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VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI Arianna Allegri, Alessia Faranna, Ludovica Mariani, Luca Fontana, Simone Vitale.

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Presentazione sul tema: "VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI Arianna Allegri, Alessia Faranna, Ludovica Mariani, Luca Fontana, Simone Vitale."— Transcript della presentazione:

1 VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI Arianna Allegri, Alessia Faranna, Ludovica Mariani, Luca Fontana, Simone Vitale.

2 Diritti dell’umanità Diapositiva 3 Famiglia Onu e Amnesty International Diapositiva 4 Diritti delle donne Diapositiva 5 Leggi sull’immigrazione Diapositiva 14 Religione Diapositiva 21

3 Si combatte per difenderli in alcuni Paesi quali: 1) I raqI raq 2) Siria 3) Molti stati africani dove è ancora in vigore la pena di morte.pena di morte Articolo 1: tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Articolo 2: prima parte: ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Articolo 3: ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Articolo 4: nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

4 La guerra contro l’ISIS Date storiche principali 2003 2004 2006-2007 2008 2012 Avvenimenti storici correlati Nascita di un gruppo di ribelli Alleanza con Bin Laden Conflitto arabo-israeliano e presa del potere Indebolimento Operazione «Abbattere i muri»

5 2003-2004 La nascita del potere La crescente importanza dell’ISIS lo porta agli occhi di Bin Laden il quale si rende conto della sua pericolosità e decide di stringere un’alleanza insieme ad esso. Ciò fu la causa di svariati attacchi contro l’America che per la prima volta si trova in difficoltà senza averlo previsto. Intanto in Iraq è caduto il governo sciita appoggiato dagli stessi stati uniti.

6 2006-2007 La presa del potere Soprattutto agli inizi del 2007 lo stato islamico avanza una mossa molto azzardata che lo porterà a rivelarsi per quel che è; cerca infatti di conquistare troppo avventatamente gran parte del territorio iracheno senza però avere grande successo. Nel frattempo avanza anche in Siria dove il malcontento per il governo si sta facendo sempre più propizio ad un nuovo insediamento.

7 In America e in molti stati africani ancora oggi è in vigore una pena che è al confine con un reato: quella di morte. Mentre in Europa con il pensiero illuminista di alcuni filosofi quali Cesare Beccaria si è giunti alla conclusione che non si poteva continuare ad applicarla, in altri Paesi tale concetto non è ancora chiaro e si combatte quotidianamente per la sua abolizione. Illuminante in questo settore è il libro “Dei delitti e delle pene” scritto proprio da Beccaria che cita i vantaggi e gli svantaggi di questa pratica e, in seguito ad alcune riflessioni, comprende che è assolutamente inutile. Pena di morte

8 2008-2012 L’indebolimento e un’operazione importante Dopo aver cercato di conquistare l’Iraq e di scacciare gli americani, l’ISI divenne molto impopolare e si attirò contro l’astio della gente. Sfruttando quest’occasione gli occidentali sono riusciti a ricacciarlo indietro e ad uccidere molti dei suoi capi apportagli così delle gravi perdite. Passati circa quattro anni però sotto il suo nuovo capo l’ISI riuscì a riorganizzarsi e nel 2012 diede il via all’operazione “abbattere i muri” finalizzata alla riconquista di alcune città e alla liberazione di molti prigionieri di guerra.

9 Onu UnicefUnesco PAM e FAO Unchr

10 ONU L’Onu (United nations in inglese) è la più importante organizzazione internazionale il cui scopo è, prima di tutto, quello di far rispettare i diritti umani ma non solo: si prefigge anche di mantenere la pace tra i vari stati e di promuovere la cooperazione internazionale. L’Onu fu fondato a San Francisco nel 1950 da 50 stati; oggi ne fanno parte ben 193 paesi (eccetto Città del Vaticano e Taiwan). Questa organizzazione è divisa in più organi distinti e i principali sono: l’Assemblea generale e il Consiglio di sicurezza.l’Assemblea generale e il Consiglio di sicurezza. ULTIMA RISOLUZIONE

11 Il 3 maggio il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha votato una risoluzione per fermare futuri attacchi contro ospedali, pazienti e civili nelle zone di guerra. Medici senza frontiere ha quindi avanzato una richiesta: «La risoluzione riaffermi il rispetto del Diritto internazionale umanitario da parte di tutti i Paesi; garantisca la possibilità di fornire assistenza medica imparziale, proteggendo gli operatori sanitari e tutti i pazienti, indipendentemente da chi sono (come afferma il Diritto internazionale umanitario); stabilisca investigazioni indipendenti efficaci sugli attacchi contro le strutture sanitarie per individuare i responsabili.» LA RISOLUZIONE Risoluzione dell’Onu contro gli attacchi agli ospedali

12 L’Assemblea generale prevede che ogni stato abbia il diritto di voto e possa chiedere l’intervento di forze armate internazionali nel caso in cui si verificasse una guerra. Il Consiglio di sicurezza è forse quello più importante in quanto spetta ad esso il potere di decidere un eventuale intervento effettivo. Il Consiglio è composto dai 5 stati vincitori della Seconda Guerra Mondiale, ovvero USA, Russia, Francia e Regno Unito, più 10 stati eletti a rotazione che mantengono il loro ruolo per 2 anni. I 5 stati principali hanno diritto di veto: è sufficiente che uno solo sia contrario ad una qualsiasi iniziativa per bloccarla. Per approvare una risoluzione, invece, c’è bisogno del consenso di 9 stati in totale, cioè i 5 permanenti più 4 dei non permanenti. Si può quindi affermare che l’Onu si fonda sul principio dell’uguaglianza di tutti i suoi membri, ma in realtà le 5 nazioni vincitrici hanno un potere superiore rispetto alle altre. L’assemblea generale e il consiglio di sicurezza

13 UNICEF L’UNICEF è un fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, presente in 156 paesi, che si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo, ma principalmente nei paesi in via di sviluppo. Ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 1965 ed è finanziato con contributi volontari di governi e privati. ULTIMO INTERVENTO

14 I matrimoni precoci sono una grave violazione dei diritti umani in quanto sono una forma di abuso sessuale e di sfruttamento delle bambine. Kalpana è una bambina di 13 anni sfuggita al matrimonio precoce. Un anno fa Kalpana aveva minacciato di suicidarsi nel caso in cui i genitori non avessero annullato il matrimonio con un uomo grande il doppio rispetto alla sua età. Alcuni giorni prima del matrimonio un membro di un gruppo di sostegno volontario, è venuto a conoscenza del matrimonio imminente della bambina e ha lanciato una campagna nel tentativo di convincere i genitori a fermare il matrimonio. https://youtu.be/owb5RUG1dSg Bambine non spose, la storia di Kalpana

15 UNESCO L’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, in inglese) è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite creata con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni con l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione per sostenere i diritti umani e le libertà fondamentali come affermato nella Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite. ULTIMO EVENTO

16 Il 3 maggio 2016 è stato celebrato il World Press Freedom Day in Sudan, ovvero La Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. L’iniziativa vuole ricordare l’importanza che ricopre nella società il diritto alla libera informazione. Nonostante l’art.19 della Dichiarazione dei Diritti Umani reciti che “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di sostenere opinioni senza condizionamenti e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo ai confini”, sono ancora molte le discriminazioni e le violenze subite dai giornalisti, ma soprattutto sono ancora molti i paesi in cui non vi è libertà di stampa. World Press Freedom Day

17 UNCHR L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees, in inglese) è l’agenzia delle Nazioni Unite impegnata in prima linea a salvare vite umane, a proteggere i diritti di milioni di rifugiati, di sfollati e di apolidi e a costruire per loro un futuro migliore. Lavora in 123 paesi e si occupa di oltre 40 milioni di persone.E’ stata istituita nel 1950 e, per il suo operato, le sono stati assegnati due Premi Nobel per la Pace. Il suo mandato è quello di assicurare. Insieme ai governi, che tutti possano esercitare il diritto di asilo e di essere accolti in sicurezza in un altro Stato. ULTIMO INTERVENTO

18 Gli sbarchi da parte di profughi sono all’ordine del giorno ormai, è stata quindi scritta una guida ai principi e alle pratiche da applicarsi a migranti e rifugiati. In particolare il comandante di una nave ha l’obbligo di prestare assistenza a tutti coloro che si trovano in pericolo in mare, tale obbligo è basato sulla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare e sulla Convenzione internazionale per la sicurezza della vita in mare. Inoltre, nel caso in cui la persona soccorsa sia un richiedente asilo bisogna necessariamente allertare il Centro di Coordinamento del Soccorso più vicino, contattare l’UNCHR, non richiedere lo sbarco nel paese dal quale la persona è sfuggita e non diffondere informazioni personali.guida ai principi e alle pratiche da applicarsi a migranti e rifugiati Linee guida per il soccorso in mare dei profughi

19 PAM E FAO Il Programma Alimentare Mondiale è stato istituito a Roma nel 1961. E’ l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistere i paesi con una produzione alimentare insufficiente per aiutare le persone a trovare o produrre cibo per sé o le proprie famiglie. L’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Food and Agriculture Organization in inglese) è stata fondata nel 1945 e la sua sede centrale si trova a Roma. Ha lo scopo di contribuire ad accrescere i livelli di nutrizione, operando per aumentare la produttività agricola, per migliorare la vita delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita economica mondiale. ULTIMO INTERVENTO

20 Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha stanziato un milione di euro per il Programma Alimentare Mondiale (PAM) e l’Organizzazione della Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) al fine di contribuire a far fronte all’emergenza carestia causata dal El Nino che sta interessando alcune nazioni dell’Africa. Saranno ben 14 milioni le persone interessate dalla carestia, anche perché il Sudafrica, che di solito esporta alimentari, si è trovato costretto a importare sei milioni di tonnellate di mais. Nei giorni scorsi il PAM aveva comunicato che «Il numero di persone senza cibo a sufficienza potrebbe aumentare nei prossimi mesi a causa dell’arrivo della stagione di magra, quando viveri e prodotti dell’allevamento diventano ancora più scarsi». Africa: emergenza alimentare

21 AMNESTY INTERNATIONAL Amnesty International è un’organizzazione non governativa internazionale che ha lo scopo di promuovere, in maniera indipendente e imparziale, il rispetto dei diritti degli uomini sanciti nella Dichiarazione Universale dei diritti umani e quello di prevenirne specifiche violazioni. Fondata nel 1961 ha ricevuto un Premio Nobel per la Pace e oggi conta oltre 2 milioni di soci sostenitori. Dalla sua fondazione lavora lanciando campagne su un paese o su un tema, tramite la realizzazione di progetti educativi per promuovere l’adesione a eventi pubblici al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui valori della Dichiarazione Universale dei diritti umani. CAMPAGNA «VERITA’ PER GIULIO REGENI»

22 VERITA’ PER GIULIO REGENI La campagna: Verità per Giulio Regeni è un progetto di Amnesty International con lo scopo di non permettere che l'omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato. https://youtu.be/Eq48tGY2SDU

23 Il tema dei diritti delle donne si è sviluppato giuridicamente sul finire del XVIII secolo grazie a Mary Wollstonecraft (e al suo libro Rivendicazione dei diritti della donna (A Vindication of the Rights of Woman, 1792) e a Olympe de Gouges, (Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne, 1791) quest’ultima si ispirò al modello della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789). Donna occidentale Donna orientale Diritti delle donne diventate madri Diritti delle donne diventate madri

24 Asia centrale Afghanistan Kirghizistan Tagikistan Turkmenistan Kazakistan Uzbekistan Asia orientale Cina Hong Kong Giappone Macao Corea del Nord Corea del Sud Mongolia Taiwan Asia meridionale India Iran Bangladesh Bhutan Maldive Nepal Pakistan Sri Lanka Sudest asiatico Singapore Thailandia Birmania Cambogia Filippine Indonesia Laos Malesia Timor Est Vietnam Asia occidentale Arabia Saudita Emirati Arabi Uniti Israele Siria Iraq Armenia Azerbaigian Bahrein Cipro Georgia Giordania Kuwait Libano Oman Qatar Palestina Turchia Yemen

25 I diritti delle donne in Afghanistan hanno subito grandi variazioni inizialmente con l’invasione russa in seguito con il governo dei talebani infine con l’occupazione da parte delle truppe occidentali. Le donne ancora oggi lottano per ottenere le minime libertà individuali e per una riforma della società dominata dai maschi. Afghanistan

26 Cina Dal 1949 le donne possono svolgere ruoli culturali, sociali, economici, politici occupando il 7% della forza lavoro aumentando fino al 38% nel 1992 grazie al governo comunista. Quest’ultimo si è inoltre impegnato nel raggiungimento della piena parità tra uomini e donne incontrando però resistenza da parte della visione sociale di impronta confuciana che voleva mantenere una certa supremazia maschile.

27 I diritti e lo status delle donne in India sono stati oggetto di molti cambiamenti nel corso della storia del subcontinente arrivando nell’età moderna a rivestire le più alte cariche pubbliche. Rimane elevato però il tasso di violenza sulle donne facendo arrivare al quarto posto in classifica l’India come paese più pericoloso al mondo. India

28 A Singapore la società si aspetta dalle donne che divengano parte corporativa, creativa e prolifica del sistema vigente, ma che però continuino a svolgere il loro ruolo più tradizionale di donna di famiglia in qualità di moglie e madre. Singapore

29 Arabia Saudita In Arabia Saudita tra le tribù nomadi sussistono i concetti di purdah e namus. Tutte le donne sono tenute ad avere un tutore maschio, non posso né votare né essere votate, tuttavia però Abd Allah ha dichiarato che alle donne verrà concesso il diritto di voto con le elezioni amministrative in corso. Il 21% delle donne saudite sono nel mondo del lavoro e costituiscono il 16.5% della forza lavoro complessiva. Bisogna però far notare che una certa percentuale di donne non vuole nessun cambiamento e vi si oppone con forza.

30 «Tutela della maternità. Se aspetti un bambino, in Italia tutte le donne, italiane e straniere, hanno diritto ai controlli sanitari che sono gratuiti in corrispondenza di determinati periodi della gravidanza, come da D.M. del 10/9/98.» Diritti delle donne incinte

31 Le quote rosa «Aiuterebbe nel rendere il Parlamento un migliore specchio della società» «Sono discriminatorie» Sostenitori Oppositori

32 In Germania In Italia In Grecia Nel Regno unito In Spagna In Francia

33 In Italia La legge Bossi-Fini ha introdotto: espulsioni con accompagnamento alla frontiera; permesso di soggiorno legato ad un lavoro effettivo; inasprimento delle pene per i trafficanti di esseri umani; sanatoria per colf, assistenti ad anziani, malati e diversamente abili, lavoratori con contratto di lavoro di almeno un anno; uso delle navi della Marina Militare per contrastare il traffico di clandestini.

34 In Germania La Siebtes Gesetz zur Änderung des Bundesvertriebenengesetzes vom 16 Mai 2007 (Settima legge di modifica della normativa sui profughi di etnia tedesca provenienti dall’Europa orientale del 16 maggio 2007) riguarda: profughi di etnia tedesca; l’integrazione.

35 Nel Regno Unito La Immigration, Asylum and Nationality Act 2006 prevede: la sanzionabilità penale, nei riguardi del datore di lavoro, dell’assunzione di stranieri privi del necessario permesso di soggiorno, e l’adozione di un codice morale finalizzato ad evitare forme di discriminazione razziale; la modifica delle regole circa l’acquisizione delle informazioni e dei dati identificativi concernenti gli stranieri che fanno ingresso sul territorio nazionale; il rafforzamento dei poteri delle autorità di polizia nei riguardi dei vettori, in particolare quelli concernenti l’ispezione, la perquisizione e il sequestro dei mezzi di trasporto.

36 In Spagna Nella Exposición de Motivos, legge approvata di recente in Spagna, ad esempio si specifica che reati di traffico illegale e immigrazione clandestina sono perpetrati da una criminalità organizzata di livello internazionale, che deve proprio a tale dimensione una sorta di impunità vista la carenza di strumenti di repressione a disposizione dei singoli Stati. Pertanto sono state adottate quelle misure legislative che, consentendo di contrastare tali comportamenti criminosi, permettono di proteggere pienamente gli stessi diritti umani degli immigrati.

37 In Grecia La Grecia ha uno dei tassi di accoglimento delle richieste d’asilo più bassi d’Europa (meno dell’1 per cento nel 2011) e diversi problemi burocratici e amministrativi che ritardano e ostacolano le pratiche. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha criticato nel marzo 2012 il fatto che più di 100 persone, inclusi donne e bambini, dormivano il sabato notte davanti alla sede centrale della polizia ad Atene, cercando di rientrare nel limite massimo delle venti domande di asilo che ogni settimana vengono accettate dalla polizia.

38 In Francia La Loi n. 2006-911 du 24 juillet 2006 relative à l’immigration et à l’intégration riguarda: il contratto di accoglienza ed integrazione; l’immigrazione economica.

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