Dott.Checchi Eleonora L'infermiere e la violenza all'interno dell'organizzazione: IL MOBBING.

Presentazione sul tema: "Dott.Checchi Eleonora L'infermiere e la violenza all'interno dell'organizzazione: IL MOBBING."— Transcript della presentazione:

1 Dott.Checchi Eleonora L'infermiere e la violenza all'interno dell'organizzazione: IL MOBBING

2 NurSind MODENA La violenza subita dall'infermiere sul lavoro : EUSTRESS E DISTRESS DEFINIZIONE DI MOBBING GLI ATTORI DEL MOBBING LE TIPOLOGIE DI MOBBING LE CONSEGUENZE DEL MOBBING STRATEGIE DI COPING I FATTORI ORGANIZATIVI DEL MOBBING MOBBING O CONFLITTO? COME DIFENDERSI DAL MOBBING LE SCALE DI VALUTAZIONE ESERCITAZIONE LA LETTERATURA IN PROPOSITO Dott.Checchi Eleonora

3 NurSind MODENA STRESS = CONNOTAZIONE POSITIVA PERMETTE IL TRAINING E MIGLIORA LE PRESTAZIONI TO COPE = FAR FRONTE, TENER TESTA (affrontare in modo adeguato gli stimoli stressogeni) (Lazarus 1966) Dott.Checchi Eleonora

4 NurSind MODENA EUSTRESS: RISPOSTA FISIOLOGICA E ADATTIVA QUANDO C'E' DISCREPANZA TRA LO STIMOLO E LA RISPOSTA (capacità di coping e mastering) Dott.Checchi Eleonora

5 EUSTRESS : LA PERSONA SI SENTE ADEGUATAMENTE STIMOLATA, SENTE DI POSSEDERE IL CONTROLLO DELLA SITAZIONE E DI RIUSCIRE A FAR FRONTE ALLE RICHIESTE PROVENIENTI DALL'AMBIENTE Dott.Checchi eleonora

6 DISTRESS : LA PERSONA HA PERSO IL CONTROLLO SULLA MAGGIORPARTE DELLE SITUAZIONIE PERCEPISCE LE RICHIESTE PROVENIENTI DALL'AMBIENTE COME SUPERIORI ALLE SUE FORZE E ALLE SUE ENERGIE (Favretto, Sartori) Dott.Checchi eleonora

7 IL TERMINE INGLESE MUTUATO DALLA TRADIZIONE ETOLOGICA : (Konrad Lorenz 1971)

8 Dott.Checchi eleonora L'ETOLOGO LORENZ UTILIZZO' IL TERMINE PER DEFINIRE L'ATTACCO DI UN GRUPPO DI ANIMALI (PIU' PICCOLI) AI DANNI DI UN ANIMALE (PIU' GRANDE)

9 Dott.Checchi eleonora “MOBBING” DAL VERBO INGLESE “TO MOB” ACCERCHIARE, ASSALIRE, ATTACCARE, UTILIZZATA PER LA PRIMA VOLTA DALL’ETOLOGO LORENZ NEI SUOI STUDI, INDICA IL COMPORTAMENTO DI ALCUNI ANIMALI DELLA STESSA SPECIE CHE, COALIZZATI CONTRO UN MEMBRO DEL PROPRIO GRUPPO, LO ATTACCANO RIPETUTAMENTE AL FINE DI ESCLUDERLO DALLA COMUNITA’ DI APPARTENENZA. IN QUESTO MODO, IL GRUPPO CERCA DI PROTEGGERE SE STESSO E LA PROPRIA INTEGRITA’ (AUTOSTIMA NEL CASO DI PERSONE) ( FAVRETTO, SARTORI, 2005 )

10 Dott.Checchi eleonora MOBBING QUANDO ALL'INTERNO DIUN GRUPPO UN INDIVIDUO NON VIENE PIU'CONSIDERATO DEGNO DI FARE PARTE DEL GRUPPO E VIENE VISSUTO COME UNA MINACCIA ALL'INTEGRITA' O ALL'IMMAGINE DEL GRUPPO ESSO VIENE ATTACCATO FINO A QUANDO NON DECIDE DELIBERATAMENTE DI ANDARSENE ( FAVRETTO, SARTORI, 2005 )

11 Dott.Checchi eleonora LA DURATA E LA FEROCIA DEGLI ATTACCHI (QUINDI LE AZIONI DEL MOBBING NEL LORO INSIEME) DIPENDONO DA MOLTI FATTORI TRA CUI LA CAPACITA' DI RESISTERE DELLA VITTIMA : “PIU' ESSA RESISTE PIU’ ESSA RESISTE NEL TENTATIVO DI NON ESSERE ESPULSA DAL GRUPPO, MAGGIORI E MAGGIORMENTE VIOLENTI DIVENGONO GLI ATTACCHI DA PARTE DEI MEMBRI, A MENO CHE QUALCOSA NON INTERVENGA A INTERROMPERE LA SITUAZIONE E A MUTARLA IN FAVORE DELLA VITTIMA» ( FAVRETTO, SARTORI, 2005 )

12 Dott.Checchi Eleonora HEINEMANN ( MEDICO SVEDESE ) DEFINI’ CON QUESTO TERMINE QUEL COMPORTAMENTO PARTICOLARMENTE DISTRUTTIVO MESSO IN ATTO CONTRO UN SINGOLO BAMBINO DA PARTE DI UN PICCOLO GRUPPO DI COMPAGNI QUESTO COMPORTAMENTO FU POI RIBATTEZZATO “BULLING”

13 Dott.Checchi Eleonora ANNO'80 LEYMANN ( STUDIOSO TEDESCO ) PRESE IN PRESTITO LA PAROLA MOBBING PER DESCRIVERE ALL'INTERNO DEI CONTESTI LAVORATIVI SITUAZIONI SIMILI ALLE PRECEDENTI

14 Dott.Checchi Eleonora GLI ATTORI DEL MOBBING: NON SONO BAMBINI NE ANIMALI SONO SOGGETTI ADULTI CHE METTONO IN ATTO AI DANNI DEI LORO SIMILI UN INSIEME DI COMPORTAMENTI DISTRUTTIVI

15 Dott.Checchi Eleonora GLI ATTORI DEL MOBBING: IL MOBBER: COLUI CHE ATTUA IL MOBBING IL MOBBIZZATO: COLUI CHE SUBISCE IL MOBBING I SIDE MOBBER: GLI SPETTATORI PASSIVI DEL MOBBING

16 Dott.Checchi eleonora SINONIMI DI MOBBING: BOSSING HARRASSEMENT EMPLOYEE ABUSE BULLING (DA NON CONSIDERARE INTERCAMBIABILI)

17 Dott.Checchi Eleonora LEYMANN IL TERRORISMO PSICOLOGICO CONSISTE IN UNA COMUNICAZIONE DI TIPO OSTILE, DIRETTA IN MODO SISTEMATICO DA PARTE DI UNO O PIU' INDIVIDUI VERSO UN LORO SIMILE IL QUALE SI TROVA COSI' IN UNA SITUAZIONE DI IMPOTENZA E MANCANZA DI DIFESE

18 Dott.Checchi Eleonora LEYMANN (1996) INSODDISFACENTI CONDIZIONI PSICOSOCIALI NEL LUOGO DI LAVORO POSSONO SFOCIARE IN REAZIONI BIOLOGICHE DA STRESS FATTORI ORGANIZZATIVI RESPONSABILI DI INADEGUATE CONDIZIONI PSICOSOCIALI DI LAVORO

19 Dott.Checchi Eleonora LEYMANN (1996) INSODDISFACENTI CONDIZIONI PSICOSOCIALI NEL LUOGO DI LAVORO POSSONO SFOCIARE IN REAZIONI BIOLOGICHE DA STRESS VALUTAZIONE INADEGUATA DELLE CAUSE DELLO STRESS E ATTRIBUZIONE RECIPROCA DI COLPE E RESPONSABILITA'

20 Dott.Checchi eleonora LEYMANN (1996) INSODDISFACENTI CONDIZIONI PSICOSOCIALI NEL LUOGO DI LAVORO POSSONO SFOCIARE IN REAZIONI BIOLOGICHE DA STRESS SI INNESCA UNA SITUAZIONE DI MOBBING INCENTRATA SU UN SINGOLO INDIVIDUO

21 Dott.Checchi eleonora IL PROBLEMA E' LA SOTTILE LINEA DI DEMARCAZIONE ESISTENTETRA UNA SANA E FISIOLOGICA COMPETIZIONE E IL MANIFESTARSI DI UNA TALVOLTA BRUTALE SITUAZIONE DI “OVER COMPETITION”

22 Dott.Checchi Eleonora GLI AMBIENTI DI LAVORO SCARSA ATTENZIONE AL LUOGO FISICO DI LAVORO: INSUFFICIENZA SPAZIALE DENSITA' SOCIO FISICA ELEVATA

23 Dott.Checchi Eleonora AMBIGUITA’ DI RUOLO MANSIONI E COMPITI, SPECIFICI DEL RUOLO, NON CHIARI

24 Dott.Checchi Eleonora CONFLITTO DI RUOLO: RICHIESTE CONTRADDITTORIE

25 Dott.Checchi Eleonora SOVRACCARICO DI RUOLO: RESPONSABILITA’ SUPERIORI AL POTERE DECISIONALE

26 Dott.Checchi Eleonora INCONGRUENZA DI RUOLO: QUANDO IL RUOLO NON E’ QUELLO DESIDERATO

27 Dott.Checchi Eleonora CONTRATTO PSICOLOGICO: INSIEME DI CREDENZE E ASPETTATIVE CIRCA GLI OBBLIGHI RECIPROCI CHE SI INSTAURANO TRA LAVORATORE E ORGANIZZAZIONE

28 Dott.Checchi Eleonora MOBBING UN ARTICOLATO PATTERN DI COMPORTAMENTI MOLESTI E INDESIDERATI POSTI IN ESSERE NELL’AMBIENTE DI LAVORO, CHE CAUSANO SOFFERENZA FISICA, PSICOLOGICA E MORALE NELLA PERSONA VESSATA

29 Dott.Checchi Eleonora PER MOLTI AUTORI UNA FORMA DI AGGRESSIONE PSICOLOGICA E MORALE SUL LAVORO, ESERCITATA E REITERATA NEL TEMPO, PIU’ O MENO INTENZIONALMENTE, DA UNO O PIU’ AGGRESSORI VERSO UN SINGOLO PER MEZZO DI AZIONI NEGATIVE SPINGERE LA PERSONA NELLA CONDIZIONE A NON POTERSI DIFENDERE E AL SUO ISOLAMENTO ED ESPULSIONE DAL CONTESTO SOCIO-PRODUTTIVO

30 Dott.Checchi Eleonora EINARSEN (1998, b) DISTINGUE TRA MOBBING LEGATO A UN CONFLITTO INTERPERSONALE : SI INSTAURA A PARTIRE DA UNA SITUAZIONE DI CONFLITTO INTERPERSONALE E RISULTA PERCIO’ EMOTIVAMENTE MOLTO COINVOLGENTE PER ENTRAMBE LE PARTI PREDATORIO: NON C’E’ ALCUN CONFLITTO INTERPERSONALE ALLA BASE DEL MOBBING, MA FATTORI DI TIPO SITUAZIONALE E ORGANIZZATIVO: LA VITTIMA, PER ESEMPIO, POSSIEDE (O E’) QUALCOSA CHE IL MOBBER VUOLE (O VUOLE ESSERE)

31 Dott.Checchi Eleonora AZIONI MOBBIZZANTI: TESE A VANIFICARE IL LAVORO INTERFERENZE CON GLI STRUMENTI DI LAVORO, SABOTAGGIO, OCCULTAMENTO DI NOTIZIE ESSENZIALI, ASSEGNAZIONE DI MANSIONI PERICOLOSE, ECC. (FAVRETTO, SARTORI, 2005)

32 Dott.Checchi Eleonora Azioni mobbizzanti: tese a isolare socialmente: limitazione della facoltà di espressisone eccesso di controllo trasferimenti cambio di mansioni esclusione da occasioni di socializzazione (Favretto, Sartori 2005)

33 Dott.Checchi eleonora AZIONI MOBBIZZANTI: TESE ALL'OFFESA DELLA PERSONA CALUNNIE,INSULTI,SARCASMO,RIMPROVERI,PETTEGOLEZZI,ACCUSE,MINACCE,UMILIAZIONI, (FAVRETTO, SARTORI, 2005)

34 Dott.Checchi eleonora AZIONI MOBBIZZANTI EGE (1997), CITANDO LEYMANN (1996), LE RIUNISCE IN CINQUE CATEGORIE: ATTACCHI AI CONTATTI UMANI LIMITAZIONI ALLE POSSIBILITA’ DI ESPRESSIONE, CONTINUE INTERRUZIONI DEL DISCORSO, CRITICHE E RIMPROVERI COSTANTI, SGUARDI E GESTI MINACCIOSI;

35 Dott.Checchi eleonora AZIONI MOBBIZZANTI EGE (1997), CITANDO LEYMANN (1996), LE RIUNISCE IN CINQUE CATEGORIE: ISOLAMENTO SISTEMATICO: TRASFERIMENTO DELLA VITTIMA A UN LUOGO DI LAVORO ISOLATO, COMPORTAMENTI DI EVITAMENTO, DIVIETO AI COLLEGHI DI PARLARE E INTRATTENERE RAPPORTI CON QUESTA PERSONA;

36 Dott.Checchi eleonora AZIONI MOBBIZZANTI EGE (1997), CITANDO LEYMANN (1996), LE RIUNISCE IN CINQUE CATEGORIE: CAMBIAMENTI DELLE MANSIONI: REVOCA DI OGNI MANSIONE DA SVOLGERE, ASSEGNAZIONE DI LAVORI SENZA SENSO AL DI SOTTO DELLA CAPACITA’ DELLA VITTIMA, CAMBIAMENTI CONTINUI DEGLI INCARICHI;

37 Dott.Checchi Eleonora AZIONI MOBBIZZANTI EGE (1997), CITANDO LEYMANN (1996), LE RIUNISCE IN CINQUE CATEGORIE: ATTACCHI CONTRO LA REPUTAZIONE: CALUNNIE,PETTEGOLEZZI, RIDICOLIZZAZIONE DEI DIFETTI O DELLE CARATTERISTICHE DELLA VITTIMA, TURPILOQUIO, VALUTAZIONE SBAGLIATA O UMILIANTE DELLE PRESTAZIONI;

38 Dott.Checchi Eleonora AZIONI MOBBIZZANTI EGE (1997), CITANDO LEYMANN (1996), LE RIUNISCE IN CINQUE CATEGORIE: VIOLENZA E MINACCE DI VIOLENZA: MINACCE ATTI DI VIOLENZA FISICA O A SFONDO SESSUALE

39 Dott.Checchi Eleonora TIPOLOGIE DI MOBBING ESISTONO PRINCIPALMENTE LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI MOBBING: DALL’ALTO (VERTICALE DISCENDENTE): PERPETRATO DA UN SUPERIORE (ABUSO DI POTERE)

40 Dott.Checchi Eleonora TIPOLOGIE DI MOBBING ESISTONO PRINCIPALMENTE LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI MOBBING: TRA PARI: MOBBING ORIZZONTALE (TRA COLLEGHI)

41 Dott.Checchi Eleonora TIPOLOGIE DI MOBBING ESISTONO PRINCIPALMENTE LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI MOBBING: DAL BASSO: MOBBING VERTICALE ASCENDENTE (SOTTOPOSTI)

42 Dott.Checchi Eleonora TIPOLOGIE DI MOBBING ESISTONO PRINCIPALMENTE LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI MOBBING: BOSSING: STRATEGIA AZIENDALE PER AUMENTARE LA COMPETITIVITA' E TENERE ALTO IL LIVELLO DI MOTIVAZIONE ATTUATO DALL'AZIENDA O DAI VERTICI DIRIGENZIALI COME STRATEGIA PER RIDURRE, RINGIOVANIRE, RIORGANIZZARE IL PERSONALE (TO BOSS= SPADRONEGGIARE E COMANDARE)

43 Dott.Checchi Eleonora TIPOLOGIE DI MOBBING ESISTONO PRINCIPALMENTE LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI MOBBING: DOPPIO MOBBING: COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA DEL MOBBIZZATO (PERDITA DEL SOSTEGNO DATO DALLA FAMIGLIA)

44 Dott.Checchi eleonora CRITERI CARATTERIZZANTI INTENZIONALITA’ NELL’ESERCIZIO DELLA VESSAZIONE E PERCEZIONE DEL MOBBING CARATTERE ASIMMETRICO DELLA RELAZIONE DI POTERE CHE INTERCORRE TRA AGGRESSORE E VITTIMA FREQUENZA E DURATA DELLE AZIONI NEGATIVE

45 LEYMANN INDIVIDUA 45 “AZIONI MOBBIZZANTI” CONTINUE CHE COMPROMETTONO, LA REPUTAZIONE E LA PRESTAZIONE LAVORATIVA DEL MOBBIZZATO

46 ESERCITAZIONE ADESSO PROVATE VOI:

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48 PER POTER PARLARE DI MOBBING: LE AZIONI SI DEVONO VERIFICARE ALMENO UNA VOLTA ALLA SETTIMANA PER UN PERIODO DI ALMENO SEI MESI E’ PROPRIO A CAUSA DELLA LORO FREQUENZA E DELLA LORO ECCESSIVA DURATA CHE QUESTI MALTRATTAMENTI PORTANO A CONSEGUENZE NEGATIVE PER IL SOGGETTO DA UN PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO, PSICOSOMATICO E SOCIALE

49 Dott.Checchi eleonora IL FENOMENO E' COMPLESSO E PUO’ ESPRIMERSI IN VARI MODI ALLA FINE, PERO’, LA PERSONA ATTACCATA SI SENTE SEMPRE IN UNA POSIZIONE DI INFERIORITA’ RISPETTO AI SUOI AVVERSARI

50 Dott.Checchi Eleonora IL QUESTIONARIO LPT INDAGA LA PRESENZA DI 45 COMPORTAMENTI OSTILI, SUDDIVISI IN 5 CATEGORIE: ATTACCHI ALLA POSSIBILITA’ DI COMUNICARE ALLE RELAZIONI SOCIALI ALL’IMMAGINE SOCIALE ALLA SITUAZIONE PROFESSIONALE ALLA SALUTE

51 Dott.Checchi eleonora QUESTE COMPLESSE VICENDE RELAZIONALI SPESSO SI PROTRAGGONO PER MOLTO TEMPO ANCHE PER ALCUNI ANNI DI SOLITO DEGENERANDO PROGRESSIVAMENTE PER QUESTO, QUANDO CI SI RIFERISCE AL PROBLEMA, SI PREFERISCE PARLARE DI “PROCESSO DI MOBBING” (in Germania “MOBBINGVERLAUFE”)

52 Dott.Checchi Eleonora LE FASI DEL PROCESSO DI MOBBING IL CONFLITTO QUOTIDIANO, QUANDO NON VIENE RISOLTO E DIVENTA CONTINUATIVO, PUO’ FUNGERE DA TRAMPOLINO DI LANCIO

53 Dott.Checchi eleonora LE FASI DEL PROCESSO DI MOBBING LA SITUAZIONE PARTE DAL CONFLITTO E SEGUE UNA LINEA DI PEGGIORAMENTO, LA VITTIMA SUBISCE UN PROCESSO DI ETICHETTAMENTO CHE ARRIVA AL TERRORISMO PSICOLOGICO VERO E PROPRIO,

54 Dott.Checchi eleonora LE FASI DEL PROCESSO DI MOBBING LA SITUAZIONE CONFLITTUALE, ORMAI NOTATA DA TUTTI, GIUNGE ALL’ATTENZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE (MANAGEMENT) DIVENTANDO COSI’ UN “CASO” A RENDERE EVIDENTE LA SITUAZIONE PUO’ CONTRIBUIRE UN ABBASSAMENTO NEL LIVELLO DI PRESTAZIONE SIA QUALITATIVA CHE QUANTITATIVA DELLA VITTIMA

55 Dott.Checchi eleonora L'ERRORE FONDAMENTALE DI ATTRIBUZIONE NELLA MAGGIORANZA DELLE SITUAZIONI STUDIATE DA LEYMANN SONO PROPRIO I SOGGETTI IN DIFFICOLTA’ AD ESSERE CONSIDERATI “DIFFICILI”, OSSIA ALL’ORIGINE DEL CONFLITTO SI ATTRIBUISCE LORO UNA PERCEZIONE DISTORTA DELLA REALTA’, INCAPACITA’ DI GESTIRE I PROBLEMI, MANCANZA DI COMPETENZA

56 Dott.Checchi eleonora L'ERRORE FONDAMENTALE DI ATTRIBUZIONE NELLA MAGGIORANZA DELLE SITUAZIONI STUDIATE DA LEYMANN SONO PROPRIO I SOGGETTI IN DIFFICOLTA’ AD ESSERE CONSIDERATI “DIFFICILI”, OSSIA ALL’ORIGINE DEL CONFLITTO SI ATTRIBUISCE LORO UNA PERCEZIONE DISTORTA DELLA REALTA’, INCAPACITA’ DI GESTIRE I PROBLEMI, MANCANZA DI COMPETENZA

57 Dott.Checchi eleonora L'ERRORE FONDAMENTALE DI ATTRIBUZIONE IL MANAGEMENT TENDE AD ACCETTARE, PIUTTOSTO CHE CONTRASTARE, I PREGIUDIZI VERSO UNA PERSONA, TRASCURANDO IL RUOLO CAUSALE DI FATTORI SITUAZIONALI

58 Dott.Checchi eleonora L'ERRORE FONDAMENTALE DI ATTRIBUZIONE = LA TENDENZA SISTEMATICA AD ATTRIBUIRE ALLE CARATTERISTICHE PERSONALI DEL SOGGETTO (TRATTI DI PERSONALITA’, COMPORTAMENTO, ATTEGGIAMENTO, MOTIVAZIONI,…) LA CAUSA DI UN DETERMINATO FENOMENO E A TRASCURARE IL RUOLO CAUSALE DI FATTORI DI CONTESTO

59 Dott.Checchi eleonora L'ERRORE FONDAMENTALE DI ATTRIBUZIONE SI TENDE A NON DARE IMPORTANZA ALLE VARIABILI ORGANIZZATIVE, DEL COMPITO, DEL RUOLO E ALLE RELAZIONI INTERPERSONALI E TRA I GRUPPI

60 Dott.Checchi Eleonora... L’AMBIENTE DI LAVORO E LE CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’ POSSONO AVERE DIFFERENTI RUOLI NEI DIVERSI STADI DEL PROCESSO

61 Dott.Checchi Eleonora LE FASI DEL PROCESSO DIMOBBING PROBLEMI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ALLO STILE DI LEADERSHIP POSSONO ESSERE ALL’ORIGINE DEL CONFLITTO TRA I DIPENDENTI SE IL CONFLITTO NON SI RISOLVE, DEGENERARE NEL MOBBING QUANDO LA VITTIMA E’ GIA’ DESIGNATA, I FATTORI DI PERSONALITA’ HANNO UN RUOLO DETERMINANTE NEL DIRIGERE IL PROCESSO IN ATTO

62 Dott.Checchi Eleonora LE FASI DEL PROCESSO DIMOBBING PROBLEMI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ALLO STILE DI LEADERSHIP POSSONO ESSERE ALL’ORIGINE DEL CONFLITTO TRA I DIPENDENTI SE IL CONFLITTO NON SI RISOLVE, DEGENERARE NEL MOBBING QUANDO LA VITTIMA E’ GIA’ DESIGNATA, I FATTORI DI PERSONALITA’ HANNO UN RUOLO DETERMINANTE NEL DIRIGERE IL PROCESSO IN ATTO

63 Dott.Checchi Eleonora LE FASI DEL PROCESSO DIMOBBING PROBLEMI CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ALLO STILE DI LEADERSHIP POSSONO ESSERE ALL’ORIGINE DEL CONFLITTO TRA I DIPENDENTI SE IL CONFLITTO NON SI RISOLVE, DEGENERARE NEL MOBBING QUANDO LA VITTIMA E’ GIA’ DESIGNATA, I FATTORI DI PERSONALITA’ HANNO UN RUOLO DETERMINANTE NEL DIRIGERE IL PROCESSO IN ATTO

64 Dott.Checchi Eleonora LE FASI DEL PROCESSO DIMOBBING ULTIMA TAPPA DEL PROCESSO E’ L’ESCLUSIONE DAL MONDO DEL LAVORO QUESTA SITUAZIONE E’ PROBABILMENTE RESPONSABILE DI GRAVI PATOLOGIE CHE PORTANO IL SOGGETTO A RICHIEDERE AIUTO

65 Dott.Checchi Eleonora LE FASI DEL PROCESSO DIMOBBING FORTUNATAMENTE NON TUTTI I CASI ARRIVANO ALL’ULTIMA FASE

66 LE CONSEGUENZE DEL MOBBING A LIVELLO DI SINGOLA PERSONA (SALUTE PSICOFISICA) A LIVELLO DI GRUPPO DI LAVORO O DI GRUPPO DI APPARTENENZA (FAMIGLIA/DOPPIO MOBBING) A LIVELLO DI ORGANIZZAZIONE (PROCESSI E PROCEDURE, RELAZIONI E RAPPORTI INTERPERSONALI E INTERGRUPPI)

67 LE CONSEGUENZE DEL MOBBING PER LA VITTIMA: PATOLOGIE STRESS-CORRELATE ✔ SINTOMI PSICHICI ✔ SINTOMI FISICI ✔ EFFETTI SUL COMPORTAMENTO ✔ EFFETTI SULLA PERSONALITA’ ✔ GESTI ESTREMI

68 LE CONSEGUENZE DEL MOBBING PER L’AZIENDA: ✔ PEGGIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL LAVORO E DELLA PRODUTTIVITA’ ✔ AUMENTO DELLE SPESE ✔ POSSIBILE PERDITA D’IMMAGINE

69 ESITI DEL PROCESSO SECONDO LEYMANN TRASFERIMENTO A UN INCARICO DI MINORE IMPORTANZA SPOSTAMENTI CONTINUI RICOVERO IN CLINICA PSICHIATRICA PREPENSIONAMENTO LIQUIDAZIONE O LUNGA MALATTIA

70 SETTORI A MAGGIOR RISCHIO MOBBING LA SANITA’ L’EDUCAZIONE (IN PARTICOLARE LE UNIVERSITA’) IL PRIVATO E L’INDUSTRIA, IN PARTICOLARE LE ORGANIZZAZIONI MANIFATTURIERE A DOMINANZA MASCHILE LE POSTE E LE TELECOMUNICAZIONI LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

71 LA RICERCA IN PROPOSITO

72 Mobbing in the workplace by peer and managers: mobbing experienced by nurses worrking in healtcare facilities in turkey and its effect on nurses (journal of clinical nursing) Dott.Checchi eleonora

73 LA RICERCA IN PROPOSITO Mobbing in the workplace by peer and managers: mobbing experienced by nurses worrking in healtcare facilities in turkey and its effect on nurses (journal of clinical nursing) Dott.Checchi eleonora

74 LA RICERCA IN PROPOSITO Incidence and risk factors of workplace violence on nursing staffs caring for chronic psychiatric patients in taiwan Aut. Wen-ching chen ( international journal of Environamental research and public healt) Dott.Checchi eleonora

75 LA RICERCA IN PROPOSITO Measuring mobbing experiences of accademic nurses: development of a mobbing scale Aut. Havva ozturk (American academy of nurse practitioner) Dott.Checchi eleonora

76 LA RICERCA IN PROPOSITO Measuring mobbing experiences of accademic nurses: development of a mobbing scale Aut. Havva ozturk (American academy of nurse practitioner) Dott.Checchi eleonora

77 Dott.ChecchiEleonora GRAZIE DELLA COLLABORAZIONE E DELLA PAZIENZA

78 MODENA Maggio 2013 Dott.Checchi eleonora GRAZIE DELLA COLLABORAZIONE