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HEARTS Florence Case Study: risultati e prospettive di un’indagine sul PM 2.5 in alcuni ambienti (bus, auto e abitazioni) a Firenze nel 2004-2006 Firenze.

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1 HEARTS Florence Case Study: risultati e prospettive di un’indagine sul PM 2.5 in alcuni ambienti (bus, auto e abitazioni) a Firenze nel 2004-2006 Firenze 2/10/2009 M.C. Fondelli, E. Chellini

2 Il Case-Study di Firenze è stato svolto nell’ambito del progetto europeo “Health Effects And Risks of Transport Systems” (HEARTS). Finanziato dall’Unione Europea Coordinato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Health Effects And Risks of Transport Systems [ http://www.euro.who.int/hearts ]

3 HEARTS: Indagine fiorentina sul PM 2.5 OBBIETTIVI: valutare l’esposizione al PM 2.5 dei fiorentini valutare i livelli di PM 2.5 in alcuni micro-ambienti e nelle abitazioni Soggetti campionati: Un campione (n=40) di fiorentini adulti, sani, non fumatori e volontari scelti randon tra coloro che si sono dichiarati disponibili al campionamento (n=162)

4 HEARTS: Indagine fiorentina sul PM 2.5 I dati sono stati raccolti in: BUS PUBBLICI E AUTO (TAXI) ABITAZIONI del campione di residenti (INDOOR e OUTDOOR) ESPOSIZIONE PERSONALE dei soggetti campionati (+ 3 diari con caratterstiche casa, ETS, mobilità, ecc..) I livelli di PM 2.5 sono stati determinati sia con il metoda gravimetrico sia in modo continuo con un nefelometro. I filtri raccolti sono stati analizzati: gravimetricamente per la determinazione della concentrazione di massa, tramite PIXE per l’analisi elementale, tramite riflettometria per la determinazione del BS index (proxi del carbonio elementare tracciante delle emissioni veicolari).

5 Valigetta (PEM) utilizzata per il campionamento personale e per le misure sui bus e taxi Campionatore (MEM) utilizzato fisso out/indoor alle abitazioni

6 Esempio di un diario giornaliero

7 Indagine sui Bus Campionamento: in condizioni di traffico “normali” (all’inizio di ottobre 2004), con passeggeri a bordo, in giorni feriali. L’indagine è stata condotta sui 4 bus ATAF alimentati a diesel ULSD più o meno dello stesso tipo e età Le linee campionate sono state: 1b, 14, 11, e 17 Il campionamento è iniziato circa alle 6 del mattino ed è terminato con il rientro dei bus in deposito circa alle 20 della sera (tempo di campionamento medio: 15h e 15 min). Il PEM è stato fissato in prossimità del conducente a circa 1 m da terra. La posizione in ogni campionamento è stata sempre la stessa.

8 ModelloCarburanteStandard di Emissione Immatri- colazione Percorso BMB 240 ULSD *Euro 32001 Urbana; 70 passegeri/viaggio, Lunghezza linea = Km23,5 98 fermate 10M cityULSD *Euro 22001 ** 52 passeggeri/viaggio; Lunghezza della linea = Km17,3 53 fermate 12 metriULSD *Euro 01983 ** 95 passeggeri/viaggio; Lunghezza linea = Km 24 82 fermate 12 metriULSD *Euro 32001 ** 66 passeggeri/viaggio; Lunghezza della linea = Km22 75 fermate * ULSD = Ultra Low Sulfur Diesel, diesel a basso contenuto di S ** Attraversa il centro e collega zone residenziali Caratteristiche dei Bus e dei percorsi

9 Indagine sulle auto (taxi) Campionamento a ottobre in giorni feriali (periodo medio di campionamento 11h e 12min) I taxisti (società SOCOTA) hanno svolto il loro normale lavoro e si presuppone che le auto abbiano attraversato diverse volte la città. Durante il campionamento non è stato usato il condizionamento d’aria ma a volte sono stati aperti I finestrini. I taxisti erano non fumatori e i clienti non hanno fumato nel periodo di campionamento. Il PEM era posizionato davanti, in prossimità del cambio. 4 auto: 2 a metano, 1 a gasolio ed 1 utilizzava sia benzina che metano.

10 Caratteristiche dei Taxi ModelloCarburanteStandard di emissione ImmatricolazionePercorso Fiat Marea SW Diesel*Euro 32002Urbano Fiat Multipla Bi-fuel: CNG** & benzina verde Euro 22000Urbano Fiat Multipla CNGEuro 22000Urbano Fiat Multipla CNGEuro 22000 Urbano * Qualità commerciale ** CNG = Compressed Natural Gas, metano

11 Risultati dei campionamenti sui bus e taxi

12 Composizione elementale media del PM 2.5 raccolto sui bus e sui taxi (analisi PIXE )

13 Livelli di esposizione individuale e di concentrazione di PM 2.5 nelle abitazioni (indoor e outdoor) dei partecipanti

14 Composizione elementale media del PM 2.5 nei campioni personali, indoor e outdoor

15 Rapporto indoor/outdoor degli elementi che compongono il PM 2.5

16 Fattori di arricchimento degli elementi contenuti nel PM 2.5 (Al come riferimento)

17 La concentrazione media misurata di PM 2.5 nelle abitazioni è risultata pari a 30,7 µ g/m 3. La quota di PM 2.5 ambientale infiltrato dall’esterno all’interno delle abitazioni è stata stimata pari a 15,5 µ g/m 3 (50,4%) % DI TEMPO SPESO NEI VARI MICROAMBIENTI

18 Considerazioni conclusive L’indagine fornisce prime indicazioni sull’intensità dell’esposizione personale a PM 2.5 dei residenti in Firenze e sulle concentrazioni di PM 2.5 nelle abitazioni e su mezzi di trasporto pubblici. Nei micro-ambienti legati al traffico i livelli di PM 2.5 sono più elevati di quelli misurati dalle centraline di monitoraggio, dato che sono sempre vicini alle emissioni veicolari, circolano in strade strette con fenomeni di accumulo degli inquinanti. I livelli nei bus sono più elevati di quelli misurati nelle auto. I dati dell’analisi elementale indicano un eccesso S e K all’inteno dei bus, a indicare il ruolo svolto dal traffico. Solo un 10% del tempo viene trascorso nel traffico, cioè negli ambienti dove si hanno i maggiori livelli di inquinamento autoveicolare. Nelle abitazioni il 50% circa del PM 2.5 rilevato è infiltrato dall’esterno.

19 Si ritiene che dati come questi potrebbero essere utilizzati per stimare le esposizioni medie dei fiorentini, ma: - ulteriori indagini sarebbero necessarie per definire meglio le concentrazioni di inquinanti nei mezzi di trasporto più comunemente utilizzati oggi; - i dati raccolti nelle abitazioni sono riferiti ad una stagione, mentre sarebbe opportuno stimare in modo più preciso la quota di particolato ambientale che penetra all’interno e identificare meglio le eventuali altre sorgenti interne di PM 2.5 (es. stufe, fumi da combustioni e tabacco, modalità di arieggiamento ecc.) durante tutto l’anno; - occorrerebbe avere dati sulla mobilità giornaliera media della popolazione fiorentina (tempi e aree di spostamento).

20 Concludendo, abbiamo alcune interessanti indicazioni dal lavoro che abbiamo fatto ma molto lavoro resta ancora da fare per meglio definire l’esposizione dei fiorentini, e questo presuppone una sinergia tra Enti e istituzioni diverse come è avvenuto in HEARTS nel 2004- 2005 ed anche risorse dedicate.

21 GRAZIE PER L’ATTENZIONE Per ulteriori informazioni: M. Cristina Fondelli : mc.fondelli@ispo.toscana.it Elisabetta Chellini: e.chellini@ispo.toscana.it


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