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Metodologia della ricerca La ricerca e le sue fasi Prof. Antonio Sabetta.

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Presentazione sul tema: "Metodologia della ricerca La ricerca e le sue fasi Prof. Antonio Sabetta."— Transcript della presentazione:

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2 Metodologia della ricerca La ricerca e le sue fasi Prof. Antonio Sabetta

3 La scelta dell’argomento Il primo momento del cammino in un lavoro di ricerca è certamente quello della scelta dell'argomento e della definizione degli obiettivi che si intendono perseguire. E’ opportuno che l'argomento venga scelto seguendo le indicazioni del docente che dovrà seguire il lavoro nelle sue diverse fasi e presenziare la difesa.

4 La scelta dell’argomento È oltremodo necessario che nella scelta del tema il candidato abbia ben presenti  le proprie capacità,  il proprio bagaglio culturale ed i propri limiti,  il tempo a propria disposizione perché il lavoro giunga in porto.

5 La scelta dell’argomento Così ad esempio sarà bene aver chiare le competenze di carattere linguistico che una determinata ricerca potrà richiedere come anche le conoscenze disciplinari che presuppone. A meno che non si intenda acquisire tali competenze traendo occasione dalla ricerca stessa, qualora non si posseggano, è bene ripiegare su altre tematiche più confacenti.

6 La scelta dell’argomento Altro elemento di valutazione previa è la disponibilità di strumenti di lavoro adeguati e le possibilità di accesso per il candidato. Qualche visita di ricognizione nelle biblioteche della propria città o un giro di navigazione mirato in Internet potrà essere utile a rispondere alla questione della fattibilità del lavoro da parte dello studente, che potrebbe anche essere disposto ad intraprendere dei viaggi per acquisire la documentazione necessaria

7 La scelta dell’argomento La prima indicazione relativa all'argomento mentre non coincide necessariamente col titolo dell'elaborato, che è l'ultima cosa da apporvi, è certamente il fatto che esso è suscettibile di modifiche e di precisazioni dettate dal proseguimento del lavoro stesso. Altrettanto dicasi dell'obiettivo o degli obiettivi che ci si propone, che potranno essere ridimensionati o allargati in base all'andamento del lavoro.

8 La raccolta e schedatura del materiale All'inizio sarà necessario rivolgersi ad opere di carattere generale, in cui rinvenire elementi utili alla formulazione dello "stato della questione", che dovrà costituire la piattaforma di partenza del proprio itinerario di ricerca quindi alla bibliografia man mano più specializzata sull'argomento principale ed eventuali tematiche collaterali comunque utili al conseguimento dell'obiettivo prefissato.

9 La raccolta e schedatura del materiale La schedatura del materiale risulta tanto più necessaria in quanto la ricerca normalmente si svolge su pubblicazioni non proprie, ma in biblioteca, dove è impossibile apporre segni o sottolineature sui libri o sulle riviste. Essa risulta tuttavia utile anche nel caso in cui il lavoro si svolga su testi propri, perché grazie alle schede i luoghi di cui si ha bisogno diventano più facilmente reperibili.

10 La raccolta e schedatura del materiale La prima schedatura è quella destinata a comprendere una serie di schede bibliografiche contenenti le indicazioni bibliografiche indispensabili alla individuazione di un testo La prima schedatura è quella destinata a comprendere una serie di schede bibliografiche contenenti le indicazioni bibliografiche indispensabili alla individuazione di un testo

11 La raccolta e schedatura del materiale Nella compilazione della scheda bisogna avere ben presenti gli elementi bibliografici essenziali, indicati nel frontespizio del volume da schedare, cioè: nome dell'autore in maiuscoletto (prima lettera puntata) nome dell'autore in maiuscoletto (prima lettera puntata) nome dell'autore in maiuscoletto; nome dell'autore in maiuscoletto; titolo dell'opera (corsivo) [il sottotitolo può non essere corsivo]; titolo dell'opera (corsivo) [il sottotitolo può non essere corsivo]; nome e cognome del curatore o dei curatori dell'opera e del traduttore o traduttori; nome e cognome del curatore o dei curatori dell'opera e del traduttore o traduttori;

12 La raccolta e schedatura del materiale luogo e data di edizione [è facoltativo ma raccomandato riportare la casa editrice]; luogo e data di edizione [è facoltativo ma raccomandato riportare la casa editrice]; il numero dell'edizione come esponente alla data; il numero dell'edizione come esponente alla data; la pagina (o colonna) o le pagine (o colonne) citate (separate da un trattino). A questa indicazione si può far precedere la sigla p. pp. o c. cc., a seconda se si tratta di pagine o colonne. la pagina (o colonna) o le pagine (o colonne) citate (separate da un trattino). A questa indicazione si può far precedere la sigla p. pp. o c. cc., a seconda se si tratta di pagine o colonne.

13 Raccolta e schedatura E sempio di scheda per un libro K. BARTH, Introduzione alla teologia evangelica. Con un'appendice autobiografica sui rapporti Barth-Schleiermacher, edizione italiana a cura di Giampiero Bof, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1990.

14 La raccolta e schedatura del materiale Ecco ora due citazioni relative rispettivamente ad un articolo contenuto in un Dizionario ed alla voce di un'Enciclopedia I numeri indicano la prima e l'ultima pagina o colonna dell'articolo schedato, qualora l'opera è in più volumi va indicato il numero del volume con cifre romane magari preceduto dalla sigla vol. prima dell'indicazione dei numeri relativi alle pagine o colonne, che possono essere preceduti dal segno pp. o cc.:

15 La raccolta e schedatura del materiale A. FABRIS, “Male”, in G. BARBAGLIO - G. BOF - S. DIANICH (edd.), Teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002, 893-906. A. FABRIS, “Male”, in G. BARBAGLIO - G. BOF - S. DIANICH (edd.), Teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002, 893-906. A. FABRIS, Male, in G. BARBAGLIO - G. BOF - S. DIANICH (edd.), Teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2002, 893-906.

16 La raccolta e schedatura del materiale A. DULLES, “Faith and reason: from Vatican I to John Paul II“, in D. RUEL FOSTER - J.W. KOTERSKI (eds.), The two wings of catholic tought, The Catholic University of America Press, Washington (DC) 2003, 193-208. A. DULLES, “Faith and reason: from Vatican I to John Paul II“, in D. RUEL FOSTER - J.W. KOTERSKI (eds.), The two wings of catholic tought, The Catholic University of America Press, Washington (DC) 2003, 193-208. A. DULLES, Faith and reason: from Vatican I to John Paul II, in D. RUEL FOSTER - J.W. KOTERSKI (eds.), The two wings of catholic tought, The Catholic University of America Press, Washington (DC) 2003, 193-208.

17 La raccolta e schedatura del materiale Articolo contenuto in una rivista, dove bisogna tener conto del numero relativo all'annata della rivista stessa, che dovrà precedere l'indicazione dell'anno (tra parentesi tonde): A. SABETTA, “La storia tra provvidenza e libertà. La teologia filosofica della Scienza nuova di G.B. Vico“, in Rassegna di Teologia 50 (2009), 559-590. A. SABETTA, “La storia tra provvidenza e libertà. La teologia filosofica della Scienza nuova di G.B. Vico“, in Rassegna di Teologia 50 (2009), 559-590. A. SABETTA, La storia tra provvidenza e libertà. La teologia filosofica della Scienza nuova di G.B. Vico, in Rassegna di Teologia 50 (2009), 559-590.

18 La raccolta e schedatura del materiale s. ed. =senza indicazione editore s. ed. =senza indicazione editore s. l.= senza indicazione città s. l.= senza indicazione città s. d.=senza indicazione data s. d.=senza indicazione data

19 La raccolta e schedatura del materiale Naturalmente il materiale raccolto potrà ulteriormente arricchirsi in base a nuove pubblicazioni o a nuove scoperte, allorché comunque lo studente ritiene provvisoriamente conclusa questa prima fase di raccolta e schedatura del materiale, suddivide il tutto in due grandi blocchi in base all'importanza che i testi avranno nel suo lavoro di ricerca:

20 La raccolta e schedatura del materiale Il primo blocco sarà quello delle Fonti e raccoglierà i testi fondamentali ed imprescindibili, possibilmente in lingua originale, su cui lo studente intende basare il proprio lavoro.

21 La raccolta e schedatura del materiale Il secondo blocco conterrà invece la Letteratura secondaria o di supporto che si intende comunque utilizzare.

22 La raccolta e schedatura del materiale Nel caso in cui si lavora su alcune opere di un autore si potrà ricorrere ad una triplice partizione del materiale raccolto:  Opere dell'autore considerate come fonti;  Altre opere dello stesso autore;  Letteratura o studi.

23 La raccolta e schedatura del materiale Si giunge così alla fase della lettura del materiale raccolto. Naturalmente un'attenzione tutta particolare verrà dedicata allo studio e all'interpretazione delle fonti rispetto alla letteratura secondaria. Durante questa fase del lavoro di ricerca si procede ad un'ulteriore schedatura, che prevede la compilazione delle schede di contenuto.

24 La raccolta e schedatura del materiale Avremo così tre tipi di schede di contenuto: le schede su cui sono riportati brani tratti dalle fonti (= schede F), le schede su cui sono riportati brani tratti dalla letteratura secondaria (= schede L) ed infine le schede su cui il ricercatore annota le proprie considerazioni personali (= schede P).

25 La raccolta e schedatura del materiale Il segno [...] significa che si è tralasciata parte del testo. Il segno [sic!] significa che nel testo trascritto vi è un errore di stampa, di traduzione o altro. Qualora il testo riportato nell'originale fosse in una lingua diversa dalla propria si può trascrivere la traduzione propria o di altri (indicando in questo caso il preciso riferimento bibliografico).

26 Status quaestionis – ipotesi di lavoro – primo schema Un triplice impegno.  1) delineare lo "stato della questione“: descrivere la piattaforma di partenza del proprio lavoro, tenendo conto dei risultati di precedenti ricerche dedicate allo stesso argomento e disegnando una mappa delle posizioni sostenute da singoli autori o interpreti  2) predisporre la propria "ipotesi di lavoro", che la ricerca viene a verificare o falsificare  3) stendere un primo schema del lavoro da svolgere con un'approssimativa, ma indicativa ripartizione dei singoli contenuti. Il tutto va naturalmente sottoposto al giudizio del docente che sta seguendo il lavoro.

27 Status questionis – ipotesi di lavoro – primo schema Gli studenti soprattutto agli inizi spesso si limitano ad effettuare degli status quaestionis, certamente utili e talvolta dignitosi e che comunque possono giovare ad eventuali sviluppi successivi della ricerca e ad elaborati di livello superiore. Sarà comunque indispensabile che il candidato fornisca almeno una lettura critica degli autori studiati, indicandone aspetti condivisibili ed elementi discutibili. In questo caso si passa immediatamente alla fase successiva, cioè alla prima stesura del lavoro.

28 Status questionis – ipotesi di lavoro – primo schema Qualora invece si ritenga di poter procedere oltre una ricerca meramente compilativa, allora sarà necessario un consistente momento di ripresa del materiale e di riflessione personale per giungere ad una propria prospettiva storica, interpretativa o speculativa che sia sull'argomento. Dopo aver raggiunto tale risultato, averlo confrontato e verificato nel colloquio col docente di riferimento si può iniziare la prima stesura della dissertazione, non prima comunque di aver rivisitato e magari riscritto lo schema di lavoro alla luce della posizione raggiunta.

29 Prima stesura dell’elaborato La prima stesura dell'elaborato va consegnata al docente, che la restituirà con le necessarie correzioni e gli opportuni suggerimenti Qualora i cambiamenti richiesti dal docente fossero fondamentali, sarà necessario un suo ulteriore ultimo sguardo all'elaborato Naturalmente il testo dovrà rispettare le regole morfologiche e sintattiche della lingua in cui viene scritto

30 Prima stesura dell’elaborato Giova richiamare in questa sede la necessità di rendere il più possibile chiaro e ben distinto, all'interno del lavoro, quanto deriva dalle letture effettuate e quanto invece è “farina del proprio sacco”, ossia costituisce la parte originale e decisamente più interessante del lavoro stesso. Così sarà molto utile che l'autore indichi nella conclusione della propria ricerca i risultanti in essa conseguiti, il metodo di lavoro adottato e le eventuali prospettive di ulteriore lavoro che si aprono per il futuro, ossia cosa è già stato fatto e cosa resta da fare sull'argomento prescelto.


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