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SOCIOLOGIA URBANA CITTA’ E GENERE: SPAZI EASSOCIAZIONI LGBT.

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Presentazione sul tema: "SOCIOLOGIA URBANA CITTA’ E GENERE: SPAZI EASSOCIAZIONI LGBT."— Transcript della presentazione:

1 SOCIOLOGIA URBANA CITTA’ E GENERE: SPAZI EASSOCIAZIONI LGBT

2 LE CULTURE URBANE La città è il punto di massima concentrazione dell’energia e della cultura di una comunità (…) nella città il patrimonio di una civiltà si accresce e si moltiplica…l’esperienza umana si trasforma in segni validi, simboli, forme di amministrazione e sistemi di governo… (Mumford, 1938)La città è il punto di massima concentrazione dell’energia e della cultura di una comunità (…) nella città il patrimonio di una civiltà si accresce e si moltiplica…l’esperienza umana si trasforma in segni validi, simboli, forme di amministrazione e sistemi di governo… (Mumford, 1938) Cultura urbana come milieu, dove gli attori sociali comunicano attraverso sistemi di sapere condivisi che possono essere o non essere esclusivi di coloro che ne fanno parteCultura urbana come milieu, dove gli attori sociali comunicano attraverso sistemi di sapere condivisi che possono essere o non essere esclusivi di coloro che ne fanno parte

3 LE CULTURE URBANE Sharon Zukin definisce la cultura un “sistema per produrre simboli” “Cultura” come “sistema di rappresentazione” o “modo di essere” Mercificazione della cultura Loft living (1988)

4 LOFT LIVING

5 Quartieri di artisti bohemien distrutto dagli speculatori che hanno guadagnato milioni di dollari sfruttando la “scena culturale”;Quartieri di artisti bohemien distrutto dagli speculatori che hanno guadagnato milioni di dollari sfruttando la “scena culturale”; Nel più recente “The cultures of cities” (1995), Zukin esplora l’economia simbolica di NYC/ManhattanNel più recente “The cultures of cities” (1995), Zukin esplora l’economia simbolica di NYC/Manhattan Bryant ParkBryant Park Greenwich VillageGreenwich Village Meatpacking districtMeatpacking district

6 Pianificazione- cappuccino

7 RIAPPROPRIAZIONE CULTURALE DELLO SPAZIO PUBBLICO

8 ECONOMIA SIMBOLICA

9 ECONOMIA DI STATUS

10

11 LA CITTA’ SESSUATA L’esperienza urbana varia in maniera notevole in base all’identità sociale ed etnico-culturale delle donne e degli uominiL’esperienza urbana varia in maniera notevole in base all’identità sociale ed etnico-culturale delle donne e degli uomini Nella Parigi del XIX secolo ci si aspettava che le donne avessero un ruolo più immediato e pratico con la città (acquisti); le donne della classe operaia vivevano molto più lo spazio urbano (spazio femminizzato);Nella Parigi del XIX secolo ci si aspettava che le donne avessero un ruolo più immediato e pratico con la città (acquisti); le donne della classe operaia vivevano molto più lo spazio urbano (spazio femminizzato); Spazio della prostituzione (maschile e femminile)Spazio della prostituzione (maschile e femminile)

12 LE DIFFERENZE DI GENERE Un uomo va a pescare con il figlio. Al ritorno a casa, i due sono vittime di un incidente stradale. Il padre muore. Il ragazzo, rimasto seriamente ferito, viene soccorso e trasferito all’ospedale. Il chirurgo entra nella sala operatoria, gli si avvicina, lo guarda in volto ed esclama esterrefatto: “Mio dio, ma questo è mio figlio!”

13 LE DIFFERENZE DI GENERE Qual è il rapporto di parentale tra il chirurgo e il ragazzo?

14 LE DIFFERENZE DI GENERE Questa storiella ci ricorda che le caratteristiche e i ruoli maschili e femminili non sono costanti o universali ma variano nello spazio e nel tempo Per tale motivo le scienze sociali hanno introdotto la differenza tra SESSO GENERE

15 SESSO PER SESSO SI INTENDONO GLI ATTRIBUTI DELL’UOMO E DELLA DONNA RICONDUCIBILI A CARATTERISTICHE BIOLOGICHE LE DIFFERENZE DI GENERE

16 GENERE PER GENERE LE QUALITA’ DISTINTIVE DEL SOGGETTO DEFINITE SECONDO PARAMETRI SOCIALI E CULTURALI LE DIFFERENZE DI GENERE

17 IL SESSO RESTITUISCE UNA CONNOTAZIONE E UNA FUNZIONE FISICA DEL SOGGETTO IL GENERE RESTITUISCE UNA COSTRUZIONE SOCIALE DETERMINATA DAL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE DEL SOGGETTO E DALLO SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ LE DIFFERENZE DI GENERE

18 ORIENTAMENTO SESSUALE Per orientamento sessuale si intende non solo la direzione del desiderio sessuale, ma anche il modo in cui le persone tendono a classificare se stesse e gli altri rifacendosi ai modelli sessuali disponibili e cioè: eterosessuale, omosessuale, bisessuale, ecc. Non esserci corrispondenza tra l’orientamento sessuale e le pratiche sessuali agite. L’orientamento sessuale ha a che fare con il modo di sentirsi nel mondo, e può infatti accadere che una persona si senta e definisca se stessa come eterosessuale e allo stesso tempo desideri o abbia rapporti sessuali con persone dello stesso sesso, senza che questi rapporti incidano sulla percezione di sé. Allo stesso modo una persona che si definisce omosessuale può avere relazioni sessuali con persone dell’altro sesso, senza che questa esperienza modifichi il proprio modo di sentirsi»

19 Dietro all’insistenza sulla corrispondenza tra i genitali e la categoria sessuale a cui si è stati assegnati si nasconde la convinzione che lo sviluppo psicologico e sessuale degli individui sia strettamente connesso con le caratteristiche biologiche. Pertanto, affinché la socializzazione possa avere buon esito è necessario che non vi sia alcuna ambiguità sull’appartenenza sessuale. Correzione chirurgica INTERSESSUALITA’

20 TRANSGENDERISMO Con transgender si indica una persona che desidera assumere uno o più tratti biologici del sesso opposto senza tuttavia mettere in discussione necessariamente la propria genitalità. Nella sua accezione più ampia, il termine transgender racchiude tutti coloro i quali non si identificano pienamente con il modello di genere maschile o femminile, e che rifiutano l’idea di fissarsi in un’unica identità di genere. crossdresser (persone cioè che vogliono fare proprie alcune caratteristiche del sesso opposto come la gestualità e l’abbigliamento senza però voler intervenire sulla genitalità); drag queens (uomini che usano look femminili vistosi per le loro esibizioni nel mondo dello spettacolo) drag kings (donne che si travestono da uomini). Il gender crossing sfugge alle categorizzazioni statiche. Come ha notato Roen in una sua ricerca, i significati del cambiamento di sesso variano da persona a persona. Per alcuni «[…] la transessualità è qualcosa attraverso la quale passare, sottoponendosi a un cambiamento di sesso e diventando poi uomini o donne. Per altri, è un modo di vivere la propria identità di genere, un modo per il quale non ci sono parole: è un feeling che persiste durante tutta la vita, che ci si sottoponga o no a un intervento chirurgico» (Roen, 2002, p. 136).

21 Sessualità come continuum? La scala di Kinsey 0 - Exclusively heterosexual with no homosexual 1- Predominantly heterosexual, only incidentally homosexual 2- Predominantly heterosexual, but more than incidentally homosexual 3- Equally heterosexual and homosexual 4- Predominantly homosexual, but more than incidentally heterosexual 5- Predominantly homosexual, only incidentally heterosexual 6- Exclusively homosexual

22 L’OMOSESSUALITA’ Omosessualità come fenomeno sociale: 1.Politica/legislazione 1.Economia/mercatodellavoro 1.Rappresentazioni culturali (arti/cinema/letteratura) 1.Arene pubbliche 1.Dibattito scientifico (si nasce gay? Si diventa gay? Il gene gay? Il cervello gay?)

23 SOCIOLOGIE DELLE OMOSESSUALITÀ Molti sociologi della devianza e criminologi hanno utilizzato l’omosessualità come concetto con cui confrontarsi, come categoria euristica, immediatamente disponibile.Molti sociologi della devianza e criminologi hanno utilizzato l’omosessualità come concetto con cui confrontarsi, come categoria euristica, immediatamente disponibile. Le opere classiche di sociologia (della devianza) proliferano di ripetuti riferimenti alle devianze sessuali, e alla sessualità come sfera della trasgressione e della perversione potenziale.Le opere classiche di sociologia (della devianza) proliferano di ripetuti riferimenti alle devianze sessuali, e alla sessualità come sfera della trasgressione e della perversione potenziale. Questo perché probabilmente sin dalle sue origini, la sociologia si è occupata del normale accadere delle cose ovvero dei “fatti” normali, usuali, tipici. La sociologia della devianza invece ha rivolto la propria attenzione a tutti quei fenomeni inusuali, anormali, atipici con la preoccupazione di normalizzarli.Questo perché probabilmente sin dalle sue origini, la sociologia si è occupata del normale accadere delle cose ovvero dei “fatti” normali, usuali, tipici. La sociologia della devianza invece ha rivolto la propria attenzione a tutti quei fenomeni inusuali, anormali, atipici con la preoccupazione di normalizzarli.

24 SOCIOLOGIE DELLE OMOSESSUALITÀ Le diverse posizioni e prospettive non sono mai state mai neutrali Le diverse posizioni e prospettive non sono mai state mai neutrali Indicazione esplicita o implicita del patologico ora per frenarne gli effetti di disgregazione (Durkheim), ora per adattarlo o accomodarlo (i concetto di “adaptment” o “adjustment” già in uso presso i teorici della Scuola di Chicago), ed infine, per sanzionarlo in vista dell’integrazione (il funzionalismo parsonsiano: in definitiva “normalizzarlo” per sbarazzarsene, cfr. Matza, trad. it. 1969). Indicazione esplicita o implicita del patologico ora per frenarne gli effetti di disgregazione (Durkheim), ora per adattarlo o accomodarlo (i concetto di “adaptment” o “adjustment” già in uso presso i teorici della Scuola di Chicago), ed infine, per sanzionarlo in vista dell’integrazione (il funzionalismo parsonsiano: in definitiva “normalizzarlo” per sbarazzarsene, cfr. Matza, trad. it. 1969).

25 SOCIOLOGIE DELLE OMOSESSUALITÀ Omosessualità: tema mai esplorato quale dimensione e categoria interpretativa autonoma, apparendo invece un divertissement, un caso esplicativo all’interno della loro carriera scientifica.Omosessualità: tema mai esplorato quale dimensione e categoria interpretativa autonoma, apparendo invece un divertissement, un caso esplicativo all’interno della loro carriera scientifica. Altri, considereranno lo studio dell’omosessualità una diminutio capitis all’interno della loro produzione intellettuale, altri ancora persino un danno.Altri, considereranno lo studio dell’omosessualità una diminutio capitis all’interno della loro produzione intellettuale, altri ancora persino un danno. Interessenza notare come proprio i sociologi della devianza furono tra i primi a produrre istanze assai significative relativamente alle (omo)sessualitàInteressenza notare come proprio i sociologi della devianza furono tra i primi a produrre istanze assai significative relativamente alle (omo)sessualità

26 La città come laboratorio sessuale Ai teorici della scuola di Chicago vanno riconosciuti innanzitutto dei meriti ben precisino dei primi è quello di aver contribuito alla istituzionalizzazione della disciplina; Ai teorici della scuola di Chicago vanno riconosciuti innanzitutto dei meriti ben precisino dei primi è quello di aver contribuito alla istituzionalizzazione della disciplina; di avere individuato precisi metodi di analisi, in particolare di tipo qualitativo, sebbene le pratiche di ricerca e le metodologie che le sottendono furono lasciate alla libera intraprendenza del ricercatore e pertanto “lo spiccato pluralismo metodologico che caratterizza la Scuola di Chicago non era quindi la conseguenza di una scelta consapevole” (Gobo, 2001: 35). di avere individuato precisi metodi di analisi, in particolare di tipo qualitativo, sebbene le pratiche di ricerca e le metodologie che le sottendono furono lasciate alla libera intraprendenza del ricercatore e pertanto “lo spiccato pluralismo metodologico che caratterizza la Scuola di Chicago non era quindi la conseguenza di una scelta consapevole” (Gobo, 2001: 35).

27 SCUOLA DI CHICAGO Le relazioni osservate consistono nelle unità elementari del gruppo, come ad esempio le relazioni di vicinato: dinamica spontanea delle forme organizzative ed espressione della sedimentazione di antagonismi razziali e interessi di classe, delle “anormalità” sessuali degli immigrati, dei neri, degli omosessuali e di ogni altro coinvolto nei processi di modernizzazione e di industrializzazione. Le relazioni osservate consistono nelle unità elementari del gruppo, come ad esempio le relazioni di vicinato: dinamica spontanea delle forme organizzative ed espressione della sedimentazione di antagonismi razziali e interessi di classe, delle “anormalità” sessuali degli immigrati, dei neri, degli omosessuali e di ogni altro coinvolto nei processi di modernizzazione e di industrializzazione.

28 I PRIMI “OMO”RICERCATORI Nella prima metà degli anni venti altri due esponenti famosi, Nels Anderson e Paul G.Cressey, si misurarono con lo studio delle pratiche (omo)sessuali nelle ricerche che condussero all’interno della JPA (Juvenile Protective Association) osservando come i gruppi di giovani avessero dei luoghi di incontro, usassero un proprio gergo (argot) non comprensibile agli altri e come circolassero anche pubblicazioni clandestineNella prima metà degli anni venti altri due esponenti famosi, Nels Anderson e Paul G.Cressey, si misurarono con lo studio delle pratiche (omo)sessuali nelle ricerche che condussero all’interno della JPA (Juvenile Protective Association) osservando come i gruppi di giovani avessero dei luoghi di incontro, usassero un proprio gergo (argot) non comprensibile agli altri e come circolassero anche pubblicazioni clandestine le pratiche omosessuali diventavano assai comuni tra uomini e ragazzi nei vicoli, nei parchi e nei quartieri della città (Heap, 2003: 464).le pratiche omosessuali diventavano assai comuni tra uomini e ragazzi nei vicoli, nei parchi e nei quartieri della città (Heap, 2003: 464).

29 MONDO SOCIALE OMOSESSUALE È uno studente, Earle W. Bruc, che per redigere la sua tesi per primo individua un “mondo sociale di omosessuali” radicato nel Near North Side di Chicago, un “mondo” in cui gli omosessuali “avevano il loro particolare status, partecipavano ad attività comuni, dove potevano esprimersi nel loro modo particolare senza essere inibiti da un mondo ostile” (Bruce, 1942: 11, cit. in Heap, 2003: 467). È uno studente, Earle W. Bruc, che per redigere la sua tesi per primo individua un “mondo sociale di omosessuali” radicato nel Near North Side di Chicago, un “mondo” in cui gli omosessuali “avevano il loro particolare status, partecipavano ad attività comuni, dove potevano esprimersi nel loro modo particolare senza essere inibiti da un mondo ostile” (Bruce, 1942: 11, cit. in Heap, 2003: 467). Tuttavia l’associazione dell’omosessualità e di pratiche sessuali specifiche a configurazioni urbane determinate finì di fatto per essenzializzarne le identità degli avventori e le pratiche ascrivendoalle categorie caratteristiche specifiche, sovrastimandone la coesione e l’uniformità e trascurando come il fenomeno e la sua rappresentazione fosse influenzato da processi sociali (più vasti e generali). Tuttavia l’associazione dell’omosessualità e di pratiche sessuali specifiche a configurazioni urbane determinate finì di fatto per essenzializzarne le identità degli avventori e le pratiche ascrivendoalle categorie caratteristiche specifiche, sovrastimandone la coesione e l’uniformità e trascurando come il fenomeno e la sua rappresentazione fosse influenzato da processi sociali (più vasti e generali). Ben presto si osservò come, per esempio, anche la letteratura popolare e di massa (romanzi con protagonisti gay e lesbiche) potesse avere un effetto sulle culture sessuali e sulle rappresentazioni della omosessualità della Chicago degli anni Trenta (“Survey of rental and retail book outlets” cit. in Heap, 2003: 471). Ben presto si osservò come, per esempio, anche la letteratura popolare e di massa (romanzi con protagonisti gay e lesbiche) potesse avere un effetto sulle culture sessuali e sulle rappresentazioni della omosessualità della Chicago degli anni Trenta (“Survey of rental and retail book outlets” cit. in Heap, 2003: 471).

30 DISCRIMINAZIONE ACCADEMICA Gli studi pionieristici si dovettero tuttavia scontrare con la realtà della discriminazione sociale (anche all’interno dei contesti accademici).Gli studi pionieristici si dovettero tuttavia scontrare con la realtà della discriminazione sociale (anche all’interno dei contesti accademici). due casi in particolare che scossero l’Università di Chicago: quello di Paul Goodman del Department of English e di Cecil Smith, professore presso il Department of Music.due casi in particolare che scossero l’Università di Chicago: quello di Paul Goodman del Department of English e di Cecil Smith, professore presso il Department of Music. Entrambi furono investiti dallo “scandalo” relativo alla loro omosessualità, ragione per cui furono licenziati ed allontanatiEntrambi furono investiti dallo “scandalo” relativo alla loro omosessualità, ragione per cui furono licenziati ed allontanati Chad Heap sostiene che l’evento frenò l’interesse di ricercatori e studiosi ad occuparsi delle sessualità non normative per la paura di essere identificati con i propri temi di ricerca (Heap, 2003: 481).Chad Heap sostiene che l’evento frenò l’interesse di ricercatori e studiosi ad occuparsi delle sessualità non normative per la paura di essere identificati con i propri temi di ricerca (Heap, 2003: 481).

31 Le nuove prospettive: le queer theories Il termine queer deriva dal tedesco quer, che significa obliquo, trasversale. In italiano è traducibile più che altro con le espressioni di strano, bizzarro. In passato era usato per indicare gli omosessuali in linguaggio slang. Oggi il termine ha una doppia accezione: è un modo di autoidentificazione utilizzato dalle minoranze sessuali e, nello stesso tempo, indica una nuova prospettiva teorica.Il termine queer deriva dal tedesco quer, che significa obliquo, trasversale. In italiano è traducibile più che altro con le espressioni di strano, bizzarro. In passato era usato per indicare gli omosessuali in linguaggio slang. Oggi il termine ha una doppia accezione: è un modo di autoidentificazione utilizzato dalle minoranze sessuali e, nello stesso tempo, indica una nuova prospettiva teorica.

32 Le nuove prospettive: le queer theories Queer è una zona di possibilità, un’identità senza essenza» (Abbatecola, 2002, p. 243). In altre parole, andando oltre il discorso del genere strictu sensu, l’etichetta queer vuole rappresentare la negazione dell’identità come qualcosa di fisso, coerente e naturale. Nello stesso tempo essa indica l’identità di tutti coloro la cui identificazione sessuale si discosta in certa misura da ciò che è considerato normale Queer è una zona di possibilità, un’identità senza essenza» (Abbatecola, 2002, p. 243). In altre parole, andando oltre il discorso del genere strictu sensu, l’etichetta queer vuole rappresentare la negazione dell’identità come qualcosa di fisso, coerente e naturale. Nello stesso tempo essa indica l’identità di tutti coloro la cui identificazione sessuale si discosta in certa misura da ciò che è considerato normale

33 Le nuove prospettive: le queer theories Molti sono i contributi del tutto innovativi racchiusi nella nuova prospettiva dei queer studies, la quale sembra promettere interessanti sviluppi non solo in riferimento al campo specifico del genere ma anche pensando al più ampio settore degli studi sull’identità. Molti sono i contributi del tutto innovativi racchiusi nella nuova prospettiva dei queer studies, la quale sembra promettere interessanti sviluppi non solo in riferimento al campo specifico del genere ma anche pensando al più ampio settore degli studi sull’identità. «passing» di Anna Camaiti (1996), con il quale l’autrice intende indicare l’agire dell’attraversamento dei generi, il fluttuare, o ancora il gioco tra identità multiple tipico dei nostri giorni. «passing» di Anna Camaiti (1996), con il quale l’autrice intende indicare l’agire dell’attraversamento dei generi, il fluttuare, o ancora il gioco tra identità multiple tipico dei nostri giorni. «soggetto nomade» di Rosi Braidotti (1995), usato per rappresentare coloro i quali sono portatori di una identità complessa ed in continuo divenire, che pertanto sfugge alle tradizionali rappresentazioni identitarie. «soggetto nomade» di Rosi Braidotti (1995), usato per rappresentare coloro i quali sono portatori di una identità complessa ed in continuo divenire, che pertanto sfugge alle tradizionali rappresentazioni identitarie. «soggetto eccentrico » di Teresa De Lauretis (1999), che si pone come identità «resistente» nei confronti dell’ideologia di genere trasmessa dalle agenzie di socializzazione tradizionali (Capecchi, 2002). «soggetto eccentrico » di Teresa De Lauretis (1999), che si pone come identità «resistente» nei confronti dell’ideologia di genere trasmessa dalle agenzie di socializzazione tradizionali (Capecchi, 2002).

34 Spazi qUeER

35 NASCITA DEI MOVIMENTI La nascita del movimento omosessuale contemporaneo, caratterizzato da una maggiore connotazione "rivoluzionaria", si inserisce a pieno nelle fase delle rivendicazioni del movimento sessantottino. La nascita del movimento omosessuale contemporaneo, caratterizzato da una maggiore connotazione "rivoluzionaria", si inserisce a pieno nelle fase delle rivendicazioni del movimento sessantottino. La data simbolica di inizio del movimento omosessuale contemporaneo è il 28 giugno 1969. In quella data, in un bar gay del Greenwich Village a New York, lo Stonewall Inn, all'ennesimo tentativo della polizia di disperdere i clienti, questi si ribellarono, scatenando quelli che sono passati alla storia come Moti di Stonewall. La data simbolica di inizio del movimento omosessuale contemporaneo è il 28 giugno 1969. In quella data, in un bar gay del Greenwich Village a New York, lo Stonewall Inn, all'ennesimo tentativo della polizia di disperdere i clienti, questi si ribellarono, scatenando quelli che sono passati alla storia come Moti di Stonewall. Il Greenwich Village era tra l'altro il cuore della controcultura americana in quegli anni e luogo prediletto per la comunità hippie newyorchese. Il Greenwich Village era tra l'altro il cuore della controcultura americana in quegli anni e luogo prediletto per la comunità hippie newyorchese.

36 GLI SPAZI QUeER Concentrazione di comunità o colonie gayConcentrazione di comunità o colonie gay Greenwich Village New YorkGreenwich Village New York OmoturismoOmoturismo Economia gay (città globali)Economia gay (città globali)

37 GREENWICH VILLAGE NEW YORK

38

39 TERRITORIALITA’ QUEER ComunitàComunità Quartieri gayQuartieri gay CrusisingCrusising ClubsClubs SauneSaune Luoghi della sessualitàLuoghi della sessualità

40 TERRITORIALITA’ QUEER “buone politiche”, che non “infettano” il resto del corpo sociale (Phelan, 2001) e si costituiscono come eccezioni che confermano l’eteronoermatività del resto del tessuto urbano;“buone politiche”, che non “infettano” il resto del corpo sociale (Phelan, 2001) e si costituiscono come eccezioni che confermano l’eteronoermatività del resto del tessuto urbano; Molti di questi spazi sono luoghi di consumo dove operano altri processi di esclusione, come quelli basati sul colore della pelle o il genere (Bell, Binnie, 2004). Molti di questi spazi sono luoghi di consumo dove operano altri processi di esclusione, come quelli basati sul colore della pelle o il genere (Bell, Binnie, 2004).

41 GAY CITIES

42 L’OMOSESSUALITA’ VISTA DAL MONDO


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