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I PIANETI Sono 8 nel nostro SISTEMA SOLARE Spesso si distinguono in interni ed esterni, a seconda della posizione rispetto alla Terra, o in rocciosi.

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3 I PIANETI Sono 8 nel nostro SISTEMA SOLARE Spesso si distinguono in interni ed esterni, a seconda della posizione rispetto alla Terra, o in rocciosi e gassosi, a seconda della struttura. ROCCIOSI Mercurio, Venere, Terra e Marte “sono formati da elementi più pesanti” “hanno perso la superficie gassosa a causa del calore” GASSOSI Giove, Saturno, Urano, Nettuno fatti in prevalenza da idrogeno ed elio “sono formati da materiali più leggeri, si presuppone che i nuclei dei pianeti siano tutti rocciosi” Si definisce pianeta un oggetto celeste che soddisfa 3 requisiti: orbita intorno al Sole: possiede sufficiente massa per assumere una forma “sferica”; ha pulito la sua fascia orbitale da altri oggetti.

4 Il tempo impiegato da un pianeta per compiere un giro attorno al proprio asse è detto giorno, mentre il periodo che impiega un pianeta per compiere una rivoluzione completa intorno al Sole è detto anno. L'idea di assegnare ai pianeti i nomi delle divinità venne prima ai babilonesi e successivamente ai greci. Questi ultimi, associarono i pianeti agli dèi confrontando le caratteristiche peculiari delle divinità dell'Olimpo con quelle che riuscivano ad osservare guardando gli astri nel cielo.

5 MERCURIO il più piccolo GIOVE ha 63 satelliti naturali SATURNO ha un esteso e vistoso sistema di anelli URANO il primo ad essere scoperto con un telescopio NETTUNO possiede i venti più forti TERRA è l'unico che permette la vita MARTE è rosso perché ricco di ferro VENERE il più caldo e luminoso

6 KEPLERO Delle 3 «Leggi di Keplero» per cui è noto, le prime due risalgono al 1609, la terza al 1618. «i pianeti si muovono attorno al Sole su un'orbita ellittica; il Sole si trova in uno dei fuochi dell'ellisse» 1° legge Che cos’è un’ellisse? PERIELIO: è il punto dell’orbita più vicino al sole ( punto A). AFELIO: è il punto dell’orbita più lontano dal sole ( punto B) Quindi un pianeta non avrà sempre la stessa distanza dal Sole

7 «il raggio che unisce il Sole al pianeta copre aree uguali in tempi uguali» 2° legge Cioè un pianeta non ha sempre la stessa velocità: si muove più rapidamente quando è vicino al Sole e più lentamente quando è lontano dal Sole. «il quadrato del tempo necessario a un pianeta per percorrere l’intera orbita attorno al Sole è proporzionale al cubo della sua distanza media dal Sole» 3° legge Cioè più un pianeta è lontano dal Sole tanto più tempo impiega a percorrere la sua orbita attorno al Sole. COSTANTE

8 GLI ALTRI CORPI

9 ASTEROIDI Un asteroide è un corpo celeste simile per composizione ad un pianeta terrestre ma più piccolo, e generalmente privo di una forma sferica; ha in genere un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano corpi di grandi dimensioni. Si pensa che gli asteroidi siano residui del disco protoplanetario che non sono stati incorporati nei pianeti, durante la formazione del Sistema. COMETE Una cometa è un corpo celeste relativamente piccolo, simile a un asteroide ma composto prevalentemente di ghiaccio. Spesso descritte come "palle di neve sporche”.. Quando una cometa si avvicina al Sole il calore fa sublimare i suoi strati di ghiaccio più esterni formano una grande atmosfera attorno al nucleo, chiamata chioma, e un'enorme coda che punta in direzione opposta al Sole. Sebbene la maggior parte delle comete sia troppo poco luminosa per essere osservata senza un binocolo o un telescopio, una manciata ogni decade diventa ben visibile a occhio nudo. Si pensa che le comete siano dei residui rimasti dalla condensazione della nebulosa da cui si formò il Sistema Solare.

10 METEORE: LE STELLE CADENTI! Una meteora è un frammento di cometa o di asteroide (o di un altro corpo celeste), che entrando all'interno dell'atmosfera terrestre si incendia a causa dell'attrito, è chiamata comunemente stella cadente. È composta di 2 parti: la testa e la scia. La testa contiene il meteoroide che può arrivare a Terra. La scia, formata da plasma, è visibile solo per qualche secondo. La notte di san Lorenzo (10 agosto) è tradizionalmente associata al fenomeno delle stelle cadenti, considerate evocative dei carboni ardenti su cui il santo fu martirizzato. In effetti, in quei giorni, la Terra attraversa lo sciame meteorico delle Perseidi (sciame meteorico) e l'atmosfera è attraversata da un numero di piccole meteore molto più alto del normale. Il fenomeno risulta particolarmente visibile alle nostre latitudini in quanto il cielo estivo è spesso sereno. Una meteora molto brillante viene chiamata bolide, come il «Bolide di Lugo» del 19-1-93, esploso 30km sopra Lugo e di cui vediamo qui una foto. (4-5m di diametro,100kg)

11 STELLE E GALASSIE

12 QUANDO NASCE L’INTERESSE STELLARE? Astronomia etimologicamente significa legge delle stelle Il desiderio di conoscenza ha sempre incentivato gli studi astronomici sia per motivazioni religiose o divinatorie, sia per la previsione degli eventi INIZIO: astronomia = astrologia ORA NO è un complesso di credenze e tradizioni che ritiene che le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra influiscano sugli eventi umani collettivi e individuali. Chi pratica l'astrologia è chiamato astrologo e la sua divinazione è chiamata oroscopo. “DISCORSO SULLE STELLE”

13 Una stella è un corpo celeste che brilla di luce propria. In astronomia il termine indica uno sferoide luminoso che genera energia nel proprio nucleo attraverso processi di fusione nucleare tale energia è irradiata nello Spazio.. Il Sole è la stella più importante per noi. ALCUNE STELLE SONO GIA’ MORTE MA LE VEDIAMO ANCORA

14 VITA E MORTE DI UNA STELLA Una stella inizia a trasformarsi quando esaurisce le sue reazioni chimiche interne. stella < o = sole stella > sole stella >> sole

15 I BUCHI NERI Un buco nero è un nucleo stellare che non emette radiazioni. Nessuno sa cosa vi sia nel centro di un buco nero; tutto ciò che cade al suo interno scompare per sempre.

16 La maggior parte delle stelle è identificata da un numero di catalogo; solo una piccola parte di esse, in genere le più luminose, ha un nome vero e proprio che deriva spesso dalla denominazione originale araba o latina dell'astro. Molti di questi nomi sono dovuti a: I NOMI DELLE STELLE MITIPOSIZIONE PERIODO IN CUI COMPAIONO Deneb - α Cygni -, che significa la coda poiché corrisponde alla coda del Cigno celeste Sirio, il cui nome deriva dal greco séirios, che significa ardente, scottatore. Infatti gli antichi greci associavano la stella al periodo di maggior caldo durante l'estate. La sola organizzazione abilitata dalla comunità scientifica a conferire i nomi alle stelle, e più in generale a tutti i corpi celesti, è l'Unione Astronomica Internazionale. LA CINTURA DI ORIONE

17 Certi gruppi di stelle sembrano formare in cielo delle figure. ( Orione, orsa maggiore, etc. ) In realtà queste stelle sembrano essere vicine fra loro ma quasi sempre non lo sono: la loro distanza dalla terra è MOLTO diversa. Scopo = mappare le stelle. LE COSTELLAZIONI Le dodici costellazioni che intersecano l'eclittica compongono lo zodiaco. L'eclittica è il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste.

18 LE GALASSIE Varie forme di galassie: ELLITTICHE A SPIRALE A SPIRALE BARRATA Una galassia è un grande insieme di stelle, sistemi, ammassi ed associazioni stellari, gas e polveri legati dalla reciproca forza di gravità. [ Il nome deriva dal greco e significa "di latte, latteo”. [ NE ESISTONO ANCHE IRREGOLARI

19 Galassia vista di faccia

20 LA VIA LATTEA: la nostra galassia appare come una fascia di aspetto bianco latteo  ecco spiegato il nome

21 QUALE È STATO L’INIZIO DELL’UNIVERSO?

22 BIG BANG NEL 1927 GEORGES LEMAÎTRE, FISICO E SACERDOTE CATTOLICO BELGA, FU IL PRIMO A CAPIRE CHE L'ALLONTANAMENTO DELLE NEBULOSE ERA PROVA DELL'ESPANSIONE DELL’UNIVERSO. SVILUPPÒ COSÌ LA TEORIA DELL’ATOMO PRIMITIVO, PIÙ AVANTI CHIAMATA «TEORIA DEL BIG BANG» E LE EQUAZIONI DEL BIG BANG. (letteralmente in inglese "Grande Scoppio")

23 BIG BANG Georges Lemaître fu il primo a suggerire che l’universo avesse un inizio ben definito, in cui tutta la materia e l’energia erano concentrate in un solo punto "l'atomo primitivo", prima del quale lo spazio e il tempo non esistono. Con il passare del tempo la teoria di Lemaître trovò l’appoggio della comunità scientifica anche a seguito di varie prove sperimentali. Circa 17 miliardi di anni fa  ESPLOSIONE

24 QUALE SARÀ IL FUTURO DELL’UNIVERSO?

25 UNIVERSO APERTO L’espansione avanzerà sempre. Un futuro infinitamente grande, buio e freddo. UNIVERSO STAZIONARIO L’espansione avanzerà rimanendo più o meno simile a ora. UNIVERSO CHIUSO L’espansione avanzerà fino ad un punto in cui ci sarà un nuovo big bang e poi potrebbe ricominciare tutto.

26 PRESENTE PASSATO FUTURO PRESENTE PASSATO FUTURO VIDEO : PIANETI A CONFRONTO!!!


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