La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

L’EQF e i Dispositivi Europei per la Trasparenza e la Qualita’ delle Qualificazioni e delle Competenze . . LEND Milano 17 Gennario 2012.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "L’EQF e i Dispositivi Europei per la Trasparenza e la Qualita’ delle Qualificazioni e delle Competenze . . LEND Milano 17 Gennario 2012."— Transcript della presentazione:

1 L’EQF e i Dispositivi Europei per la Trasparenza e la Qualita’ delle Qualificazioni e delle Competenze . . LEND Milano 17 Gennario 2012

2 raffaella cammarano 17/01/2012
Di cosa parliamo? Modalita’ di lavoro e iniziative europee Come tali iniziative sono state recepite in Italia: a livello istituzionale nello sviluppo di politiche e culture scolastiche raffaella cammarano 17/01/2012

3 Cornice di Riferimento istituzionale in Italia
Modifica Titolo V della seconda parte della Costituzione ott. 200: - rapporto di sussidiarita’ tra i vari livelli istituzionali Ruolo diverso del MIUR Legge 15 marzo 1997 n. 59 autonomia Scolastica Legge delega n (Moratti) – legge quadro raffaella cammarano 17/01/2012

4 raffaella cammarano 17/01/2012
Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59 (1) Art. 4 (Autonomia didattica) 1. Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo. 2. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune raffaella cammarano 17/01/2012

5 raffaella cammarano 17/01/2012
Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59 (2) e tra l'altro: l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione e l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di cui all'articolo 8, degli spazi orari residui; l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104; l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso; l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari. raffaella cammarano 17/01/2012

6 In Europa - un po di storia (1)-l’inizio
Teaching and Learning; Towards a Learning Society -Verso una societa’ conoscitiva.... (White Paper on Education and Training) OBIETTIVI: incoraggiare l’acquisizione di nuove conoscenze; avvicinare la scuola al mondo del lavoro e degli affari; combattere l’esclusione sociale; sviluppare la competenza in 3 lingue europee; investire in capitali e formazione in maniera equa. Marzo 2000 Consiglio Europeo di Lisbona – Ott A Memorandum on Lifelong Learning (Memorandum sull’Istruzione e Formazione Permanente) raffaella cammarano 17/01/2012

7 raffaella cammarano 17/01/2012
un po di storia (2) 30 nov Dichiarazione di Copenhagen Processo di Lisbona/Copenhagen vs processo di Bologna In questo processo si inserisce il concetto di “istruzione e formazione durante l'intero arco della vita”, principio guida della politica europea in materia di istruzione e formazione a partire dal 2001 con la Comunicazione “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente”. raffaella cammarano 17/01/2012

8 raffaella cammarano 17/01/2012
Processo di Lisbona/Copenhagen sviluppo di strumenti e principi europei: : stesura di vari documenti di indirizzo politico come la validazione dell’apprendimento non formale ed informale e l’EUROPASS. : risultato dei gruppi di lavoro: bozze di dispositivi dell’Ue come l’EQF, il sistema di crediti (ECVET) e il quadro di riferimento per la garanzia della qualita’ (EQAVET). raffaella cammarano 17/01/2012

9 raffaella cammarano 17/01/2012
Processo di Lisbona/Copenhagen sviluppo di strumenti e principi europei: : Raccomandazioni sull’EQF, l’EVCET e l’EQAVET; coinvolgimento di ‘stakeholders’ del Proc. di Bologna nei lavori di gruppo e seminari sul sistema qualifiche, crediti e qualita’ nell’Istr e Form Prof raffaella cammarano 17/01/2012

10 raffaella cammarano 17/01/2012
obiettivo “riconoscimento e validazione dell’apprendimento non formale e informale Maggio 2004 Consiglio dell’Ue: Principi comuni europei per l’individuazione e la convalida dell’ apprendimento NON FORMALE (a) e INFORMALE (b) –definizioni: erogato nell’ambito di attività pianificate non specificamente concepite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento). L’apprendimento non formale è intenzionale dal punto di vista del discente risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse dell’apprendimento Fonte Cedefop, 2004. raffaella cammarano 17/01/2012

11 raffaella cammarano 17/01/2012
obiettivo ‘riconoscimento e validazione dell’apprendimento non formale e informale’ (b) …. Nella maggior parte dei casi l’apprendimento informale non è intenzionale dal punto di vista del discente. Apprendimento formale: erogato in un contesto organizzato e strutturato (per esempio, in un istituto d’istruzione o di formazione o sul lavoro), appositamente progettato come tale (in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento). L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente. Di norma sfocia in una convalida e in una certificazione raffaella cammarano 17/01/2012

12 STRUMENTI COMUNI EUROPEI
Europass (Council of the EU, 2004). Common principles and guidelines: Guidance and counselling (Council of the EU 2004 and 2008) Identification and validation of non-formal and informal Learning (Council of the EU 2004). A European Qualifications Framework (EQF) (Council of the EU, 2008); A European Credit System for VET (ECVET) (Council of the EU, 2009); A European Quality Assurance Framework for VET (EQAVET) (Council of the EU, 2009) raffaella cammarano 17/01/2012

13 raffaella cammarano 17/01/2012
Europass Set di documenti per rendere leggibili e trasparenti la proprie qualifiche e competenze: Dic 2004 Decisione relativa al Quadro unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze: EUROPASS. Inserisce le qualifiche e le competenze in una prospettiva di apprendimento permanente: Europass Curriculum vitae per le competenze personali     Europass Passaporto delle Lingue per le competenze nelle lingue straniere Europass Mobilita’ sulle esperienze di mobilità raffaella cammarano 17/01/2012

14 raffaella cammarano 17/01/2012
Europass Europass Supplemento al Diploma sui titoli dell’istruzione superiore Europass Supplemento al Certificato sulle qualifiche della formazione professionale Dal 2012 i documenti che fanno parte del portfolio, con riferimento particolare al Supplemento al diploma e al Supplemento al certificato, dovrebbero contenere un riferimento al livello EQF appropriato. raffaella cammarano 17/01/2012

15 raffaella cammarano 17/01/2012
Obiettivo codice di riferimento comune per il sistema di istruzione e formazione riflessioni su un quadro unico europeo, che consenta di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificati ecc.) rilasciati nei Paesi membri. Marzo 2005 consultazione tra gli Stati Membri, per valutare le diverse posizioni rispetto alla prospettiva di istituzione del quadro unico e riflettere sul possibile impatto di una meta-struttura di questo tipo sui vari sistemi nazionali. 5 settembre 2006 Proposta di Raccomandazione sulla realizzazione dell’European Qualifications Framework per il lifelong learning (EQF), Aprile 2008 Raccomandazione definitiva raffaella cammarano 17/01/2012

16 raffaella cammarano 17/01/2012
Che cos’è l’EQF ...in inglese European Qualifications Framework, è un dispositivo di traduzione, una griglia di lettura che consente di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificati ecc.) rilasciati nei Paesi membri; il confronto si basa sugli esiti dell’apprendimento. raffaella cammarano 17/01/2012

17 raffaella cammarano 17/01/2012
Che cos’è l’EQF ...meta-struttura rispetto alla quale, su base volontaria, gli Stati membri sono chiamati a rileggere i propri sistemi di istruzione e formazione, in modo tale che ci sia un collegamento tra i singoli sistemi nazionali di riferimento per i titoli e le qualifiche e il Quadro europeo EQF. RACCOM 2008/C 111/01/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente raffaella cammarano 17/01/2012

18 raffaella cammarano 17/01/2012
A Cosa serve? codice comune di riferimento, tale da consentire ai diversi Paesi europei di  posizionare e rendere così leggibili i propri sistemi nazionali. In modo più specifico l’EQF può: semplificare la comunicazione fra gli attori coinvolti nei processi di istruzione e formazione dei diversi Paesi e all’interno di ciascun Paese permettere la traduzione, il posizionamento e il confronto tra differenti esiti dell’apprendimento, consentendo il trasferimento e la spendibilità delle qualifiche e delle competenze anche al di fuori del paese in cui sono state conseguite facilitare il matching tra i bisogni espressi dal mercato del lavoro e le opportunità di istruzione e formazione offerte nei diversi Paesi raffaella cammarano 17/01/2012

19 raffaella cammarano 17/01/2012
A Cosa serve? sostenere i processi di validazione dell’apprendimento non formale e informale fungere da riferimento comune per la qualità e lo sviluppo di istruzione e formazione contribuire allo sviluppo di qualifiche a livello settoriale attraverso comuni livelli di riferimento e descrittori stimolare e guidare riforme e sviluppo di nuove strutture nazionali di qualificazione raffaella cammarano 17/01/2012

20 raffaella cammarano 17/01/2012
Gli elementi chiave: Livelli comuni di riferimento, correlati ai risultati dell’apprendimento e collocati in una struttura di otto livelli La struttura a livelli permette di articolare secondo un ordine crescente - dalla minima alla massima complessità - i risultati dell’apprendimento(learning outcomes raggiungibili nell’arco di vita, attraverso percorsi non solo formali, ma anche non formali e informali. I risultati di apprendimento si riferiscono a ciò che ci si aspetta la persona conosca, comprenda e/o sia in grado di fare, al termine di un periodo di apprendimento; “risultato di apprendimento” come parametro comparativo consente di superare una logica di confronto basato su metodi di apprendimento e percorsi di acquisizione. raffaella cammarano 17/01/2012

21 raffaella cammarano 17/01/2012
Gli elementi chiave: Nell’EQF i risultati di apprendimento sono descritti attraverso descrittori di conoscenze abilità e competenze, coerenti anche con la nuova formulazione delle competenze chiave. Sulla base di questa struttura diventa possibile – a livello nazionale, regionale, settoriale – classificare i titoli accademici e professionali (diplomi, qualifiche, certificati ecc.), che attestano i risultati di apprendimento raggiunti dalle persone, riconducendoli all’appropriato livello dell’EQF. raffaella cammarano 17/01/2012

22 raffaella cammarano 17/01/2012
Tabella EQF (es) LIVV 1-8 Conoscenze Abilità Competenze Liv 1 Ris. Appr. generali di base Abilità di base necessarie a svolgere mansioni/compiti semplici Lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato raffaella cammarano 17/01/2012

23 raffaella cammarano 17/01/2012
da EQF: la definizione di “conoscenze” : indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. raffaella cammarano 17/01/2012

24 raffaella cammarano 17/01/2012
da EQF: la definizione di “abilita’ : indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). raffaella cammarano 17/01/2012

25 raffaella cammarano 17/01/2012
da EQF: la definizione di“competenza”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia raffaella cammarano 17/01/2012

26 Riflessi dell’EQF in Italia
A livello istituzionale: In Italia nel 2007 istituito Tavolo unico per la costruzione del sistema nazionale di standard minimi professionali, di certificazione e formativi, promosso dal Ministero del Lavoro, coerente con l’istituzione del Quadro europeo delle qualifiche e delle competenze – EQF. raffaella cammarano 17/01/2012

27 Riflessi dell’EQF in Italia
Fanno parte del Tavolo: MIN. LAV, MIUR, Regioni, Province autonome e parti sociali. Entro il 2009 le autorità nazionali di ogni Stato membro Ue dovevano stabilire le relazioni tra i propri sistemi di titoli e qualifiche e il Quadro stesso, in particolare in relazione agli otto livelli di apprendimento definiti nell’EQF; (lavoro non completato) raffaella cammarano 17/01/2012

28 raffaella cammarano 17/01/2012
PRIMO RAPPORTO ITALIANO DI REFERENZIAZIONE DELLE QUALIFICAZIONI AL QUADRO EUROPEO EQF Aggiornato ad ottobre BOZZA Qualificazione «risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l'autorità competente stabilisce che i risultati dell'apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti». (Definizione dalla Racc dell’EQF) Tabella 6 - Ipotesi di correlazione ai livelli EQF delle qualificazioni pubbliche nazionali (da intergrare con la referenziazione dei sistemi di qualificazione regionali) raffaella cammarano 17/01/2012

29 raffaella cammarano 17/01/2012
Livello EQF Tipo di titolo/qualificazione Tipologia di percorso corrispondente Rilasciato da 1 Diploma di licenza conclusiva del I ciclo di istruzione Scuola secondaria di I grado MIUR/istruzione 2 Certificazione obbligo di istruzioni Fine del primo Biennio dei licei, istituti tecnici, istituti prof.li, percorsi di IeFP triennali e quadriennali MIUR o Regioni (a seconda del canale di assolvimento scelto) 3 Diploma di qualifica di operatore professionale Triennio dell’Istituto professionale MIUR/Istruzione Attestato di qualifica di operatore professionale Percorsi triennali di IeFP Percorsi formativi in apprendistato per il dir- dov. o percorsi triennali in apprendistato per la qualifica e per il diploma Regioni raffaella cammarano 17/01/2012

30 Riflessi dell’EQF inItalia
L’EQF e’ utilizzato nella definizione dei diversi livelli e sistemi di istruzione e formazione (licei, istruzione tecnica, istruzione professionale e istruzione e formazione tecnica –IeFP- regionale) Il format dell’EQF e’ utilizzato per definire i curricola istruzione tecnica, istruzione professionale e istruzione e formazione tecnica (IeFP) regionale CAMBIO DI PARADIGMA; dai contenuti agli esiti apprendimento/competenze raffaella cammarano 17/01/2012

31 raffaella cammarano 17/01/2012
da EQF: esiti di apprendimento - learning outcomes per mappare curricola, discipline, assi ….(la scheda) e certificare i livelli di acquisizione per descrivere cio’ che un discente conosce, capisce ed e’ in grado di realizzare al termine di un processo di apprendimento. Gli Es di Appr. sono definiti in termini di conoscenze, abilita’ e competenze. raffaella cammarano 17/01/2012

32 raffaella cammarano 17/01/2012
perche’ le competenze? Da EQF il concetto di Esiti di apprendimento (competenze) viene collegato a dimensione di sistema - al centro dei processi di innovazione ed integrazione tra sistemi educativi e formativi- e ad una dimensione individuale - il processo soggettivo di acquisizione di competenze nei diversi contesti di apprendimento formali, informali e non formali. raffaella cammarano 17/01/2012

33 raffaella cammarano 17/01/2012
Perche’ le competenze? Competenze snodo strategico in grado di far dialogare i diversi sub-sistemi tra loro (scuola, formazione professionale, lavoro). Stati membri avviano le politiche formative verso obiettivi comuni di personalizzazione dei percorsi e valorizzazione delle competenze individuali. raffaella cammarano 17/01/2012

34 raffaella cammarano 17/01/2012
e interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico. Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento in relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nel piano degli studi previsto per LICEO LINGUISTICO -15 marzo 2010 LINGUA E LETTERATURA ITALIANA - LINEE GENERALI E COMPETENZE Lingua La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento essenziale dell’identità di ogni studente e il preliminare mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale e professionale comune a tutti i percorsi liceali. Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l’uso personale della lingua; di compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento…. raffaella cammarano 17/01/2012

35 raffaella cammarano 17/01/2012
Indicazioni nazionali … obiettivi specifici di apprendimento LICEO LINGUISTICO PRIMO BIENNIO Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e approfondisce le capacità linguistiche orali e scritte, mediante attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell’uso della lingua orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare osservazione, così come attenzione sarà riservata alle diverse forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale. Nell’ambito della produzione orale lo studente sarà abituato al rispetto dei turni verbali, all’ordine dei temi e all’efficacia espressiva. Nell’ambito della produzione scritta …. raffaella cammarano 17/01/2012

36 Letteratura PRIMO BIENNIO
Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicità, da leggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la civiltà occidentale e radicatesi – magari in modo inconsapevole – nell'immaginario collettivo, così come è andato assestandosi nel corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l’Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggerà i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualità artistica, il contributo decisivo alla formazione dell’italiano moderno, l’esemplarità realizzativa della forma-romanzo, l’ampiezza e la varietà di temi e di prospettive sul mondo. Alla fine del primo biennio si accosterà, attraverso alcune letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica. Attraverso l’esercizio sui testi inizia ad acquisire le….. raffaella cammarano 17/01/2012

37 raffaella cammarano 17/01/2012
Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione   Padronanza della lingua italiana: ·          Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; ·          Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; ·          Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi   Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi   Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario   Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione (Ag.2007) ASSE DEI LINGUAGGI: Padronanza della lingua italiana: · Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; · Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; · Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali raffaella cammarano 17/01/2012

38 raffaella cammarano 17/01/2012
ESEMPIO Competenze Abilità/capacità Conoscenze Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale Principali strutture grammaticali della lingua italiana ·          Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale ·          Elementi di base della funzioni della lingua ·          Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali raffaella cammarano 17/01/2012

39 LINEE GUIDA ISTRUZIONE TECNICA
Esempio: CURRICOLA DI LINGUA E LETT ITALIANA – Biennio 1’ versione 2’ versione raffaella cammarano 17/01/2012

40 raffaella cammarano 17/01/2012

41 raffaella cammarano 17/01/2012

42 Linee Guida- Metodologie di lavoro
Laboratorio come metodologia di apprendimento Metodo del problem solving e Lavoro per progetti necessari per acquisire la competenza chiave dell’imparare ad imparare raffaella cammarano 17/01/2012

43 Orientamenti per l’organizzazione del curricolo
raffaella cammarano 17/01/2012

44 Il sistema di certificazione
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2009, n. 122 sulla valutazione; art 8 Certificazione delle competenze ….saranno armonizzati i modelli e le certificazioni relativi alle competenze acquisite nei diversi gradi e ordini di scuola” raffaella cammarano 17/01/2012

45 raffaella cammarano 17/01/2012
Certificazione: documento ufficiale con cui un'autorità riconosciuta attesta ad un soggetto il possesso di determinate competenze sulla base di determinati standard di riferimento. costituisce il dispositivo che rende possibile la realizzazione dei processi di integrazione dei vari sistemi formativi (scuola, formazione professionale, università, istruzione e formazione tecnica superiore, apprendistato) passaggi da un percorso di istruzione all’altro riconoscimento di acquisizione di competenze comunque acquisite (strategia per lifelong learning e apprendimenti formali, informali, non formali) Le competenze certificate possono costituire crediti riconoscibili e spendibili in ambito nazionale e in prospettiva europea. raffaella cammarano 17/01/2012

46 LA CERTIFICAZIONE dei saperi e delle competenze
Documenti: D.M. n.9 del 27 gennaio 2010 Lettera trasmissione Capo Dipartimento DMn.9 del 27 gennaio 2010 con allegato modello di certificazione dei saperi e delle competenze acquisite nell’assolvimento dell’obbligo Il modello di certificato Indicazioni per la certificazione delle competenze raffaella cammarano 17/01/2012

47 raffaella cammarano 17/01/2012
CERTIFICATO adottato con DM n.9, 27 genn 2010 adottato, in via sperimentale nel , obbligatoriamente dall’a. s – 2011 , in attesa completa messa a regime secondo ciclo sistema educativo ….ai sensi d.legs n. 226/05 e fino all’entrata in vigore del decreto previsto all’art 8 , comma 6, DOR del 22 giugno 2009 n.122 con il quale “saranno armonizzati i modelli e le certificazioni relativi alle competenze acquisite nei diversi gradi e ordini di scuola” Adottato con decreto …. raffaella cammarano 17/01/2012

48 raffaella cammarano 17/01/2012
L’obbligo Viene assolto nel sistema di istruzione generale (Licei, Istruzione tecnica, Istruzione Professionale) e l’Istruzione e Formazione Professionale Regionale (IeFP) raffaella cammarano 17/01/2012

49 Il modello di certificato
unico sul territorio nazionale rilasciato a richiesta degli interessati studenti di 18 anni non scrutinati fine seconda classe attestato di proscioglimento dall’obbligo rilasciato d’ufficio per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di età raffaella cammarano 17/01/2012

50 raffaella cammarano 17/01/2012
la scheda Competenze sugli assi contenuti nell’Allegato A, documento tecnico, parte integrante del Regolamento …riporta i livelli raggiunti da individuare in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti …espressa in decimi ….. raffaella cammarano 17/01/2012

51 raffaella cammarano 17/01/2012
la scheda competenze di base e relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione agli assi culturali, con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza, di cui agli allegati 1 e 2 al Reg n. 139 del 22 agosto 2007; da compilare da parte del consiglio di classe termine scrutinio fine anno raffaella cammarano 17/01/2012

52 raffaella cammarano 17/01/2012
Competenze UE - Italia competenze chiave nelle Raccomandazione UE comunicazione nella madre lingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia competenza digitale imparare ad imparare competenze sociali e civiche spirito d’iniziativa imprenditorialità consapevolezza e espressione culturale competenze chiave di cittadinanza in Italia comunicare risolvere problemi individuare collegamenti e relazioni imparare ad imparare  collaborare e partecipare progettare agire in modo autonomo e responsabile acquisire e interpretare l’informazione raffaella cammarano 17/01/2012

53 raffaella cammarano 17/01/2012

54 Definizione dei livelli di competenza
secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre livelli: di base, intermedio, avanzato riferiti alle competenze di base acquisite sugli assi ... “con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza” raffaella cammarano 17/01/2012

55 Definizione livelli di competenza
raffaella cammarano 17/01/2012

56 raffaella cammarano 17/01/2012
CRITERI DI DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI COMPETENZA raffaella cammarano 17/01/2012

57 raffaella cammarano 17/01/2012
da EQF: allineamento dei percorsi di istruzione e formazione - ipotesi per il biennio scuola secondaria superiore: Livello 2 conoscenze abilita’ competenze Risultati di apprendimento del livello 2 …generali di base cognitive e pratiche di base, necessarie all’uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici lavoro o studio, sotto la diretta supervisione con un certo grado di autonomia raffaella cammarano 17/01/2012

58 raffaella cammarano 17/01/2012
In prospettiva: creare un sistema di certificazione collegato con un sistema di crediti entro il 2012 occorre dichiarare il livello di riferimento dell’ EQF nei titoli, certificati, qualifiche , diplomi…. in modo da renderli “leggibili” nei diversi sistemi nazionali e spendibili come crediti formativi.  raffaella cammarano 17/01/2012

59 raffaella cammarano 17/01/2012
EQF Meta-struttura di riferimento: per le persone che apprendono e per i diversi livelli dei sistemi di istruzione raffaella cammarano 17/01/2012

60 raffaella cammarano 17/01/2012
Non e’ finita…. .. Conclusioni del Consiglio, del 12 maggio 2009 , su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione ( ET 2020 Nuovo quadro di riferimento per sviluppare strategie educative a livello europeo: sottolinea: comuni obiettivi strategici principi si cui sviluppare gli obiettivi comune metodologia di lavoro e le priorita’ da perseguire per ogni fase di sviluppo …verso il 2020 raffaella cammarano 17/01/2012

61 raffaella cammarano 17/01/2012
1.fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà; 2. migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione; 3. promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva; 4. incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione. raffaella cammarano 17/01/2012

62 raffaella cammarano 17/01/2012
Sitografia (European Centre for the development of Vocational Training – Salonicco) Publications The shift to learning outcomes - Learning outcomes approaches in VET curricula. (European Training Foundation –Torino) raffaella cammarano 17/01/2012

63 raffaella cammarano 17/01/2012
GRAZIE ! raffaella cammarano 17/01/2012


Scaricare ppt "L’EQF e i Dispositivi Europei per la Trasparenza e la Qualita’ delle Qualificazioni e delle Competenze . . LEND Milano 17 Gennario 2012."

Presentazioni simili


Annunci Google