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Sociologia della Comunicazione e dei Media II modulo Lezione 12 – 16 aprile 2014.

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Presentazione sul tema: "Sociologia della Comunicazione e dei Media II modulo Lezione 12 – 16 aprile 2014."— Transcript della presentazione:

1 Sociologia della Comunicazione e dei Media II modulo Lezione 12 – 16 aprile 2014

2 L’utilizzo pubblicitario della violenza contro le donne o del corpo femminile come feticcio erotico/strumento sessuale impiegato anche nel marketing culturale e degli eventi

3 locandina dei concerti del cantante francese Damien Saez

4 Roma, flyer di una serata musicale ‘underground’ 2010 (organizzata da donne!)

5 Roma, locandina di un concerto dei Truce Clan (boicottato da attiviste e attivisti)

6 Quali modelli? Quali ‘stereotipi di genere’?

7 Per gli uomini Nelle immagini viste, raramente compare il corpo maschile, eppure c ’è una precisa canonizzazione anche della soggettivit à maschile … Uomo deve desiderare le belle donne=eterosessuale e sessualmente iperattivo Pubblicit à lesive anche della dignit à dei maschi: l ’ uomo ipotizzato da pubblicitari (lettore modello) è ossessionato da sesso, irretibile da dispositivi banali e ripetitivi … fondamentalemnte cretino

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12 Come è concettualizzata la sessualità? Riceverla “gratis” è l’eccezione…legittimano idea di scambio sessuo-economico, sessualità femminile “di servizio”, a pagamento

13 Par condicio…

14 Riproduzione di stereotipi ma anche auto-goal… A chi si rivolgono queste pubblicità? “…sei pazzo?” “porta un amico” L ’ uso del corpo femminile eroticizzato denota anche la targhettizzazione al maschile di alcuni prodotti/servizi

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16 Targhettizzazione maschile a volte non intenzionale ma “ effetto collaterale ”…

17 Per le donne Riassume il messggio di molta pubblicit à, definisce un modello di genere per le donne …

18 “Tutto deve essere perfetto sulla mia moto”

19 le donne devono avere un corpo “ perfetto ” … …ma si tratta spesso di uno standard prodotto artificialmente… http://www.upworthy.com/see-why-we-have-an- absolutely-ridiculous-standard-of-beauty-in-just- 37-seconds?g=2

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21 Il “dover essere” prescritto da tanta pubblicità non riguarda solo l’aspetto fisico …le donne devono essere sessualmente non solo disponibili, ma vogliose! Gill, R., [2008], Empowerment/Sexism: Figuring Female Sexual Agency in Contemporary Advertising, in «Feminism & Psychology», 18, pp.37 e segg. : donne non più solo oggetto passivo, ma attive, indipendenti e sessualmente “empowered”

22 Dispositivi di de-umanizzazione del corpo in pubblicità

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29 Dispositivi di de-umanizzazione del corpo femminile 1) Cancellazione del volto (= cancellazione dell ’ identit à )

30 2) Deumanizzata perché… Dispositivi di de-umanizzazione del corpo femminile

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33 2) Deumanizzata perch é smembrata, fatta a pezzi (metonimia: “ una parte per il tutto ” ) I “ pezzi ” almeno fanno la loro “ funzione ”… sono pezzi di corpo umano Nelle strategie successive passaggio ulteriore, perdita della specificit à materica dell ’ umano Dispositivi di de-umanizzazione del corpo femminile

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37 manichini 3) donne in pose innaturali, che ricordano bambole gonfiabili oppure manichini (veri e propri) Dispositivi di de-umanizzazione del corpo femminile

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40 4) Deumanizzata perch é animalizzata Dispositivi di de-umanizzazione del corpo femminile

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43 reificata 5) Deumanizzata perch é reificata esplicitamente: strategia analoga ma pi ù estrema, il corpo femminile o sue parti sono letteralmente “ s- corporate ” Parti smembrate dal corpo e risignificate, svolgono un ’ altra funzione: Dispositivi di de-umanizzazione del corpo femminile

44 Trasformati in oggetti uso quotidiano

45 Trasformati in supporto per l ’ esibizione del bene di consumo

46 piedistallo

47 supporto

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49 cornice

50 In tutte queste immagini le parti di corpo femminile hanno funzione vicaria/strumentale rispetto al prodotto In che modo viene valorizzato il prodotto? Quale è il messaggio che manandano all’acqurente e a cui ne affidano la persuasione?

51 Subtipologia della strategia 5), Reificazione: 5 a) Nelle “ cornici ” spesso è all’opera una metafora: il prodotto “ sta per ” i genitali maschili… …ma sta anche per i genitali femminili, ereditandone le marche positive e l ’ appetibilit à… – …a volte in senso letterale!

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53 5 b) strategia opposta, ma con stesso messaggio: cibo plasmato nella forma del corpo femminile o di suoi organi/parti

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56 Corpo o sue parti trasfromati in supporti per l’esibizione dell’atto stesso del consumo

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59 Possibile conseguenza 1 Se può essere smembrato, plastificato, svuotato, trasformato in altro, allora non è pi ù corpo “ senziente ”… E ’ materia inerte, vuoto involucro, da usare e manipolare, e su cui si possono esercitare azioni, senza incontrare resistenza (= oggetti)

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61 Infinite le immagini che accostano parti del corpo femminile (normalmente il seno) a oggetti in gomma o altro materiale, in grado di resistere agli urti...

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63 Parti del corpo associate a oggetti concepiti proprio per essere destinatari di violenza

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68 Possibile conseguenza 2 Se basta somigliare a una parte femminile, riprodurla, evocarla o semplicemente suggerirla, il femmiile diviene “ pura forma ”… come il baffo della Nike! Dereferenzializzazione: non c ’è pi ù un significato (donna) a cui quel significante rimanda, conta in quanto significante

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