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ISTITUTO COMPRENSIVO “J.F. KENNEDY" DI MONTEFIORINO Corso base in Apprendimento Cooperativo.

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Presentazione sul tema: "ISTITUTO COMPRENSIVO “J.F. KENNEDY" DI MONTEFIORINO Corso base in Apprendimento Cooperativo."— Transcript della presentazione:

1 ISTITUTO COMPRENSIVO “J.F. KENNEDY" DI MONTEFIORINO Corso base in Apprendimento Cooperativo

2 1. CHE COS’ È COOPERATIVE LEARNING? L’Apprendimento Cooperativo è una metodologia d’insegnamento/apprendimento che minimizza l’utilizzo della lezione frontale a favore di attività didattiche che responsabilizzano gli studenti nel compito di apprendere. Si tratta di un insieme di tecniche che promuovono l’apprendimento e la motivazione usando il gruppo di lavoro; la prospettiva sottostante a questa metodologia è che l’impegno del singolo e il miglioramento del suo apprendimento siano possibili attraverso la relazione con gli altri vivendo la diversità come risorsa e non come elemento di conflittualità. La responsabilità individuale rimane un obiettivo fondamentale, intendendo con essa sia il saper portare a termine il proprio compito, sia saper facilitare il lavoro degli altri.

3 Nei gruppi tradizionali è l’insegnante che esorta a stare insieme e a portare avanti in collaborazione il lavoro, mentre nei gruppi cooperativi sono le condizioni strutturali che spingono gli allievi a collaborare e che dettano le ragioni e i motivi per lavorare insieme. L’utilizzo di tecniche cooperative costituisce una modalità di lavoro didattico in cui integrare in modo equilibrato le diverse capacità richieste all’insegnamento: decidere “cosa” insegnare, “come” insegnare e “perché” scegliere di insegnare secondo una certa modalità piuttosto che un’altra. Inoltre l’utilizzo del gruppo nei processi di apprendimento permette di riuscire a gestire quella eterogeneità di competenze, motivazioni, abilità che sempre più caratterizzano l’insieme classe, richiedendo a tutti gli allievi, e non più solo all’insegnante, la gestione e la scoperta della differenza come risorsa anziché vincolo.

4 2. PERCHÉ IL COOPERATIVE LEARNING? La classe ideale nella quale ciascuno di noi vorrebbe insegnare è quella costituita da alunni motivati ad apprendere e nella quale si respira un clima di cordialità e di fiducia, di solidarietà tra i compagni, tanto è vero che nell’esprimere un giudizio su un alunno oltre che il suo rendimento valutiamo il comportamento e la sua capacità di interagire con gli altri. Sappiamo che il lavoro di gruppo tanto pubblicizzato in certi anni come la panacea dei nostri guai, alla fine, se male utilizzato, si è dimostrato più dannoso del problema che tentava di risolvere. Basterebbe ricordare quegli alunni lasciati a pascolare, soli con loro stessi, uno che lavorava e gli altri copiavano, la confusione per la classe. Oppure le cosiddette ricerche: vere e proprie scopiazzature da enciclopedie e libri vari reperiti qua e là, alla fine completate a casa, magari con l’aiuto di qualche genitore paziente che poi non finiva di inveire contro quegli insegnanti che pretendevano tanto lavoro dai loro figli.

5 A QUESTA MODALITÀ DI LAVORO RISPONDIAMO : NO GRAZIE. Il Cooperative Learning non è il solito lavoro di gruppo, è un metodo di apprendimento cooperativo strutturato dove nulla è lasciato al caso, i ragazzi lavorano autonomamente ma non sono lasciati mai soli, è una strategia che aiuta ad elevare il livello di tutti gli studenti anche quelli con maggiori difficoltà o i portatori di handicap, a costruire relazioni positive, essenziali in classe e quelle esperienze di cui i ragazzi hanno bisogno per un sano sviluppo cognitivo, psicologico e sociale Il Cooperative Learning non è Il Metodo, ma uno dei tanti metodi che l’insegnante, a seconda della classe e degli obiettivi e le finalità educative che vuole raggiungere, può utilizzare integrandolo con le indispensabili spiegazioni frontali e le non meno indispensabili lezioni individuali e competitive.

6 ANALISI DEI BISOGNI /DESIDERI E DELLA SITUAZIONE Partendo da questa analisi specifica del contesto socio- culturale, la considerazione si fa più in generale osservando la progressiva crisi della famiglia, luogo più specificamente delegato al processo di socializzazione che ha contribuito a determinare la difficoltà dell’interazione di tipo cooperativo tra le persone e l’uso sempre più spasmodico di mezzi tecnologici. Forse anche la Scuola ha prestato scarsa attenzione a quello che potrebbe essere invece un alto potenziale educativo oltre che scolastico: l’interazione tra alunni per il conseguimento di un obiettivo comune. Da qui la ricerca di metodologie più rispondenti alle esigenze dei nostri allievi, e, se possibile, capaci di ancorarli alla scuola riducendone gli insuccessi e di conseguenza la dispersione, la ricerca di strategie di apprendimento - insegnamento, che integrino quelle tradizionali, individualistico - competitivo e puntino sulla cooperazione.

7 E’ convinzione comune del gruppo docente del nostro Istituto che …”nonostante l’apprendimento necessiti anche momenti di studio individuali e a volte competitivi, per raggiungere determinati obiettivi la cooperazione tra persone ottenga migliori risultati, tende a valorizzare gli individui più che a sommergerli, ad evidenziare le differenze individuali che sono la forza della democrazia e alla negoziazione tra di esse che è la più grande attività democratica “(Dewey). Oggi assistiamo ad un rinnovato interesse per la cultura dell’educazione e la scuola come luogo di educazione dei giovani alla convivenza democratica, al senso di responsabilità personale e sociale del proprio apprendimento (Dewey),deve promuovere e sviluppare tra gli alunni tali competenze sociali. Inoltre nel mondo del lavoro così come nella ricerca scientifica, molte attività non possono essere svolte da una sola persona e quindi spesso è necessario lavorare in équipe ricorrendo alla collaborazione di più esperti; abituare dunque i nostri ragazzi a lavorare in gruppo, non ha solo finalità educative ma diventa anche una facilitazione: significa fornirli di una abilità frequentemente richiesta nel mondo del lavoro.

8 … RISPONDERE A UN ’ IDEA DI CAMBIAMENTO Per tutto ciò che è stato fino ad ora affermato e molto altro noi docenti dell’Istituto Comprensivo di Montefiorino abbiamo scelto di intraprendere un percorso che ci ha portato a scegliere di approfondire il metodo del Cooperative Learning attraverso uno specifico corso di aggiornamento che vuole essere la prima tappa di un cammino di inclusione e innovazione al tempo stesso.

9 FINALITÀ Presentare l’apprendimento cooperativo come metodologia e filosofiad’insegnamento Promuovere processi di insegnamento/ apprendimento che favoriscano l’inclusione,la motivazione e la responsabilizzazione degli alunni, e la costruzione di un clima collaborativo all’interno del gruppo classe.

10 OBIETTIVI Fornire ai docenti le conoscenze di base sull’Apprendimento Cooperativo Discutere il concetto d’interdipendenza positiva come modalità applicativa per l’utilizzo del metodo nelle discipline scolastiche Condividere materiali, strumenti e strategie operando in Apprendimento Cooperativo Implementare l’utilizzo di una didattica tra pari Acquisire competenze attraverso attivazioni trasferibili nella didattica in classe Favorire il processo di progettazione e applicazione di attività didattiche cooperative Riflettere sui risultati dell’attività di classe con lo scopo di isolare i fattori critici e di successo

11 DESTINATARI Tutti i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo.

12 CONTENUTI I principi e le caratteristiche dell’Apprendimento Cooperativo Materiali, strumenti e strategie per: - La costruzione del clima di classe - Le tecniche e le modalità per la formazione e il lavoro dei gruppi - Il potenziamento delle abilità sociali - La costruzione di interdipendenze positive Verifica e confronto su punti di forza e problematicità emersi nell’ attività didattica con il gruppo classe

13 S TRUTTURA DEGLI INCONTRI 1° INCONTRO: Conoscere l’Apprendimento Cooperativo e i suoi strumenti Sperimentare e apprendere in apprendimento cooperativo Sperimentare stili di insegnamento diversi La costruzione dei gruppi in apprendimento cooperativo Le interdipendenze

14 2° INCONTRO: STRUMENTI E PRINCIPI DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO (dividendo i docenti della scuola primaria da quelli della scuola secondaria di primo grado) Lo Studio in apprendimento cooperativo: il jig- saw Le abilità sociali e la costruzione del gruppo classe

15 3° INCONTRO: PROGETTARE IN APPRENDIMENTO COOPERATIV O (dividendo i docenti della scuola primaria da quelli della scuola secondaria di primo grado) Progettare e sperimentare l’apprendimento cooperativo

16 OSSERVAZIONE IN AULA Mentre i docenti propongono una attività in apprendimento cooperativo, l’operatrice sarà presente in aula come spettatore e potrà dare un feed-back al termine della lezione e nella verifica finale

17 4° INCONTRO: VERIFICA DELLE PROGETTAZIONI E DELLE SPERIMENTAZIONI (dividendo i docenti della scuola primaria da quelli della scuola secondaria di primo grado) ◦ Feed-back e aggiustamenti

18 METODOLOGIA Il corso (1° livello) si svolgerà in modalità cooperativa, utilizzando strutture e tecniche dell’Apprendimento Cooperativo. Gli insegnanti lavoreranno in piccoli gruppi sperimentando in prima persona il significato di “apprendimento attivo” e della metodologia, per poi trasferirla nelle classi, utilizzando il percorso formativo (modalità assistita) per progettare e verificare le attività. L’organizzazione del percorso prevede, infatti, esercitazioni guidate, a cui si alterneranno, durante un ciclo applicativo, momenti di supervisione e verifica. I lavori saranno guidati da un operatore di Fondazione CEIS.

19 M ATERIALE UTILIZZATO DURANTE IL CORSO


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