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IL RICORSO DI AMPARO Il ricorso di amparo costituzionale è un ricorso diretto individuale attraverso cui è possibile tutelare alcuni diritti e libertà.

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Presentazione sul tema: "IL RICORSO DI AMPARO Il ricorso di amparo costituzionale è un ricorso diretto individuale attraverso cui è possibile tutelare alcuni diritti e libertà."— Transcript della presentazione:

1 IL RICORSO DI AMPARO Il ricorso di amparo costituzionale è un ricorso diretto individuale attraverso cui è possibile tutelare alcuni diritti e libertà fondamentali di fronte al Tribunal Constitucional; con esso è possibile esercitare il controllo concreto di costituzionalità.

2 Fonti ART 161 Tra le competenze del TC figura il ricorso di amparo, con un rinvio all’ART 53, 2° C, oltre che ai casi e alle forme stabilite dalla legge. ART 53,2° c Qui si afferma che ciascun cittadino può ricorrere contro la violazione dei diritti contenuti negli artt. da 14 a 30 della CE ARTT Da 14 a 30 Diritti di prima e seconda generazione (con l’esclusione del diritto di proprietà). Sono esclusi i diritti di terza generazione di cui agli artt. 31 ss. Il ricorso di amparo è espressamente previsto dalla Costituzione (CE) del 1978 Inoltre è disciplinato dal titolo III della LOTC (l.org. 2/79), di attuazione della CE. Infine riferimenti specifici sono rinvenibili in una molteplicità di leggi quali la legge organica sul potere giudiziario (LOPJ), la legge sulla procedura del lavoro, quelle sulla procedura civile e penale, la legge sul sistema elettorale generale, e quella sulla giurisdizione amministrativa.

3 Elenco diritti e libertà fondamentali tutelati
ART 14 : Principio di eguaglianza ART 15 : Diritto alla vita e all’integrità fisica e morale ART 16 : Libertà ideologica, religiosa e di culto ART 17 : Libertà e sicurezza personale ART 18 : Diritto all’onore, intimità personale e familiare, immagine (1° c) , all’inviolabilità del domicilio e segretezza delle comunicazioni ( 2° e 3° c) ART 19 : Libertà di residenza e circolazione ART 20 : Libertà di manifestazione del pensiero ART 21 : Diritto di riunione ART 22 : Diritto di associazione ART 23 : Diritto di partecipare agli affari pubblici e di accedere alle cariche pubbliche in condizioni di parità ART 24 : Diritto di tutela giurisdizionale per i diritti e gli interessi legittimi (1°c), Diritto al giusto processo ed al giudice precostituito per legge ( 2°c) ART 25 : Diritto al principio di legalità ART 27 : Diritto all’educazione e libertà di insegnamento ART 28 : Libertà di associazione sindacale e diritto di sciopero ART 29 : Diritto di petizione ART 30 : Obiezione di coscienza

4 Il problema dell’ART 24 Analizzando i diritti effettivamente invocati di fronte al TC salta all’occhio come, nella stragrande maggioranza dei casi (circa l’80%) , ci si richiama all’ART 24 CE, ovvero al diritto ad una tutela giurisdizionale effettiva. Si è quindi ritenuto che il TC abbia proceduto ad un’interpretazione troppo generosa del precetto costituzionale, favorendo la moltiplicazione dei ricorsi di amparo. Sono stati di volta in volta ricondotti all’ART 24 : Diritto di difesa, e all’assistenza di un avvocato Diritto all’informazione sull’accusa formulata a proprio carico Diritto ad adeguata citazione e ad essere considerati parte del giudizio Diritto ad una decisione motivata e corrispondente al petitum Diritto ad un pubblico processo con tutte le garanzie Presunzione di innocenza Rispetto delle modalità di raccolta delle prove Et cetera Inoltre il ricorso per amparo tramite l’ART 24 assolve alla funzione di vincolare la giurisdizione ordinaria a quella costituzionale in una serie di casi, quando: Un organo giudiziario ordinario applica una legge dichiarata incostituzionale da parte del TC. Un organo giudiziario ordinario applica una legge discostandosi da un orientamento interpretativo stabilito dal TC. Il comportamento corretto in questo caso da parte del giudice ordinario sarebbe quello di sollevare una questione di costituzionalità. Un organo giudiziario ordinario disapplica una legge che sarebbe applicabile al caso, senza sollevare questione di costituzionalità. Il TC ha escluso che il rifiuto da parte del giudice di sollevare una questione di legittimità costituzionale integri una violazione dell’ART 24, e che quindi sia esperibile un ricorso di amparo. Parte della dottrina ha criticato questa interpretazione, che non permette neanche in casi evidenti al TC di controllare e sanzionare il rifiuto del giudice.

5 Atti ricorribili Sono determinati dall’ ART 41, 2°c della LOTC, in cui si parla di: “Disposizioni, atti giuridici o semplici comportamenti dei poteri pubblici statali o autonomici o degli altri enti pubblici di carattere territoriale , corporativo o istituzionale, come pure dei loro funzionari o dipendenti” Il TC ha interpretato in modo ampio l’espressione “ atti dei poteri pubblici”, così che ne risultano escluse soltanto le leggi e gli atti aventi forza di legge, la cui legittimità costituzionale è garantita attraverso il ricorso e la questione di costituzionalità. Nella nozione di atto avente forza di legge non rientrano i regolamenti amministrativi, che possono essere oggetto del ricorso di amparo.

6 Le disposizioni successive specificano tre diversi tipi di atti impugnabili
ART 43 LOTC: Disposizioni, atti giuridici o comportamenti del governo statale o locale o delle autorità o dei funzionari ad esso facenti capo, nel termine di 20 giorni, a decorrere dalla notifica della sentenza del giudice, che chiude il giudizio. L’atto deve avere carattere definitivo, inoltre bisogna esaurire la via giudiziaria. ART 44 LOTC: Atto oppure omissione dell’autorità giudiziaria, che produce in maniera immediata e diretta la violazione di un diritto fondamentale, nel termine di 30 giorni (prima 20), a decorrere dalla notifica della sentenza del giudice, che chiude il giudizio. Subordinazione a 3 condizioni: Esaurimento dei rimedi esperibili nell’ambito della giurisdizione ordinaria. La violazione del diritto deve essere imputabile in modo immediato e diretto all’atto o omissione dell’organo giudiziario, indipendentemente dai fatti che hanno dato origine al processo. Nel corso del processo deve essere formalmente eccepito, conosciuta la violazione, nel primo momento utile in cui è possibile farlo, il diritto che si suppone violato (interpretazione secondo un criterio sostanziale). ART 42 LOTC: Decisioni delle camere o delle assemblee delle comunità autonome prive di valore di legge, nel termine di 3 mesi dal momento in cui, ai sensi dei regolamenti parlamentari, sono da considerarsi definitive. Nel caso degli atti parlamentari non vale la condizione secondo cui è necessario aver previamente esperito la via giudiziaria, dato che il giudice ordinario non ha il potere di sindacare atti che esprimono la sovranità popolare. Eccezione: Atti parlamentari non legislativi concernenti questioni di carattere amministrativo o relative al personale dipendente. Gli Interna Corporis Acta sono impugnabili nella misura in cui ledono un diritto fondamentale tutelato.

7 In base alla lettera della LOTC sembrerebbe di no
SI Può RICORRERE ATTRAVERSO L’AMPARO CONTRO ATTI DI SOGGETTI PRIVATI CHE VIOLANO I DIRITTI FONDAMENTALI? In base alla lettera della LOTC sembrerebbe di no MA La giurisprudenza del TC ha legittimato in via indiretta il ricorso di amparo statuendo che, dato che è compito dell’autorità giudiziaria rimediare alle violazioni dei diritti fondamentali da parte di privati, allora, nel caso in cui non provveda,la sua pronuncia stessa (atto pubblico) viola il diritto fondamentale in questione, aprendo così le porte all’amparo.

8 Legittimazione a ricorrere
Ai sensi dell’ART 162 CE sono legittimati a proporre ricorso di amparo di fronte al TC i seguenti soggetti: Sono le persone direttamente colpite da atti parlamentari, o coloro che sono stati parte nel procedimento giurisdizionale corrispondente. Agisce in correlazione al suo compito istituzionale di difesa dei diritti fondamentali. Agisce in correlazione al suo compito istituzionale di difesa della legalità, dei diritti dei cittadini e dell’interesse pubblico tutelato dalla legge. Tutte le persone fisiche o giuridiche che abbiano un interesse legittimo Difensore del popolo Pubblico Ministero Nonostante varie disposizioni della CE riferiscano questa legittimazione ai cittadini, è pacifico che essa spetti anche allo straniero: i diritti appartengono alla persona in quanto tale.

9 Oggetto della domanda L’ART 49 LOTC recita: “Nella domanda di amparo costituzionale il ricorrente deve indicare in modo chiaro e sintetico i fatti sui quali essa si fonda, i precetti costituzionali che si ritengono violati, precisando cosa si richiede per garantire o reintegrare il diritto o la libertà che si suppone violata. In ogni caso la domanda deve giustificare la speciale rilevanza costituzionale del ricorso” Quest’ultimo inciso è stato introdotto dalla legge organica 6/2007, ed ha introdotto un onere probatorio a carico del ricorrente avente per oggetto questo requisito di ammissibilità.

10 Salvaguardia del contradditorio davanti al TC
Facoltà di costituirsi riconosciuta, nelle vesti di convenuto o di interventore ad adiuvandum, ai soggetti favoriti dalla decisione, atto o comportamento impugnato, oppure che vantino in proposito una posizione di interesse legittimo. Obbligo di costituirsi per il p.m., il quale deve intervenire in tutti i processi di amparo in relazione alle sue funzioni. Dovere del giudice di notificare alle parti l’avvenuta ammissione del ricorso. Diritto delle parti di presentare osservazioni scritte. Quest’ultime possono essere eccezionalmente sostituite con un’udienza pubblica.

11 Organo competente La competenza a decidere sui ricorsi di amparo non spetta al Plenum, bensì alle due Salas. L’assegnazione del ricorso avviene in modo automatico con ordine alternato sulla base del numero di protocollo del ricorso. Quindi ciascuna Sala è chiamata a pronunciarsi nel merito di qualunque ricorso, senza che vi sia una competenza rationae materiae. Eccezioni La Sala ritiene di doversi allontanare da un precedente del TC, e rimette la questione al Plenum, su proposta del Presidente o di tre magistrati. Decide il Plenum perché il TC ha avocato a sé la decisione, su proposta del Presidente o di tre magistrati. In seguito alla l.org. 6/2007, la LOTC è stata riformata nella misura in cui si prevede che le due Salas possano rimettere questioni alle Secciones affinché pronuncino la sentenza. La delega può avvenire con la seguente limitazione: i relativi casi devono richiedere la mera applicazione di un orientamento consolidato.

12 Fase di decisione nel merito
Fase di ammissibilità Fase di decisione nel merito Giudizio sul ricorso di amparo costituzionale

13 Fase di ammissibilità Originariamente la LOTC prevedeva che la Sala poteva dichiarare, se vi fossero gli estremi, l’inammissibilità del ricorso con un’ordinanza motivata (auto), audito il ricorrente ed il p.m. La l.org. 6/88 ha modificato l’ART 50 LOTC. L’inammissibilità così poteva essere stabilita da una Sezione competente ,composta da 3 giudici, sia per mezzo di auto sia attraverso un provvedimento (providencia), deliberato all’unanimità, che potrebbe essere anche non motivato, ma che nella prassi lo era sempre, seppur sinteticamente. La differenza tra auto e providencia consiste nel fatto che nell’ultima manca il dibattitto nel processo e l’audizione dei soggetti. La l.org 6/07 ha ulteriormente modificato l’ART 50 LOTC. Adesso le ordinanze di inammissibilità non devono essere motivate; è sufficiente che indichino il requisito non soddisfatto. Inoltre è invertita la logica dell’inammissibilità, infatti non si stabiliscono più in negativo le cause di inammissibilità bensì si fissano in positivo i requisiti. Accanto ai requisiti di natura procedurale si inserisce quello di merito sulla speciale rilevanza costituzionale, che il ricorrente ha l’onere di provare. Inoltre si elimina il requisito della carenza di contenuto costituzionale.

14 Procedimento di ammissibilità
Ci sono due possibilità: I giudici che compongono la sezione decidono all’unanimità La decisione viene presa dalla Sezione e viene notificata al ricorrente ed al p.m.. Solo il p.m. può impugnarla, in ragione della sua funzione di difensore della legalità e dell’interesse pubblico espresso dalla legge. I giudici che compongono la sezione decidono a maggioranza In questo caso la Sezione rimette la questione alla rispettiva Sala. Prima della riforma del 2007 la decisione era pronunciata dalla Sezione, sentito il p.m. e le parti con auto motivata non impugnabile. La funzione di filtro preliminare esercitata dalle Secciones in fase di ammissibilità è da ritenersi delegata dalle Salas, che possono avocare la questione in ragione della sua importanza.

15 Condizioni di ammissibilità
Condizione Spiegazione Assenza manifesta ed insanabile dei requisiti stabiliti dalla LOTC agli ARTT da 41 a 46 e 49 per la presentazione del ricorso o mancanza di giurisdizione e competenza del TC . Se i vizi sono sanabili la Sezione fissa un termine ed il ricorrente è invitato a porvi rimedio. Se non lo fa essa dichiara l’inammissibilità. Il ricorso involve diritti e libertà fondamentali diversi da quelli tutelabili con l’amparo costituzionale. Esistenza di un precedente del TC, che ha esaminato nei medesimi termini il merito della questione, concludendo per il rigetto. Poco utilizzata, interpretata in modo restrittivo: il caso deve essere assolutamente identico nei presupposti. Ricorso manifestamente carente di contenuto che giustifichi una decisione nel merito da parte del TC. (ABROGATO) Requisito generico, oscuro ed impreciso che conduceva ad una pronuncia di manifesta infondatezza del ricorso. Ha suscitato vari problemi interpretativi. L’esame nel merito deve essere giustificato dalla speciale rilevanza costituzionale del ricorso, valutata in relazione alla sua importanza per l’interpretazione della Costituzione, per la sua applicazione o efficacia generale, e per la determinazione del contenuto e della portata dei diritti fondamentali. Si amplia la dimensione oggettiva del ricorso. Ora si prescinde dalla fondatezza del ricorso e dalla gravità della violazione nel caso concreto.

16 Sospensione dell’atto impugnato
Prima della decisione sul merito la Sala può essere chiamata a pronunciarsi, d’ufficio o su istanza di parte, sulla sospensione dell’atto dei pubblici poteri che si ritiene incostituzionale. L’ART 56 LOTC afferma che la sospensione va accordata quando l’esecuzione dell’atto impugnato potrebbe vanificare le finalità dell’amparo. Eccezione: si può negare se da essa possano derivare gravi pregiudizi all’interesse generale o ai diritti fondamentali o alle libertà pubbliche di un terzo. La richiesta di sospensione può essere avanzata in qualunque momento. La Sala si pronuncia dopo aver sentito il ricorrente, il p.m., e se lo ritiene opportuno le autorità responsabili dell’esecuzione. La sospensione può essere condizionata al deposito di una cauzione. La decisione di sospensione può essere modificata durante il giudizio di amparo in caso di circostanze nuove o sconosciute al momento della decisione. Se la decisione della Sala genera danni risarcibili, l’interessato può richiedere il risarcimento entro un anno dalla pubblicazione sentenza del TC all’autorità giudiziaria ordinaria.

17 Fase della decisione di merito
Decisione di accoglimento Decisione di rigetto Ai sensi dell’ART 55 LOTC può avere uno o più dei seguenti contenuti: Dichiarare la nullità dell’atto lesivo del diritto fondamentale, con determinazione, del caso, dei suoi effetti. Riconoscimento del diritto o della libertà costituzionalmente garantito/a. Reintegrazione del ricorrente nel suo diritto o libertà, con indicazione di misure e strumenti idonei alla sua conservazione. Anche la pronuncia di inammissibilità della Sala, dopo che il ricorso aveva superato il vaglio della Sezione, è da considerarsi decisione di rigetto.

18 Effetti e conseguenze della sentenza
Non si prevede nessun meccanismo processuale per richiedere il risarcimento dei danni derivanti da sentenze del TC. Però è prevista dall’ART 58 LOTC la possibilità di chiedere, da parte del singolo, un ristoro economico per i danni derivanti dalla decisione del TC di sospendere (oppure di non farlo) un atto impugnato mediante ricorso di amparo. L’indennizzo è quantificato dagli organi giudiziari competenti. L’ART 95 LOTC permette di addossare le spese processuali oltre che una sanzione economica a coloro che ricorrono alla giurisdizione costituzionale (quindi anche all’amparo), temerariamente, in mala fede o abusando del diritto. Gli effetti delle sentenze emanate in seguito al ricorso di amparo sono esclusivamente inter partes e si riferiscono unicamente al caso concreto. Però dobbiamo sottolineare la dimensione anche oggettiva di queste sentenze, le quali devono essere tenute in considerazione in presenza di casi analoghi, inoltre condizionano l’operato di tutti i poteri pubblici nel complesso. Esse sono pubblicate sul Bollettino Ufficiale dello Stato, indicativo del carattere vincolante delle argomentazioni giuridiche qui contenute.

19 Soggettiva o oggettiva?
Natura dell’amparo Soggettiva o oggettiva? In passato la natura dell’istituto era ambigua, infatti già la prima sentenza del TC (1/81) affermava che il ricorso ha sia la funzione di tutelare i diritti fondamentali sia quella della difesa oggettiva della costituzione, trascendendo così gli interessi del singolo. Ciò ha causato vari problemi: un ricorso è da considerarsi chiuso quando il ricorrente ha ottenuto soddisfazione per altre vie? Oppure il TC deve decidere anche se il ricorso non ha più interesse per il ricorrente? Si è tentato di risolvere questi problemi con la riforma operata dalla l.org.6/07, che ha prodotto la c.d. “oggettivizzazione” dell’amparo, per mezzo del nuovo requisito della “speciale rilevanza costituzionale”.Oggi la violazione di un diritto fondamentale (di natura soggettiva) è una mera occasio per la pronuncia del TC, la quale avverrà se nel medesimo tempo la lesione produce una situazione (di natura oggetiva) interessante per l’interpretazione della costituzione, per la portata dei diritti fondamentali in generale, strumentale alla formazione di un indirizzo giurisprudenziale. Natura oggettiva non è da intendersi come tutela indiretta, in contrapposizione a natura soggettiva/tutela diretta, in quanto dopo il vaglio di ammissibilità il ricorso è giudicato nel merito concretamente, ricevendo quindi una tutela diretta, non mediata attraverso la garanzia di valori superiori.

20 Premessa alle caratteristiche
Prima di procedere all’esame delle caratteristiche dell’amparo costituzionale bisogna esaminare due istituti particolari, per fare chiarezza: Amparo electoral Costituisce un tipo particolare di amparo. Introdotto dalla l.org. 5/85 Permette di presentare, dopo aver adito il giudice amministrativo, un ricorso di amparo contro la decisione relativa alla proclamazione delle candidature,dei candidati e degli eletti. Si prevede procedimento e termini particolari. Amparo judicial Consiste in un procedimento, previsto dall’ART 53, 2°c della CE, di fronte al giudice comune volto alla tutela dei diritti fondamentali. Manca una legge apposita (c.d. clamorosa inattuazione) Caratterizzato da “sumariedad” (procedimento accelerato e rapido) e “preferencia” (i giudizi non seguono le normali regole e vengono analizzati prima degli altri).

21 Caratteristiche dell’amparo
Straordinarietà Riscontrabile nell’ART 53,2° c della CE nella misura in cui configura l’amparo giudiziario come lo strumento ordinario di tutela dei diritti fondamentali, al quale si aggiunge o in modo alternativo o successivo quello straordinario dell’amparo costituzionale di fronte al TC. Si deve però notare che nella prassi c’è stato un altissimo numero di ricorsi di amparo costituzionale, e spesso e volentieri sono gli stessi giudici ad essere imputati di aver violato i diritti. Sussidiarietà Trova fondamento nell’ART 44 LOTC, in forza del quale per effettuare il ricorso di amparo, bisogna prima aver esaurito tutti i rimedi esperibili presso la giurisdizione ordinaria, nell’ART 41, 3°c LOTC, che afferma che oggetto di tutela sono solo i diritti fondamentali, ed infine nell’ART 54 LOTC, che limita la cognizione della Sala all’accertamento e tutela dei diritti, con l’obbligo di astenersi da ulteriori valutazioni. Lo stesso TC ha autolimitato la propria competenza decidendo di astenersi dal valutare sull’interpretazione della legge e sulla valutazione ed accertamento dei fatti operati da parte dei giudici ordinari. Inoltre è alla base della modificazione dell’ART LOPJ, in tema di incidente di nullità.

22 L’autocuestiòn de incostitucionalidad (o questione interna di costituzionalità)
La LOTC prevede che, durante un giudizio di amparo, la parte possa invocare, a conferma della violazione del proprio diritto, l’incostituzionalità della legge la cui applicazione genera la lesione concreta ed attuale del diritto. La Sala può allora rimettere, nel corso di un giudizio di amparo, la questione di incostituzionalità della legge o dell’atto avente forza di legge al Plenum. Dato che si può ricorrere per amparo solo contro atti privi di forza di legge, la Sala deferisce la questione solo quando dubita della legittimità costituzionale non solo dell’atto in questione ma anche della legge che lo prevede. Di conseguenza è lo stesso TC a promuovere la questione di costituzionalità, da qui il nome. Prima della riforma del 2007 il giudizio seguiva lo stesso procedimento della questione di incostituzionalità, con la differenza che non vi era un giudizio a quo dipendente dalla pronuncia del TC, che quindi non era pregiudiziale. Infatti il giudizio di amparo poteva risolversi anche durante la pendenza del giudizio di costituzionalità, ed i due giudizi potevano essere discordanti. La riforma trasforma l’autoquestione in una vera e propria questione di costituzionalità in via incidentale, introducendo la pregiudizialità tra le due pronunce; da ciò deriva la sospensione del giudizio di amparo fino al momento della decisione sulla costituzionalità della legge da applicare.

23 Cifre Invocazione diritti ( ) Ricorsi

24 Problemi Il problema principale è il numero delle domande di amparo che è incrementato esponenzialmente durante gli anni. Ciò ha finito per soffocare le altre competenze del TC, costretto sempre più ad analizzare questioni di scarso rilievo. Era tempo di passare da un’amparo-tutela ad un amparo-controllo, che trasformi il TC da tribunale universale di ultima istanza a tribunale che esamina i casi di speciale rilevanza costituzionale. L’amparo deve diventare una tra le molte competenze del TC (definito oggi Tribunale dell’amparo) e non un ricorso-sovrano a scapito di tutti gli altri. Questo anche in ragione della tutela efficace dei diritti fondamentali svolta della giurisdizione ordinaria, tanto che solo il 2% dei ricorsi di amparo portano a un’annullamento della sentenza impugnata. L’alluvione di ricorsi ha provocato un notevole allungamento dei tempi di risposta da parte del TC. Si devono attendere 2-3 anni per l’ammissibilità e 3-5 per la pronuncia. Per l’esercizio delle altre funzioni bisogna attendere 6-7 anni, con il risultato che spesso il TC si pronuncia su leggi modificate o abrogate. Il grande lavoro spesso è in negativo, nel senso che consiste nella stragrande maggioranza dei casi nell’esame di ricorsi che non vengono poi ammessi. Il successo del ricorso di amparo ha provocato rapporti tesi con la magistratura (dimostrati dal fatto che il tribunale supremo è restio a sollevare questioni di costituzionalità), sfavorevoli alla collaborazione. Infatti il giudice viene spesso a trovarsi nei panni del “controllato” nel giudizio di amparo. Inoltre il TC spesso aggira il divieto di sindacare i fatti che hanno dato origine al processo grazie all’ART 24, diventando un ulteriore grado di giudizio. I giudici considerano il TC come il sorvegliante della loro attività piuttosto che il garante della costituzione.

25 Tentativo di risoluzione dei problemi
L.ORG. 6/07 SENTENZA 155/09


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