland, una catena di distribuzione di surgelati, annuncia che avrebbe escluso gli ogm dai prodotti a marca propria. Il suo direttore è membro di Greenpeace e sostiene che “le persone sono usate come cavie, senza saperlo”. A breve distanza i principali supermercati si affrettano a fare dichiarazioni simili. Sainsbury forma un consorzio con altri sei supermercati in Europa per organizzare l’approvvigionamento di prodotti ogm-free. Una campagna promozionale di Monsanto, in UK e in Francia, fallisce il suo obiettivo

18 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 18 Perché la regolamentazione delle biotecnologie è divergente negli USA e nell’UE? 1. Ragioni economiche: –Politica protezionistica europea –Difesa degli interessi dell’industria biotecnologica negli USA Ragioni culturali: –Diverso rapporto con il cibo –Diversa visione/ruolo dell’agricoltura –Fiducia nelle istituzioni

19 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 19 Perché la regolamentazione delle biotecnologie è divergente begli USA e nell’UE? 2. Evoluzione del sistema di regolamentazione per le materie ambientali ed alimentari (Vogel) Processo di istituzionalizzazione degli interessi dei consumatori nell’UE Contesto della riforma della PAC

20 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 20 Evoluzione del sistema di regolamentazione per le materie ambientali ed alimentari - USA 1 Dagli anni ’60 agli anni ’80 il SRAA era più rigoroso negli USA: –Denuncia degli effetti dell’agricoltura chimica: Silent Spring di Rachel Carson, 1962 –Emergenza di Love Canal, una discarica di rifiuti chimici (1978) Nascita del movimento dei consumatori con Ralph Nader e la battaglia sulla sicurezza delle automobili (Unsafe at any Speed). Usa leader in molti accordi multilaterali ambientali (CITES, Protocollo di Montreal sui rifiuti tossici, Convenzione per la protezione delle balene)

21 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 21 Evoluzione del sistema di regolamentazione per le materie ambientali ed alimentari- USA 2 Dagli anni ’80, con la politica di deregolamentazione avviata da Reagan, questo sistema di allenta. Diventano più permissivi in materia ambientale e alimentare: misure di riciclaggio dei rifiuti, protezione del benessere degli animali, ptalati nei giocattoli; ormoni negli allevamenti; deregolamentazione dell’etichettatura degli integratori alimentari (DSHEA) e riforma della FDA. Gli USA non ratificano il Protocollo di Kyoto, sui cambiamenti climatici, la Convenzione di Basilea sui rifiuti tossici, il Protocollo sulla biosicurezza.

22 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 22 Evoluzione del sistema di regolamentazione per le materie ambientali ed alimentari-UE 1 Viceversa nell’UE, a partire dagli anni ’80, una serie di crisi alimentari porta all’emergere di una cultura civica più forte. Gli interessi dei consumatori e dell’ambiente trovano una rappresentanza istituzionale nell’UE, che assume una configurazione di “stato regolatore”. Il PdP diventa parte integrante delle politiche ambientali e di sicurezza alimentare

23 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 23 Evoluzione del sistema di regolamentazione per le materie ambientali ed alimentari-UE 2 Gli scandali alimentari portano all’emergere di un movimento per la protezione dei consumatori e all’incorporazione dei loro interessi nelle istituzioni dell’UE. 1986: vino al benzene: venti morti in Piemonte. Crisi di Chernobyl 1986-1996: scandalo della mucca pazza 1999: Pollo alla diossina in Belgio

24 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 24 Cambiamenti istituzionali nell’UE Nel 1995 il Consumer Policy Service della Commissione Europea diventa una nuova Direzione Generale: DG XXIV per le politiche dei consumatori e la protezione della salute dei consumatori (oggi Salute e la tutela dei consumatori). Nel 2000 l’unità responsabile per la regolamentazione dei nuovi alimenti si trasferisce dalla DG III (Industria) all’allora DG XXIV. Al Consiglio Europeo di Nizza si decide di creare un’Agenzia per la Sicurezza Alimentare (la cui sede è a Parma).

25 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 25 Adozione del PdP nell’UE Atto Unico Europeo, 1987: l’ambiente diventa campo di competenza dell’UE. Si prende posizione a favore di un atteggiamento pro-attivo e si richiede che l’armonizzazione degli standard nell’Unione tenda verso un “livello alto di protezione” Trattato di Maastricht 1993: il pdp base delle politiche ambientali (art. 127A) Trattato di Amsterdam 1997. L’art. 153 impegna la Comunità a “promuovere gli interessi dei consumatori e a garantire loro un elevato livello di protezione, contribuen-do a proteggere la loro salute, la loro sicurezza e i loro interessi economici, così come a promuovere il loro diritto all’informazione, all’educazione e all’organizzazione.” Nella Carta dei Diritti Fondamentali firmata a Nizza nel 2000, l’art. 38 sancisce “un alto livello di protezione dei consumatori” Il progetto di Convenzione Europea recepisce in pieno questi diritti (Parte III, art. 2bis e 127).

26 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 26 Il ruolo della crisi BSE Il fallimento regolativo dell’UE nel caso della BSE ha un ruolo fondamentale: –Nell’atteggiamento dei consumatori verso gli ogm: tra il 1996 e il 1998 la % degli oppositori aumenta notevolmente specialmente in GB –Nella fiducia verso la conoscenza scientifica –Nel disegno delle politiche alimentari dell’UE 1997: l’attività di regolamentazione alimentare divisa tra DG VI (Agricoltura) e DG III (Industria) è interamente attribuita alla DG XXIV (Salute e protezione del consumatore). La DG XXIV cambia il sistema di reclutamento degli “esperti”. 2002: Decisione di creare l’EFSA e di introdurre il PdP nella fase della gestione del rischio in campo alimentare (Reg. 2002/178: la legge alimentare)

27 Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 27 Le politiche sugli ogm nel contesto della riforma della PAC Dalla seconda metà degli anni ’80: riforma della PAC e profilarsi di un nuovo modello di “agricoltura europea”: –1985, documento sul Futuro del mondo rurale –1988 Riforma dei Fondi strutturali –1992, Riforma McSharry (politiche agroambientali e politica di qualità dei prodotti: Regolamenti per il riconoscimento delle denominazioni d’origine, sostegno all’agricoltura biologica) –1994: Primi Programmi LEADER (Sviluppo rurale dal basso) –Agenda 2000 e regolamento per i programmi strutturali di sviluppo rurale.


Scaricare ppt "Maria Fonte - Corso di Economia Agraria - OGM. Monopolio e diritti - 2004- Biosicurezza 1 OGM. Monopolio e diritti Maria Fonte - 2004 La regolamentazione."

Presentazioni simili


Annunci Google