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Lasciarsitoccaredall’Altro!. AFFETTIVITÀ????? COS’È?? Affettività: etimologia dal latino affectus voce del verbo afficere: toccare, commuovere, muovere.

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Presentazione sul tema: "Lasciarsitoccaredall’Altro!. AFFETTIVITÀ????? COS’È?? Affettività: etimologia dal latino affectus voce del verbo afficere: toccare, commuovere, muovere."— Transcript della presentazione:

1 Lasciarsitoccaredall’Altro!

2 AFFETTIVITÀ????? COS’È?? Affettività: etimologia dal latino affectus voce del verbo afficere: toccare, commuovere, muovere lo spirito. Qualcosa che ci tocca così profondamente da spingerci ad uscire da noi stessi. Qualcosa capace di scaldare e trasformare ciò che siamo e che viviamo. “L’affettività costituisce ed esprime il modo e il tipo di sentire e di relazionarsi della persona, con gli altri, le cose, Dio, le situazioni dell’ambiente. È data dall’insieme degli affetti, dei sentimenti, delle emozioni, delle sensazioni, delle pulsioni, degli umori che impregnano il soggetto in tutte le sue relazioni in base al proprio modo di essere”. Sovernigo

3 L’ emozione può essere definita dal punto di vista psicologico come una tendenza verso l’ azione

4 L’emozione è la benzina, la forza dell’azione, il volante è la volontà e il cambio è la razionalità.

5 Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è:Ascolta, Israele! «Il primo è:Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. e con tutta la tua forza. Il secondo è questo:Amerai il tuo prossimo come te stesso (Mc 12,25-31) (Mc 12,25-31).

6 . Emotività (cuore), razionalità (mente), e volontà (forze): queste tre dimensioni sono sempre presenti in noi, queste tre dimensioni sono sempre presenti in noi, più vivono in modo integrato più la nostra vita è realizzata più vivono in modo integrato più la nostra vita è realizzata

7 Sentimenti e affettività ….. L’affettività nasce quindi ella dimensione emotiva ma è frutto del suo incontro anche con quella razionale e conativa. Memoria affettiva….

8 Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. (Rom 7, 18-19) Più cresciamo nell’ascolto e nella conoscenza di noi stessi, delle nostre emozioni e sentimenti più possiamo creare spazi di libertà in cui il vangelo – e il bene- possano attecchire e integrare la nostra vita

9 L’emotività è fondamentale sia per la nostra vita che per il nostro cammino di fede. Il cristianesimo è prima di tutto una questione di cuore: è l’incontro vivificante con la persona di Gesù. Non per niente i due comandamenti fondamentali sono all’amore e all’amore pieno: amare Dio con tutto se stessi e amare il prossimo….come se stessi.

10 In oltre i valori, che cerchiamo di vivere e magari di trasmettere ai ragazzi non vanno solo valutati razionalmente e attuati con forza di volontà ma AMATI. Solo l’amore muove e trasforma nel profondo e fa si che i valori diventino vita e non solo concetto o abito da indossare in alcune occasioni. I VALORI VANNO AMATI

11 Cosa ci fa paura delle emozioni delle emozioni e dell’affettività?

12 Il loro potere “totalizzante” invasivoIl loro potere “totalizzante” invasivo Definitività: “per sempre”Definitività: “per sempre” Perdita del controllo ( rabbia, amore,paura…)Perdita del controllo ( rabbia, amore,paura…) Paura di soffrire.Paura di soffrire.

13 AD AMARE SI IMPARA….. DALLA PANCIA ALL’INNAMORAMENTO DALLA PANCIA ALL’INNAMORAMENTO La prima relazione affettiva….. nella pancia:La prima relazione affettiva….. nella pancia: Da 0 a 7 mesi Simbiosi e gratificazione.Da 0 a 7 mesi Simbiosi e gratificazione. Da 8 mesi Iniziamo a distinguere….Da 8 mesi Iniziamo a distinguere…. Dallo sguardo della mamma capisco se sono amabile o no. Dallo sguardo della mamma capisco se sono amabile o no. Da 18 mesi Separazione e individuazione (autonomia e dipendenza)Da 18 mesi Separazione e individuazione (autonomia e dipendenza) Dai 3 anni Con l’autonomia si apre un mondo nuovoDai 3 anni Con l’autonomia si apre un mondo nuovo Dai 6 ai 10 :Si è impegnati su altri fronti e la dimensione affettiva resta abbastanza stabile. Il mondo diviso in due: maschi e femmine!Dai 6 ai 10 :Si è impegnati su altri fronti e la dimensione affettiva resta abbastanza stabile. Il mondo diviso in due: maschi e femmine! Dagli 11 anni Si riaprono i lavori….Dagli 11 anni Si riaprono i lavori…. Innamoramento…Innamoramento…

14 Noi siamo frutto di questo sviluppo e della nostra storia. Quanto queste ferite o tratti ci determinano? Quali possibilità di crescita? Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche Mt 13,52

15 Consapevolezza e riconciliazione Darsi il tempo di osservarsi e ascoltarsi Cammini di conoscenza di sé… con l’aiuto di un altro Cammini di conoscenza di sé… con l’aiuto di un altro: amico sì ma anche guida o persona preparata a farlo.

16 Le ferite possono diventare feritoie! Guaritori feriti: è proprio dalle nostre ferite che diventiamo capaci di accogliere ed avvicinare altri altrimenti esse continuano a determinarci, a limitare la nostra capacità di amare e quindi di essere felici. Integrare con il Vangelo: nel Vangelo chi accoglie la salvezza di Gesù sono proprio coloro che sono più feriti e poveri e …lo riconoscono. Per questo il Vangelo è una buona notizia perché ci salva là dove siamo, non ci chiede di essere perfetti … ma di lasciarci toccare, amare e sanare da Gesù.

17 ….GUARDANDO GESÙ

18

19 Relazioni egocentriche Relazioni allocentriche

20 Capacità di essere felici per la gioia di un altro per se stesso Amare l’altro così come è Riconoscere l’altro come pari Non idealizzare l’altro Capacità di generosità, di dono di sé incondizionato all’altro, non legato, nella sua espressione, alla risposta dell’altro Capacità di meraviglia per la positività dell’altro Sacrificio della propria vita per la persona amata Difficoltà a stabilire rapporti duraturi Instabilità umorale ed emotiva- affettiva Gelosie più o meno mascherate Anestesia del sentire e del percepire Esagerata introversione o estroversione Freddezza relazionale Ipersensibilità Teatralità Affettività orientata verso oggetti, animale o persone “sostitutive” cioè investo le mie energie affettive in direzioni che sento per me più gratificanti e meno pericolose Impulsività cioè dei corto circuiti affettivi dove partono delle vere e proprie scariche che a volte sembrano come lo scoppio di una bomba.

21 AFFETTIVITÀ NEL RAPPORTO CON DIO Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l’anima mia. Speri Israele nel Signore, ora e sempre. (Sal 130,2-3)

22 Amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Mente,corpo e affettività nella relazione con Dio: non dimentichiamolo!!!!! non dimentichiamolo!!!!! Luoghi dove posso vivere questa relazione e quindi…l’affettività con Dio…………

23 Preghiera quotidiana:Preghiera quotidiana: “ Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?" " E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…" " Creare dei legami?" " Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo." " Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…“(…) Ma la volpe ritornò alla sua idea: " La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me.Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…" (…) " Non si conoscono che le cose che si addomesticano"(…) " Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.

24 " Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. " In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cos ì, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' pi ù vicino …." Il piccolo principe ritornò l'indomani. " Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. " Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenter à la mia felicit à. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicit à ! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore … Ci vogliono i riti". ( … )Cos ì il piccolo principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, " … Piangerò". " La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi … " " E' vero", disse la volpe. " Ma piangerai!" disse il piccolo principe. " E' certo", disse la volpe. " Ma allora che ci guadagni?" " Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".

25 Storia personaleStoria personale Adorazione e o preghiera personale:Adorazione e o preghiera personale: Adorare significa stare bocca a bocca..vicinissimi, senza parlare proprio come due persone che si vogliono molto bene e non hanno più bisogno di molte parole ma solo dello stare l’una davanti all’altra.Adorare significa stare bocca a bocca..vicinissimi, senza parlare proprio come due persone che si vogliono molto bene e non hanno più bisogno di molte parole ma solo dello stare l’una davanti all’altra. Hai mai detto a Dio che gli vuoi bene? Te lo sei lasciato dire da Lui? “Perché tu sei prezioso hai miei occhi….”

26 EucarestiaEucarestia L’Eucaristia è il sacramento/segno dell’amore più grande, quello che dà la vita per i suoi amici (cfr. Gv 15,13). L’Eucaristia manifesta la totalità del dono nel segno del corpo immolato. E’ il sacramento dell’amore, in cui ci nutriamo di amore e ci impegniamo a diventare, concretamente nelle relazioni, amore, pane che sfama altri. amore, pane che sfama altri. Parola di DioParola di Dio I salmi: Il rapporto fra l’uomo è Dio è descritto in termini essenzialmente affettivi.Raccolgono tutto il mondo emotivo del’uomo (rabbia, paura, pentimento, gioia, gratitudine…..) e lo trasformano in preghiera. Pregare con i salmi è un bellissimo esercizio di presa di contatto con la nostra dimensione affettiva e di integrazio0ne nella preghiera. Il rapporto fra l’uomo è Dio è descritto in termini essenzialmente affettivi.Raccolgono tutto il mondo emotivo del’uomo (rabbia, paura, pentimento, gioia, gratitudine…..) e lo trasformano in preghiera. Pregare con i salmi è un bellissimo esercizio di presa di contatto con la nostra dimensione affettiva e di integrazio0ne nella preghiera. Davanti ad u brano della Parola di Dio…non andar subito al messaggio morale, lasciati incontrare dalla presenza Viva di Dio.

27 Ad amare si impara…insieme!

28 I ragazzi che ci sono affidati come vivono l’affettività? come vivono l’affettività? Da adolescenti -Identità:lavori in corso -Emozioni nuove vissute con una intensità fortissima e nuova momenti di grande vicinanza con l’adulto si alternano a momenti di grande opposizione. L’acquisizione dell’autonomia richiede una certa dose di aggressività. -Si ripropone la fatica e la sfida della fase di separazione e individuazione : momenti di grande vicinanza con l’adulto si alternano a momenti di grande opposizione. L’acquisizione dell’autonomia richiede una certa dose di aggressività. L’aggressività speso si manifesta come critica e trasgressione primi legami affettivi fuori dalla sfera famigliareCreazione dei primi legami affettivi fuori dalla sfera famigliare. Gli amici, il ragazzo/a diventano più importanti della famiglia perché lo aiutano a delineare la sua identità. Ha bisogno dello sguardo dell’altro, come una volta aveva bisogno di quello della mamma, per capire chi è, se è amabile. Ricerca di nuove figure educative, esterne alla famiglia. Spazio buono per noi educatore.

29 utilizzo dell’affettività come strumento di potere.Rischio dell’utilizzo dell’affettività come strumento di potere. I bisogni sessuali sono ancora scissi dalla dimensione affettiva.I bisogni sessuali sono ancora scissi dalla dimensione affettiva. Fatica ad integrare le emozioni e la sfera emotivaFatica ad integrare le emozioni e la sfera emotiva con quella razionale e volitiva genera tensione a cui si può rispondere con : intellettualizzazione, ascetismo, narcisismo e scissione. Grandi domande di sensoGrandi domande di senso… ma attenzione a non pretendere da loro scelte di cui ancora non sono capaci. ricatti affettivi e nella compiacenza.Attenzione a non cadere nei ricatti affettivi e nella compiacenza.

30 Da nativi digitali (L’era digitale e la sua valenza antropologica: i nativi digitali – Dott. Tonino Cantelmi) Crisi della relazione interpersonale: 1) Incremento del tema narcisistico1) Incremento del tema narcisistico 2) Parcellizazione dell’emozione e analfabetismo emotivo.2) Parcellizazione dell’emozione e analfabetismo emotivo. 3)L’ identità liquida3)L’ identità liquida si riflesse sulla capacità di relazionarsi e di amare: l’esserci (identità), incide sull’esserci con (relazione affettiva), il quale incide sull’esserci per (generatività e oblatività). Crisi dell’identità, instabilità delle relazioni. Resto connesso finché soddisfi questo mio bisogno…no progettualità e amore incondizionato. No Progettualità no generatività ne tanto meno oblatività (esserci per)

31 Quale impegno personale per crescere nella mia capacità d’amore? Su quali punti forti possiamo lavorare con i nostri ragazzi? Quali fragilità dei ragazzi siamo chiamati a evangelizzare (cioè portare una buona notizia) ?

32 Solo camminando attraverso l’umano si trova Dio. Le nostre relazioni sono l’invenzione con cui Dio ci ama e ci insegna l’amore.

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34 L’amore non è esclusivo … ma totale!


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