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Conferenza stampa – Parma, 18 Maggio 2009 Presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli Le conseguenze occupazionali della crisi.

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1 Conferenza stampa – Parma, 18 Maggio 2009 Presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli Le conseguenze occupazionali della crisi economica in provincia di Parma Rapporto di monitoraggio n° 1 Dati congiunturali al 31 marzo 2009

2  la Provincia di Parma ha assegnato al proprio Osservatorio sul Mercato del Lavoro il compito di monitorare gli effetti occupazionali locali della crisi economica globale che si prevede debba perdurare per il biennio 2009 – 2010  l’Osservatorio ha realizzato un modello di monitoraggio dei flussi occupazionali nelle sedi di lavoro in provincia di Parma, in grado di restituire informazioni nel breve periodo su domanda di lavoro dipendente (= avviamenti al lavoro) e posti di lavoro perduti (= saldo avviamenti-cessazioni)  si è fatto ricorso ad avanzati metodi di registrazione delle informazioni (comunicazioni SARE-CO) e ad opportune procedure statistiche (Seasonal decomposition – Census I) Monitorare gli esiti occupazionali locali della crisi economica globale 2009 – 2010

3 Il sistema di monitoraggio OML si basa su data warehouse costruiti sulle comunicazioni SARE  Pier Giacomo Ghirardini (coordinamento e analisi dei dati)  Monica Pellinghelli (standardizzazione e documentazione statistica)  Marco Ventura (bonifica, estrazione e produzione data warehouse) lavoratori avviati 67.863 sedi di lavoro 16.865 avviamenti al lavoro 129.414 data warehouse SARE-CO 2008 – I° trim. 2009 Équipe:

4 L’analisi congiunturale dei flussi occupazionali ha richiesto la destagionalizzazione dei dati  le dinamiche locali degli avviamenti al lavoro sono influenzate da fenomeni di stagionalità (in primis il sistema agroindustriale)  l’analisi congiunturale rischia talvolta di essere fuorviante se condotta su dati non destagionalizzati  si è fatto pertanto ricorso a un modello tradizionale di destagionalizzazione dei dati, ossia il Seasonal decomposition - Census I

5 I prodromi della crisi: crescono le ore di cassa integrazione guadagni ordinaria e i disoccupati Indicatori Ott 2007 – Mar 2008 Ott 2008 – Mar 2009 Variazione % Cassa integrazione guadagni ordinaria (ore concesse) 87.561304.477+ 247,7 Cassa integrazione guadagni straordinaria (ore concesse) 135.77944.087– 67,5 Iscrizioni nelle liste di mobilità (iscritti di flusso) 624738+ 18,3 Ingressi nello stato di disoccupazione disoccupati (esclusi inoccupati e altri) 3.0784.797+ 55,8 Avviamenti al lavoro (domanda di lavoro) 56.09945.905– 18,2 Saldo avviamenti-cessazioni (creazione o distruzione netta di posti di lavoro) + 2.393– 3.754…

6 I posti di lavoro perduti dall’inizio della crisi La riduzione dell’occupazione dipendente nelle sedi di lavoro in provincia di Parma registrata dal saldo avviamenti-cessazioni

7 Nel periodo ottobre 2008 – marzo 2009 vanno persi 3.754 posti di lavoro alle dipendenze … bancarotta Lehman Brothers

8 … ma la perdita “reale” ammonta a 2.732 unità (saldo avviamenti-cessazioni destagionalizzato)  fra ottobre 2008 e marzo 2009 vi è stata una perdita al lordo della stagionalità di 3.754 posti di lavoro nel complesso delle sedi di lavoro attive in provincia  la perdita al netto della stagionalità è di 2.732 unità (gli altri 1.022 posti persi riflettono unicamente una variazione stagionale)  si tratta comunque di una perdita grave che non ha precedenti recenti perdita al lordo della stagionalità – 3.754

9 Dove si concentra la perdita dei posti di lavoro? distribuzione (%) dei posti di lavoro alle dipendenze perduti nel periodo ottobre 2008 – marzo 2009

10  il gruppo di lavoratori attualmente più colpito dalla perdita del posto di lavoro è rappresentato dai dipendenti a tempo determinato (tipicamente maschi, con 30 e più anni di età, occupati nell’industria) pari 3.103 unità (l’83% del totale)  i dipendenti a tempo indeterminato che hanno perso il posto di lavoro sono ancora una minoranza (655 unità, dato convergente con quello dei 738 ingressi in lista di mobilità)  per un migliaio di dipendenti (997) a tempo indeterminato la crisi ha comportato un passaggio al part-time, in molti casi indotto dal peggioramento dell’andamento della produzione  fra i lavoratori a tempo determinato più colpiti dalla crisi si distingue per numerosità il gruppo dei lavoratori interinali Il gruppo più colpito dalla crisi al momento è quello dei lavoratori a tempo determinato

11 Per il lavoro interinale una caduta immediata: 729 rapporti di lavoro persi dall’inizio della crisi

12 La riduzione della domanda di lavoro dipendente L’impatto della crisi sulla domanda di lavoro dipendente rilevato dalle serie storiche degli avviamenti al lavoro per attività economica

13 La domanda di lavoro dipendente ha registrato una contrazione tendenziale totale del 18,2% bancarotta Lehman Brothers

14 Una riduzione generalizzata della domanda di lavoro per industria (16,4%) e servizi (19,8%) Attività economica Ott 2007 – Mar 2008 Ott 2008 – Mar 2009 Variazione % Industria14.28211.946 – 16,4% di cui: Attività manifatturiere10.7749.701 – 15,8% Industria alimentare4.7374.827+ 1,9% Costruzioni3.3962.759 – 18,8% Servizi40.63032.572 – 19,8% di cui: Commercio4.5203.890 – 13,9%

15 La domanda di lavoro nel manifatturiero registra una contrazione tendenziale del 15,8% …

16 … frenata solo dalle industrie alimentari che evidenziano un andamento anticiclico (+1,9%)

17 Ma vi è un calo preoccupante della domanda di lavoro nel settore della meccanica generale …

18 … e in quello della meccanica strumentale ove ha particolare rilievo l’impiantistica alimentare

19 … con andamenti coerenti rispetto alle tendenze dell’export, in fase di deterioramento nel 2008 fonte: Istat-Coeweb

20 La decelerazione dell’export ha comportato un calo di avviamenti nei trasporti e nella logistica

21 Le imprese tagliano le spese per i servizi esterni con ovvie conseguenze sulla domanda di lavoro * eccettuati i servizi di ricerca, selezione e fornitura del personale (lavoro interinale)

22 Una crisi di origine finanziaria non poteva non avere esiti occupazionali nel medesimo settore

23 L’impatto della crisi sui consumi delle famiglie deprime la domanda di lavoro del commercio

24 Ha tenuto l’occupazione per alberghi e ristoranti grazie ai grandi eventi legati al turismo culturale

25  era inevitabile che la crisi finisse per impattare sul mercato del lavoro della provincia di Parma  tutti i settori dell’economia locale ne sono stati raggiunti ad eccezione dello strategico sistema agroindustriale locale che riconfermerebbe in modo forte la sua natura anticiclica  il gruppo di lavoratori al momento più colpito è costituito dai dipendenti con contratto a tempo determinato  fino ad ora l’elevato ricorso agli ammortizzatori sociali (Cig ordinaria) ha arginato la perdita di posti di lavoro a tempo indeterminato, rimasta su soglie quasi fisiologiche  il calo della domanda di lavoro è stato vistoso anche perché essa era su livelli notevolmente elevati prima della crisi  una prognosi sull’uscita dalla crisi è prematura ma saranno molto indicativi i dati relativi al secondo trimestre dell’anno Alcune osservazioni conclusive

26 Conferenza stampa – Parma, 18 Maggio 2009 Presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli Le conseguenze occupazionali della crisi economica in provincia di Parma Rapporto di monitoraggio n° 1 Dati congiunturali al 31 marzo 2009


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