La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Lezione 3 Obiettivo della lezione Individuazione storica e culturale del significato di etica e introduzione della stessa nel complesso sistema aziendale.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Lezione 3 Obiettivo della lezione Individuazione storica e culturale del significato di etica e introduzione della stessa nel complesso sistema aziendale."— Transcript della presentazione:

1 Lezione 3 Obiettivo della lezione Individuazione storica e culturale del significato di etica e introduzione della stessa nel complesso sistema aziendale - le teorie etiche, la filosofia kantiana - responsabilità sociale e l’etica - l’etica nell’impresa: relatività e condizionamento - l’articolazione dell’etica aziendale - l’etica come opportunità Le caratteristiche dell’etica applicata al governo aziendale

2 L’etica è definita come “la scienza della condotta” in quanto detta le regole morali da seguire nell’assunzione delle scelte e dei comportamenti (Abbagnano) Teoria kantianateoria assoluta, norme di carattere generale ed universale – imperativi categorici Donaldson teoria del contratto sociale – “ipernorme” Le teorie sull’etica secondo la filosofia morale

3 Critiche all’etica kantiana: - carattere assoluto che non tiene conto delle conseguenze della sua applicazione - questa teoria prescrive il rispetto degli imperativi categorici ma non fornisce nessun elemento di valutazione sulle priorità In realtà, gli imperativi categorici non comandano nulla di particolare, non ci dicono cosa bisogna fare ma solo come dobbiamo fare ciò che facciamo. Hanno solo una funzione modale per cui il loro finalismo non può contrapporsi ad alcuna altra finalità, compresa quella economica. (Etica della forma) Le teorie sull’etica secondo la filosofia morale

4 Teoria dell’etica utilitaristica o delle conseguenze (J. Stuart Mill) Etica che tiene conto delle conseguenze dei comportamenti adottati e che è volta a massimizzare gli effetti positivi delle azioni compiute Critica: - etica relativa ed incerta perché introduce una valutazione soggettiva che non può corrispondere a giudizi assoluti Le teorie sull’etica secondo la filosofia morale

5 Altre teorie a)Basata sui diritti: l’imperativo fondamentale dell’etica Rispetto dei diritti umani (libertà, giustizia, proprietà) b) Basata sulle virtù: il comportamento morale dovrebbe basarsi su sentimenti di simpatia, amicizia, compassione … va al di là del puro rispetto dei diritti da tutelare Le teorie sull’etica secondo la filosofia morale

6 Osservazioni: Le costruzioni teoriche più affermate contrappongono all’etica kantiana delle etiche caratterizzate da elementi di relatività (valutazioni assiologiche) Da un’etica universale si passa così ad un’etica individuale, nella quale la morale si lega alla coscienza dell’individuo e non esclusivamente a precetti di carattere universale - La moralità è un valore collettivo - l’etica è individuale e “traduce” la moralità (Velasquez) Le teorie sull’etica secondo la filosofia morale

7 Rapporto tra etica e legge - legge: obbligatoria – aspetto sanzionatorio - l’etica: opzionale – no sanzioni Complementarità Legge Etica codifica di norme di indirizza i comp. indiv. comportamento Va osservato che: non è condivisibile che la disapprovazione della società sia meno importante di una sanzione legale Responsabilità sociale ed etica Interrelazione

8 La responsabilità sociale fa riferimento al comportamento aziendale nei confronti delle varie collettività di riferimento L’etica ha un fondamento prevalentemente individuale perché è sempre frutto, nell’impresa, dei valori dei singoli individui formanti la struttura organizzativa Etica generale Etica applicata adattamenti: - equilibrio tra obiettivi economici e sociali, - pluralità e multiformità di aspetti nei problemi aziendali – collegamento tra le decisioni da assumere (mettere a sistema) Responsabilità sociale ed etica

9 L’etica nell’impresa è un’etica derivata per due motivi: 1)Discende dal comportamento degli individui che operano nell’organizzazione 2)Il rispetto dei valori morali deve combinarsi con quello di valori economici e ambientali Va notato che il comportamento individuale dipende da: - valori posseduti dai soggetti - cultura organizzativa - valori posseduti dalla società Nel mondo aziendale l’etica assume una prevalente caratteristica di relatività – impossibilità di un’etica assoluta L’etica prefigura un comportamento atto a valorizzare positivamente la discrezionalità manageriale Responsabilità sociale ed etica

10 Seguendo un’impostazione strettamente economicistica l’etica da applicare sarebbe quella economica o utilitaristica secondo la quale l’impresa, perseguendo il profitto, creerebbe valore economico a vantaggio dell’intera collettività L’impresa tenderebbe a svolgere un ruolo sociale a vantaggio di interessi più generali Il principio del tornaconto individuale è in grado di soddisfare automaticamente gli interessi della collettività (A. Smith – Genovesi) Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

11 Tuttavia … i profondi mutamenti avvenuti nell’organizzazione delle imprese ha fatto sorgere l’esigenza di un’etica aziendale complesso di valori capaci di conciliare valori interni ed esterni L’etica come integrazione rispetto all’economica Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

12 In favore dell’ipotesi per un’etica aziendale occorre riflettere su: 1)la definizione di etica 2)l’etica aziendale come settore a sè stante 3)non coincidenza tra etica d’impresa e responsabilità sociale 1)l’etica è la linea di condotta che crea spazio per gli altri nel nostro decidere (Young) 2)I principi etici riferiti ad un individuo inserito all’interno di un contesto organizzativo giustificano un’analisi teorica specializzata: necessità di un maggiore pragmatismo – principio di reciprocità (moderazione, pragmatismo e minimalismo di Stark) Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

13 L’etica va considerata sul piano di un maggiore pragmatismo, che include anche il principio della reciprocità (nessuno deve pagare l’intero costo o sacrificio connesso con comportamenti eticamente corretti), che si riferisce sia al rapporto con gli stakeholder, sia al profilo competitivo (es. azienda che si comporta eticamente svantaggiata rispetto alle altre che si comportano non eticamente) Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

14 2) L’etica az. concerne l’applicazione di principi etici nell’ambito di organizzazioni complesse: Articolazione a)nell’individuazione e nella graduazione dei valori etici da porre a base della vita az. b)nella trasmissione di questi valori all’interno della struttura organizzativa c)nella loro corretta adozione nei vari problemi di scelta Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

15 2) l’etica aziendale - etica dell’impresa (redazione del codice etico di comportamento) - etica nell’impresa (diffusione del codice nell’organizzazione) - etica manageriale (interpretazione ed attuazione del codice da parte dei singoli manager Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

16 3) l’etica d’impresa e la responsabilità sociale La distinzione è sostanziale: - L’etica è volta ad indirizzare il comportamento individuale e le relazioni con i suoi interlocutori - la responsabilità sociale riguarda l’atteggiamento dell’impresa verso l’ambiente in cui opera L’etica az. si configura come un modello comportamentale di sintesi, funzionale allo sviluppo dell’impresa e alle finalità dell’imprenditore nel tempo lungo Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

17 Quadro storico: - trasformazioni in campo politico, amministrativo pubblico ed economico - Caduta del muro di Berlino (1989), crollo dei sistemi politici ad economia pianificata eliminazione dell’alternativa ideologica al capitalismo esigenza di far crescere il tasso di moralità dell’economia di mercato “capitalismo dal volto umano” Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

18 Osservazioni 1) In passato: esigenze di una rapida crescita Attualmente: (nei Paesi più avanzati) maggiore attenzione rivolta agli aspetti sociali dell’attività di produzione 2) Si sono acuite le esigenze di tutela per la differente distribuzione di resp. sociali tra le imprese e lo Stato: tramonto dell’idea di Stato assistenziale e crescente affidamento riposto sul mercato (Hoffmann-Frederick) 3) Cambiamento sostanziale dei rapporti competitivi (globalizzazione ed ipercompetizione) Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

19 L’autorità nazionale ha perso il peso nella regolamentazione del mercato le imprese multinazionali possono sfruttare le piattaforme morali più convenienti sotto il profilo economico L’armonizzazione con trattati internazionali, relativamente alle regole di natura economica e sociale, non sembrano in grado di assicurare un effettivo pareggiamento delle condizioni nelle varie realtà interessate Importanza di far crescere l’efficienza di sistema o inter-aziendale Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

20 Sotto il profilo dei rapporti competitivi: Sempre maggiore necessità di far crescere l’efficienza di sistema, di pervenire a solide alleanze nell’ambito della filiera produttiva di instaurare rapporti durevoli di fiducia all’interno e all’esterno della filiera stessa superamento della logica conflittuale o contrattualistica di governo “la globalizzazione … è un processo inarrestabile i cui esiti dipenderanno dalle regole che l’umanità saprà darsi” (Wood- Logsdon-Lewellyn-Davenport) Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

21 I sei principi di aristocrazia economica 1)Prospettiva: (del gov. della finanza az.) corrispondere quanto più possibile agli azionisti e quanto meno possibile ai dipendenti 2)Privilegio: gli azionisti pretendono di ricevere la ricchezza a cui hanno poco contribuito, così come i nobili pretendevano privilegi che non si erano guadagnati 3)Proprietà: come un feudo, l’azienda è considerata una proprietà, non una comunità di uomini, in modo che essa possa essere posseduta e venduta dagli azionisti 4)Governance: struttura aristocratica di governo, solo gli azionisti hanno diritto di voto 5)Libertà: il capitalismo della corporation accoglie un concetto predemocratico di libertà riservato solo ai proprietari, riducendo quella dei dipendenti e della comunità 6)Sovranità: le corporation si definiscono private ed operanti in un libero mercato autoregolantesi, proprio come i baroni feudali rivendicavano una loro sovranità indipendente dalla Corona Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

22 I sei principi di democrazia economica 1)Prospettiva: tutti gli individui sono uguali, i diritti economici dei dipendenti e della comunità sono simili a quelli dei proprietari dell’azienda 2)Eguaglianza: la ricchezza creata appartiene a tutti coloro che hanno contribuito a produrla e non solo agli azionisti 3)Bene pubblico: le aziende non rappresentano proprietà o contratti privati perché hanno una responsabilità verso la collettività 4)Democrazia: le aziende sono comunità di uomini e sono governate meglio democraticamente 5)Giustizia: nel rispetto di un eguale trattamento delle persone dinanzi alla legge, la ricchezza non può rivendicare maggiori diritti rispetto a quelli degli altri 6)Evoluzione (o rivoluzione): come è lecito che la gente cambi o spazzi via governi, così è lecito il diritto della gente a cambiare o far cessare le aziende che attualmente controllano il mondo Il ruolo dell’etica nel governo dell’impresa

23 Esistono nessi tra socialità ed etica d’impresa? Legame molto stretto: l’adozione di valori morali o etici dovrebbe essere funzionale all’assolvimento della responsabilità sociale da parte dell’impresa, verso gli stakeholder secondari e primari. Boathright: la necessità dell’etica aziendale deriva dall’esistenza e persistenza di mercati non etici, che cioè non fanno convergere interessi particolari e generali. E’ necessaria una “mano visibile” in grado di assicurare un migliore funzionamento dell’economia, che può essere il manager morale La definizione dell’etica aziendale

24 Come può definirsi il comportamento etico? Come può migliorare il grado di socialità dell’impresa? Profilo individuale: - l’atteggiamento verso l’impresa, rispettoso del contratto sottoscritto per cui un individuo in cambio di determinati benefici è tenuto ad assicurare il giusto rendimento - comportamento di ciascun individuo nei confronti degli altri individui all’interno della struttura - il caso dell’individuo come rappresentate dell’impresa con i terzi al fine dell’instaurarsi di un clima di fiducia, essenziale per gli interessi di lungo termine dell’impresa - sensibilità dei manager nei confronti dei bisogni della collettività, sotto il profilo della tutela dell’ambiente e la promozione della qualità della vita La definizione dell’etica aziendale

25 Come può definirsi il comportamento etico? Come può migliorare il grado di socialità dell’impresa? Articolazione dell’etica nell’impresa rapporto individuo-organizzazione rapporti interni nell’organizzazione rapporti di scambio con terzi rapporti con la comunità La definizione dell’etica aziendale Etica lavorativa Etica interpersonale Etica sociale Etica contrattuale

26 Il comportamento etico è il comportamento che distribuisce incentivi e costi tra tutti gli stakeholder secondo principi di correttezza equità e giustizia Problematiche e contrapposizioni, proposte per una “gerarchia etica” tra i diversi stakeholder: S’impone una distinzione tra interessi generali ed interessi particolari Esigenza di un’etica fortemente “pragmatica” (che dia risposte) “Etica relativa” (rispetta equilibri generali) “etica strategica” (non assoluta)(Rusconi) La definizione dell’etica aziendale

27 Relativismo: bisogna cercare punti di compromesso tra etica ed interessi economici. Ogniqualvolta l’adozione assoluta di valori etici possa minacciare la continuità della gestione è opportuno interpretare correttamente l’etica quale esigenza da mediare in rapporto alle istanze economiche proprie di un’organizzazione produttiva. I confini dell’etica nell’impresa appaiono mobili, in quanto possono variare al modificarsi della situazione economica, della struttura aziendale e del contesto esterno di riferimento La definizione dell’etica aziendale

28 Il vero problema per l’imprenditore ed il manager non è se introdurre o no l’etica nell’impresa, ma quello di individuare le modalità secondo cui quest’ultima possa essere rispettata senza minacciare i fondamentali equilibri economici, patrimoniali e finanziari Ciulla sottolinea l’aspetto“creativo” della business ethics nell’individuazione da parte del manager di ciò che sia moralmente attuabile La definizione dell’etica aziendale

29 L’importanza crescente dell’etica, nei rapporti interni ed esterni poggia sul ruolo di sempre maggiore peso attribuito all’affidabilità dell’impresa. I fenomeni di globalizzazione ed internazionalizzazione richiedono legami più stabili e duraturi tra tutti gli stakeholder Il rispetto dalla CSR e l’inserimento di criteri etici nelle decisioni aziendali rispondono bene ai crescenti attributidi “fidelizzazione” che l’impresa vuole sviluppare nei suoi stakeholder primari “catena dell’affidabilità” l’etica come opportunità, non come vincolo Conclusioni

30 Catena dell’affidabilità costruita sull’etica Conclusioni Complessità ambientale Affidabilità dell’impresa Flessibilità aziendale Introduzione dell’etica Creazione di fiducia

31 Conclusioni: a)l’introduzione dell’etica nell’impresa è conciliabile, soprattutto nell’ottica del tempo lungo, con i principi dell’efficacia e dell’efficienza economica b)L’etica rappresenta quindi un’opportunità per migliorare le prospettive di sviluppo dell’impresa c)La sua applicazione non può che essere affidata al senso morale di chi dirige l’impresa L’etica dovrebbe portare a riconoscere l’esistenza di dilemmi morali e a valutare le possibili soluzioni tenendo conto dei vincoli tipici della gestione aziendale Conclusioni


Scaricare ppt "Lezione 3 Obiettivo della lezione Individuazione storica e culturale del significato di etica e introduzione della stessa nel complesso sistema aziendale."

Presentazioni simili


Annunci Google