La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Corso Economia Aziendale-Lez.191 Economia Aziendale – 2008/09 Costi “speciali” e costi “comuni” Le “figure” di costo Oggetto della Lezione.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Corso Economia Aziendale-Lez.191 Economia Aziendale – 2008/09 Costi “speciali” e costi “comuni” Le “figure” di costo Oggetto della Lezione."— Transcript della presentazione:

1 Corso Economia Aziendale-Lez.191 Economia Aziendale – 2008/09 Costi “speciali” e costi “comuni” Le “figure” di costo Oggetto della Lezione

2 Corso Economia Aziendale-Lez.192 Obiettivi Obiettivi della lezione …capire come costo calcolare il “ costo ” di un prodotto/servizio

3 Corso Economia Aziendale-Lez.193 partiamo da questa constatazione …. la realizzazione di un prodotto richiede l’impiego di diversi FP la realizzazione di un prodotto richiede l’impiego di diversi FP

4 Corso Economia Aziendale-Lez.194 ora …. il contributo di un FP, alla realizzazione del prodotto, può essere misurabile in modo : il contributo di un FP, alla realizzazione del prodotto, può essere misurabile in modo : oggettivooggettivosoggettivosoggettivo

5 Corso Economia Aziendale-Lez.195 “oggettiva” la misurazione “oggettiva” si può può determinare con precisione la quantità del FP consumata per ottenere un dato prodotto questo, in particolare, quanto il FP è esclusivamente utilizzato per produrre, esclusivamente, un determinato prodotto questo, in particolare, quanto il FP è esclusivamente utilizzato per produrre, esclusivamente, un determinato prodotto

6 Corso Economia Aziendale-Lez.196 “soggettiva” la misurazione “soggettiva” non si può determinare con precisione la quantità del FP consumata per ottenere un dato prodotto questo perchè il FP viene impiegato in comune per produrre, in comune, più prodotti fra loro diversi questo perchè il FP viene impiegato in comune per produrre, in comune, più prodotti fra loro diversi

7 Corso Economia Aziendale-Lez.197 di conseguenza …. con riferimento, ad un dato prodotto, ad un dato prodotto, esistono : con riferimento, ad un dato prodotto, ad un dato prodotto, esistono : costi speciali specialicosti costi comuni comunicosti

8 Corso Economia Aziendale-Lez.198 la distinzione fra specialicomuni costi “ speciali ” e “ comuni ” è relativa ! dipende dall’ “oggetto” di riferimento ammortamento di un macchinario ammortamento di un macchinario oggetto di riferimentotipo di costo reparto speciale prodotto comune

9 Corso Economia Aziendale-Lez.199 ovviamente……. se l’impresa produce un solo prodotto non esistono costi comuni comuni ! Tutti i costi sono speciali rispetto a quell’unico prodotto

10 Corso Economia Aziendale-Lez.1910 il confronto fra i “criteri” due “criteri” di analisi dei costi costi comuni costi speciali costi variabili costi fissi

11 Corso Economia Aziendale-Lez.1911 l’utilità della distinzione La distinzione è un attrezzo “attrezzo concettuale concettuale” che aiuta a prendere decisioni razionali “razionali” ed economiche “economiche” in quanto permette : il calcolo del costo di prodotto o di qualsiasi altro “oggetto” il calcolo del costo di prodotto o di qualsiasi altro “oggetto”

12 Corso Economia Aziendale-Lez.1912 ora, se vogliamo determinare il costo di un dato prodotto …. …..il costo di un FP, può essere attribuito ad un PD, in modo : …..il costo di un FP, può essere attribuito ad un PD, in modo : oggettivooggettivosoggettivosoggettivo costo speciale costo comune

13 Corso Economia Aziendale-Lez.1913 “speciali” i costi “speciali” i costi speciali speciali li possiamo quantificare ricorrendo alla formula… quantità quantità del FP impiegata X prezzo-costo prezzo-costo unitario del FP quantità quantità del FP impiegata X prezzo-costo prezzo-costo unitario del FP

14 Corso Economia Aziendale-Lez.1914 “comuni” i costi “comuni” i costi comuni comuni li dobbiamo attribuire al prodotto mediante una … ripartizionesoggettiva ripartizionesoggettiva

15 Corso Economia Aziendale-Lez.1915 in questo caso, si pone il problema…. come operare la ripartizione ? ?

16 Corso Economia Aziendale-Lez.1916 “problema”…. per risolvere il “problema”…. bisogna trovare un “elemento” che ci permetta di stimare, in modo plausibile, il contributo offerto dal FP comune alla realizzazione dello specifico prodotto questo “elemento” deve essere : oggettivamente misurabile capace di esprimere una “ relazione causale ” tra FP e PD

17 Corso Economia Aziendale-Lez.1917 …. tanto per capirci …. costo di illuminazione dello stabilimento costo di illuminazione dello stabilimento € 1000 totali 100 h 60 h 40 h base di ripartizione

18 Corso Economia Aziendale-Lez.1918 quindi, i costi comuni di illuminazione …. da attribuire ai due prodotti saranno …. 60 x € 10 = € 600 € 1000 100 h = € 10 per ogni ora di MOD 40 x € 10 = € 400

19 Corso Economia Aziendale-Lez.1919 Quando i costi comuni sono più di uno….. …la loro ripartizione può essere compiuta impiegando… …la loro ripartizione può essere compiuta impiegando… una sola base di ripartizione per tutti i costi comuni più basi di ripartizione, una per ciascuna voce di costo comune

20 Corso Economia Aziendale-Lez.1920 la base unica …. tanto per capirci …. totali 100 h costo di illuminazione dello stabilimento costo di illuminazione dello stabilimento € 1000 costo ammortamento macchinari costo ammortamento macchinari € 500 € 1500 60 x € 15 = € 900 40 x € 15 = € 600 base unica di ripartizione 1500 / 100

21 Corso Economia Aziendale-Lez.1921 la base multipla …. tanto per capirci …. totali 100 h coeff. € 10 per h costo di illuminazione dello stabilimento costo di illuminazione dello stabilimento € 1000 costo ammortamento macchinari costo ammortamento macchinari € 500 60 x € 10 = € 600 60 h 40 h 40 x € 10 = € 400 totali 125 h coeff. € 4 per h 100 x € 4 = € 400 100 h 25 h 25 x € 4 = € 100

22 Corso Economia Aziendale-Lez.1922 i risultati dei due procedimenti non coincidono ! base unica costo € 900 costo € 600 base multipla costo € 1000 costo € 500

23 Corso Economia Aziendale-Lez.1923 è chiaro che…. Ricorrendo alla base multipla le relazioni causali causali fra FP FP e PD diventano più stringenti e, quindi, la ripartizione dei costi comuni fra i diversi prodotti è più logica

24 Corso Economia Aziendale-Lez.1924 guardando al costo di un PD ne deriva che….. costo del prodotto il costo di un prodotto è il risultato della graduale stratificazione “stratificazione” di tanti “costi elementari” ossia costi relativi ai diversi FP impiegati per realizzarlo e venderlo il costo di un prodotto è il risultato della graduale stratificazione “stratificazione” di tanti “costi elementari” ossia costi relativi ai diversi FP impiegati per realizzarlo e venderlo = ammortamento lavoro diretto lavoro indiretto materie prime + + +

25 Corso Economia Aziendale-Lez.1925 quindi, per ogni PD è possibile “configurare” un…. COSTO PIENO COSTO PARZIALE solo alcune voci di costo del PD solo alcune voci di costo del PD tutte le voci di costo del PD tutte le voci di costo del PD

26 Corso Economia Aziendale-Lez.1926 …. Definiamo ora …. figure di costo Le principali “ figure di costo ” industriale di un’impresa industriale Le principali figure “ figure di costo costo ” di un’impresa industriale

27 Corso Economia Aziendale-Lez.1927 COSTO “PRIMO” INDUSTRIALE il COSTO “PRIMO” INDUSTRIALE altri costi “speciali” industriali raccoglie tutti i costi speciali di naturaindustriale raccoglie tutti i costi speciali di naturaindustriale

28 Corso Economia Aziendale-Lez.1928 COSTO “PIENO” INDUSTRIALE il COSTO “PIENO” INDUSTRIALE altri costi “comuni” industriali raccoglie tutti i costi speciali ecomuni di naturaindustriale raccoglie tutti i costi speciali ecomuni di naturaindustriale costoprimoindustr. altri costi speciali industriali

29 Corso Economia Aziendale-Lez.1929 COSTO “COMPLESSIVO” il COSTO “COMPLESSIVO” raccoglie tutti i costi speciali ecomuni di naturaindustriale e non raccoglie tutti i costi speciali ecomuni di naturaindustriale e non commerciali finanziari tributari costopienoindustr. altri costi comuni industriali altri costi speciali industriali

30 Corso Economia Aziendale-Lez.1930 COSTO “ECONOMICO-TECNICO” il COSTO “ECONOMICO-TECNICO” si ottiene aggiungendo al costo complessivo glionerifigurativi si ottiene aggiungendo al costo complessivo glionerifigurativi commerciali finanziari tributari costo altri costi comuni industriali altri costi speciali industrialicomplessivo

31 Corso Economia Aziendale-Lez.1931 una prima conclusione per ogni PD (od “oggetto” di riferimento) è possibile individuare diverse figure di costo. Ogni configurazione si ottiene sommando determinati costi elementari e non altri

32 Corso Economia Aziendale-Lez.1932 una seconda conclusione parlare di “costo di un PD” niente ! non significa niente ! Dipende dalla configurazione di costo alla quale facciamo riferimento, ossia da quali e quanti costi elementari considero come componenti di quel costo

33 Corso Economia Aziendale-Lez.1933 Un esercizio…. ….per meglio capire La società Quadrifoglio produce e vende giacche e gonne per donna. I dati economici mensili riferiti alle due produzioni sono: Quantità produzione/vendita, prezzi unitari e ricavi : giacchen. 4.000 x € 25 = € 100.000 gonnen. 6.000 x € 15 = € 90.000 Materie prime impiegate : tessuto per una giaccamq. 2 x € 2,00 al mq tessuto per una gonnamq. 1 x € 1,80 al mq Manodopera : MOD per una giaccah 3 x € 3,00/h MOD per una gonnah 2 x € 3,00/h Costi comuni alle due produzioni : ammortamenti industriali€ 480 spese generali di produzione€ 7.000 costi commerciali e amministr.€ 38.000 Ai fini del calcolo del costo di prodotto, la società Quadrifoglio utilizza un sistema a base multipla, secondo il quale: ammortamenti, ripartiti in base alla MOD SGP, ripartite in base alla quantità di tessuto Costi commerc. & amm., in base ai ricavi dei due prodotti Si calcolino, per i due prodotti, i costi pieni unitari


Scaricare ppt "Corso Economia Aziendale-Lez.191 Economia Aziendale – 2008/09 Costi “speciali” e costi “comuni” Le “figure” di costo Oggetto della Lezione."

Presentazioni simili


Annunci Google