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DISLESSIA DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO

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Presentazione sul tema: "DISLESSIA DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO"— Transcript della presentazione:

1 DISLESSIA DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO
DSA… DISLESSIA DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO

2 CAUSE DEI DSA 40% componente di familiarità.
Identificati 5/6 geni chiave…ma ci sono casi di gemelli omozigoti dove uno è dislessico e l’altro non lo è… Ancora dunque non si riesce a spiegare fino in fondo il perché dei DSA

3 EPIDEMIOLOGIA Ad oggi si stima che tra la 3a e la 5a classe primaria e la 3a classe della secondaria di primo grado, il valore medio della prevalenza dei DSA vari dal 3 al 4%. Questo range può dipendere dell’età in cui viene effettuata la diagnosi e dal tipo di strumenti utilizzati per la diagnosi.

4 CORSO EVOLUTIVO E PROGNOSI
Cruciali sono i fattori di vulnerabilità e di protezione aggiuntivi rispetto all’entità del disturbo. L'evoluzione dei diversi tipi di prognosi può essere differente ai diversi livelli considerati ed influenzata da fattori diversi quali la gravità iniziale del DSA, la tempestività e adeguatezza degli interventi, il livello cognitivo e metacognitivo, l'estensione delle compromissioni neuropsicologiche, l’associazione di difficoltà nelle tre aree (lettura, scrittura, calcolo), la presenza di comorbilità e il tipo di compliance ambientale.

5 CARATTERISTICHE DEI DSA
Hanno una base neurobiologica Hanno carattere evolutivo Il funzionamento intellettivo generale si colloca nella norma Non sono causati da danni sensoriali o svantaggio socioculturale Riguardano un dominio specifico dell’apprendimento (lettura, scrittura, calcolo), caduta selettiva in uno o più apprendimenti Spesso si presentano in associazione ad altri DSA o altri Disturbi (comorbilità)

6 MA TENDONO A… avere un concetto di sé più negativo
sentirsi meno sostenuti emotivamente provare più ansia avere più bassa autostima sentirsi meno responsabili del proprio apprendimento (attribuzioni esterne) persistere meno in un compito e ad abbandonarlo più precocemente

7 DISTURBO VS DIFFICOLTA’
INNATO RESISTENTE ALL’INTERVENTO RESISTENTE ALL’AUTOMATIZZAZIONE GLI ADATTAMENTI DIDATTICI NON SONO SUFFICIENTI A MIGLIORARE IL QUADRO CLINICO PERMANE UN’ECCESSIVA LENTEZZA DIFFICOLTA’ NON INNATO (influenza ambientale) MODIFICABILE (interventi didattici mirati) AUTOMATIZZABILE (anche se i tempi sono dilatati)

8 Con il termine LETTURA si possono si intendono,
generalmente, almeno due cose: LETTURA STRUMENTALE COMPRENSIONE Capacità si rappresentarsi il contenuto di quello che si sta leggendo Capacità di riconoscere e denominare velocemente e correttamente le parole di un testo

9 I PREREQUISITI DELLA LETTURA
Funzionalità di base (memoria, percezione uditiva, percezione visiva, linguaggio) Abilità specifiche implicate nell’apprendimento della lettura (via sublessicale: suoni e segni grafici):a subl Analisi visiva: capacità di riconoscere e tracciare segni grafici elementari Discriminazione visiva: capacità di distinguere un segno grafico dall’altro (es: p/b, q/p)apaciti distinguere un segno Discriminazione uditiva: capacità di riconoscere i suoni, primi sillabici, poi fonemici Percezione dell’ordine temporale :capacità di conservare le lettere nello spazio senza anteporle o invertirle

10 Sintesi visiva: capacità di unire grafemi
Sintesi uditiva :capacità di fondere suoni Corrispondenza grafema-fonema: capacità di associare il segno al suono, fino a sequenze di grafemi ai corrispondenti fonemi

11 Competenze metafonologiche
“Capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i suoni che compongono le parole del linguaggio parlato, operando adeguate trasformazioni con gli stessi”(Bortolini 1995) Rappresentano un PREREQUISITO NECESSARIO ALL’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA e costituiscono un AFFIDABILE INDICE PREDITTIVO per valutare il rischio per l’instaurarsi di un DSA. CCOMc:Comprendono: CONSAPEVOLEZZA GLOBALE (livello sillabico) CONSAPEVOLEZZA ANALITICA (livello fonemico)

12 La CONSAPEVOLEZZA GLOBALE emerge dai 3 ai 5 aa e comprende:
Discriminazione di suoni: Coppie minime di parole (es. POLLO-BOLLO: sono uguali o diverse?); Coppie minime di non parole (es. PACA-BACA). Classificazione: Riconoscimento di Rime (es. “PINO fa rima con: COLLE-FIORE-VINO?”); Riconoscimento di sillabe in parole diverse (es. “PIPA comincia come: TORTA-PISTOLA-MACCHINA?”). Fusione e Discriminazione: Sintesi Sillabica (es. “Ti dico una parola a pezzi e tu devi indovinare che parola è: CA-ME-RA”); Segmentazione Sillabica (“Ti dico una parola e tu devi farla a pezzi: SEMAFORO”).

13 La CONSAPEVOLEZZA ANALITICA emerge dai 5 aa e comprende:
Fusione e Segmentazione: Sintesi Fonemica (es. “Ti dico una parola a pezzi e tu devi indovinare che parola è: C-A-M-E-R-A”); Segmentazione Fonemica (es. “Ti dico una parola e tu devi farla a pezzi: SEMAFORO”). Manipolazione: Delezione Sillabica Iniziale e Finale (es. “Ora ti dirò una parola, tu devi togliere il primo pezzo. Cosa rimane? LUPO PO”; “Ora ti dirò una parola, tu devi togliere l’ultimo pezzo. Cosa rimane? NEVE VE);

14 Inversione di Iniziali -Spoonerismo- (es
Inversione di Iniziali -Spoonerismo- (es. “Abbiamo due parole: BENDA-TUONO. Dobbiamo invertire le prime lettere in modo da formare nuove parole: TENDA-BUONO”). 3. Classificazione: Ricognizione di Rime (es. “PINO fa rima con: COLLO-FIORE-VINO?”); Produzione di Rime (es. “Troviamo tutte le parole che fanno rima con GIORNATA”); Fluidità Lessicale con facilitazione fonemica (es. “Troviamo tutte le parole che iniziano con F”).

15 CRITERI DIAGNOSTICI Somministrazione di lettura di: Brano Parole
Non parole Valutazione dei parametri di: Correttezza Rapidità Almeno uno dei due parametri < -2 ds (-1,8 o <5° percentile) in almeno 2/3 prove

16 E SE… Se uno studente cade solo in una prova? BRANO -1,5 NN PAROLE -2 PAROLE -1,6 In questo caso la diagnosi va affidata al giudizio del clinico, che considererà il generale funzionamento dello studente.

17 ETA’ MINIMA FINE 2^ SCUOLA PRIMARIA
Possibile formulare un’ipotesi diagnostica già dalla fine del primo anno (bambini che mostrano profili severamente compromessi, pregresso DL, familiarità)

18 Segni clinici principali in grado di segnalare una difficoltà di lettura
Il processo di transcodifica grafema fonema è lento e richiede un dispendio di attenzione notevole (spesso lo sforzo per decodificare i segni della lingua non lascia spazio ai processi inferenziali deficit di automatizzazione); Si notano numerosi errori di scambio tra grafemi simili come d-b, q-p, a-e, a-o, e/o tra fonemi simili come t-d, r-l, f-v, c-g; Si notano inversioni, come per es. “li” e “il”, e anticipazioni errate; Il bambino fa fatica a mantenere il segno (salti di riga) e assume una postura tipica con capo eccessivamente inclinato sul foglio; a volte si note una certa attivazione fisiologica: sudorazione, aumento del ritmo del respiro, agitazione psicomotoria, abbassamento o innalzamento del tono della voce.

19 Segni clinici principali in grado di segnalare una difficoltà di lettura
Possibile presenza di altri segni: Confusione dx-sn; Difficoltà nel memorizzare le sequenze vincolate (giorni della sett, mesi dell’anno, tabelline); Difficoltà a ricordare quando sono nati, quand’è Natale…; Associazione con difficoltà di attenzione; Difficoltà nell’accesso lessicale; Lentezza operativa e/o scarsa autonomia operativa; Difficoltà nell’apprendimento delle lingue straniere…

20 I bambini dislessici presentano frequentemente:
Quoziente intellettivo normale e buone potenzialità cognitive Lettura ad alta voce molto lenta e spesso scorretta Difficoltà ortografiche nella scrittura Difficoltà nella scrittura dei numeri Difficoltà nell’apprendimento delle tabelline e del calcolo mentale Difficoltà negli algoritmi del calcolo aritmetico

21 PROCESSI AUTOMATICI E PROCESSI INTELLIGENTI
PA: non necessita di attenzione focale, viene eseguito in modo veloce ed efficiente tutte le volte che ne abbiamo bisogno. Velocità ed efficienza si acquisiscono con allenamento e ripetizione nel tempo. PI: necessita di attenzione focale, automatizzazione delle abilità strumentali e di risorse cognitive integre.

22 PA NELLA LETTURA E NELLA SCRITTURA: decodifica dei suoni e transcodifica dei segni
PI NELLA LETTURA E NELLA SCRITTURA: comprensione del testo, composizione del testo PA NELLA MATEMATICA: esecuzione di calcoli PI NELLA MATEMATICA: problem-solving NEI BAMBINI/RAGAZZI CON DSA LE ABILITA’ STRUMENTALI NON SONO AUTOMATIZZATE

23 CARATTERISTICHE DEL DISTURBO
LETTURA LENTA, SCORRETTA E STENTATA RAPIDITA’ = INDICATOREPIU’ SENSIBILE DELLA PRESENZA DEL DISTURBO 1^ dicembre – gennaio = non parte la lettura 3^ ridotti gli errori, ma lento 5^ ridotti gli errori, più veloce ma difficoltà nello studio

24 Il processo della lettura (e scrittura)
MODELLO EVOLUTIVO MODELLO NEUROPSICOLOGICO Ipotizza l’esistenza di 2 vie sottostanti il processo di lettura Descrive i processi che caratterizzano l’acquisizione della lettura attraverso fasi evolutive

25 Il modello a 2 vie Castles e Coltheart
la via di lettura sublessicale (o fonologica) consente di leggere parole con ortografia regolare già note, ma anche nuove (mai lette prima), ed è necessaria per la lettura non-parole. Permette la conversione grafema-fonema la via di lettura lessicale (o semantica) è utilizzabile solo per le parole di cui il soggetto ha appreso in passato l’ortografia ed è necessaria per leggere correttamente parole a ortografia irregolare e per comprendere le omofone ma non omografe. Permette il riconoscimento globale della parola ed il richiamo dal repertorio lessicale

26 Dislessia Fonologica Dovuta ad un danno della via Fonologica
Buona capacità di lettura di parole Incapacità di leggere le parole nuove Incapacità di leggere le NON PAROLE

27 DISLESSIA SUPERFICIALE
Dovuta ad una lesione della via Semantico - Lessicale. Buona capacità di lettura di parole regolari e non parole; Incapacità di leggere le parole irregolari: ad esempio ancòra e àncora Difficoltà nella discriminazione di parole OMOFONE NON OMOGRAFE, ad esempio “l’ago” e “lago”.

28 DISLESSIA PROFONDA Sono deficitarie entrambe le vie : fonologica e lessicale ed il lettore commette parafasie semantiche (sostituisce parole di significato affine) ed ha maggiori difficoltà con le non parole

29 DISLESSIA PIU’ DIFFUSA
DISLESSIA DISFONETICA O DISFONOLOGICA In cui prevalgono deficit linguistici e fonologici pe cui il bambino ha difficoltà prevalenti nelle operazioni metafonologiche: analisi e sintesi delle componenti sublessicali, non riesce cioè ad individuare correttamente i singoli fonemi di una parola o, al contrario, a ricomporre la parola intera partendo dai singoli fonemi

30 DATI DA CONOSCERE I tempi di lettura migliorano fino alla terza media
I bambini accrescono la loro abilità di lettura mediamente di mezza sillaba al secondo all’anno. I bambini dislessici aumentano di circa un terzo di sillaba all’anno È più facile correggere gli errori che aumentare la velocità Per poter studiare con successo testi di un certo livello(medie e superiori) è necessaria una velocità di lettura di 3 sillabe al secondo La media di lettura di un bambino normodotato di quinta elementare è di circa 3.6 sillabe al secondo

31 VELOCITA’DI LETTURA IN TERZA MEDIA
NORMODOTATO 5-6 SILLABE/SEC DISLESSICO MEDIO LIEVE 3 SILLABE/SEC DISLESSICO SEVERO 2 SILLABE /SEC DISLESSICO MOLTO SEVERO 1 SILLABA/SEC

32 IL PROCESSO DI LETTURA NELL’ADULTO
Utilizza prevalentemente la via lessicale Ricorre alla via fonologica per le parole nuove (lessici speciali) Ricorre ad una verifica per via fonologica quando coglie incongruenze nella ricostruzione del significato

33 Modello di Uta Frith Spiega le fasi di sviluppo dell’apprendimento della lettura (e scrittura), a partire dalla completa mancanza di conoscenza del processo fino all’automatizzazione completa. Secondo Uta Frith tale sviluppo passa attraverso 4 fasi:

34 Modello Evolutivo (Frith,)
Il bambino riconosce alcune parole per la presenza di alcuni indizi. Stadio Logografico Il bambino legge utilizzando le regole di conversione grafema- fonema. Stadio Alfabetico Il bambino impara le regole ortografiche e sintattiche. Unità di lettura è la sillaba. Stadio Ortografico Formazione del magazzino lessicale. Il bambino inizia la leggere con la via semantico-lessicale Stadio Lessicale

35 Modello di Uta Frith La completa acquisizione delle prime tre fasi rende completa la modalità di lettura tramite la via fonologica Il raggiungimento della quarta fase permette al bambino di utilizzare correttamente la via lessicale e di leggere le parole conosciute senza bisogno di operare la conversione grafema-fonema.

36 Tipi di dislessia Dislessia: deficit causato dall’arresto ad una delle fasi di sviluppo Dislessie fonologiche: in un arresto nello stadio alfabetico Dislessie superficiali: in un arresto tra lo stadio ortografico e quello lessicale

37 Alcune prove per l’identificazione della dislessia
Prove MT di CORRETTEZZA E RAPIDITA’ Prova di LETTURA DI PAROLE Prova di LETTURA DI NON PAROLE

38 Le difficoltà di comprensione del testo
Possono essere la conseguenza di una capacità di decodifica insufficiente (significativamente lenta e scorretta: velocità di lettura < 2 sill/sec) Possono derivare da un basso livello cognitivo generale (FIL QI < 85, ritardo mentale lieve QI < 70) Possono avere una natura specifica (ipotesi di Disturbo della Comprensione del testo) 38

39 COME RICONOSCERLO Buone o adeguate competenze dal punto di vista della decodifica Prestazione inadeguata in prove di comprensione del testo Prestazioni scolastiche deficitarie o difficoltose nelle discipline che richiedono l’apprendimento a partire da un testo Quoziente intellettivo nella norma Difficoltà specifiche nel cogliere il significato di un testo

40 DOVE SONO LE DIFFICOLTA’?
capacità di fare inferenze Capacità di individuare gli elementi importanti e metterli in gerarchia Capacità di automonitoraggio e individuazione incongruenze consapevolezza metacognitiva capacità nel trarre vantaggio dai suggerimenti grammaticali e contestuali del testo sensibilità nell’individuare parti importanti del testo Lessico povero MBT limitata

41 Lettura e Comprensione
Nel caso di soggetti con tecnica di lettura insufficiente utilizzare prove di lettura in modalità da ascolto per avere la misura del livello di comprensione svincolando il soggetto dal compito di decodifica (critico) 41

42 Le Prove MT I elementare: intermedia e finale
II elementare: ingresso intermedia e finale III elementare: ingresso intermedia e finale IV elementare: ingresso e finale V elementare: ingresso e finale I media: ingresso e finale II media: ingresso e finale III media: ingresso e finale

43 Caratteristiche del materiale e modalità di somministrazione:
Un brano stampato su cartoncino per il soggetto Scheda con brano e griglia per la raccolta dati per l’esaminatore Cronometro per la misura del tempo Consegna: ora ti chiedo di leggere questo brano a voce alta. Userò il cronometro per misurare il tempo di lettura, ma non ti preoccupare di andare troppo veloce: leggi meglio che puoi.

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45 Il titolo del brano viene letto a voce alta dall’esaminatore, dopodiché inizia la lettura da parte del soggetto e si fa partire il cronometro. L’esaminatore non deve intervenire in alcun modo per segnalare errori o omissioni L’esaminatore dovrà annotare il tempo di lettura dell’intero brano e gli errori. Se un soggetto è in evidente difficoltà nel portare a termine la lettura, ci si può fermare dopo 4 minuti.

46 Valutazione della prova di lettura
Punteggio di correttezza esposto alla soggettività del valutatore È dato dal numero di errori commessi, conteggiati nel modo che segue: 1 punto per ogni parola letta in modo errato, indipendentemente dal numero di errori commessi sulla stessa parola. Per errori si intende: -Elisione/Omissione di lettera, sillaba, parola o riga -Sostituzione di lettera o sillaba -Inserzione/Aggiunta di lettera, sillaba, parola o rilettura di una stessa riga -Inversione di lettera o sillaba.. - Pausa per più di 5 secondi

47 ½ punto per errori lievi, quali:
-Spostamento di accento -Grossa esitazione, ad esempio, per la parola balcone lo studente legge “bal … balcone” Gli errori da 1 punto che NON cambiano il significato della frase vengono valutati solo mezzo punto.

48 Non va considerata errore la pronuncia imperfetta di una parola che possa essere attribuita all’uso dialettale o ad eventuali disturbi di articolazione. L’esaminatore dovrà segnare sulla sua scheda la maniera e il punto in cui lo studente ha letto erroneamente. Errori ripetuti su una medesima parola che ricompare nel testo vengono contati una sola volta.

49 Istruzioni per la siglatura degli errori
Se l’insegnante/operatore non fa a tempo a segnare per intero l’errore commesso dal soggetto, può siglare nel seguente modo: ^ aggiunta / spostamento di accento _ inesatta lettura (sostituzione) 5” pausa di più di 5 secondi // grossa esitazione () omissione

50 Valutazione della prova di lettura
Va aggiunto che se l’alunno non è arrivato alla fine del brano, nella parte rimanente avrebbe potuto commettere altri errori. In questo caso, si può valutare quanta parte del brano era stata letta e quindi fare un calcolo del numero degli errori che presumibilmente l’alunno avrebbe fatto nella parte rimanente, mediante il calcolo delle proporzioni.

51 Grossa esitazione E’ un indice che si espone a diversità di opinione. Non consideriamo come grossa esitazione i seguenti casi: Piccole pause, incertezze Riletture della stessa parola Rallentamenti (che influiranno sulla velocità) Esempi di grossa esitazione sono l’ingarbugliarsi, ove il ragazzo pur non interrompendosi nella lettura, produce varie forme scorrete: “Salmo… Salon… Salo.mo… Salomone”. In un certo senso, molte grosse esitazioni non sono che esempi di autocorrezione Errori o grosse esitazioni possono riguardare due o più parole connesse e in questo caso si penalizza una sola volta, per esempio: “Sto scri… sta.. Scri… sta scrittura… sta scritto” è una grossa esitazione interessante due parole: mezzo punto;

52 0missione di riga L’omissione di riga viene penalizzata con un punto, ma è importante ricordarsi di segnalarlo immediatamente al ragazzo al fine di fargli rileggere la riga. Qualora la cosa non si verificasse, bisognerà poi tenerne conto per l’aggiustamento nel tempo di lettura.

53 Errori marginali Ci sono cambiamenti marginali del testo che non ne modificano la natura e che non vanno penalizzati. Per esempio il ragazzo può leggere “coi vermi” anziché “con i vermi” oppure “sono disposti” anziché “son disposti”. Non si dà alcun punteggio di errore.

54 Indici che ricaviamo dalla prova:
Punteggio di rapidità: si calcola dividendo il numero complessivo di secondi per il numero di sillabe di cui è composto il brano, e si moltiplica x 100. secondi tot / sillabe x100. Se non giunge alla fine, si vede quante sillabe è riuscito a leggere nel tempo a disposizione (240 secondi) per il numero di sillabe lette. Si calcola il tempo 240 secondi (4 minuti)diviso il numero di sillabe lette Punteggio di correttezza: sommatoria degli errori

55 Indici che ricaviamo dalla prova:
Punteggio di velocità: possiamo calcolare le sillabe al secondo lette dal soggetto. Tale misura costituisce un indicatore immediato del livello di automatizzazione del processo A fine prima: 1,4 sill/sec A fine seconda: 2,50 sill/sec A fine terza: 3,50 sill/sec A fine terza media: 5,4 sill/sec Un adulto normolettore: 5,6 sill/sec

56 Le fasce di prestazione
Le fasce di prestazione sono 4: Criterio Completamente Raggiunto (CCR), Prestazione Sufficiente (PS), Richiesta di Attenzione (RA), Richiesto di Intervento Immediato (RII).

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58 La comprensione Le prove MT di comprensione consentono di ottenere una misura della capacità di comprensione del soggetto, confrontabile con i dati normativi Le prove sono costituite da brani diversificati per classe e periodo dell’anno scolastico, seguito da domande con risposte a scelta multipla. Le domande sono state costruite per valutare i diversi aspetti implicati nella comprensione del testo scritto.

59 Le prove: I elementare: intermedia e finale
II elementare: ingresso, approfondimento 1, approfondimento 2, intermedia, finale III elementare: ingresso, approfondimento 1, approfondimento 2, intermedia, finale IV elementare: ingresso, approfondimento 1, approfondimento 2, finale V elementare: ingresso, approfondimento 1, approfondimento 2, finale 1 e finale 2

60 Somministrazione della prova di comprensione nella lettura
Oggi, vi distribuirò un quadernetto contenente un brano e delle domande sul brano. Voglio vedere se siete capaci di comprendere bene quello che leggete. Le domande sono a scelta multipla, cioè ci sono delle risposte in alternativa fra cui dovrete scegliere. Voi dovete cercare di rispondere a tutte le domande indicando una sola risposta per ogni domanda: per fare questo apporrete una croce in corrispondenza del numero della domanda. Ora, vi consegnerò le copie della prova. Lasciate i fogli voltati e aspettate ad iniziare. Ora, girate i fogli. Come vedete nel fascicolo c’è un brano e quindi delle domande. Per ogni domanda ci sono 4 alternative indicate dalle lettere A, B, C, D. Voi dovete decidere qual è quella giusta. In caso di incertezza , dovete scegliere quella che vi sembra più giusta o più soddisfacente.

61 Valutazione della prova di comprensione
La valutazione avviene assegnando un punto per ogni risposta esatta. In caso di doppie risposte, si assegna mezzo punto quando una delle due risposte fornite è esatta. Si assegna un punto per ogni quattro domande senza risposta.

62 Valutazione della prova di comprensione
Richiesta di intervento immediato segnala la presenza di un caso grave che richiede immediata considerazione da parte di operatore competente nei disturbi dell’apprendimento. Richiesta di attenzione possono essere gli stessi insegnanti a dare avvio a procedure di riflessione sul caso. Prestazione sufficiente rispetto al criterio raccoglie quell’ampia parte di studenti che sanno leggere in maniera adeguata, pur non avendo raggiunto i livelli ottimali. Criterio completamente raggiunto

63 ALLIEVO CON DSA IMPEGNA MOLTE RISORSE COGNITIVE NELLE COMPONENTI DI BASSO LIVELLO (DECIFRAZIONE) FATICA AD UTILIZZARE LE CONOSCENZE PREGRESSE NEL PROCESSO DI COMPRENSIONE APPLICA SEMPRE LE MEDESIME MODALITÀ DI LETTURA (LEGGE TUTTE LE RIGHE) NON È IN GRADO DI UTILIZZARE TECNICHE DI SCRITTURA FUNZIONALI ALLA COMPRENSIONE DEL TESTO ALLIEVO COMPETENTE IMPEGNA POCHE RISORSE COGNITIVE NELLE COMPONENTI DI BASSO LIVELLO (DECIFRAZIONE) ATTIVA LE CONOSCENZE PREGRESSE ED IN GRADO DI COLMARE LE LACUNE CHE IL TESTO CONTIENE COMPIE PREVISIONI SUL CONTENUTO DEL TESTO DIFFERENZIA LE STRATEGIE DI LETTURA IN FUNZIONE DELLA TIPOLOGIA DEL TESTO E DELLO SCOPO

64 COMPRENSIONE Processo attivo, interattivo e costruttivo, attraverso l’interazione lettore-testo ha come risultato la costruzione di un modello mentale Processo di astrazione del significato del testo Il processo di comprensione richiede differenti processi cognitivi sottostanti rispetto alla decodifica. Le abilità necessarie alla comprensione sono di tipo complesso e richiedono: - memoria di lavoro, individuazione delle informazioni principali, capacità di trovare inferenze lessicali e semantiche

65 DOVE SONO LE DIFFICOLTA’
Capacità di fare inferenze Capacità di individuare gli elementi importanti e metterli in gerarchia Capacità di automonitoraggio e individuazione delle incongruenze

66 DIFFICOLTA’ DI COMPRENSIONE
Scarsa consapevolezza metacognitiva Scarsa capacità nel trarre vantaggio dai suggerimenti contestuali del testo Scarsa sensibilità nell’individuare parti importanti del testo Lessico povero Memoria a breve termine limitata

67 Abilità inerenti al processo di comprensione
INFERENZA LESSICALE (IL): inferire il significato delle parole in base al contesto ed alle proprie conoscenze. Per esempio, utilizzando alcuni indici morfologici del tipo “anti”, lo studente può risalire al valore semantico della parola “antiallergico”, oppure dal contesto capire che nella frase “mi ristorai all’ombra di un alto eucalipto” si parla presumibilmente di un albero. INFERENZE SEMANTICHE (IS): Utilizzare correttamente conoscenze precedenti o contestuali ed attivare degli schemi appropriati per capire le cose non dette implicite nel testo, crearsi aspettative, formulare ipotesi da verificare in base al testo che precede e al testo che segue, creare collegamenti.

68 Abilità inerenti al processo di comprensione
SEGUIRE LA STRUTTURA SINTATTICA DEL PERIODO (SS): si tratta di individuare la struttura grammaticale e sintattica della proposizione e del periodo con le eventuali trasformazioni, anche a prescindere dal significato. CORREGGERE LE INCONGRUENZE (CI): nella lettura di un testo è importante che, trovando un passaggio in contrasto con un’interpretazione data in precedenza, l’alunno colga l’incongruenza e sia in grado di ritornare sulle informazioni precedenti e riformulare le successive. SOSPENDERE LE IPOTESI (SI): dato un passaggio non chiaro, sospendere le interpretazioni e utilizzare le informazioni successive per chiarirlo (effetto alone)

69 Abilità inerenti al processo di comprensione
COGLIERE IL SIGNIFICATO LETTERALE DELLA FRASE E SAPERLA TRADURRE IN UNA PARAFRASI (SL): vale a dire esporre un concetto del testo usando vocaboli e contesti con lo scopo di chiarire e sviluppare il concetto medesimo. MODIFICARE L’APPROCCIO AL TESTO IN RAPPORTO A SCOPI E CONSEGNE DIVERSE (MA): si tratta di indurre nel bambino un atteggiamento attivo nei confronti del testo scritto: ricercare i particolari di cui si ha bisogno, sapersi impadronire del significato e utilizzarlo in base ai propri scopi che possono essere diversi da quelli proposti dall’autore. INDIVIDUARE PERSONAGGI, LUOGHI E TEMPI (PLT): Individuare i personaggi che agiscono nella vicenda con differenti ruoli, gli ambienti in cui avvengono i fatti, il tempo e la durata.

70 Abilità inerenti al processo di comprensione
INDICARE AZIONI, EVENTI E RISPOSTE INTERNE (ARE): è necessario che il ragazzo sappia rendersi conto delle reazioni interne di un personaggio, cosa può pensare e sentire in determinate situazioni e saper distinguere ciò che il personaggio fa da ciò che succede (azione - eventi) SCEGLIERE LA SEQUENZA DEI FATTI (SC): seguire l’ordine sequenziale degli enunciati, cogliendo una eventuale discrepanza tra l’uno e l’altro. COGLIERE GLI ELEMENTI IMPORTANTI (EP): attribuire agli elementi di un testo vari gradi di importanza in maniera coerente e giustificata, cancellando parole e fatti ridondanti, comprendendo che esiste un insieme di idee connesse all’interno di un testo, l’idea centrale è quella da cui dipendono tutte le altre e deve essere colta anche se non esplicitata.

71 Abilità inerenti al processo di comprensione
COGLIERE LA STRUTTURA DEL TESTO (ST): pervenire ad individuare le parti in cui un testo si articola, facendo ricorso alla propria struttura mentale schematica di possibili testi e utilizzando gli indici offerti dal brano stesso. Infine, è importante esaminare anche la capacità di utilizzare elementi associati direttamente al testo, come note, figure, grafici e anche non direttamente, come indici, vocabolari, bibliografie.

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73 Siti utili www.airipa.it www.lineeguidadsa.it www.aiditalia.org


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