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ISTITUTO COMPRENSIVO “F. DE PISIS” FERRARA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DELL’ALUNNO IMMIGRATO.

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Presentazione sul tema: "ISTITUTO COMPRENSIVO “F. DE PISIS” FERRARA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DELL’ALUNNO IMMIGRATO."— Transcript della presentazione:

1 ISTITUTO COMPRENSIVO “F. DE PISIS” FERRARA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DELL’ALUNNO IMMIGRATO

2 NELLA MIA SCUOLA NESSUNO E’ STRANIERO Perché “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” (art 1 Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo). Perché non possiamo scegliere dove nascere, ma possiamo scegliere dove vivere (art 13 Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo). Perché “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” ( Art. 3 Costituzione Italiana).

3 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA Documento discusso e deliberato dal Collegio dei Docenti Strumento aperto, che viene integrato e rivisto in base alle esperienze, alle riflessioni, alle situazioni CONTIENE criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni non italofoni. DEFINISCE compiti e ruoli degli operatori scolastici. TRACCIA le diverse fasi dell’ accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana.

4 OBIETTIVI INDIVIDUARE criteri e indicazioni relativi all’iscrizione e all’inserimento a scuola degli alunni non italofoni. DEFINIRE i compiti dei diversi operatori scolastici. FACILITARE l’ingresso degli allievi e delle loro famiglie nel nostro sistema scolastico e sociale. SOSTENERE l’ alunno e la famiglia nella fase di conoscenza e di adattamento nel nuovo contesto. FAVORIRE un clima di accoglienza che prevenga e / o rimuova eventuali ostacoli all’integrazione.

5 VALORIZZARE il patrimonio personale di competenze e apprendimenti. PROPORRE modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana. PROMUOVERE la comunicazione e la collaborazione con i servizi e le risorse del territorio. COSTRUIRE un clima favorevole all’incontro con altre culture e con le “storie di vita” di ogni alunno.

6 SOGGETTI COINVOLTI CONSIGLIO D’ ISTITUTO E COLLEGIO DEI DOCENTI UFFICIO DI SEGRETERIA FUNZIONE STRUMENTALE COMMISSIONE ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ( funzione strumentale e docenti rappresentanti di Plesso) INSEGNANTI DI CLASSE OPERATORI DEL TERRITORIO

7 CONSIGLIO D’ ISTITUTO COLLEGIO DEI DOCENTI Deliberano, nell’ambito delle loro specifiche competenze, in merito alle spese e alle scelte educative e didattiche dell’Istituto Comprensivo.

8 UFFICIO DI SEGRETERIA INDIVIDUA un incaricato che si occupi delle pratiche amministrative e accolga le richieste d’iscrizione. FORNISCE informazioni relative all’organizzazione dell’Istituto. UTILIZZA moduli bilingui per raccogliere le informazioni principali sul percorso scolastico dell’alunno e sul grado di conoscenza della lingua italiana. CHIEDE, se necessario, il supporto di un mediatore linguistico culturale. MANTIENE i contatti con il docente che ricopre la Funzione strumentale designata all’accoglienza degli alunni immigrati.

9 FUNZIONE STRUMENTALE MANTIENE i contatti con il Dirigente, la Segreteria, la Commissione, i Consigli di Classe e d’Interclasse. ENTRA IN RELAZIONE con gli enti, i servizi e le risorse del territorio. COORDINA il lavoro della Commissione. RICHIEDE l’intervento del Dirigente scolastico per questioni urgenti o straordinarie.

10 COMMISSIONE INTERCULTURA PROMUOVE il protocollo di Accoglienza. MONITORA i dati sugli alunni immigrati e le loro esigenze. RACCOGLIE documentazione relativa ai diversi sistemi scolastici. INDIVIDUA materiali e strumenti utili all’elaborazione di percorsi didattici specifici (prove d’ingresso, tabelle di rilevazione, griglie di osservazione, criteri di valutazione). PROPONE, in assenza di documentazione scolastica, l’inserimento in una data classe (art. 45 DPR 31-8-99 n° 394). ANALIZZA problematiche emergenti e avanza proposte per l’utilizzo di risorse interne per laboratori linguistici.

11 CONSIGLIO DI CLASSE INCONTRA il docente referente di plesso per il passaggio di dati. STABILISCE un percorso di accoglienza specifico. EFFETTUA prove di ingresso per valutare le competenze degli alunni e rilevarne i bisogni linguistici e formativi. ELABORA, quando necessario, un Piano di Studio Personalizzato. INCONTRA le famiglie e le rende partecipi delle scelte fatte. FAVORISCE l’interazione mediante strategie cooperative di lavoro. INDIVIDUA strumenti e modalità per l’apprendimento della lingua italiana. PROGETTA percorsi di educazione interculturale per tutti gli allievi.

12 ISCRIZIONE E’ DOVUTA da parte dell’Amministrazione a chi esercita la potestà sui minori ed è obbligato a richiederla. PUO’ AVVENIRE su richiesta delle famiglie in qualsiasi momento dell’anno. NON È SUBORDINATA alla regolarità del permesso di soggiorno.

13 ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE AVVIENE in una classe idonea alle esigenze degli alunni, tanto sul piano relazionale quanto sul piano degli apprendimenti. VIENE EFFETTUATA tenendo conto dell’età anagrafica e dell’anno di corso per il quale gli alunni hanno acquisito il titolo di iscrizione. PREVEDE, in assenza di documentazione relativa al percorso formativo effettuato, un inserimento anticipato o posticipato di un solo anno rispetto all’età anagrafica, previo accertamento della competenza nei confronti della lingua italiana e il coinvolgimento della famiglia nel processo decisionale. E’ ACCOMPAGNATA da percorsi di prima alfabetizzazione e dall’individuazione dei percorsi di facilitazione.

14 PIANO STUDIO PERSONALIZZATO ADATTA le programmazioni disciplinari alle esigenze formative e linguistiche degli alunni neo-arrivati. INDICA gli obiettivi di apprendimento da perseguire e le relative metodologie didattiche per la semplificazione di contenuti e testi. SELEZIONA i contenuti al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. PREVEDE interventi di alfabetizzazione o di potenziamento dell’italiano ed il confronto con la lingua madre, per facilitare l’apprendimento della nuova lingua valorizzando quella d’origine. DIVENTA punto di riferimento essenziale per la valutazione.

15 LABORATORIO LINGUISTICO E’ RIVOLTO a tutti gli alunni stranieri neo arrivati. E’ ATTIVO, per quanto possibile, per l’intero anno scolastico in modo da potere affrontare le eventuali emergenze (inserimento di alunni non italofoni ad anno scolastico iniziato). E’ FINALIZZATO ad una prima alfabetizzazione e al potenziamento dell’italiano come L2, attraverso attività specifiche che si possono svolgere anche fuori dal contesto classe, alla quale comunque gli alunni dovranno continuare a riferirsi per la necessaria socializzazione e scolarizzazione.

16 VALUTAZIONE E’ RIFERITA al piano di studio personalizzato. CONSIDERA, per gli alunni neo arrivati, solo le discipline attinenti al piano di studi personalizzato e riporta la dicitura “ non valutabile” per quelle non incluse. REGISTRA i progressi degli alunni relativamente ai nuclei fondanti delle discipline il cui insegnamento e apprendimento è meno veicolato dalla lingua italiana (esercitazioni pratiche, educazione fisica, artistica, musicale, lingua straniera conosciuta). FA RIFERIMENTO, nel caso di alunni inseriti in corso d’anno, al recente inserimento e alla prima fase di alfabetizzazione. TIENE CONTO che i tempi per l’acquisizione della lingua per lo studio possono essere anche lunghi e non omogenei.

17 ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE E’ POSSIBILE elaborare e sottoporre prove personalizzate anche nell’esame di licenza, motivate da un piano di studi personalizzato seguito dagli alunni. E’ PREVISTO l’esonero dalla prova della seconda lingua comunitaria quando le ore di tale disciplina sono state utilizzate al fine di favorire l’apprendimento dell’italiano.

18 COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO Unità Operativa Integrazione - area alunni stranieri dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara Centro di Documentazione Intercultura “Le Ali” Associazione Viale K Volontari Supporto Offerta Formativa dell’Ufficio X di Ferrara Provincia di Ferrara C.T.P. Ferrara

19 DOCUMENTI SCHEDA PER LA RACCOLTA DI NOTIZIE sull’alunno / Fascicolo personale alunno (all. 1 / all. 1 bis) QUESTIONARIO RELATIVO ALLE COMPETENZE LINGUISTICHE degli alunni immigrati (all. 2) QUADRO COMUNE EUROPEO di riferimento per le lingue. Livelli comuni di riferimento: 1. Scala globale; 2. Griglia di autovalutazione. FOGLIO INFORMATIVO competenze ed aree di intervento del mediatore culturale

20 Istituto Comprensivo Filippo De Pisis


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