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Autonomia Una misura di libertà soggettiva e le sue implicazioni di politica economica Pietro Navarra Università di Messina CPNSS, London School of Economics.

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Presentazione sul tema: "Autonomia Una misura di libertà soggettiva e le sue implicazioni di politica economica Pietro Navarra Università di Messina CPNSS, London School of Economics."— Transcript della presentazione:

1 Autonomia Una misura di libertà soggettiva e le sue implicazioni di politica economica Pietro Navarra Università di Messina CPNSS, London School of Economics

2 Struttura della presentazione 1.Due approcci alla misurazione della libertà 2.Le misure di libertà di scelta individuale: La teoria 3.Il concetto Milliano di libertà come autonomia 4.Dalla misura teorica di libertà come autonomia a quella empirica 5. Chi sono e cosa pensano gli autonomi 6.Libertà come autonomia e giustizia distributiva 7.Libertà come autonomia e sviluppo economico 8.Alcune implicazioni di policy 9.Output scientifico del programma

3 Misurare la libertà Come si definisce la libertà? Possiamo misurarla? Due filoni di ricerca: 1). Il filone di carattere teorico: si occupa di stabilire le condizioni (assiomi) per affermare che una determinata situazione è migliore di altre dal punto di vista della libertà che garantisce (Sen, 1988 e 1991; Pattanaik e Xu, 1990; Sugden, 1998; Bavetta e Guala, 2003); 2). Il filone empirico: ha come scopo quello di costruire una serie di indici che misurano la libertà dal punto di vista economico, politico e civile e di vagliarne limpatto sia sulla crescita economica che sul disegno delle istituzioni (Gwartney and Lawson 2002; ODriscoll, Holmes and OGrady, 2002).

4 Misurare la libertà In entrambi i due approcci condividono il fatto che alla base della costruzione di una metrica della libertà ci sia il concetto di libertà di scelta. - Misure assiomatiche della libertà: la libertà dipende dalla gamma di opportunità di scelta con le quali un individuo si confronta; - Misure empiriche della libertà: si soffermano sul grado di restrizione imposto dallo stato alle scelte individuali Lapproccio teorico si concentra sulla possibilità di effettuare delle scelte, quello empirico sulle limitazioni imposte a queste possibilità

5 Misurare la Libertà I concetti di scelta sul quale si basa ciascuna delle due misure di libertà non si sono rivelati complementari tra loro In letteratura esiste un framework teorico che richide una misura empirica e misure empiriche che senza una teoria Il nostro obiettivo è quello di colmare questa lacuna formulando una misura teorica di libertà di scelta individuale che possa essere tradotta in misura empirica Ciò al fine di valutare limpatto esercitato da diversi livelli di libertà sogettiva sul funzionamento del sistema economco e sul disegno delle istituzioni democratiche

6 Le misure di libertà di scelta individuale: La teoria Simple Cardinality Ordering (SCO): uninsieme di assiomi che traducono lidea secondo cui maggiore disponobilità di opzioni uguale maggiore libertà (Pattanaik and Xu, 1990) Questa misura, basata semplicemente sulloption counting, non considera le preferenze degli individui Preference Ordering (PO): prende in considerazione il numero di opzioni e le preferenze degli individui (Sen, 1991). Gli assiomi ordinano diverse situazioni di scelta eliminando quelle che sono irrilevanti per il singolo agente (Sugden, 1998) Questa misura considera le opzioni come date trascurando laspetto della formazione della scelta

7 Il concetto Milliano di Autonomia Il concetto di libertà come autonomia nasce nella prospettiva liberale classica proposta dal filosofo inglese J.S. Mill (1859) La libertà deve essere affermata e difesa in quanto requisito essenziale per lo sviluppo umano come espressione della sua più ricca diversità. La diversità tra gli individui è un valore poiché permette loro di apprezzare meglio se stessi e quindi essere meglio apprezzati dagli altri Laspetto più importante della scelta degli individui attiene alla fase deliberativa, quella in cui ciascuno ha la possibilità di formarsi la propria autonoma valutazione ed affermare con le scelte che compie a pieno il proprio essere se stesso

8 La misura teorica di autonomia La misura teorica di libertà come autonomia è costruita su una serie di assiomi che tengono in considerazione: 1. laspetto oggettivo del numero di opzioni (SCO) 2. laspetto soggettivo delle preferenze individuali (PO) 3. laspetto procedurale della formazione delle preferenze Laspetto procedurale della misura di autonomia è colto attraverso lanalisi dei meccanismi deliberativi della scelta. Nel momento pre-deliberativo le preferenze individuali sono solo potenziali. Solo nel processo deliberativo esse si traducono effettivamente in scelte (Bavetta and Guala, 2003; Bavetta and Peragine, 2006)

9 Autonomia: Dalla teoria alla misura Come mai non è stata sviluppata una metrica della percezione individuale del proprio grado di libertà come autonomia? 1). Linterpretazione del concetto di libertà: la prospettiva liberale classica per costruire le misure empiriche è quella Berliniana di libertà negativa. Sviluppare un concetto di libertà partendo da quello di opportunità per la scelta individuale è stato considerato inadeguato per difendere i valori liberali 2). Assenza di una quatificazione teorica: lapproccio delle preferenze potenziali ispirato al concetto Milliano autonomia secondo cui scegliere è strumentale allo sviluppo e allesercizio della personalità di ciascun individuo

10 Autonomia: Dalla teoria alla misura Poichè la misura teorica del grado di libertà come autonomia è costruita a livello individuale, essa può essere tradotta in misura empirica utilizzando dati raccolti a livello individuale Costruire una ampio dataset con informazioni micro è molto costoso. Quindi, abbiamo prima esaminato il vasto assortimento di indagini su campione disponibili aventi ad oggetto informazioni sulle attitudini, le opinioni ed i valori degli individui per verificare se fosse già esistente una misura adeguata di libertà come autonomia Tale misura esiste ed è conteuta nel World Value Survey

11 La misura empirica di Autonomia Il WVS raccoglie informazioni su campioni rappresentativi di popolazione in 60 diversi paesi che contengono 85% della popolazione mondiale. Il numero complessivo di persone intervistate è di circa 120.000 Some people feel they have completely free choice and control over their life, while other people feel that what they do has no real effect on what happens to them. Please use a ten-point scale in which 1 means none at all and 10 means a great deal to indicate how much freedom of choice and control you have over the way your life turns out 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 None at all A great deal

12 La misura empirica di Autonomia La domanda è appropriata per misurare il livello di libertà come autonomia (Bavetta, Bottero e Navarra, 2007): Esplicitamente fa riferimento a: - free choice: componente oggettiva della libertà - control over life: componente soggettiva-procedurale della libertà La formuazione della domanda combina quindi la struttura bivalente del concetto di autonomia poichè emergono con chiarezza gli elementi oggettivi e quelli soggettivi-procedurali che caratterizano la misura teorica

13 La misura empirica di Autonomia A cosa serve una misura empirica di libertà soggettiva? Caratteristiche demografiche, politiche e sociali 1.Chi sono gli individui autonomi? 2.Qual è il loro orientamento politico? e le loro opinioni riguardo al funzionamento del mercato? e quelle relative alla società in cui vivono? 4.Esistono differenze tra paesi nella distribuzione degli individui autonomi? Implicazioni di politica economica studiando le relazioni tra: Autonomia e sviluppo economico Autonomia e politiche distributive Autonomia e spirito imprenditoriale

14 Chi sono gli autonomi e cosa pensano

15 Autonomia e redistribuzione Consideriamo due società, A e B, entrambe hanno lo stesso grado di disuguaglianza nella distribuzione del reddito Nella società A cè un opinione diffusa che le condizioni economiche di ciascuno dipendono dal merito e dallimpegno. Nella società B gli individui credono che limpegno non paga e che il successso economico dipende dal privilegio e dalla fortuna Le società A e B, sebbene uguali in termini di distribuzione della ricchezza, differiscono tra loro in termini di percezione della natura e delle cause della disuguaglianza

16 Autonomia e redistribuzione Gli individui considerano la disuguaglianza nella distribuzione del reddito: - giusta se credono che la distribuzione del reddito prima dellimposizione fiscale sia causata da fattori sotto il loro controllo (impegno e merito) - ingiusta se credono che la distribuzione del reddito prima dellimposizione fiscale sia causata da circostanze fuori dal proprio controllo (privilegio e fortuna) Il controllo sulle determinanti del proprio reddito esercitato dagli individui o attraverso il funzionamento di una società meritocratica oppure attraverso ampi sistemi di welfare è sostenuto da considerazioni di giustizia sociale (distributiva)

17 Autonomia e redistribuzione Come mai gli individui considerano alcune cause di disuguaglianza giuste ed altre ingiuste? Perchè diverso è il grado di autonomia che esse possiedono. Un individuo autonomo esercita controllo sulle proprie azioni e quindi considera i risultati che ottiene giusti poichè dipendono in massima parte dal suo impegno Maggiore è il livello di autonomia goduto da una persona, Maggiori sono le sue capacità di influenzare il suo futuro e quindi le sue condizioni economiche, minore è il suo sostegno che alle politiche redistributive (Bavetta, Cognata, Maimone e Navarra, 2007)

18 Abbiamo svolto un indagine su un campione rappresentativo della popolazione italiana disaggregato per regione: circa 2000 individui intervistati a cui è stato chiesto di graduare il livello di libertà come autonomia nelle proprie scelte di vita Ci sono persone che ritengono di essere libere ed esercitare pieno controllo sulle scelte che riguardano la propria vita. Altre ritengono che le loro scelte non influenzano il corso della propria esistenza. Usa la seguente scala ordinata da 1 a 10 per indicare di quanta libertà disponi e quanto controllo credi di esercitare sul modo in cui la tua vita ha preso forma 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Nessuna Molta Autonomia e redistribuzione

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24 Il dibattito politico sulla disuglianza nella distribuzione del reddito ha tradizionalmente visto contrapposti: - coloro che considerano la disuguaglianza ingiusta e socialmente distruttiva - coloro che considerano le politiche redidtributive come un incoraggiamento allimproduttvità I risultati dei nostri studi riconcialino queste due visioni apparentemente contrastanti. La disuguaglianza può essere giusta o ingiusta in relazione al livello di autonomia posseduto dagli individui. Non è il livello di disuguaglianza che ha importanza, ma i mecanismi che lo hanno generato Due società possono avere lo stesso grado di disuguaglianza, ma essere diversamente giuste in ragione al livello di autonoomia che poseggono coloro che vi risiedono

25 Autonomia e sviluppo economico Una vasta letteratura sottolinea limportanza del c.d. capitale umano come fonte di vantaggi comparati per gli individui, le organizzazioni e le società nel loro complesso (Becker, 1964) Anche alla luce dei risultati ottenuti nellanalisi della relazione tra autonomia e redistribuzione, lautonomia individuale diventa una risorsa determinante per produrre capitale umano e quindi motore di innovazione e crescita economica Può il livello di autonomia influenzare i processi innovativi e di cambiamento tecnologico? Può influenzare lo sviluppo dello spirito imprenditoriale negli individui? In una parola, può influenzare la crescita?

26 Autonomia e sviluppo in Italia

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29 Autonomia, redistribuzione e sviluppo «Luomo ha una passione naturale per loziosità. Vi sono due motivi che portano luomo al lavoro: il bisogno di vivere e il desiderio di migliorare le condizioni della propria esistenza. Lesperienza ha provato che la maggior parte degli uomini non poteva essere sufficientemente invogliata al lavoro che dal primo di questi due motivi…….una legge che dà a tutti i poveri, quale che sia lorigine della povertà, un diritto allassistenza del pubblico, indebolisce o distrugge il primo stimolo non lasciando intatto neanche il secondo» «Intervenendo direttamente e deresponsabilizzando la società, lo Stato assistenziale provoca la perdita di energie umane e l'aumento esagerato degli apparati pubblici, dominati da logiche burocratiche più che dalla preoccupazione di servire gli utenti, con enorme crescita delle spese»

30 Autonomia e assistenzialismo

31 Autonomia, redistribuzione e sviluppo Lassistenzialismo ha spiazzato la fiducia che gli individui dovrebbero avere in se stessi come principali protagonisti del proprio futuro Ciò ha determinato una riduzione del livello di autonomia degli individui e la consapevolezza di vivere in una società ingiusta dove esistono squilibri nella distribuzione del reddito che solo lo stato è in grado di ridurre Ciò ha generato una sfiducia diffusa sulle proprie capacità, una riduzione nel dinamismo della società e una caduta dello spirito imprenditoriale…… quindi, una mancata crescita

32 Un altro Mezzogiorno è possibile? Indicazioni di policy: Investire sulle persone attraverso il passaggio da un sistema economico in cui limpegno ed il merito degli individui non vengono valorizzati ad un altro in cui gli individui si affidano alle loro capacità credendo di essere essi stessi i principali artefici del proprio futuro Centralità dellindividuo, libertà di scelta, concorrenza e sussidiarietà sono gli elementi di un cambiamento, economico e culturale, che modifica non solo il funzionamento dei settori tradizionali del welfare, ma contribuisce lindividuo e non lo stato come principale motore delleconomia.

33 Output scientifico del programma di ricerca Bavetta S. and Guala F. (2003), Autonomy freedom and deliberation, Journal of Theoretical Politics, 15:423-43. Bavetta S. and Navarra P. (2004), Theoretical Foundations of an Empirical Measure of Freedom: A Research Challenge to Liberal Economists, Economic Affairs, 24: 446. Bavetta S. and Peragine V. (2006), Measuring autonomy freedom, Social Choice and Welfare, 12: 27-32. Bavetta, S., A. Cognata, D. Maimone and P. Navarra (2007). Individual Control in Decision-Making and Attitudes Toward Inequality: The Case of Italy. In M. Braham and F. Steffen (eds.) Power: Conceptual, Formal and Applied Dimensions, Berlin: Springer.

34 Output scientifico del programma di ricerca Bavetta, S., M. Bottero and P. Navarra (2007). Better than Free: Why Autonomy Favour Freedom, Success and Self-Esteem. Mimeo, CPNSS, London School of Economics Bavetta, S., D. Maimone, R. Mudambi and P. Navarra (2007). Autonomy Freedom and Preferences for Redistribution. Mimeo, CPNSS, London School of Economics Bavetta, S., M. Bottero and P. Navarra (2007). Autonomy Freedom: An Empirical Measure for a Theoretical Concept. Mimeo, CPNSS, London School of Economics Bavetta, S., D. maimone and P. Navarra (2007). Autonomy and Control in Decision Making: Who Are Those Guys? Mimeo, DESMaS, Università di Messina

35 Output scientifico del programma di ricerca Bavetta, S. and P. Navarra (2007). Autonomy Freedom: A New Perspective for a New Liberalism. Mimeo, London School of Economics Bavetta, S. and P. Barrotta (2007). Una Teoria del Liberalismo. Mimeo, London School of Economics


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