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Art. 22 D.P.R. 448/88 Con il provvedimento che dispone il collocamento in comunità, il G.I.P. - tenendo conto dell’esigenza di non interrompere i processi.

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2 Art. 22 D.P.R. 448/88 Con il provvedimento che dispone il collocamento in comunità, il G.I.P. - tenendo conto dell’esigenza di non interrompere i processi educativi in atto - ordina che il minore sia affidato a una comunità pubblica o autorizzata, con l’eventuale imposizione di specifiche prescrizioni inerenti attività di studio, di lavoro o comunque utili per la sua educazione. In caso di gravi e ripetute violazioni delle prescrizioni e/o delle regole della comunità o in caso di ingiustificato allontanamento dalla stessa, il giudice può disporre in via sanzionatoria l’applicazione della custodia cautelare in Istituto Penale Minorile fino a un mese. La misura è equiparata alla custodia cautelare sotto il profilo della durata e quindi della detraibilità del presofferto dalla pena eventualmente da scontare. L’eventuale allontanamento, invece, non costituisce evasione.

3 PROGETTO COMUNITA’ Ministeriale di Bologna

4 Finalità etica dell’intervento “ Agisci in modo da aumentare il numero delle possibilità” H.Von Foester Allargare gli orizzonti di senso Creare valore

5 FINALITA ’: Assicurare l’esecuzione dei provvedimenti dell’A.G. (controllo) Orientare l’intervento verso la restituzione del minore al contesto sociale (sostegno)

6 Come possiamo declinare Offrire e aumentare la possibilità di scelta Fornire strumenti -Cognitivi – Sociali – Territoriali – Relazionali Consapevolezza di Sé e Responsabilità Riconoscimento dell’altro -Solidarietà – Rispetto - Educazione alla legalità Circolarità e reciprocità nel cambiamento continuo

7 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI OBIETTIVI TECNICO-EDUCATIVI Supportare il minore nella comprensione del percorso penale in atto, del contesto in cui si trova e dell’ iter processuale che dovrà affrontare. Favorire nel minore, processi di responsabilizzazio ne, al fine di facilitare l’acquisizione della consapevolezza dei propri modelli d’azione. Facilitare il minore nell’ espressione delle proprie difficoltà e delle potenzialità educative, sociali, relazionali. Sostenere il minore verso un graduale reinserimento in ambito sociale (casa-altra comunità), operando sul sostegno motivazionale del ragazzo e delle figure di riferimento Valorizzare il gruppo dei minori come risorsa per promuovere e rafforzare i processi di cambiamento individuale, all’interno di un percorso che tuteli la crescita personalizzata attraverso il PEI.

8 CARATTERISTICHE DELLA COMUNITÀ PUBBLICA DI BOLOGNA Ridotto spazio concesso alla selezione degli invii Efficienza, flessibilità e dinamicità legate a tempi e assenza di selezione Presenza di diverse figure professionali nell’area educativa (Ed. Coord., Op. vig.) Il tempo max di permanenza previsto e’ di 2 mesi o, per minori residenti nel territorio bolognese, per tempi piu’ lunghi

9 PERCORSO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Svolgere l’osservazione partecipata, al fine di realizzare un progetto che si ponga obiettivi di cambiamento concretamente raggiungibili Favorire un processo di crescita che preveda l’assolvimento dei compiti evolutivi rispetto alla comunità sociale Sviluppare una strategia d’azione che orienta l’operatività quotidiana, definendo gli interventi da attuare e le esperienze formative da proporre Valutare e promuovere le abilità e le competenze del minore; valorizzare le risorse del minore e del suo contesto e attiva la rete territoriale Sollecitare nel minore l’avvio di un processo di responsabilizzazione e motivare lo stesso a proseguire il progetto avviato (contratto educativo) Offrire sostegno alla famiglia, nell’ottica di una restituzione delle funzioni genitoriali e della modifica del contesto familiare/ambientale in vista del rientro del minore. Nel caso di minori stranieri, avvalersi del contributo di mediatori culturali o di altre agenzie di facilitatori Indicare le prospettive, le fasi ed i tempi per il reinserimento del minore nel suo ambiente

10 PROGETTI Interni alla comunità Progetto “@urora” Progetto “Teatro in comunità” con l’associazione Bloom Progetto “la Repubblica@scuola”Repubblica@scuola Progetto percussioni con l’Associazione “Leggere strutture” Collaborazione con studenti dell’Università John Hopkins di Bologna Collaborazione con l’Unicef provinciale di Bologna Progetto sull’uso dei media con “Di Mondi” Progetto attività di Judo Progetto “Il giardino segreto” Corso di fotografia digitale

11 Progetti e collaborazioni esterni alla comunità Centro San Petronio della Caritas A.N.T. Centro di Volontariato Sociale Unicef Associazione Sportiva “Sempre Avanti” Sindacato S.P.I.- C.G.I.L. Istituto comprensivo scolastico Legatoria Montanari A.N.P.I.S Biblioteca Sala Borsa

12 ITALIANISTRANIERITOTALE MASCHI355590 FEMMINE213 TOTALE375693 FENOMENOLOGIA Ingressi nella Comunità Ministeriale di Bologna nell’anno 2008


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