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ESPOSIZIONE TESI - SESSIONE INVERNALE

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Presentazione sul tema: "ESPOSIZIONE TESI - SESSIONE INVERNALE"— Transcript della presentazione:

1 ESPOSIZIONE TESI - SESSIONE INVERNALE
UNIVERSITA’ “LA SAPIENZA” DI ROMA I^ FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIP. MEDICINA SPERIMENTALE E PATOLOGIA MASTER in POSTUROLOGIA AA  Direttore: Giuseppe Amabile – Coordinatore: Fabio Scoppa ESPOSIZIONE TESI - SESSIONE INVERNALE

2 Tesista: Dott. Marco D’Amico
La Terapia Miofunzionale nella riabilitazione delle varie patologie a carico dell'Articolazione Scapolo-Omerale in pazienti affetti da deglutizione scorretta: un possibile utilizzo come terapia di supporto alla Chinesiterapia tradizionale. Relatore: Prof. Giuseppe Messina Tesista: Dott. Marco D’Amico

3 Introduzione Gli ultimi studi clinici sperimentali riguardanti l'utilizzo della Terapia Miofunzionale come supporto alle tradizionali terapie riabilitative hanno dimostrato come può essere sfruttata la facilitazione neuromuscolare derivante dalla stimolazione dello spot palatino da parte dell'apice linguale ; recenti studi di Neuroscienze (Brunelli-De Cicco),sul miglioramento dell'attività cognitivo-motoria ripristinando una occlusione dentaria ideale, stanno aprendo la strada per un innovativo approccio alla terapia di varie patologie.

4 Introduzione Già sono stati provati ,con la sperimentazione clinica ,gli effetti della lingua allo Spot sull'assetto della colonna vertebrale sia sul piano frontale che sul piano sagittale,è evidente che pazienti costretti ad assumere una postura "obbligata" da una patologia a carico dell'articolazione scapolo-omerale (a prescindere dall'eziologia della stessa), possono trarre un beneficio da un'armonizzazione delle curve del rachide laddove è evidente la stretta connessione esistente a livello di inserzioni muscolari, tra alcuni muscoli delle varie articolazioni da cui è composta la scapolo-omerale e diversi segmenti ossei (es.sterno,clavicola,processo mastoideo dell'osso temporale, ), d'altronde l'embriologia ci dimostra come molte connessioni apparentemente "azzardate" siano viceversa frutto di una medesima origine embriogenetica.

5 DEGLUTIZIONE CORRETTA
L’apice linguale parte dallo spot linguale (cerchio azzurro) inizia un movimento di schiacciamento progressivo, diretto in alto e posteriormente, del corpo linguale che serve a spingere il bolo verso la faringe.

6 DEGLUTIZIONE SCORRETTA
La spinta iniziale avviene con l’apice linguale che spinge in genere contro i denti superiori o contro quelli inferiori o verso i settori laterali e posteriori delle due arcate.

7 Tecnica di Payne La tecnica di Payne consiste nell’utilizzo della lampada a luce nera (lampada di WOOD) e nell'applicazione in punti specifici della lingua di una pasta contenente fluorescina. Applicata una piccolissima quantità di pasta in tre punti della lingua, in genere la punta ed i margini in corrispondenza dei premolari, si aspetta che il paziente deglutisca.

8 Oscurato l’ambiente, tramite la lampada di Wood si controllano le zone
su cui è stata deposta la pasta e le parti della bocca con cui la lingua è venuta a contatto. In caso di una deglutizione fisiologica, la fluorescina viene evidenziata a livello dello spot linguale e sulla superficie di palato corrispondente alle radici dei premolari. In caso di deglutizione scorretta, le zone della bocca che appariranno di un gialloverde brillante, ci consentiranno di controllare il percorso seguito dalla lingua durante l'atto deglutitorio, permettendoci di identificare chiaramente i vari tipi di anomalie della deglutizione.

9 TERAPIA MIOFUNZIONALE
Il trattamento miofunzionale è imperniato su tre fasi distinte che vanno percorse in un ordine preciso: Fase di ripristino della funzionalità muscolare; Fase dell’insegnamento del nuovo pattern deglutitorio; Fase del condizionamento mentale. Fase di ripristino della funzionalità muscolare

10 FASE DI RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITA’ MUSCOLARE
Posizionamento della lingua allo spot Lingua allo spot a bocca aperta Lingua allo spot a bocca chiusa Succhia e Ingoia Ingoia senza risucchio Esercizio del leone Esercizio del cavallo

11 La spalla La funzione principale della spalla è quella di consentire il posizionamento dell’arto superiore nello spazio cosi da far interagire adeguatamente la mano con l’ambiente. Per questo una patologia di spalla, anche modesta risulta fortemente disabilitante causando impedimento nello svolgimento delle principali attività della vita quotidiana. Dal punto di vista anatomo-funzionale la spalla è una strutture molto complessa che necessita di un certo equilibrio tra le varie parti; ecco perché basta un piccolo problema ad una di queste parti per andare incontro ad una limitazione di tutta la struttura.

12 Riabilitazione delle patologie della spalla
Il trattamento riabilitativo è formato da tre fasi: Controllo del dolore Recupero dell’articolarità Rinforzo muscolare

13 Controllo dolore Obbiettivi: ridurre dolore ridurre l’infiammazione
ritardare l’atrofia muscolare conservare o migliorare la mobilità

14 Recupero dell’articolarità
Obbiettivi : ristabilire un ROM indolore normalizzare il complesso della spalla ritardare l’atrofia muscolare senza esacerbare il dolore

15 Rinforzo muscolare Obbiettivi: normalizzare il ROM
attività normali senza dolore migliorare la forza muscolare

16 La sperimentazione Abbiamo reclutato 20 pazienti affetti da patologie della spalla di varia natura di età compresa tra i 20 ed i 65 anni; tutti con deglutizione atipica diagnosticata attraverso la tecnica di payne. I pazienti sono stati divisi in due gruppi senza nessun criterio: il primo gruppo è stato sottoposto a fisiochinesiterapia per la spalla ed a terapia miofunzionale; il secondo gruppo soltanto a fisiochinesiterapia.

17 Misurazioni Ad entrambi i gruppi prima del trattamento sono state fatte delle misurazioni di 4 movimenti della spalla (flessione, estensione, abduzione ed adduzione); queste misurazioni sono state ripetute alla fine del trattamento. Abbiamo anche misurato in entrambi i gruppi i movimenti con la lingua allo spot.

18 Risultati In questo grafico vengono comparate le medie dei movimenti di flessione e di Estensione dei due gruppi. Il primo gruppo trattato con fkt e tmf, il secondo solo con fkt Il dato che interessa è la misurazione dopo trattamento e la misurazione dopo trattamento e con la lingua allo spot

19 Risultati In questo grafico vengono
Esaminate le media dei movimenti di abduzione e di adduzione

20 conclusioni Diversi studi sperimentali ,in precedenza, sono riusciti a dimostrare l’importanza di una adeguata rieducazione linguale in pazienti con deglutizione scorretta affetti da svariate patologie(es.cervicalgie,lombalgie,etc.).La Lingua ,nella sua funzione deglutitoria,attraverso la pressione sullo spot palatino(stimolazione di 5 tipi di esterocettori:corpuscoli di Meissner,corpuscoli di Pacini,corpuscoli di ruffini ,terminazioni libere e terminazioni lanceolate),ma anche attraverso la stimolazione della II°branca sel Trigemino,influisce sulla riprogrammazione delle catene muscolari con effetto antero-posteriore e latero-laterale. Nella nostra esperienza clinica giornaliera,abbiamo voluto considerare la possibilità di utilizzare la Terapia Miofunzionale nella rieducazione di pazienti affetti da deglutizione scorretta e presentanti problematiche algiche e di limitazione nei movimenti base delle varie articolazioni della “spalla”(escludendo le patol.ogie da trauma);

21 Conclusioni la nostra casistica, anche se limitata (soprattutto a causa di non utilizzare una struttura ospedaliera,e quindi, considerando i criteri di esclusione,fattore penalizzante !)ha dimostrato un effetto positivo della TMF insieme alla Fisiokinesiterapia sulla sintomatologia algica(che si potrebbe in seguito approfondire attraverso una VAS iniziale e finale) ma soprattutto sui vari movimenti della “Spalla”.Flessione,estensione,abduzione ed adduzione ,in vario grado,hanno fatto riscontrare un discreto miglioramento lavorando insieme alla TMF;è chiaro che lavorando sulla normalizzazione di uno o più recettori posturali disfunzionali si può avere un beneficio nell’ambito delle patologie di cui è affetto un determinato paziente nell’ottica corretta di una multidisciplinarietà di intervento.Speriamo di avere la possibilità di approfondire, ampliando la casistica in oggetto,lo studio effettuato, certi di fornire un servizio utile alla comunità scientifica.

22 GRAZIE


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