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Associazione Nazionale per L’Educazione Prenatale

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Presentazione sul tema: "Associazione Nazionale per L’Educazione Prenatale"— Transcript della presentazione:

1 Associazione Nazionale per L’Educazione Prenatale
IL PARTO 1 1

2 PARTO …. Nel parto naturale e spontaneo si richiedono due corpi che vicendevolmente interagiscono, e precisamente la madre partoriente e il feto nascituro…il momento più opportuno del parto richiede a questo scopo una simultanea maturità di risorse di entrambi… ( De Partu, Harvey W AA1600)‏ 2

3 PARTO UN PERCORSO DI CRESCITA PER LA DONNA
VIAGGIO MOLTO PERSONALE CHE LA DONNA E IL BAMBINO PRENATALE COMPIONO UN PERCORSO DI CRESCITA PER LA DONNA L’INIZIO DI UNA VITA AUTONOMA PER IL BAMBINO 3 3

4 PARTO (Terminologia)‏
TEMPI DEL PARTO A TERMINE dopo 37 sett. completa PRETERMINE prima della 37 sett. completa OLTRE IL TERMINE oltre la 42 sett. 4

5 MODALITA’ DEL PARTO ( COME SI SVOLGE IL PARTO )‏
EUTOCICO se avviene con le sole forze naturali, senza complicazini o rischi per la partoriente o per il feto DISTOCICO se intervengono ostacoli, o complicazioni, o rischi per la partoriente, per il feto o ambedue SPONTANEO se inizia, decorre e si espleta in modo naturale e autonomo senza alcun intervento PROVOCATO (INDOTTO) quando, per cause materne e/o fetali mediante aiuto esterno(PG, amnioressi, ossiticina), si interrompe la gravidanza con lo scopo di stimolare l’inizio del travaglio PILOTATO (ACCELERATO) mediante aiuto esterno (amnioressi,ossiticina), si determina l’instaurarsi di un’ azione interna efficace nell’ambito di un processo fisiologico iniziato spontaneamente. OPERATIVO per via vaginale con forcipe o ventosa per via laparotomica se viene espletato con un intervento chirurgico (taglio cesareo)‏ 5

6 FATTORI CHE CONDIZIONANO L ‘ANDAMENTO DEL TRAVAGLIO
FATTORI INTRINSECI Power ( forza) Passenger ( feto) Passage ( canale) Pain ( dolore) Psyche ( psiche) FATTORI ESTRINSECI People Assistenza ostetrica Ambiente

7 FASI DEL PARTO FATTORI INTRINSECI
I STADIO PERIODO DILATANTE- Espansione del segmento uterino e dilatazione canale cervicale. II STADIO PERIODO ESPULSIVO- Il feto attraversa il canale del parto ed esce. III STADIO SECONDAMENTO- Espulsione della placenta e degli annessi IV STADIO CURE IMMEDIATE DEL POSTPARTUM:cura della puerpera, bonding 7

8 FENOMENI DINAMICI: FASI DEL PARTO FATTORI INTRINSECI POWER
ESPANSIONE SEGMENTO INFERIORE APPIANAMENTO COLLO UTERINO E DILATAZIONE FORMAZIONE BORSA AMNIO CORIALE E ROTTURA DELLE MEMBRANE DISTENSIONE VAGINA, PERINEO, VULVA. 8

9 FASI DEL PARTO FATTORI INTRINSECI POWER
Durante la contrazione, il profilo addominale cambia, l’utero si avvicina alla direzione del canale del parto 9

10 FASI DEL PARTO FATTORI INTRINSECI POSIZIONE SUPINA POSIZIONE VERTICALE
10

11 FATTORI INTRINSECI PASSAGE Bacino Sacro Movimenti 11

12 FATTORI INTRINSECI PASSAGE
CANALE OSSEO 12 12

13 FATTORI INTRINSECI PASSAGE
13 13

14 CHI è QUESTO BAMBINO ( stato fisiologico, psicologico, etc)
FATTORI INTRINSECI PASSENGER CHI è QUESTO BAMBINO ( stato fisiologico, psicologico, etc) COME SI PRESENTA COSA FA 14

15 FATTORI INTRINSECI PASSENGER
RIDUZIONE ED IMPEGNO DELLA PARTE PRESENTATA NELLO STRETTO SUPERIORE DEL BACINO PROGRESSIONE ROTAZIONE INTERNA DISIMPEGNO DELLA PARTE PRESENTATA ROTAZIONE ESTERNA O RESTITUZIONE ESPULSIONE TOTALE DEL FETO 15

16 PRIMA TAPPA INCONTRA IL 1° OSTACOLO DOVE C’E’ LA VERTEBRA SACRALE
PER SUPERARE QUESTO OSTACOLO (STRETTO SUPERIORE) CON TUTTO IL CORPO SI PONE CERCANDO DI PASSARE PER IL DIAMETRO MAGGIORE CHE E’ OBLIQUO, E PER SUPERARLO DEVE ANCHE INCLINARE LA TESTA SUL TRONCO PER PRESENTARE IL DIAMETRO INFERIORE (RIDUZIONE E IMPEGNO) 16

17 SECONDA TAPPA ORA CHE HA SUPERATO IL PRIMO OSTACOLO PER PROGREDIRE NELLO STERTTO MEDIO DEVE RUOTARE LA TESTA DI UN OTTAVO PER TROVARE LA VIA POSSIBILE (FAVOREVOLE AL DIAMETRO ANTERO-POST)‏ 17

18 TERZA TAPPA SCENDE FINO A CHE L’OSSO DELL’OCCIPITE PRENDE CONTATTO CON LA SINFISI DELL’OSSO PUBICO A QUESTO PUNTO, SICCOME LA POSIZIONE DELLA TESTA VA BENE PERCHE’ IL DIAMETRO FAVOREVOLE E’ ANCORA ANTERO-POST, ESTENDE LA TESTA FACENDO LEVA E DISIMPEGNA LA TESTA 18

19 QUARTA TAPPA ORA LA TESTA E’ FUORI E IL BAMBINO COMPIE CON ESSA UNA ROTAZIONE CONTRARIA A QUELLA PRECEDENTE (RESTITUZIONE) COSI’ LA TESTA SI RIALLINEA CON LE SPALLE 19

20 QUINTA TAPPA ANCHE LE SPALLE RUOTANO IN MODO DI ALLINEARSI CON IL DIAMETRO ANTERO-POST. POI FACENDO PERNO SOTTO LA SINFISI PUBICA CON LA SPALLA ANTERIORE, IL BAMBINO SPINGE FUORI LA SPALLA POSTERIORE PERMETTENDO LA FUORIUSCITA DI TUTTO IL CORPO SE LO APPOGGIAMO VICINO ALLA MAMMA LENTAMENTE SI SPINGE VERSO IL SUO SENO 20

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24 VIDEO 24

25 FATTORI INTRINSECI PSYCHE 25

26 FATTORI INTRINSECI PSYCHE 26

27 FATTORI INTRINSECI PSYCHE 27

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29 Assistenza medico- ostetrica Ambiente
FATTORI ESTRINSECI Assistenza medico- ostetrica Ambiente 29

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37 COME INIZIA ? STRESS – CRH – CORTISOLO (FETO)‏
INIZIO ATTIVITA’ CONTRATTILE (MADRE)‏ 37

38 SONO PRONTO: VIA! CERVELLO CRF POLMONI PFA RENI EGF CUTE RIFLESSI
COMPETENZE MOTORIE RIFLESSI VOLONTA’? 38

39 - PROMUOVE LE CONTRAZIONI
CORTISOLO - PROMUOVE LE CONTRAZIONI PERMETTE LA PRODUZIONE DI SURFACTANTE ( sostanza necessaria per la maturazione polmonare) PREPARA LA TIROIDE DEL NASCITURO ALLA TERMOREGOLAZIONE

40 PROMUOVONO ATTIVITA’ CONTRATTILE
ESTROGENI PROMUOVONO ATTIVITA’ CONTRATTILE REGRESSIONE INFANTILE “AMMORBIDAMENTO” TESSUTI

41 STIMOLANO CONTRAZIONI AMMORBIDISCONO IL COLLO UTERO
PROSTAGLANDINE STIMOLANO CONTRAZIONI AMMORBIDISCONO IL COLLO UTERO

42 ADRENALINA BETA REC= INIBISCE CONTRAZIONI- BASSO DOSAGGIO
ALFA REC 1-2 = ATTIVA ATTIVITA’ CONTRATTILE- ALTO DOSAGGIO PERMETTE SUPERARE STRESS ACUTI

43 NORADRENALINA PROTEGGE DA IPOSSIA FAVORISCE FORMAZIONE SURFACTANTE
FAVORISCE LEGAME POST NATALE (ATTENZIONE)‏

44 OSSITOCINA Ormone dell’amore
ATTIVA ATTIVITA’ CONTRATTILE EIEZIONE LATTE FACILITA SECONDAMENTO INDUCE COMPORTAMENTI MATERNI

45 ENDORFINE Ormoni della ricompensa
PROTEGGONO DAL DOLORE ( ANALGESICI) DANNO PIACERE REGRESSIONE INFANTILE STATO ALTERATO DI COSCiENZA INNAMORAMENTO e ATTACCAMENTO POST NATALE

46 PROLATTINA Ormone materno
RIFLESSO DI EIEZIONE DEL LATTE EFFETTO ANAMNESICO IN ASSOCIAZIONE ALL’OSSITOCINA INDUCE IL COMPORTAMENTO MATERNO INIBISCE IL DESIDERIO SESSUALE INIBISCE OVULAZIONE ( impedisce nuova gravidanza durante l’accudimento)‏

47 47

48 CATECOLAMINE OSSITOCINA PROLATTINA ENDORFINE PROGESTERONE ESTROGENI
RECETTORI OSSITOCINA PRODUZIONE ACTH, CORTISOLO 48 48

49 TAGLIO CESAREO 49 49

50 Taglio cesareo

51 TAGLIO CESAREO: EPIDEMIOLOGIA
2007 OMS 51 51

52 TAGLIO CESAREO

53 TAGLIO CESAREO

54 1500: Intervento salvavita
TAGLIO CESAREO “E’ proprio nel momento in cui la fiducia nel proprio corpo si trasferisce nelle mani della medicina che inizia il cesareo” (C. Rodriganez Bustos). 1500: Intervento salvavita 2000: Intervento “ comune”

55 Indicazioni assolute al taglio cesareo:
Prolasso cordone ombelicale: avviene in caso di rottura intempestiva delle membrane. E’ una situazione ad alto rischio di distress fetale grave Placenta previa: la placenta ricopre l’orifizio del collo dell’utero, che rappresenta la via di uscita del feto Distacco placenta: è un’emergenza in quanto la madre rischia una grave emorragia e il feto un gravissimo distress dovuto alla mancanza di ossigeno Presentazioni anomale: presentazione trasversa o di faccia, sono rare, ma non consentono lo svolgimento del parto Arresto cardiaco: in caso di morte materna , l’espletamento rapido di un taglio cesareo può consentire la sopravvivenza del neonato

56 RISCHI TAGLIO CESAREO Aumento morbilità e mortalità materno-infantile: il rischio di morte materna nel parto cesareo è da quattro a sei volte superiore rispetto ad un parto vaginale. Questi rischi dipendono in larga misura dalle diverse complicazioni date dal cesareo stesso o dalle complicazioni date dall’anestesia. Il rischio di morte fetale e perinatale è doppio rispetto ai parti vaginali Aumento rischio distress respiratorio neonatale: il taglio cesareo, in genere, viene effettuato qualche settimana prima del termine di gravidanza. Ci sono studi che hanno confrontato il distress respiratorio a 37, 38, 39, 40 settimane. E' stato dimostrato che prima delle 39 settimane il rischio di immaturità dei polmoni fetali è il doppio rispetto al termine della gravidanza. Inoltre il fisiologico meccanismo del parto, con produzione di catecolamine e spremitura del torace nel passaggio dal canale del parto potrebbe avere un ruolo “attivatore” dei polmoni fetali, che viene a mancare durante un cesareo.

57 RISCHI TAGLIO CESAREO Flora intestinale e alterazioni del sistema immunitario: il neonato alla nascita è sterile. Durante il suo passaggio in vagina ( situata a pochi cm dall’ano materno) si colonizza con i germi materni. La colonizzazione riguarda la pelle, tutto il tratto gastroenterico e i genitali esterni. Questo evento protegge il bambino in quanto lui ha già ricevuto in utero gli anticorpi materni per quei germi. Se il bambino nasce da taglio cesareo sarà colonizzato da germi “ospedalieri” per i quali non ha protezione. La normale flora intestinale riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la maturazione del sistema immunitario. Questo meccanismo è stato correlato da M Odent al dato epidemiologico dell’aumento del rischio di asma e malattie allergiche nei nati da taglio cesareo.

58 Effetti a lungo termine :
Ferita psichica materna: si può parlare di vero e proprio lutto, più o meno consapevole. Alcune donne vivono il cesareo come perdita del parto sognato, del primo abbraccio e delle prime ore con il proprio bambino, della salute post-parto, dell' utero senza cicatrici, dell’idea e dell’immagine di sé come donna sana, normale, capace di dare la vita secondo natura. S può far strada l’idea di essere una donna incapace di “funzionare” come le altre, incapace di soddisfare i sogni del marito, incapace nel sopportare il dolore fisiologico. Altre donne sono meno consapevoli ma rimane il sentimento inconscio di inadeguatezza, la perduta occasione di fare quel salto di autoconsapevolezza della propria potenza creatrice tipica della donna dopo un parto spontaneo. Effetti sull’individuo e sulla sua capacità di amare: la letteratura non ha studi sugli effetti a lungo termine sull’individuo, ma ci sono dati, seppur non dimostrati, che l’alterazione del fisiologico cocktail ormonale del travaglio/parto potrebbe portare ad una “ridotta capacità di amare” se stessi e gli altri ( tossicodipendenza, anoressia, interventi di chirurgia plastica, criminalità) ( Odent M)

59 RUOLO EDUCATORE PRENATALE
INFORMARE SOSTENERE

60 PUERPERIO “Ogni cosa dipende all’inizio dalla
Madre…La Madre adempie questo compito dedicandosi semplicemente nel modo più completo al suo bambino e ciò può avvenire solo a patto che le ostetriche, i medici e chi altro l’aiuta Le permettano di fare come le piace…” Donald W. Winnicott O. Gentileschi, “Madonna con bambino”

61 Che cos’è il PUERPERIO…?
Definizione SCIENTIFICA: è la situazione fisiologica in cui si viene a trovare la donna subito dopo il parto e che perdura fino alla ripresa dell’attività ovarica con il ritorno alle condizioni tipiche dello stato extra-gravidico. 2. E’ una situazione critica, una tappa di margine, una fase liminare in cui la donna è sospesa tra la condizione passata e quella successiva al cambiamento. Quindi…il puerperio va visto come un evento fisico psicologico sociale e come un luogo di sentimenti contrastanti e di emozioni a volte confuse.

62 SECONDAMENTO 62

63 MOMENTO DI PASSAGGIO SOMATICO
REGRESSIONI ORGANI PELVICI EPISIOTOMIA EMORROIDI LOCHIAZIONI EDEMI TONO MUSCOLARE PESO SMAGLIATURE CADUTA CAPELLI

64 MOMENTO DI PASSAGGIO PSICHICO
MALINCONIA PUERPERALE % DEPRESSIONE PUERPERALE % PSICOSI POST PARTUM ,1-0,2%

65 MALINCONIA PUERPERALE
motivo endocrino estrogeni prolattina -ossitocina motivi psico affettivi: discrepanza bimbo immaginario bimbo reale discrepanza madre immaginaria madre reale “ uscita” violenta dal centro attenzioni senso di inadeguatezza solitudine

66 MODIFICAZIONE RAPPORTO DI COPPIA
DA AMANTI A GENITORI CALO DELLA LIBIDO POSSESSO / GELOSIA VOLONTA’ DI CONDIVISIONE

67 MODIFICAZIONI RAPPORTI SOCIALI
Sfera lavorativa Sfera familiare Sfera sociale ( amicizie)

68 COSA DIRE ALLA DONNA ? CHE SI SCIVOLA LENTAMENTE NEI PROPRI RUOLI
DI NON AVER PAURA DI AVER PAURA (RICONOSCERE LE EMOZIONI E DARLE UN NOME) DI CONCEDERSI IL LUSSO DI RICONOSCERE I PROPRI LIMITI ED ACCETTARLI

69 IL BONDING PRENATALE QUALE DIFFERENZE?


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