La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

L’insegnante di religione

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "L’insegnante di religione"— Transcript della presentazione:

1 L’insegnante di religione
Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 10

2 Funzione e professione docente
Funzione docente = cosa Professione docente = come L’insegnamento è professione perché comporta margini di discrezionalità e libertà nell’esercizio della funzione. Professionalità = libertà, autonomia, responsabilità, deontologia. Sergio Cicatelli

3 Obblighi di servizio Attività di insegnamento
(CCNL, art. 28) Attività funzionali all’insegnamento (CCNL art. 29) Attività aggiuntive (CCNL art. 30) Sergio Cicatelli

4 Attività di insegnamento
CCNL, art. 28 Scuola dell’infanzia = 25 ore Scuola primaria = 22 ore + 2 Scuola secondaria = 18 ore Non meno di 5 giorni a settimana Fatto salvo il part time Sergio Cicatelli

5 Attività funzionali all’insegnamento
CCNL, art. 29: «1. L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi». «2. Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative: alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; alla correzione degli elaborati; ai rapporti individuali con le famiglie». Sergio Cicatelli

6 Attività funzionali all’insegnamento
«3. Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da: partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue; la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a 40 ore annue; Lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione». Sergio Cicatelli

7 Attività funzionali all’insegnamento
«4. Per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, in relazione alle diverse modalità organizzative del servizio, il consiglio d’istituto sulla base delle proposte del collegio dei docenti definisce le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell’istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie». «5. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi». Sergio Cicatelli

8 Attività aggiuntive CCNL, art. 30 Altre attività interne alla scuola:
Sono prestate con il consenso dell’interessato. Possono essere di insegnamento o funzionali all’insegnamento. Sono compensate a parte. Altre attività interne alla scuola: Collaboratori del dirigente scolastico; Funzioni strumentali al Pof. Sergio Cicatelli

9 Diritti e doveri Varietà di fonti: DPR 3/57 DPR 416/74 DLgs 297/94
CCNL ……. Sergio Cicatelli

10 Diritti libertà di insegnamento; retribuzione;
assistenza e previdenza; assentarsi per motivi legittimi; mobilità territoriale e professionale; sistemazione (in caso di esubero per chi è di ruolo); elettorato attivo e passivo negli organi collegiali; libertà sindacali; diritto allo studio; trattamento di quiescenza; Sergio Cicatelli

11 Doveri rispetto del buon andamento e imparzialità dell'amministrazione; assunzione del servizio; rispetto dell'orario di servizio; rispetto degli ordini superiori; segreto d'ufficio; partecipazione alle riunioni degli organi collegiali; responsabilità civile, penale, amministrativa, disciplinare e patrimoniale; giustificazione delle assenze; incompatibilità con altri impieghi e con lezioni private; rispetto dei programmi didattici; adozione dei libri di testo; rapporti con le famiglie degli alunni; tenuta del registro personale; rifiuto di doni o offerte da parte degli alunni o delle loro famiglie; assolvimento di tutti gli obblighi legati al profilo professionale; Sergio Cicatelli

12 Diritti-doveri partecipazione agli organi collegiali; aggiornamento;
programmazione; valutazione. Sergio Cicatelli

13 Ferie Sono un diritto irrinunciabile.
32 giorni l’anno (30 nei primi 3 anni) 4 giorni di festività soppresse Fruibili solo durante la sospensione delle lezioni, fatta eccezione per 6 giorni durante l’anno, senza oneri per la scuola. Sergio Cicatelli

14 Permessi Per motivi non di salute
Concorsi ed esami: 8 giorni Lutto: 3 giorni Matrimoni: 15 giorni Motivi personali o familiari: 3 giorni Al personale di ruolo spetta l’intera retribuzione. Permessi brevi: non più di metà dell’orario del giorno (max 2 ore) e fino all’equivalenza dell’orario settimanale nell’anno. Da recuperare. Sergio Cicatelli

15 Assenze Per motivi di salute.
18 mesi nel triennio (altri 18 mesi per patologie gravi, senza stipendio). Retribuzione: Intera per i primi 9 mesi; 90% per i successivi tre mesi; 50% per gli ulteriori sei mesi. Sergio Cicatelli

16 Incompatibilità DLgs 297/94, art. 58:
Divieto di lezioni private ad alunni della scuola; richiedere autorizzazione al dirigente scolastico per lezioni ad altri. Nessun alunno può essere valutato da docenti che gli abbiano impartito lezioni private. Divieto di cumulo con altro impiego pubblico. Divieto di attività commerciale, industriale, professionale o di altro lavoro dipendente (consentiti incarichi in cooperative). Consentito, previa autorizzazione del dirigente scolastico, l’esercizio di libere professioni. Sergio Cicatelli

17 Formazione e aggiornamento
L’aggiornamento è «diritto-dovere fondamentale del personale ispettivo, direttivo e docente. Esso è inteso come adeguamento delle conoscenze allo sviluppo delle scienze per singole discipline e nelle connessioni interdisciplinari; come approfondimento della preparazione didattica; come partecipazione alla ricerca e alla innovazione didattico-pedagogica». (DLgs 297/94, art. 282) Sergio Cicatelli

18 Formazione e aggiornamento
«La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità». (CCNL, art. 64) L'art. 7, c. 4, del DLgs 165/01 attribuisce alla pubblica amministrazione il sostanziale obbligo di curare la formazione e l'aggiornamento dei propri dipendenti. Sergio Cicatelli

19 150 ore L'art. 3 del DPR , n. 395, ha introdotto uno speciale permesso di 150 ore annue per favorire il conseguimento di un titolo di studio. Il permesso è concesso dall'amministrazione ai dipendenti che ne fanno richiesta, sulla base di regole stabilite a livello di contrattazione decentrata. Sergio Cicatelli

20 Responsabilità Educativa (propria della professione)
Penale (è sempre personale) Civile (danni) Amministrativa (patrimoniale) Contabile (per chi tratta denaro) Disciplinare (inadempienze) Sergio Cicatelli

21 Sanzioni disciplinari
La regolamentazione delle sanzioni disciplinari al personale docente è legata alla riforma degli organi collegiali che ancora non è stata realizzata. In materia erano intervenute la CM 72/06 e la legge 176/07, che hanno abbreviato i tempi di intervento, rendendo più certa ed efficace la sanzione. Ultimamente la legge 150/09 e la CM 88/10 hanno ulteriormente inasprito le sanzioni e ampliato i poteri dei dirigenti scolastici. Sergio Cicatelli

22 Sanzioni disciplinari
Fino all’entrata in vigore del prossimo CCNL le sanzioni sono: Avvertimento scritto Censura Sospensione fino ad un mese Sospensione da un mese a sei mesi Sospensione per sei mesi e destinazione ad altro incarico Destituzione Sergio Cicatelli

23 Sanzioni disciplinari
Le infrazioni di minore gravità (superiori al rimprovero verbale e inferiori alla sospensione per più di dieci giorni) sono di competenza del dirigente scolastico. Le infrazioni di maggiore gravità (dalla sospensione per più di dieci giorni al licenziamento) sono di competenza dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari dell’USR. Sergio Cicatelli

24 Requisiti per l’Idr Oltre ai normali requisiti amministrativi, l’Idr è soggetto a due requisiti concordatari: idoneità canonica all’Irc, nomina d’intesa fra autorità scolastica ed ecclesiastica. «L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole indicate al n. 2 è impartito – in conformità alla dottrina della Chiesa e nel rispetto della libertà di coscienza degli alunni – da insegnanti che siano riconosciuti idonei dall’autorità ecclesiastica, nominati, d’intesa con essa, dall’autorità scolastica». (Protocollo addizionale) Sergio Cicatelli

25 L’idoneità L’idoneità all’Irc è rilasciata a tempo indeterminato dall’ordinario diocesano. Può essere revocata, quindi è un atto non definitivo ma dinamico, cioè sottoposto a continua verifica. Per il Consiglio di Stato (2000) è «atto endoprocedimentale finalizzato all'atto di nomina che resta di competenza dell'autorità scolastica italiana». Sergio Cicatelli

26 L’idoneità «L'idoneità non è paragonabile a un diploma che abilita a insegnare correttamente la religione cattolica. Essa stabilisce tra il docente di religione e la comunità ecclesiale nella quale vive un rapporto permanente di comunione e di fiducia, finalizzato a un genuino servizio nella scuola, e si arricchisce mediante le necessarie iniziative di aggiornamento, secondo una linea di costante sviluppo e verifica». (CEI, Insegnare religione cattolica oggi, 1991, n. 22) Sergio Cicatelli

27 L’idoneità L’idoneità è un istituto di diritto canonico regolato dal can. 804: §1. All’autorità della Chiesa è sottoposta l’istruzione e l’educazione religiosa cattolica che viene impartita in qualunque scuola o viene procurata per mezzo dei vari strumenti di comunicazione sociale; spetta alla Conferenza Episcopale emanare norme generali in questo campo d’azione, e spetta al Vescovo diocesano regolarlo e vigilare su di esso. §2. L’Ordinario del luogo si dia premura che coloro, i quali sono deputati come insegnanti della religione nelle scuole, anche non cattoliche, siano eccellenti per retta dottrina, per testimonianza di vita cristiana e per abilità pedagogica. Sergio Cicatelli

28 Retta dottrina 2.1. Per quanto riguarda la conoscenza obiettiva e completa dei contenuti della rivelazione cristiana e della dottrina della Chiesa, l’ordinario si accerta che il richiedente abbia acquisito la formazione adeguata per adempiere nel modo dovuto l’incarico cui aspira, mediante il raggiungimento con merito dei profili di qualificazione previsti dalla normativa vigente. (Deliberazione Cei 1991) Sergio Cicatelli

29 Abilità pedagogica 2.2. Per quanto riguarda l’abilità pedagogica, l’Ordinario si accerta che nel corso degli studi il candidato abbia curato anche la propria preparazione pedagogica (p.es. seguendo il curriculum pedagogico-didattico negli Istituti di Scienze Religiose), e determina ordine, grado e indirizzo scolastico in cui più fruttuosamente l’insegnante può esercitare la sua funzione sulla scorta della valutazione delle sue esperienze di servizio educativo, scolastiche e/o ecclesiali, e di eventuali colloqui e prove. (Deliberazione Cei 1991) Sergio Cicatelli

30 Testimonianza di vita cristiana
2.3. Per quanto riguarda la testimonianza di vita cristiana, l’Ordinario, oltre a verificare che non risultino da parte del candidato comportamenti pubblici e notori in contrasto con la morale cattolica, si accerta che il medesimo viva coerentemente la fede professata, nel quadro di una responsabile comunione ecclesiale. (Deliberazione Cei 1991) Sergio Cicatelli

31 La revoca dell’idoneità
Canone 805: E’ diritto dell’Ordinario del luogo per la propria diocesi di nominare o di approvare gli insegnanti di religione, e parimenti, se lo richiedano motivi di religione o di costumi, di rimuoverli oppure di esigere che siano rimossi. Sergio Cicatelli

32 La revoca dell’idoneità
§ 2 - L’ordinario del luogo deve revocare con proprio decreto, ai sensi dei cann. 805 e 804 §2, l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica al docente del quale sia stata accertata una grave carenza concernente la retta dottrina o l’abilità pedagogica oppure risulti un comportamento pubblico e notorio contrastante con la morale cattolica. (Delibera 41 della Cei, 1990) Sergio Cicatelli

33 La revoca dell’idoneità
§ 3 - Ricorrendo le circostanze di cui al §2, l’Ordinario del luogo prima di emettere il decreto di revoca dell’idoneità convoca l’insegnante contestandogli i fatti e ascoltandone le ragioni. Lo stesso Ordinario esamina e valuta i documenti e le memorie eventualmente presentati dall’insegnante entro i dieci giorni successivi alla data fissata per l’incontro e, se richiesto, si rende disponibile per un ulteriore incontro, da tenersi in ogni caso non oltre venti giorni dal primo. Il decreto di revoca dell’idoneità deve essere fornito di motivazione ai sensi del can. 51, e regolarmente intimato ai sensi dei cann L’Ordinario del luogo dà comunicazione all’autorità scolastica competente che l’idoneità è stata revocata quando il decreto di revoca è divenuto definitivamente esecutivo. Sergio Cicatelli

34 La nomina d’intesa Dal 1995 l’Idr non è più destinatario di una nomina ma titolare di un contratto individuale di lavoro. Rimane tuttavia il principio che il rapporto di lavoro dell’Idr è soggetto a intesa tra autorità scolastica ed ecclesiastica. Per gli Idr di ruolo oggi l’autorità scolastica competente a raggiungere l’intesa con l’ordinario diocesano è il direttore dell’Usr. Per gli Idr non di ruolo è competente il dirigente scolastico, «su indicazione del dirigente regionale» (L 186/03, art. 3.10). La nomina d’intesa non è giuridicamente definita. Sergio Cicatelli

35 La nomina d’intesa «Ai fini del raggiungimento dell’intesa per la nomina dei singoli docenti l’ordinario diocesano, ricevuta comunicazione dall’autorità scolastica delle esigenze anche orarie relative all’insegnamento in ciascun circolo o istituto, propone i nominativi delle persone ritenute idonee e in possesso dei titoli di qualificazione professionale di cui al successivo punto 4». (Intesa Cei-Mpi, 2.5) Sergio Cicatelli

36 La nomina d’intesa Sono oggetto di intesa:
nominativo dell’Idr, sede di servizio, orario di insegnamento. L’intesa non può limitarsi solo alla prima nomina ma deve accompagnare l’Idr per tutta la sua carriera scolastica. Sergio Cicatelli

37 Tre livelli di stato giuridico
Insegnante di ruolo (dopo aver superato il concorso) Insegnante incaricato stabilizzato (progressione economica di carriera dopo almeno 4 anni di servizio e con orario completo) Insegnante incaricato non stabilizzato (solo aumenti biennali, con meno di 4 anni di servizio o con orario ridotto) Sergio Cicatelli

38 Il cammino verso il ruolo
Nel 1980 la legge 312 attribuisce per la prima volta agli Idr una progressione economica di carriera agganciata a quella dei docenti di ruolo. Nell’Intesa del 1985 era dichiarato «l’intento dello Stato di dare una nuova disciplina dello stato giuridico degli insegnanti di religione». Nel 1990 appare il primo ddl di stato giuridico. Negli anni Novanta si susseguono numerose proposte di legge. Nel 1994 si parla per la prima volta di ruolo. Nel 2000 il Senato approva una legge per il ruolo agli Idr. Nel 2003 è approvata la legge 186. Sergio Cicatelli

39 La legge 186/03 Istituzione di due ruoli per la scuola primaria e per la scuola secondaria. Rispetto della normativa concordataria (idoneità e nomina d’intesa). Assunzione per concorso (ordinario e riservato). Organico di ruolo sul 70% dei posti disponibili. Utilizzazione in altro incarico in caso di revoca dell’idoneità o di esubero. Sergio Cicatelli

40 Gli Idr di ruolo Trattamento giuridico ed economico identico a quello degli altri docenti di ruolo. Titolarità su un organico regionale, articolato su base diocesana, e utilizzazione sulla singola sede si servizio. Mobilità regolata da CCNL e OOMM e subordinata al riconoscimento di idoneità (in caso di cambio di diocesi) e all’intesa sulla nuova sede. Negato il passaggio ad altro insegnamento. Possibilità di accedere alla dirigenza scolastica. Sergio Cicatelli

41 Gli Idr stabilizzati Dopo almeno 4 anni di servizio anche discontinuo o a orario parziale e con accettazione del posto orario completo (o di almeno 12 ore nella primaria). Trattamento economico e giuridico pari a quello del personale di ruolo. Conferma automatica dell’incarico se permangono le condizioni. Mobilità gestita praticamente dall’ordinario diocesano. Scarse garanzie di stabilità nel rapporto di lavoro. Sergio Cicatelli

42 Gli Idr non stabilizzati
Con meno di 4 anni di servizio o con incarico a orario parziale (o meno di 12 ore nella primaria). Aumenti biennali calcolati sullo stipendio base. Trattamento giuridico specificamente normato dal CCNL, con condizioni pari a quelle del personale non di ruolo. Mobilità di fatto affidata all’ordinario diocesano. Nessuna garanzia di stabilità nel rapporto di lavoro. Sergio Cicatelli


Scaricare ppt "L’insegnante di religione"

Presentazioni simili


Annunci Google