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Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Il problema è “prima facie” tautologico: richiede una “riflessione scientifica sulla scienza” La domanda.

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Presentazione sul tema: "Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Il problema è “prima facie” tautologico: richiede una “riflessione scientifica sulla scienza” La domanda."— Transcript della presentazione:

1 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Il problema è “prima facie” tautologico: richiede una “riflessione scientifica sulla scienza” La domanda che si pone è relativa alla “genesi storica di verità presunte trans-storiche E’ possibile, cioè, che l’attività “scientifica”, espressione della “storia”, produca verità “trans-storiche”, indipendenti cioè da condizio- namenti/determinazioni di luogo e di tempo, aventi quindi validità “universale” ed “eterna”

2 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” sol. cartesina:“semina scientiae” sussistono in forma innata nella mente umana sol. Kantiana:sussistono verità “a priori” (che costi- tuiscono il principio di costruzione di ogni verità) condizioni necessarie della conoscenza consustanziali al pensiero (coscienza trascendentale) sol. positivismo logico: il linguaggio logico diviene la costituzione “a priori” imposta alla realtà perché la scienza empirica sia possibile sol. sec. Wittgenstein: il pensiero scientifico è generato da una grammatica storica (il linguaggio è dato da vincoli che sono “invenzioni storiche”) o “meta-storica” (espressione di una legge universale del pensiero) Soluzioni “teologiche” :

3 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” sono date regole generali a priori per la valutazione scientifica è possibile definire un codice di leggi “immutabili” per distinguere la buona/cattiva scienza “ricostruzione razionale” delle pratiche scientifiche (Carnap) “sostituto logico dei processi reali” (Reichenbach) (“la descrizione non è una copia del pensiero reale ma la costruzione di un equivalente”) riflessione sulle verità della scienza stabilita e non sul “procedimento” scientifico (“sugli errori della scienza “che si fa”) (Bachelard) Soluzioni “logicistiche” : risultato?:

4 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” La vita “scientifica” è una vita “sociale”, con proprie regole, vincoli, strategie, astuzie, furti di idee, effetti di dominio etc. concezione “relativista” (“nihilista”) del mondo “scientifico” vs concezione “dogmatismo logico Soluzione sociologica: E’ possibile superare la contrapposizione tra “dogmatismo logico” vs “relativismo”?

5 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica”  Ogni denominatore verbale applicato alla “pratica” comporta un “effetto specchio”: la ricerca degli strumenti di conoscenza genera “reflettività/riflessività” sul soggetto “conoscente”  Epistemiologia vs “discorso giustificativo della scienza”

6 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Tradizione struttural-funzionalista Merton (1957): la scienza si caratterizza per universalismo comunismo, comunitarismo (diritti di proprietà limitati a stima, prestigio, nome) disinteresse scetticismo organizzato cfr. Idealtpus weberiano della “burocrazia”: universalismo, competenza specializzata, impersonalità e proprietà collettiva della funzione, istituzionalizzazione di norme meritocratiche per regolare la competizione)

7 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Tradizione struttural-funzionalista Cole e Cole (1967) studio sui fattori sociali del successo “scientifico” I)esiste una correlazione tra la quantità di pubblicazioni e gli indici di riconoscimento II)ma la miglior misura dell’eccellenza scientifica è fornita dalla quantità o dalle qualità delle produzioni? vengono studiati gli effetti qualitativi/quantitativi della produzione di 120 fisici “significance”:alcuni pubblicano molti articoli di scarsa importanza vs altri pubblicano pochi articoli di grande importanza “forms of recognition”:ricompense onorifiche e partecipazione a società scientifiche posizioni di responsabilità scientifico/amministrativa in strutture organizzate “di prima grandezza” numerosità delle citazioni la valutazione statistica è assunta come giustificazione/prova del merito coerentemente con il presupposto del “reward system”, per cui l’istituzione scientifica ha un proprio sistema di ricompense concepito al fine di conferire riconoscimento e stima ai ricercatori, che, meglio adempiendo al loro ruolo, hanno dato contributi originali alla massa comune di conoscenze”.

8 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Tradizione struttral-funzionalista L’analisi “scientifica” secondo merton “giustifica” la scienza “giustificando” le diseguaglianze “scientifiche” Si dimostra “scientificamente” che la distribuzione dei premi e delle ricompense è conforme alla “giustizia” “scientifica” La “scientometria” (“bibliometria”) si fonda su analisi quanti- tative che tengono conto solo dei prodotti (p.es. compilazioni di citazioni) Essa fornisce agli amministratori scientifici i mezzi apparentemente razionali per governare scienza e scienziati produce giustificazioni apparentemente scientifiche per decisioni burocratiche

9 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Lo sviluppo della scienza non è un processo “continuo” ma si caratterizza per “discontinuità” (“rotture”), alternandosi periodi di “scienza normale” (“matura”) e di “rivoluzioni” Approccio dell’evoluzione scientifica “discontinuista” vs concezione di accumulazione continua (approccio positivista) Il processo (“rivoluzione”) scientifico sec. Kuhn ad un “paradigma” o “matrice disciplinare” Le attività scientifiche sono sviluppate all’interno/coerentemente

10 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Il “paradigma” esprime il linguaggio formale della concezione cultu- rale riconosciuta funzionalmente descrittiva/interpre- tativa della complessità dei dati empirici da ricondurre a coerenza di sistema 1)insufficienza del paradigma “dato” 2)contrasto tra paradigmi e tra sostenitori dei diversi paradigmi (disaccordo su “problemi” concreti) 3)nel paradigma “nuovo” i vecchi termini, concetti, esperimenti entrano in nuove relazioni tra loro 4)i paradigmi in competizione sono “incommensurabili”: lo “sguardo” degli scienziati fa emergere “relazioni” differenti 5)il trasferimento di fiducia tra paradigmi è un’esperienza di conversione che non può essere imposta con la forza, ma gradualmente con il venir meno degli oppositori 6)il “nuovo” paradigma non esaurisce la “nuova” funzione descrittiva/interpretativa

11 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” “I cambiamenti rivoluzionari di una tradizione scientifica sono relativamente rari ed estesi periodi di ricerca convergente sono i necessari preliminari per essi… Solo indagini fermamente radicate nella tradizione scientifica contemporanea hanno probabilità di rompere questa tradizione e di darne origine a una nuova”. “Benché il controllo degli impegni di fondo abbia luogo soltanto nella scienza “straordinaria” è la scienza “normale che scopresia i punti da controllare sia le modalità di controllo

12 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” razionalità oggettività verità Bloor (1983) 1) causalità:la spiegazione proposta deve soddisfare il principio di causalità 2) imparzialità: il ricercatore deve essere imparziale rispetto alla “verita”/ “falsità” degli enunciati discussi 3) simmetria: la stessa forma “causale” è utilizzata sia per l’escussione degli assunti “veri” che per quelli”falsi” 4) riflessività: il metodo d’indagine deve poter essere verificato/validato con metodologia identica enuncia 4 principi metodologici: scientifiche sono prodotte da norme socioculturali locali convenzioni espresse da gruppi particolari

13 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Kant:il mondo dell’esperienza definisce il limite della ragione impossibilità di una metafisica come scienza di (proposizioni fondate su assunti razionali, cioè “verificabili”/“sperimentali” scissione tra scienza vs metafisica vs “ideologia” vs teologia Positivismo: “filosofia” si applica alla conoscenza, comprensione, sistematizzazione dei fatti di esperienza La “filosofia” è metodologia della scienza

14 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” a)ricerca e ripone la “verità” nei fatti positivi, accertati dall’esperienza b)considera l’esperienza stessa come fonte unica del sapere e criterio ultimo delle “verità” c)coerenza tra cognizioni”scientifica” e “filosofica”, perché le risultanze “filosofiche” siano “obiettive” d)atteggiamento agnostico rispetto ai problemi metafisici, extra- razionali e)concezione meccanicistica della natura e determinismo dei fini naturali/umani f)monismo (coincidenza tra materia e spirito) g)l’evoluzione biologica e la psicologia empirica come fondamento dei valori spirituali h)analisi critica dell’esperienza (sociale, morale, psichica, religiosa, etc. Positivismo :

15 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Positivismo francese  esistenza oggettiva di leggi invariabili tra fenomeni  classificazione delle scienze Positivismoinglese  la filosofia unifica il sapere scientifico  nozione di “inconoscibile” Positivismo italiano  la filosofia è sintesi dei risultati scientifici ma anche intuizione del comune denominatore, unificante dei fatti scientifici (teoria generale della materia, etc.)  la conoscenza è passaggio dall’indistinto al distinto  nozione di “ignoto” vs “inconoscibile”

16 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Positivismo :  la conoscenza (filosofia) è limitata al dominio dei fatti accertabili con l’esperienza  le scienze naturali sono la forma tipica del sapere positivo critica al Positivismo:  teoria dell’energetismo (i fenomeni chimico-fisici sono variazioni d’energia e i concetti di energia-materia non si oppongono  costituzione elettrica della materia (l’atomo come complesso di cariche elettriche) vs costituzione “atomica” della materia (l’atomo come complesso di cariche elettriche  geometria non-euclidea (nello spazio sono riconoscibili proprietà diverse da quelle descritte dalla geometria euclidea)  la ricerca sperimentale, destinata a costituire il sistema delle leggi regolatrici dei fenomeni, è funzione dell’attività del soggetto. Essa non è registrazione passiva e puramente recettiva di fenomeni dati, ma elaborazione, costruzione e sistematizzazione dei dati di esperienza ed opera del soggetto stesso.

17 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Critica del Positivismo:  su riferimento allo scientismo esasperato (cfr. necessità delle leggi naturali; meccanicismo, etc.)  visione del mondo fondata sull’intuizione e sulla volontà (anti-intellettualismo)

18 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” G. Windelband:  le scienze descrivono e classificano i fenomeni (giudizi di realtà)  la filosofia si pronuncia sui valori dei fatti (giudizi di valore)  C.S. Pierce:pragmatismo logico: la verità di un’asserzione risiede nelle sue conseguenze pratiche. Il pragmatismo è metodo della previsione  G. Dewey:pragmatismo strumentalistico: il pensiero e le idee sono strumento di organizzazione dell’esperienza futura. Ogni teoria è funzionale alla “trasformazione” della realtà per il bene dell’uomo ed il progresso dell’umanità. Filosofia dei valori (neo-Kantismo di Baden) Pragmatismo

19 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica”  E. Meyerson:il metodo della scienza riduce il diverso all’identico. L’eterogeneità dei fenomeni non consente la riduzione all’identità permanente (c’è sempre qualcosa di inspiegabile)  E. Poincaré:non esistono principi scientifici a-priori e verità universali e necessarie. La scienza è costruita su principi e postulati scelti per “comodità” Contingentismo:

20 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica”  G.E. Moore:ciò che è sperimentato è oggettivo e si distingue dal nostro atto di percepire/pensare (la coscienza è uno “specchio”  B. Russell:gli oggetti sono indipendenti dalla coscienza; ciascuno ha nella propria prospettiva e il mondo sensibile è il sistema di tutte le prospettive possibili  S. Alexander:il continuum quadridimensionale di spazio-tempo è l’elemento costitutivo del mondo. Elemento primordiale è l’evento (il punto spaziale preso nell’istante di tempo). Il mondo è una serie emergente di eventi (evoluzione emergente)  A.M. Whitehead : le esperienze “filosofiche” (estetiche, morali, religiose) sono estranee alla scienza, il cui sapere è formale. La materia è organica e la fisica studia le forme di processo, successione, coesistenza degli eventi. Neorealismo anglo-americano:

21 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica” Circolo di Vienna:la scienza è esperienza pura, “storica” L’esame del linguaggio è metodo di ricognizione della struttura logica delle categorie scientifiche La filosofia (analisi del linguaggio scientifico) consente di avanzare pronostici, formulare le condizioni per il loro controllo con i dati dell’osservazioni. Tutto ciò che non è dato di esperienza (verificabile fisicamente) è senza senso (fisicalismo). Neopositivismo

22 Aspetti metodologici dell’attività “scientifica”  E. Husserl:punto di partenza dell’analisi fenomenologica è il mondo dato, l’immediato (presente alla coscienza, che determina l’ordine delle rappresentazioni contingenti e quello logico assoluto). Metodo: è la descrizione del fenomeno. La fenomenologia:è scienza eidetica, che coglie la presenza immediata delle essenze prima di qualsiasi mediazione :si proponea)di cogliere immediatamen- te l’essenza b)di costituire una scienza esatta universale (matema- tizzazione della natura) La riduzione fenomenologica enuclea l’essenza contenuta nel dato. Essa è:a)storica (astrazione da tutte le dottrine filosofiche) b)eidetica (“sospensione” dell’entità indi- viduale) c)trascendentale (l’auto-appercezione e l’appercezione dell’altro “assorbono” i risultati fenomenologici: il mondo è esplicitabile empiricamente e linguisti- camente Fenomenologia


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