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PROGETTO H 2 O L'acqua è una risorsa naturale molto importante ed è indispensabile per vivere. La usiamo per bere, per lavarci, per cucinare, per irrigare.

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Presentazione sul tema: "PROGETTO H 2 O L'acqua è una risorsa naturale molto importante ed è indispensabile per vivere. La usiamo per bere, per lavarci, per cucinare, per irrigare."— Transcript della presentazione:

1 PROGETTO H 2 O L'acqua è una risorsa naturale molto importante ed è indispensabile per vivere. La usiamo per bere, per lavarci, per cucinare, per irrigare i campi. La troviamo ovunque, scende dal cielo sotto forma di pioggia o neve, scorre nei fiumi, forma i laghi, i mari, i ghiacciai. Si trova anche in posti che non si riescono a vedere: sottoterra; nell'aria; in tutti gli esseri viventi. Le acque occupano circa il 71 % della superficie terrestre; il 97% dell’idrosfera è acqua salata e la restante acqua dolce. Ogni gocciolina è composta da milioni di piccolissime particelle, chiamate MOLECOLE, che a loro volta sono formate da particelle ancora più piccole, dette ATOMI, che sono le più piccole porzioni di una materia. La molecola dell’acqua è formata da un atomo di ossigeno e da due atomi di idrogeno. La formula chimica dell’acqua è H2O

2 La nostra poesia Acqua di sorgente disseta la gente. Se fossi un ruscello Darei la vita agli animali. Se fossi la forza dell’oceano Non farei partire le petroliere. Se fossi la pioggia Andrei in giro per il mondo.

3 La storia dell’acqua Le prime forme di vita apparvero 3,5 miliardi di anni fa nelle acque oceaniche: si trattava di cellule quasi invisibili, che continuarono nel corso dei millenni ad aggregarsi, generando organismi sempre più complessi e differenziati. Circa 800 milioni di anni fa comparvero i primi protozoi e nei successivi 200 milioni di anni si svilupparono animali simili a meduse, a ricci ed a stelle marine. Fino a 360 milioni di anni fa l'acqua rimase l'unico ambiente in cui potè manifestarsi la vita, poi iniziarono a comparire animali sempre più complessi ed in grado di sopravvivere anche sulla terra oltre che in acqua. Venne quindi il momento dei dinosauri, che con la loro estinzione - 65 milioni di anni or sono - favorirono la diffusione dei mammiferi; i primi ominidi apparvero, infine, circa 4 milioni di anni fa. Con la sua comparsa, l'uomo cambiò inevitabilmente anche la "storia" dell acqua e si rapportò a lei con modalità differenti in relazione ai diversi periodi storici. Nella nostra cultura occidentale, sono individuabili delle tappe precise.

4 L’acqua è una risorsa limitata e che vale sta diventando, giorno dopo giorno, una risorsa sempre più limitata, causa anche dell’utilizzo improprio dei Paesi occidentali. Sono tanti gli interessi, soprattutto da parte delle grandi multinazionali, attorno all’acqua; si diffonde sempre di più l’estrazione selvaggia dalle falde. Tra le tante la Nestlè, multinazionale svizzera, sta contribuendo alla perdita di risorse idriche e all’inaridimento di pozzi e fonti d’acqua; nella riserva degli indiani Morongo in California l’acqua viene estratta dal sottosuolo e imbottigliata con il marchio Pure Life e rivenduta in tutto il Nordamerica. Questa storia è stata raccontata dal regista svizzero Urs Schnell nel documentario “Bottled Life” premiato lo scorso anno al Festival di Berlino, denunciando il fatto che coloro che vivono ai margini della riserva indiana si lamentano della cattiva qualità dell’acqua, e del fatto che durante la giornata, viene interrotta più volte l’erogazione. Si tratta di un vero e proprio atto criminale; l’acqua è un bene fondamentale e imprescindibile per la vita e non si può pensare in alcun modo di trarne profitti. Nel 2009 il decreto Ronchi, del Governo Berlusconi, aveva proposto l’affidamento ai privati e alle grandi multinazionali dei servizi pubblici locali, compreso quello idrico. Si stabilisce che la gestione del servizio idrico debba essere affidato ad un soggetto privato scelto tramite gara oppure ad una società mista(pubblico-privato), nella quale il privato sia stato scelto con gara. In via straordinaria e in casi eccezionali, la gestione del servizio idrico può essere affidata in via diretta, ossia senza gara, ad una società privata o pubblica. Per evitare la privatizzazione è stato indetto, nel giugno 2011 un referendum per l’abrogazione delle norme che prevedevano la gestione dell’acqua nelle mani di aziende private a favore del settore pubblico. La vittoria è stata notevole, con un 95% di Sì, ma il passaggio non è stato celere. Un grande apporto è stato dato dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua nato nel 2006 e che riunisce comitati territoriali, sindacati, associazioni e singoli cittadini che si battono per l’acqua come bene comune e la sua gestione pubblica. Il Forum è nato in seguito ai cinque incontri nazionali itineranti tenutisi nel 2005 a Cecina, Firenze, Roma, Napoli e Pescara. Alla prima assemblea, nel marzo 2006, hanno preso parte più di seicento partecipanti, rappresentanti di reti associative e sindacati nazionali, che si sono confrontati e hanno condiviso una proposta di legge di iniziativa popolare focalizzandosi sulla tutela e gestione pubblica delle acque

5 o • Per fare un bagno in vasca si consumano mediamente fra i 120 e i 160 litri di acqua. • Per fare una doccia di 5 minuti se ne consumano dai 75 ai 90 litri. • Per una doccia di 3 minuti: dai 35 ai 50 litri. • Ogni volta che tiriamo lo sciacquone: 10-16 litri • Ogni volta che ci laviamo le mani: 1,4 litri • Per lavarsi i denti lasciando scorrere l'acqua: 30 litri • Per lavarsi i denti senza lasciar scorrere l'acqua: 2 litri • Per bere e cucinare: circa 6 litri al giorno a persona • Per lavare i piatti a mano: 20 litri • Per un carico di lavastoviglie: 40 litri • Per un carico di lavatrice: 80 - 120 litri • Per lavare l'auto (utilizzando un tubo di gomma): 800 litri • Per il condizionamento di un palazzo di 8 piani: 3.000.000 litri al giorno • Un rubinetto che gocciola: 5 litri al giorno • Per produrre 1 tonnellata di acciaio, occorrono 25.000 litri d'acqua • Per 1 tonnellata di vetro 70.000 litri • Per una tonnellata di carta 350.000 litri • In estate 1 mq di prato consuma 4-5 litri di acqua al giorno • Un ettaro di mais richiede 4 milioni di litri di acqua per produrre 100 quintali di granoturco e solo la metà arriva dalle piogge. L'Italia è il Paese che consuma più acqua in Europa, il terzo al mondo dopo Canada e Stati Uniti; il riciclo e il riutilizzo dell'acqua in Italia non esistono.

6 Acqua minerale Acqua del rubinetto Acqua minerale o acqua del rubinetto? I produttori dell'acqua minerale ci vendono la loro acqua suggerendoci come risultato del suo consumo maggiore efficienza, salute e bellezza. Il messaggio degli strateghi del marketing sembra funzionare. Ma deveessere necessariamente dell'acqua minerale o può bastare l'acqua del rubinetto? È confrontabile la qualità dell'acqua minerale a quella dell'acqua normale, giustifica la differenza di qualità il prezzo nettamente più alto (in media fino al 330 per cento)?

7 ACQUA: FONTE di VITA Il problema dell’acqua e della sua scarsità sta diventando sempre più grave e non è più ammissibile il disinteresse e la disattenzione nei confronti della sua qualità e del suo risparmio. Ciò è possibile se l’acqua viene considerata nei comportamenti del singolo cittadino una risorsa utile per l’oggi e per il domani e che un suo degrado comporta, oltre che un costo enorme per la collettività, anche un rischio concreto di scadimento della nostra qualità di vita. E’ quindi necessario sviluppare una nuova coscienza circa l’uso dell’acqua e correggere certi nostri abituali comportamenti che parecchie volte ci portano ad abusare di questa preziosa ed insostituibile risorsa. Per utilizzare in modo corretto l’acqua di uso domestico, riducendo gli sprechi e limitandone di conseguenza i costi, si consigliano alcune semplici regole di comportamento. DECALOGO DEL RISPARMIO IDRICO 1) Controllo impianto idrico Un rubinetto che gocciola, oltre ad infastidire, è causa di un notevole spreco. 2) Lo sciacquone Oltre il 30% dei consumi idrici domestici sono imputabili allo sciacquone, poiché premendo il pulsante se ne vanno circa 10 litri d’acqua, non sempre necessari; sarebbe utile dotare lo scarico del WC con moderni sistemi a quantità differenziata, da regolare a seconda delle esigenze. 3) La doccia E’ preferibile fare la doccia anziché il bagno nella vasca: è più veloce e riduce di un terzo i consumi. 4) Chiudere il rubinetto Mentre ci si rade o ci si lavano i denti non è necessario tenere il rubinetto costantemente aperto, ma solo per il tempo necessario; così pure quando si lavano i piatti si può raccogliere l’acqua nel lavello e non usare l’acqua corrente per tutto il tempo. 5) Il frangiflutto Chiamato anche frangigetto, è una retina che arricchisce il getto con l’aria riducendo la fuoriuscita dell’acqua. 6) Uso intelligente degli elettrodomestici Per risparmiare acqua ed energia elettrica è opportuno utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico; attenzione anche alla temperatura: un lavaggio a 30° consuma la metà dell’acqua di un lavaggio a 90°. 7) In cucina Non è necessario lavare la frutta e la verdura sotto l’acqua corrente, è sufficiente lasciarla a bagno con un pizzico di bicarbonato; nella preparazione dei cibi vengono spesso imbrattate più stoviglie del necessario. 8) L’acqua riutilizzata L’acqua di cottura della pasta è un ottimo sgrassante per lavare le stoviglie senza uso esagerato di detersivo, mentre l’acqua usata per lavare la frutta e la verdura può essere riutilizzata per innaffiare le piante e i fiori. 9) La temperatura dell’acqua Spesso si lascia scorrere l’acqua finché non raggiunge la temperatura desiderata; in estate, è bene tenere in frigorifero qualche bottiglia piuttosto che far scorrere l’acqua fino a che diventa bella fresca. 10) Da non dimenticare Quando si va in ferie o ci si assenta per lunghi periodi da casa è buona regola chiudere il rubinetto centrale dell’acqua, evitando così perdite e disagi dovuti a rotture impreviste nell’impianto.

8 LE FASI DELLA POTABILIZZAZIONE.GENERALITA’GENERALITA’ PRE-OSSIDAZIOGENE CHIARI FLOCCULAZIONE FILTRI A SABBIA POST OSSIDAZIONE DISINFEZIONE FINALE

9 Generalità L’ acqua che beviamo e utilizziamo ogni giorno subisce molteplici trattamenti per giungere «potabile», cioè pronta per essere bevuta, fino al rubinetto. Di seguito elenchiamo le fasi attraverso cui questo processo si esplica all’interno di un impianto di potabilizzazione.

10 L’ acqua grezza che arriva all’ impianto di potabilizzazione attraverso la vasca d’ingresso, viene canalizzata a quella di pre-ossidazione, dove subisce il trattamento di sterilizzazione tramite l’ ozono. Questo gas è presente negli strati alti dell’ atmosfera e si forma quando le molecole di ossigeno (O 2 ) incontrano le scariche elettriche dei fulmini durante i temporali. Viene prodotto direttamente all’ impianto con l’ ausilio di generatori che tramite l’ elettricità indotta, trasformano l’ aria compressa in ozono. Questa fase consiste di ossidare la sostanza organica, di prevenire la formazione e lo sviluppo di colonie batteriche e di mantenere tutte le sezioni dell’ impianto in condizione di massima pulizia.

11 La chiari flocculazione unisce in se tre diversi processi: la coagulazione, la flocculazione e la sedimentazione. Considerando che la filtrazione non riuscirebbe ad eliminare i solidi finissimi, le particelle colloidali ed i materiali in sospensione, è necessario formare delle particelle più grandi attraverso l’ utilizzo di appositi prodotti detti agenti coagulanti che precipitano poi nei due decantatori. Nella vasca di miscelazione è dosato il coagulante inorganico, in questo caso il policloruro di alluminio(PAC), necessario per aggregare le particelle disciolte. Il processo di chiari flocculazione- la vasca di miscelazione.

12 I filtri a sabbia possono essere costruiti da vasche a cielo aperto o serbatoi metallici in pressione, in ogni caso riempiti con sabbia disposta a strati. Si utilizzano per trattenere i micro fiocchi e i materiali in sospensione provenienti dallo stadio di chiari flocculazione; per questo motivo devono essere rigenerati attraverso lavaggi in grado di rimuovere i solidi trattenuti. Filtri a sabbia

13 Post ossidazione e filtri a carbone attivo Come la pre, anche la post ossidazione è praticata in una vasca chiusa ermeticamente dove l’ acqua entra di nuovo in contatto con l’ ozono, a garanzia di una completa sterilizzazione della risorsa. I filtri a carbone attivo sono caratterizzati da materiale particolarmente poroso e la loro efficacia sta nel migliorare le caratteristiche della risorsa secondo il principio dell’ assorbimento delle molecole disciolte nell’ acqua con conseguente eliminazione di odori e gusti sgradevoli.

14 La disinfezione finale : il biossido di cloro L’acqua in uscita dai filtri a carbone è accumulata e pronta all’immissione in rete. Prima però è ulteriormente sterilizzata con diossido di cloro che assicura condizioni di igienicità e potabilità su tutta la rete distributiva e fino all’ utilizzo da parte degli utenti.

15 HANNO PARTECIPATO SIMONE CASABURO AURORA DE CRESCENZO LEONARDO GHETTI GABRIELE COLONNA LORENZO FILANNINO TANVIR SOLAIMAN ISTITUTO COMPRENSIVO IV NOVEMBRE CLASSE IA (MEDIA) Insegnante Emi Taddei 0575-905888


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