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LA RIFORMA PROTESTANTE. CHI Martin Lutero (1483- 1546) era un monaco agostiniano dalla tormentata esperienza religiosa Dottore in teologia insegnava dal.

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1 LA RIFORMA PROTESTANTE

2 CHI Martin Lutero (1483- 1546) era un monaco agostiniano dalla tormentata esperienza religiosa Dottore in teologia insegnava dal 1508 esegesi biblica all’università di Wittenberg, in Germania.

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4 LUTERO Le caratteristiche della sua formazione di base, ricevuta dai genitori: Timore dell’ignoto Visione di un mondo dominato dalla presenza di spiriti maligni Paura di peccare Ricerca della salvezza nell’osservanza di pratiche religiose

5 LUTERO Nell’ordine agostiniano ricevette cultura razionalistica e umanistica ma… …I suoi studi accentuarono dubbi e angoscie riguardo al problema della salvezza Egli stesso ha lasciato una relazione scritta dell'avvenimento della sua “conversione”, avvenuta tra il 1513 e il 1517 nella torre del monastero di Wittenberg

6 «Nonostante che vivessi la mia vita di monaco in modo irreprensibile, mi sentivo peccatore di fronte a Dio. La mia coscienza era estremamente inquieta ed io non avevo alcuna certezza che Dio fosse placato dalle mie riparazioni. Non amavo quel Dio giusto che punisce il peccatore, anzi lo odiavo».

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8 95 TESI Sulle porte della chiesa del castello di Wittenberg Lutero affisse il 31 ottobre 1517 “95 tesi per chiarire l’efficacia delle indulgenze”

9 95 TESI Nel nome del Signore nostro Gesù Cristo. Amen. 1. Il Signore e maestro nostro Gesù Cristo dicendo: "Fate penitenza ecc." volle che tutta la vita dei fedeli fosse una penitenza 2. Questa parola non può intendersi nel senso di penitenza sacramentale (cioè confessione e soddisfazione, che si celebra per il ministero dei sacerdoti). 3. Non intende però solo la penitenza interiore, anzi quella interiore è nulla se non produce esteriormente varie mortificazioni della carne. 4. Rimane cioè l'espiazione sin che rimane l'odio di sé (che è la vera penitenza interiore), cioè sino all'ingresso nel regno dei cieli. (…)

10 LE INDULGENZE Il Papa Leone x aveva promosso nel 1517 una raccolta di elemosine il cui ricavato sarebbe stato utilizzato per la costruzione della Basilica di S.Pietro in Vaticano

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12 LE INDULGENZE Attraverso l’offerta di questo denaro il fedele poteva lucrare la cosiddetta “indulgenza” In origine si intendeva con questa parola una riduzione della penitenza imposta dalla Chiesa ai peccatori, che poteva essere anche molto grave Veniva concessa in genere a chi rischiava la vita nella lotta contro gli infedeli

13 LE INDULGENZE Col tempo però l’istituto era cambiato e veniva applicato anche a chi contribuiva a cause meritevoli per la Chiesa (es. edificazione di una cattedrale).. … e la diminuzione veniva applicata anche alla pena da scontare nell’aldilà: per la remissione dei peccati meno anni di purgatorio

14 LE INDULGENZE L’offerta in denaro doveva comunque essere accompagnata da…

15 LE INDULGENZE Così si aprì la strada agli abusi e alla “venalizzazione” della Grazia divina Inoltre la raccolta dei fondi era spesso affidata, specie in Germania, a famiglie di grandi banchieri internazionali (come i Fugger) o a governatori locali che se ne trattenevano la percentuale!

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18 Lutero scrisse il 21 ottobre 1517 una lettera all’arcivescovo Alberto di Magdeburgo per convincerlo a proibire tale pratica Poi il 31 ottobre le 95 tesi È il primo passo di una ribellione alla Chiesa che in pochi anni investirà della sua critica tanti altri aspetti dogmatici e morali del cattolicesimo stesso

19 LA ROTTURA Le 95 tesi, divulgate dai seguaci del monaco forse contro la sua stessa volontà, suscitarono numerose polemiche In particolare l’ordine domenicano attaccò l’ortodossia del contestatore Ben presto si ricorse a Roma, che chiese a Lutero di giustificarsi davanti ad un suo rappresentante, il Card. Caietano

20 LA ROTTURA Durante il colloquio Lutero rifiutò di ritrattare su alcuni punti, poi fuggì appellandosi ad un concilio generale L’anno 1520 fu decisivo: Lutero redasse tre manifesti: POLITICO (Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca), DOGMATICO (La cattività babilonese della Chiesa), ETICO (Della libertà interiore del cristiano )

21 LA ROTTURA Nel dicembre 1520 bruciò pubblicamente la bolla papale che pronunciava la sua scomunica “Exurge Domine”, definendo il Papa “anticristo” Nel frattempo era venuta infatti maturando nel suo pensiero una critica alla Chiesa Cattolica che ne minava i fondamenti stessi

22 LA ROTTURA CON ROMA Leone X Medici Adriano VI di Utrecht Clemente VII Medici Paolo III Farnese Questi i pontefici durante il regno dei quali Lutero consumerà la frantumazione definitiva della Chiesa Cattolica Romana

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27 LA ROTTURA CON L’IMPERO L’imperatore Carlo V nel 1521 convocò una dieta a Worms nella quale Lutero venne messo al bando con i suoi seguaci Egli però fu tratto in salvo nel castello della Wartburg dal Principe elettore di Sassonia Federico il Saggio

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29 WARTBURG Qui il monaco potè dedicarsi alla stesura di varie opere teologiche nelle quali trovò piena espressione il suo pensiero riguardo alla fede, alla salvezza, alla natura della Chiesa, e tradusse in tedesco la Bibbia

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31 CAPISALDI DOTTRINALI Servo arbitrio Sola Fides Sola Scriptura Sacerdozio universale Libero esame Contestazione dei Sacramenti e dei riti della Chiesa Cattolica

32 COMPAGNI Filippo Melantone, amico e collega d’Università, darà al suo pensiero precisa sitemazione, contribuendo così alla divulgazione della teologia luterana

33 LA CHIESA TEDESCA Favorì il diffondersi delle tesi luterane anche la difficile situazione di crisi del clero tedesco, preso dal disordine, dalla corruzione, dall’ignoranza … in particolare dei vescovi… Attraverso la predicazione e la stampa ben presto gli argomenti “antiromani” di Lutero fecero presa sui principi e sul popolo

34 POLITICIZZAZIONE DEL MESSAGGIO LUTERANO Rivolta dei cavalieri (1522-1523)… … e guerra dei contadini (1525)…. … fecero capire a Lutero che occorreva mettere la Riforma sotto il controllo dei Principi, che diventarono i capi di una nuova chiesa riformata “…l’autorità terrena è preordinata da Dio per proteggere i buoni e punire i malvagi…”

35 PRINCIPI E RIFORMA A quel punto diversi principi passarono alla riforma, anche per usufruire della “secolarizzazione” dei beni della Chiesa Cattolica “Secolarizzare” significa laicizzare. Si intende l’atto con cui un vescovo o un abate che si faceva protestante convertiva il suo vescovato o la sua abbazia in un principato laico ereditario per la sua famiglia; il che veniva chiamato “secolarizzare il dominio” (Pagès)

36 Negli anni 24-30 si susseguono momenti di incontro in cui si cerca di raggiungere un accordo tra cattolici e “protestanti” … fino al 1530, anno della Dieta di Augusta in cui Carlo V per salvare l’unità della fede mette di fronte teologi dell’una parte e dell’altra affinchè giungano da una comune “confessione”

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39 Purtroppo nulla di fatto Anzi si crearono due leghe militari, quella di Smalcalda che riuniva le città aderenti al protestantesimo … e quella di Norimberga, che riuniva invece le città cattoliche Esse si combatterono fino alla decisiva vittoria di Muhlberg (1547) in cui Carlo V battè la lega di Smalcalda

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41 CONCILIO A TRENTO Già si era aperto a Trento nel 1545 il concilio ecumenico tanto auspicato dall’imperatore Esso prolungherà i suoi lavori fino al 1563, ma non riuscirà a ricondurre la cristianità ad un’unica fede Carlo v si vide obbligato a scendere a patti con i luterani concedendo infine la tolleranza religiosa

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43 1555 PACE DI AUGUSTA Pace valida solo per le due confessioni luterana e cattolica “cuius regio eius religio” Secolarizzazione dei beni convalidata fino al 1552 Reservatum ecclesiasticum Carlo V nel 1556 abdica e divide il suo impero

44 CONCLUSIONI Più che di “riforma” si è trattato dunque di una eresia del cattolicesimo che ha provocato uno scisma irreversibile Lutero ha creato una “cosa nuova” troncando i legami con l’origine L’unità della chiesa cattolica e dei cristiani non è stata mai più ricostituita L’esempio di Lutero è stato seguito da altri


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