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L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile

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Presentazione sul tema: "L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile"— Transcript della presentazione:

1 L’istruzione, la crisi ed il mercato del lavoro giovanile
Susanna Florio Gruppo Lavoratori CESE

2 Le competenze dell’Unione in materia di istruzione scolastica e formazione

3 Il Trattato di Lisbona Art. 6 del trattato sul funzionamento dell’UE: « L’Unione ha competenza per svolgere azioni intese a sostenere, coordinare o completare l’azione degli Stati membri. Art. 9 del trattato sul funzionamento dell’UE: una clausola sociale orizzontale assicura che, nel definire e attuare le sue politiche, l’Unione tenga conto, tra le altre cose, di un elevato livello di istruzione e formazione professionale.

4 Il Trattato di Lisbona – Titolo XII « Istruzione, Formazione professionale, gioventù e sport »
Art. 165 TUE: « 1. L'Unione contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando la loro azione nel pieno rispetto della responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell'insegnamento e l'organizzazione del sistema di istruzione, nonché delle loro diversità culturali e linguistiche.

5 Il Trattato di Lisbona Art. 165 TUE: 2. L'azione dell'Unione è intesa:
- a sviluppare la dimensione europea dell'istruzione, segnatamente con l'apprendimento e la diffusione delle lingue degli Stati membri; - a favorire la mobilità degli studenti e degli insegnanti, promuovendo tra l'altro il riconoscimento accademico dei diplomi e dei periodi di studio; - a promuovere la cooperazione tra gli istituti di insegnamento; - a sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze sui problemi comuni dei sistemi di istruzione degli Stati membri; - a favorire lo sviluppo degli scambi di giovani e di animatori di attività socioeducative e a incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell'Europa; - a incoraggiare lo sviluppo dell'istruzione a distanza;…

6 Il Trattato di Lisbona Art. 166 TUE: «  1. L'Unione attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri, nel pieno rispetto della responsabilità di questi ultimi per quanto riguarda il contenuto e l'organizzazione della formazione professionale. 2. L'azione dell'Unione è intesa: — a facilitare l'adeguamento alle trasformazioni industriali, in particolare attraverso la formazione e la riconversione professionale, — a migliorare la formazione professionale iniziale e la formazione permanente, per agevolare l'inserimento e il reinserimento professionale sul mercato del lavoro, — a facilitare l'accesso alla formazione professionale ed a favorire la mobilità degli istruttori e delle persone in formazione, in particolare dei giovani, — a stimolare la cooperazione in materia di formazione tra istituti di insegnamento o di formazione professionale e imprese, — a sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze sui problemi comuni dei sistemi di formazione degli Stati membri. 3. L'Unione e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di formazione professionale. »

7 Carta dei diritti fondamentali (carattere giuridicamente vincolante, art. 6 TUE)
Art. 14: « Ogni individuo ha il diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione professionalee continua » Art. 15: « Ogni individuo ha il diritto a lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata »

8 Strategia EUROPA 2020 "Youth on the move" per migliorare l'efficienza dei sistemi di insegnamento e agevolare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. "Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro" onde modernizzare i mercati occupazionali e consentire alle persone di migliorare le proprie competenze in tutto l'arco della vita al fine di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l'offerta e la domanda di manodopera, anche tramite la mobilità dei lavoratori. La "Piattaforma europea contro la povertà" per garantire coesione sociale e territoriale in modo tale che i benefici della crescita e i posti di lavoro siano equamente distribuiti e che le persone vittime di povertà e esclusione sociale possano vivere in condizioni dignitose e partecipare attivamente alla società.

9 Sviluppo dei sistemi educativi in Europa nel corso dell’ultimo decennio

10 Durata dell’istruzione obbligatoria in Europa (1980-2010)

11 Carenza di insegnanti qualificati su materie chiave (2009)

12 Costo dell’istruzione pubblica per studente

13 Dall’istruzione al lavoro

14 La crisi, l’istruzione e il mercato del lavoro
impedire che le misure per superare la crisi economica e la crisi del debito sovrano compromettano gli investimenti pubblici nell'istruzione e nella formazione; prestare una particolare attenzione agli investimenti pubblici nel campo dell'istruzione, della ricerca e della formazione professionale al momento di valutare i loro obiettivi di bilancio a medio termine, in modo da garantire la continuità e il potenziamento degli investimenti in questi settori; insistere su un migliore apprendimento della propria lingua madre e sull'insegnamento di contenuti scientifici (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica); migliorare l'orientamento scolastico e professionale precoce, tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro;

15 promuovere lo spirito imprenditoriale a tutti i livelli del sistema d'istruzione;
favorire un'adeguata applicazione del Quadro europeo delle qualifiche e lo sviluppo dei sistemi nazionali di qualificazione; sviluppare ulteriori opportunità di formazione per i giovani che abbandonano gli studi e per i lavoratori poco qualificati, senza trascurare gli strumenti digitali; rispettare il diritto di ciascuno alla formazione certificata di qualità nell'ambito professionale, indipendentemente dal livello di qualificazione e dal tipo di contratto;

16 garantire il riconoscimento, la convalida e la certificazione delle competenze acquisite nei diversi ambienti educativi (istruzione formale e non formale) e nell'esercizio dell'attività professionale; utilizzare i fondi europei, in particolare il Fondo sociale europeo, per sostenere l'istruzione e la formazione; sostenere i programmi d'inserimento professionale e spingere le imprese a ricorrere a tali strumenti per la creazione di posti di lavoro stabili; rivalorizzare la professione di docente, promuovendo il rispetto dell'attività educativa, la formazione continua degli insegnanti e il miglioramento delle loro condizioni lavorative e salariali.

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