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Storia dell’integrazione europea. II guerra mondiale Reazione al Nuovo ordine europeo Basi per pace e democrazia futura Manifesto di Ventotene (Manifesto.

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Presentazione sul tema: "Storia dell’integrazione europea. II guerra mondiale Reazione al Nuovo ordine europeo Basi per pace e democrazia futura Manifesto di Ventotene (Manifesto."— Transcript della presentazione:

1 Storia dell’integrazione europea

2 II guerra mondiale Reazione al Nuovo ordine europeo Basi per pace e democrazia futura Manifesto di Ventotene (Manifesto per una Europa libera e unita): Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni Origine del movimento federalista europeo

3 Dopoguerra e guerra fredda Europa unita = maggiore autonomia rispetto a USA Contrapposizione a est europeo Europa: solo paesi occidentali Percorso successivo scandito (o rallentato) da fattori di politica internazionale e da rapporti fra singoli stati (es. tensioni fra Francia e Inghilterra)

4 Prime istituzioni Consiglio d’Europa (Strasburgo): 10 paesi Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda e Svezia. «Realizzare un’unione più stretta fra i suoi membri». Non ha poteri sovranazionali. Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma nel 1950. Porta alla costituzione della Corte europea dei diritti dell’uomo (1959), organismo indipendente dagli stati nazionali

5 CECA 1950: «Dichiarazione Schuman», ministro degli esteri francese. Questione della reintegrazione della Germania (RFT) nel sistema produttivo internazionale. 1951: Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Sei paesi membri: Belgio, Francia, Italia, Germania federale, Olanda e Lussemburgo. Non vi aderisce l’Inghilterra, che privilegia il Commonwealth e non è disposta ancora a sottostare a un potere sovranazionale. Cambia il baricentro della politica internazionale europea.

6 I trattati di Roma (1957) Comunità economica europea (Cee), nota come Mercato comune europeo (Mec). Rimozione di ogni ostacolo doganale e politica doganale comune verso il resto del mondo Comunità europea dell’energia atomica (Euratom)

7 Presupposti Crescita economica paesi europei e globale Crisi di Suez (1956) Invasione sovietica dell’Ungheria

8 Anni sessanta Integrazione europea e disunione politica: -1962 nasce la PAC (politica agricola comunitaria). Obiettivo proteggere la produzione agricola dei sei dalla concorrenza mondiale; imperniata sul regime unitario dei prezzi -1968: completamento del mercato comune e dell’unione doganale

9 Risultati dei negoziati fra i sei (in particolare Fr e RFT) ed effettiva limitazione in ambiti specifici la sovranità degli stati TUTTAVIA -La politica internazionale di Charles de Gaulle è di ostacolo all’unificazione europea sul terreno politico. Punta a un’«Europa degli stati» guidata dalla leadership francese contro il bipolarismo e il primato degli Usa. -Opposizione francese all’ingresso GB nella Cee (piuttosto asse franco-tedesco)

10 Immobilismo politico della Cee che però non è imputabile solo alla Francia, ma più in generale alla resistenza dei paesi membri a cedere sovranità nazionale

11 Gli anni settanta Primo allargamento comunitario: GB, Danimarca e Irlanda nel 1973 (sedici anni dopo la costituzione della Cee) Pesa la fine dell’era de Gaulle in Francia ma anche il consolidamento delle politiche «dei sei» (che i nuovi membri devono accogliere) Questione dell’unità monetaria, ma iniziativa interrotta dalla crisi del ‘73 La crisi economica ha effetti diversi sui Nove; sensazione di stagnazione della Cee

12 Alla fine degli anni settanta riprende il progetto di una politica monetaria comune, a fronte della discesa del dollaro e della crescente forza del marco Nel 1979 entra in vigore il Sistema monetario europeo (Sme), su proposta di Francia e Germania. Regola i rapporti di cambio fra le valute dei paesi membri e intende metterli al riparo dalle fluttuazioni dell’economia internazionale Fine anni settanta ripreso anche il progetto dell’Unione europea; 1979 elezione diretta del Parlamento europeo (già prevista dai Trattati di Roma e poi bloccata dal gollismo)

13 Nonostante elezione diretta le istituzioni europee restano «lontane» per l’opinione pubblica (affluenza alle urne) Però: a) le politiche comunitarie diventano un tema dei programmi b) convergenze tra i partiti politici affini Riconoscimento della Cee come promotrice di sviluppo economico: domanda di adesione di Grecia (1975), Spagna e Portogallo (1977) dopo il loro ritorno alla democrazia. Nuovi trattati di adesione in vigore dal 1986. Allargamento verso sud

14 L’Unione europea Caduta del muro di Berlino e riunificazione tedesca: a) timore per il nuovo dinamismo tedesco b) la Germania intende dimostrare la propria volontà di rimanere ancora al mondo occidentale Nuovo protagonismo europeo dopo la fine della divisione e nella transizione verso una nuova epoca Ripresa del progetto di moneta unica che porta con sé il programma di una maggiore coesione politica (in primis estera e difesa)

15 1992: firma del Trattato sull’Unione europea a Maastricht (Olanda): A) unione economica e monetaria; istituzione della moneta unica (in vigore dal 2002), istituzione della Banca centrale europea (organismo indipendente). Istituiti «criteri di convergenza» (es. inflazione, debito pubblico) come condizione per moneta unica. GB non aderisce. B) politica estera a di difesa: questione lasciata nell’indeterminatezza (nei fatti: inefficacia della politica europea di fronte alla crisi jugoslava) C) struttura istituzionale (Parlamento europeo, Commissione europea, Consiglio europeo)

16 Allargamento delle politiche comunitarie (cultura, giustizia); principio di sussidiarietà 1995: allargamento a 15 (Austria, Finlandia e Svezia)


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